Descrizione
Il libro
La poesia, da leggere “con delicatezza”, sgorgata dalla naturalezza del respiro può diventare, allora, elegia, memoria, perfino “testamento”, prima di “indossare gli abiti della partenza”: al di là del tempo della storia umana, che “s’affanna” a farne a meno, l’amore resta il sentimento più antico e più vero, motore forte e fragile, perché l’umanità ritrovi il senso della propria esistenza. E, dunque, leggiamola questa silloge, sempre “con delicatezza”, come suggerisce la nostra autrice, perché “parla d’amore”, come fonte di vita e sorgente di sofferenza.
Dalla Prefazione di Francesco D’Episcopo
L’autrice
Anna Maria Marzullo è nata a Cosenza il 02/12/51, ma è stata portata a Napoli all’età di un anno, quindi è napoletana di adozione. La famiglia paterna è di Senerchia (Avellino), paese semidistrutto dal terremoto del 1980. Laureata a Napoli in Pedagogia al Suor Orsola Benincasa nel ’79, quando la frequenza era ancora solo femminile, ha insegnato materie letterarie nelle scuole medie di Napoli, nella provincia di Brescia e in Sardegna, per poi ritornare in Campania, dove si è trasferita a Castel Volturno e dove attualmente vive. Ha iniziato a scrivere poesie nel ’76, per poi fermarsi e riprendere nel ’96.
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