Il testo è la biografia di Mario Ferri, ormai conosciuto come il Falco. Per la prima volta, il pescarese racconta i retroscena di tutte le invasioni di campo con la maglietta di Superman: dalla battaglia per “Cassano in Nazionale” alla denuncia sociale “Ciro Vive”. La vita di Mario Ferri, però, viene sviscerata non solo nelle sue sfaccettature più estreme, che lo hanno portato a vivere unʼesistenza sopra le righe, attraverso la dura esperienza della prigione, i viaggi e la conoscenza di personaggi sui generis. Il testo, infatti, racconta la vita di un ragazzo semplice, cresciuto in un paesino, e legato inesorabilmente alla figura del suo dolce nonno Mario.
Un libro avventuroso, che si legge tutto dʼun fiato, ma che fa riflettere sulla società di oggi e sulle sue dinamiche, a volte, malate, in cui – come lʼautore tende a stigmatizzare – lʼapparenza e il denaro la fanno da padroni.

Mario Ferri, il Falco invasore, si racconta in un susseguirsi di avventure negli stadi che toccano tutte le corde dei sentimenti. La sua storia inizia a Pescara, quando il gesto dell’ombrello contro la tifoseria della Samb conquista il cuore dei pescaresi. Dallo stadio Adriatico è partita la rivincita di Falco contro lo strapotere dei soldi del calcio, dapprima inconsapevole, naïf, poi organizzata. “Cassano in Nazionale”, una battaglia che l’ha spinto fino al Sudafrica. E la Champions League, i Mondiali, per Cassano e per Ciro Esposito, contro la violenza e contro i pregiudizi. Cinico strafottente, sognatore e realistico. Tra carcere e tribunali, da Fabrizio Corona a Lele Mora, dagli amici d’infanzia all’amicizia con Cassano, il Falco rivela un percorso di rapporti saldi che l’hanno introdotto nel mondo della tv.
Nel suo racconto si susseguono come un’altalena conferme e delusioni, successi e fallimenti con un’unica costante: la consapevolezza che la vita è un gioco.