Descrizione
Ho sempre pensato che la donna abbia una giustizia interiore, che la pone al di sopra delle situazioni che è chiamata ad affrontare e superare; ma che abbia anche una filologia sentimentale, pienamente corrispondente a ciò che contemporaneamente pensa e sente. Questo e molto altro ho ritrovato in una silloge, che scorre come un fiume, non alla foce, ma alla sorgente, quando l’acqua è ancora limpida e non inquinata da malefici sversamenti.
Dalla Prefazione di Francesco D’Episcopo
L’autrice
Antonietta D’Episcopo è insegnante e formatrice in ambito educativo-didattico, ha sempre considerato la scuola come reale laboratorio d’umanità. Nei suoi diversi articoli, pubblicati su riviste specializzate e testate giornalistiche, ha indagato il delicato equilibrio tra dimensione personale e comunitaria e la sinergia, autonomia, responsabilità e partecipazione, che s’istaurano nella complessa interazione tra scuola, famiglia, cultura e società.
Il linguaggio poetico rappresenta per lei una preziosa risorsa a cui attingere per incrementare la conoscenza di sé, la scoperta del mondo e la comprensione degli altri, attraverso un dialogo empatico e universale fra persone: tutte simili, ma ognuna diversa. È alla sua prima silloge poetica.
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