Descrizione
il libro
In una stazione ferroviaria, in attesa del treno di mezzanotte per Venezia, un uomo parla con uno sconosciuto. Inizia così un soliloquio nel quale l’uomo racconta agghiaccianti vicende, storie insabbiate dell’altro il quale, dal canto suo, non proferisce parola né tenta di discolparsi. Il tempo scorre, il treno si sta avvicinando e il racconto incalza. Improvvisamente, però, in contemporanea con il fischio del treno in partenza si verifica un colpo di scena. Lo scrittore, con questo romanzo dalle reminiscenze stevensoniane, lascia il lettore col fiato sospeso fino alla fine, guidandolo in un avvincente viaggio attraverso la “dualità” dell’essere umano.
l’autore
Aldo Vetere, nato a Napoli nel 1942. Ha studiato nella sua città natale dove, dopo un’attività di collaborazione giornalistica freelance, ha lavorato per un’importante Azienda di Credito meridionale ricoprendo incarichi dirigenziali sia in Italia che all’estero. Appassionato da sempre di narrativa e della storia di Napoli, ha pubblicato per la Casa Editrice ad est dell’equatore: Il fiore della ginestra, (2014), Le sei mosse del pettirosso,(2016) e Il seme di picche (2017). Il secondo ed il terzo romanzo della trilogia hanno vinto il premio nazionale “Letizia Isaia” per la sezione “Romanzo Giallo”. Sempre nel 2016 ha pubblicato il racconto breve: Ignazio e la farfalla.
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