Le solite cose

13,50

Una raccolta di racconti per il ritorno in libreria dell’autore del romanzo La fabbrica dei suicidi (Graus ed., 2005). Le solite cose è una partitura musicale di episodi crudi, divertenti, pensosi, struggenti, cantata da un coro di voci racchiuso in una penna che narra l’infantile disastro del mondo e la poesia di una speranza sempre pronta dietro l’angolo per ognuno che voglia vederla. Ecco, dunque, la storia del terrificante epuratore etnico Dragan Petrovic, recitata dalla voce spezzata di una delle sue vittime; l’ironia sferzante del trombettista di jazz e attore porno Arno Gaul; lo sguardo smagato e poetico dei disadattati de La città delle anime perse; il sensuale e letale enigma di Diventa vetro; gli incubi a occhi aperti di un torturatore e del suo fantasma nelle pagine de Le solite cose, il racconto che dà il titolo all’opera. E personaggi tenerissimi, scabri, situazioni grottesche al limite della follia, vapori di sogni e incubi meridiani, fantasmi di tutti i giorni e mani tese verso un domani forse migliore … Dopo l’unanime consenso della stampa (La Repubblica, Il Mattino, La Stampa, l’Unità, per citare alcuni quotidiani; la rivista letteraria Origine, per i periodici), una prova d’autore fatta di frammenti di specchi in cui si riflettono le innumerevoli sfaccettature di ciò che siamo e che significhiamo.

Author: Massimo Smith
Categoria: Tag: Product ID: 1515

Descrizione

“Solo allora ti accorgi che la città è uno specchio spezzato e ricomposto da un pazzo. La gente ha le gambe dove c’era la testa, le mani incastrate tra un occhio e la schiena, il cuore lontano sotto un piede che scalcia.”

il libro

Una raccolta di racconti per il ritorno in libreria dell’autore del romanzo La fabbrica dei suicidi (Graus ed., 2005). Le solite cose è una partitura musicale di episodi crudi, divertenti, pensosi, struggenti, cantata da un coro di voci racchiuso in una penna che narra l’infantile disastro del mondo e la poesia di una speranza sempre pronta dietro l’angolo per ognuno che voglia vederla. Ecco, dunque, la storia del terrificante epuratore etnico Dragan Petrovic, recitata dalla voce spezzata di una delle sue vittime; l’ironia sferzante del trombettista di jazz e attore porno Arno Gaul; lo sguardo smagato e poetico dei disadattati de La città delle anime perse; il sensuale e letale enigma di Diventa vetro; gli incubi a occhi aperti di un torturatore e del suo fantasma nelle pagine de Le solite cose, il racconto che dà il titolo all’opera. E personaggi tenerissimi, scabri, situazioni grottesche al limite della follia, vapori di sogni e incubi meridiani, fantasmi di tutti i giorni e mani tese verso un domani forse migliore … Dopo l’unanime consenso della stampa (La Repubblica, Il Mattino, La Stampa, l’Unità, per citare alcuni quotidiani; la rivista letteraria Origine, per i periodici), una prova d’autore fatta di frammenti di specchi in cui si riflettono le innumerevoli sfaccettature di ciò che siamo e che significhiamo.

l’autore

Massimo Smith è nato nel 1964 a Napoli, dove vive e lavora. Poeta, narratore, autore per il teatro e il cinema, conta al proprio attivo la pubblicazione della raccolta di poesie La cruna del saltimbanco (Libroitaliano ed., Ragusa, 1998), di numerosi racconti e del romanzo La fabbrica dei suicidi (Graus ed., Napoli, 2005). E’ autore dei testi teatrali Unicodoppio, Madreliquida, Imago, Iliade. E’ autore delle sceneggiature per il cortometraggio L’insonnia e per il lungometraggio Lasciati cadere, entrambi di prossima produzione. Ha curato le edizioni 2003 e 2004 del Premio Napoli. Attualmente è Direttore editoriale della Graus ed. e coordina il settore letterario del Teatro Tintadirosso di Napoli.

Informazioni aggiuntive

Dimensioni 15 × 21 cm
ISBN

88-8346-130-4

USCITA

Aprile 2006

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