Árpád ed Egri

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Árpád, l’allenatore del Bologna che “tremare il mondo fa”, ed Egri, il deus ex machina del Grande Torino.
Due uomini, entrambi ebrei ungheresi, grandi allenatori che hanno fatto la storia calcistica italiana, accomunati anche da un’altra esperienza, tragica e disumana: la discriminazione e la de-portazione nei campi di concentramento durante la follia antisemita della Seconda Guerra Mondiale, a opera del nazismo tedesco e del fascismo italiano. Grandi carriere interrotte, egregi uomini di sport e di vita costretti ad abbandonare l’amata rete del campo di calcio per essere trascinati dietro a una rete metallica in un campo di lavoro.
Due esperienze simili, ma distinte nel finale.
Due storie reali romanzate, che rappresentano una delle grandi tragedie del mondo moderno da un punto di vista particolare e interessante.

Author: Angelo Amati de Serpis
Categoria: Tag: Product ID: 1691

Descrizione

Difesa ferrea, seconda solo a quella del Torino, e contropiede micidiale furono le armi consuete del Bologna di Weisz che avrebbe, probabilmente, inaugurato un vero e proprio ciclo, se non avesse incrociato, sulla sua strada, più che avversari agguerriti e squadre formidabili, le assurde leggi razziste mussoliniane e la Seconda Guerra Mondiale…

Egri Erbstein, insieme al fantastico gruppo creato [il Grande Torino, NdR], fu uno degli artefici della formazione che, da molti, è ancora oggi considerata la più forte e completa squadra che il calcio italiano abbia mai avuto e che, nonostante gli anni trascorsi, detiene ancora un bel numero di record rimasti tuttora imbattuti.

il libro

Árpád, l’allenatore del Bologna che “tremare il mondo fa”, ed Egri, il deus ex machina del Grande Torino.
Due uomini, entrambi ebrei unghe-resi, grandi allenatori che hanno fatto la storia calcistica italiana, accomunati anche da un’altra esperienza, tragica e disumana: la discriminazione e la de- portazione nei campi di concentramento durante la follia antisemita della Seconda Guerra Mondiale, a o- pera del nazismo tedesco e del fascismo italiano. Grandi carriere interrotte, egregi uomini di sport e di vita costretti ad abbandonare l’amata rete del campo di calcio per essere trascinati dietro a una rete metallica in un campo di lavoro.
Due esperienze simili, ma distinte nel finale.
Due storie reali romanzate, che rappresentano una delle grandi tragedie del mondo moderno da un punto di vista particolare e interessante.

l’autore

Angelo Amato de Serpis (1970), nolano, è giornalista pubblicista dal 1994. È stato corrispondente dei quotidiani il “Giornale di Napoli” e de “Il Mattino” di Napoli. Ha curato diverse pubblicazioni di carattere storico e sui beni culturali campani. Ha pubblicato i racconti storici Con il naso all’insù (2009); Il giorno senza domani – Una storia di 4000 anni fa (2011) editi da Albus Edizioni.

Informazioni aggiuntive

Dimensioni 15 × 21 cm
ISBN

9788883465437

USCITA

settembre 2016

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