Carducciana

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Che cosa ha da dire, di nuovo, al giorno d’oggi, la voce d’un poeta come Giosuè Carducci, espressione di quella fervida umanità che l’Ottocento riconobbe come tratto essenziale delle eterne leggi della natura?

Ti disse erma, solitaria

il vate di buccari beffarda,

nave antica e maestosa,

alberi di maestra le torri

rugginose, volo di terre alte,

Volterra, del maremmano, aulico

canto alvo materno.

Luigi D’Alessio, Volterra, in “Le radici dell’esilio”

il libro

Che cosa ha da dire, di nuovo, al giorno d’oggi, la voce d’un poeta come Giosuè Carducci, espressione di quella fervida umanità che l’Ottocento riconobbe come tratto essenziale delle eterne leggi della natura?

l’autore

Luigi D’Alessio, poeta e saggista, insegna storia e filosofia nei licei, a seguito di una lunga consuetudine d’insegnamento letterario. Nagli anni, ha avuto modo di collaborare a riviste specializzate, ad associazioni culturali, conseguendo, inoltre, positive affermazioni e riconoscimenti critici in numerosi concorsi letterari italiani. Ha pubblicato le raccolte poetiche Confronti (1995)Le radici dell’esilio (1999) e il volume Lo zolfo come metafora: Pirandello, Sciascia, Lawrence, Lagerlöf  (1996). In questo nuovo saggio, discute la vita e l’opera del Carducci alla luce di un assunto a carattere storico-naturalistico.

Dimensioni 15 × 21 cm
ISBN

9788883466991

USCITA

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PAGINE

76

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