Descrizione
Il libro
In una ideale antologia mediterranea, De Luca occuperebbe uno dei primi, meritati posti e sono certo che il compianto, comune amico Predrag sarebbe d’accordo, come lo sarebbe un suo fedele e discreto duca, il Simi, anch’egli marinaio incantato, nei momenti di maggiore ispirazione e amicizia.
Dalla Prefazione di Francesco D’Episcopo
“De Luca è innanzitutto un maestro della parola” Matteo Barbieri
“La sua poesia è un tributo alla grecità” Luciano Canfora
“Un uomo e un poeta, disordinatamente ordinati” Francesco D’Episcopo
“Ha un dono poetico non snaturato da smore letterarie” Predrag Matvejevic
“Un grande poeta, il mare di De Luca è quello da cui viene tutta la nostra civiltà” Paolo Mieli
“Un poeta-losofo che vive sulle coste mediterranee” Gian Luigi Nuzzi
L’autore
Antonio De Luca, dopo gli studi classici, a un passo dalla laurea in geologia, lascia la terra per il viaggio. Va a vivere sopra l’isola dei nonni che lo crebbero. Da allora salpa e riapproda sempre a Ponza, ombelico del suo mondo, avamposto del Mediterraneo. È poeta, fotografo, vignaiolo, visionario e viaggiatore. Si denisce un intellettuale anarchico, la sua vita è per un socialismo libertario. Vive e lavora tra Ponza e i Paesi mediterranei. Napoli, Marsiglia, Tangeri, Lisbona sono le sue città di adozione. Ha pubblicato Adespota (Vallecchi, 2012) assieme ad Andrea Simi, Vinea loquens (2013), Il falegname e il partigiano (Ultima spiaggia, 2016), Navigare la rotta (Sandro Teti editore, 2018). Nel 2011 ha vinto il premio nazionale di poesia “Esprimere l’inesprimibile” con Rime Fatali.
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