Descrizione
Il libro
Sono stati scritti fiumi di parole su Napoli, sui suoi mille aspetti folcloristici, sulle tante leggende legate alle Chiese, ai monumenti, ai personaggi storici, sulle molteplici opere architettoniche che inaspettatamente in ogni angolo della città si incontrano, sul vario e mozzafiato panorama. Napoli, infatti, nonostante il degrado di alcune zone e la microcriminalità, affascina per la gioia di vivere e la povertà che insieme albergano un po’ ovunque, per la ricchezza inestimabile di tesori artistici e per lo spirito solidale ed estroverso tipico dell’animo napoletano, del “grande cuore di Napoli”. Innamorato della sua città d’adozione, l’autore, dopo la pubblicazione con Graus nel 2022 di “Napoli, antica Partenope”, non poteva non offrire ai lettori questa raccolta, che completa ed integra la precedente, arricchendola con la descrizione dei sette castelli, che resero Napoli una delle poche città al mondo con un ottimo sistema difensivo, dei palazzi storici, la cui maestosità e il cui splendore lasciano il visitatore senza parole, delle antiche Porte sopravvissute e dei varchi scomparsi della cinta muraria dell’antica Napoli. Una particolare attenzione lo scrittore dedica ai “Quartieri spagnoli”, scacchiera di caratteristici vicoli, che nascondono Chiese e Palazzi straordinari ed una magia sconosciuta alla maggior parte dei napoletani. La trattazione dell’opera è piacevole ed avvincente, in quanto non segue un rigido schema tematico o cronologico, ma punta sulla brevità dei capitoli ed alterna a descrizioni storiche ed architettoniche, brani che scaturiscono dalla fantasia dell’autore, dalle “curiosità” e dalle leggende, basti pensare all’impiccata della Vicaria, alle anime inquiete dell’Albergo dei Poveri, alla cella di fra’ Agostino da Miglionico, al miracolo delle albicocche di San Giovan Giuseppe della Croce nel convento di S. Lucia al Monte ed alla poco nota storia che lega l’ordine dei Templari alla villa “La Decina” ai Camaldoli.
Maria Micelisopo
L’autore
Alliegro Michele, nato a San Pietro al Tanagro (SA) il 3/11/1945, non vedente dall’età di 21 anni, già Preside – Rettore del Convitto Nazionale “Agostino Nifo” di Sessa Aurunca (CE) e Preside in diverse scuole medie statali di Napoli e provincia, sino all’anno scolastico 2011/2012, anno di collocamento in pensione. Ha pubblicato numerosi lavori di tiflopsicopedagogia, tra cui L’educazione dei ciechi, storia, concetti e metodi e L’educazione motoria dei minorati della vista, il gioco e lo sport per i tipi dell’Armando Armando – Roma, Adolescenti ciechi edito dalla Loffredo di Napoli e L’educazione dei sordociechi per i tipi della Phoenix – Anni verdi di Roma. Molti i testi di narrativa per ragazzi: Racconti del vespro, Michol – storia di un cane cieco, Frammenti di stelle cadenti, Storie di ieri e di oggi, I racconti del nonno, Gocce di tempo, Storie all’ombra del Vesuvio – edizioni Loffredo – Napoli; Soffioni della Marotta & Cafiero – Napoli; Gli scugnizzi di Napoli – racconti e cenni storici a cavallo di tre secoli, Scintille – novelle napoletane e campane tra verità ed immaginazione, Gli emigranti (dalle terre della Campania alle grandi distese del Venezuela tra il XIX ed il XX secolo) e Napoli, Antica Partenope (il grande mosaico di suoni, voci, personaggi e immagini dai cangianti colori dell’arcobaleno) per i tipi della Graus – Napoli. È stato docente nei corsi di specializzazione polivalente per la formazione dei docenti di sostegno organizzati dall’Università degli Studi di Napoli Federico II e dai Provveditorati agli Studi di Napoli e Salerno. Nel 1999 gli è stata assegnata targa d’argento nell’ambito del premio “Marcello Candia” – Ordine dei Camilliani. È stato dal 2012 al 2014 componente del Consiglio di Amministrazione, in rappresentanza del MIUR, dell’istituto per ciechi “Domenico Martuscelli” di Napoli.
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