Descrizione
Il libro
L’idea formulata dall’autore in questo saggio riguarda la possibilità di costruirsi una personale visione del mondo, mettendo in movimento il corpo e la mente. Non conta solo la strada da percorrere, ma anche ciò che abbiamo lasciato alle spalle, parte irrinunciabile della nostra esistenza, lo zaino della nostra memoria. Possiamo sempre scegliere liberamente la meta negli infiniti bivi della vita? Forse no, ma possiamo rendere libera quella necessità, percorrendo stoicamente il sentiero che abbiamo dinanzi anche se non ne conosciamo la destinazione. In questo breve “manuale d’uso” ogni capitolo può essere letto in senso letterale e simbolico, perché si cammina con le gambe, ma anche con la mente, con il corpo e con lo spirito, con la volontà e il desiderio, in compagnia di un dolore o con la gioia nel cuore. L’importante è camminare, sempre!
L’autore
Giuseppe Genovese è nato a Napoli nel 1960. Già docente a tempo indeterminato di materie letterarie nelle scuole medie e negli istituti tecnici, insegna da circa venti anni Filosofia e Storia nei licei statali. Ha al suo attivo diverse pubblicazioni sulla didattica dell’Italiano per la scuola primaria e per le scuole secondarie. Dice di sé di essere una persona “antica”, che non rinuncia a ricordare e attualizzare il proprio passato e le esperienze di vita. Il valore e il significato del cammino sono per lui una scoperta degli ultimi anni e una risorsa che intende continuare ad utilizzare in ogni modo.
graus edizioni –
Un libro che è liber-azione, percorso dinamico di
libertà del corpo e della mente, ma soprattutto un’ “analitica
del cammino”, presentata nei suoi elementi oggettivi,
strumentali, simbolici.
L’autore si muove tra opportune citazioni letterarie
e filosofiche con una grande disinvoltura, sempre tenendo la
barra diritta sulle proprie argomentazioni, facendo sì che il
lettore gli sia sempre accanto, come un fedele compagno di
viaggio.
La prosa meditata di Genovese non è mai banale.
Essa rivela, attraverso piacevoli cambi di registri linguistici, i
tre aspetti costitutivi dell’attività del camminare,
ampiamente esperiti dall’autore: quello naturalistico, quello
filosofico e quello religioso, connessi o sovrapposti in
gradevoli pagine apparentemente presentate in modalità
colloquiali, in realtà connotate da un preciso intento
didascalico.
Infine le emozioni: è un dono saperle comunicare.
In ciò l’autore dà prova di una non comune maestria perché,
nei suoi percorsi di vita e di strada (ma non sono la stessa
cosa?) egli è riuscito ad ascoltarsi e ad ascoltare, nei silenzi
di un bosco solitario come nei vuoti inaspettati della propria
vita.
Aniello Montuori