È merito del compianto Benito Iezzi aver compreso e dimostrato l’importanza storiografica dei resoconti dei viaggiatori europei, che tra Settecento ed Ottocento visitarono l’Officina dei Papiri Ercolanesi, un tipo di letteratura al quale al suo dire « raramente […] si è fatto ricorso per esaminare come vennero salutate ed intese in Europa le grandi scoperte archeologiche, piegate alla ragion di stato e trasfigurate dalla retorica di regime». |
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Come tele di ragno sgualcite
10,00€
Dominique Vivant Denon (1747-1825) e Jean François Champollion (1790-1832) viaggiando per l’Italia, rispettivamente nel 1777-1778 e nel 1825, visitarono l’Officina dei Papiri Ercolanesi all’epoca meta tradizionale degli eruditi europei. I due eruditi ricavarono da quella visita impressioni diverse, lasciandoci due testimonianze particolarmente illuminanti. Il presente opuscolo ricostruisce quelle loro due visite, molto poco note, inserendole nella storia della vicenda dei papiri della Villa dei Pisoni, più nota come Villa dei Papiri.
Dimensioni | 10 × 16,5 cm |
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ISBN | 978-88-8346-017-0 |
USCITA | luglio 2002 |
PAGINE | 58 |
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