Descrizione
È trascorso quasi un lustro da quando Francesco D’Episcopo è andato, come si dice, in pensione dalla sua mai tradita Università di Napoli “Federico II”, ma, come ebbe giustamente ad affermare, in un precedente volume in suo onore, un allievo prediletto, Gianpasquale Greco, per lui certamente non varrà mai il termine “quiescenza”, in nome, occorre aggiungere, di quell’“arteteca”, che significa esattamente l’opposto e che, sin da bambino, ha caratterizzato l’inquieto percorso di vita del nostro personaggio. Pochi hanno idea di che cosa, in questi quasi cinque anni appena trascorsi, Francesco D’Episcopo si è fidato di fare, tra libri, premi (ben quattro conseguiti solo nel Cilento), quattro cittadinanze onorarie, presentazioni, promozioni di nuovi autori; come ebbe a dire un suo sincero amico-ammiratore, un autentico “carro armato”, che mette a ferro e fuoco i territori che attraversa. I suoi libri si vendono, le sue parole, ricercate negli ultimi anni in memorabili “lezioni magistrali” si ascoltano con sempre maggiore attenzione e avidità, riscuotendo talvolta inevitabili “ovazioni all’inpiedi”, da parte di un pubblico incantato e ammirato. Il tutto accade nei luoghi più vari e, talvolta, imprevedibili, nel nome di una sorta di cultura alternativa, di cui Francesco D’Episcopo è uno dei più affermati e autorevoli protagonisti. Sconosciuto ai più, illustre ai pochi, che lo seguono e gli vogliono bene per la sua costante e coraggiosa scelta di autonomia e libertà da ogni falso potere, insegue le sue vite con giovanile passione come una missione.
L’Editore Pietro Graus
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