Philogelos – Cuorcontento (con testo greco a fronte)

Il Philòghelos è una raccolta di facezie: l’unica del mondo classico giunta fino a noi, ma certamente non l’unica composta da Greci e Latini.

il libro
Il riso fa buon sangue: lo convalida anche la ricerca scientifica. La “gelotologia”, la neonata disciplina che studia l’utilizzazione del sorriso in funzione terapeutica, sta tentando la scalata al mondo accademico e va imponendo la “geloterapia” (o “risoterapia”); e tanti ospedali, non solo pediatrici, aprono le porte al clown dottore. Eppure non pochi filosofi e religiosi hanno voluto relegare il riso in spazi assai ristretti, se non addirittura metterlo al bando. Fortunatamente l’attrattiva della battuta di spirito è irresistibile e travolgente. Così in ogni tempo e in ogni civiltà attori, scrittori e poeti, oratori, predicatori e politici, sono ricorsi all’umorismo. Il mondo antico greco-romano non ha fatto eccezione; anzi, in quel mondo in cui tanti professionisti dell’humour, buffoni e parassiti, si procuravano da vivere elargendo battute di spirito, ci fu perfino chi volle comporne sistematiche raccolte. Il Philogelos (“L’amante del riso”, “Cuorcontento”) è l’unica raccolta di barzellette e storielle del mondo classico giunta fino a noi: ne comprende circa 265, molte delle quali abbastanza gustose. Vale la pena dargli un’occhiata, anzi varie occhiate: nessuna raccolta di barzellette va letta d’un fiato, tutta di seguito.

La traduzione presenta anche l’originale testo greco a fronte.

l’autore
Giuseppe Vergara è nato nel 1941 a Frattamaggiore (Napoli). Si è laureato in Lettere classiche presso l’Università Cattolica di Milano e ha insegnato latino e greco nel liceo classico. Ha pubblicato alcuni saggi di agiografia medievale su Giovanni diacono napoletano e sugli Atti del martirio di San Gennaro e compagni. Si è poi dedicato allo studio della poesia barbara e, dopo aver dato su tale argomento alle stampe due saggi e il volume Guida allo studio della poesia barbara italiana (F.lli Conte Editori, Napoli 1978), ha tradotto l’Eneide (F.lli Conte Editori, Napoli 1982) in esametri ritmici italiani, secondo una metodologia metrica da lui messa a punto. A questa traduzione ha aggiunto nel 1986 un commento per l’adozione scolastica. Ha composto il testo di narrativa per la scuola media In Prima B (con l’apparato scolastico di Virginia Narduzzo; F.lli Ferraro, Napoli 1987). Ha quindi compilato la grammatica greca con esercizi e sintassi Una didattica del greco, successivamente elaborata in Elafroteron,corso di lingua greca (F.lli Ferraro, Napoli 1996 e 2005).