Il fiore, la pianta, allora, assurge a simbolo di una realtà, di una identità, che si congiunge intimamente, intensamente, con quella dell’autrice, la quale parte dalla sua specifica bellezza e funzione per inoltrarsi in un itinerario, del tutto inedito e imprevisto, che può rinviare alla mitologia, come nel caso, davvero emblematico e inevitabile, del Narciso, ma anche, e forse soprattutto, alla mitologia, familiare e personale, che l’autrice ri-crea, superando spesso luoghi comuni e immergendosi in un territorio che appartiene a lei sola, ai suoi ricordi, ai suoi desideri, ai suoi sogni.

Dalla prefazione di Francesco D’Episcopo

Clotilde Baccari Cioffi già docente di latino e greco nei licei classici, impegnata nel mondo dell’associazionismo e del volontariato, si è sempre dichiarata convinta sostenitrice della necessità di un costante e continuo progetto di “Educazione permanente” nella società civile.
Autrice dei seguenti saggi: “Perché nulla vada perduto… viaggio attraverso ricordi, immagini e attività in FIDAPA”, Salerno 2006; “Erbario lapideo di Salerno” – Quaderno n.13, maggio 2006; “Una finestra sulla città, dall’aula alla gente… sulle spalle della cultura” – Quaderno n.17, giugno 2008; “Memorie, aneddoti, curiosità del Risorgimento salernitano”, Albatros Edizioni, Salerno 2010; “Sulle tracce di Sichelgaita, principessa longobarda, duchessa normanna, donna moderna”, Arcoiris Multimedia srl, Salerno2011.