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Il ragazzo dai pantaloni rosa
Il libro
Nel 2012, a Roma, Andrea Spezzacatena si tolse la vita dopo essere stato vittima di episodi di bullismo a scuola. Aveva 15 anni. Questo romanzo, novellizzazione della sceneggiatura scritta da Roberto Proia per l’omonimo film ispirato al libro di Teresa Manes, madre di Andrea, prodotto da Eagle Pictures e diretto da Margherita Ferri con l’attrice Claudia Pandolfi ed una canzone di Arisa, immagina la vita di Andrea prima del suo tragico epilogo: gli anni piccoli, le vacanze, l’allegria, i giochi, gli amici, la famiglia ancora unita prima della separazione dei suoi genitori, la sua passione per la musica e per il cinema. E poi, inevitabilmente, l’adolescenza, i “pantaloni rosa”, la sua sensibilità, la spietatezza dei giovani coetanei, la persecuzione dei social network, la fine della gioia. La vicenda di Andrea ha rappresentato il primo caso in Italia di bullismo e cyberbullismo che ha portato al suicidio di un minorenne.
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Là dove inizia l’orizzonte
“Mamma… Immagino ancora le nostre giornate: la mattina erano i tuoi passi e la tua voce a svegliarmi fino al momento in cui ti avvicinavi al letto e mi davi il bacio del buongiorno”.
Così ha inizio il volume: con una poesia che l’autore ha scritto e dedicato alla sua mamma, una mamma che non c’è più perché uccisa per mano di un uomo.
Un figlio diventato, dal giorno dell’efferato crimine, un Orfano di Femminicidio. Il diario di bordo in un incedere in mare, senza una meta definita, intrapreso perché “era la cosa giusta”.
Un viaggio non solo nel presente, ma anche – e soprattutto – nel passato, evocato attraverso un monologo intimo e travolgente. Immerso tra le onde e i ricordi, l’autore celebra la figura materna vivificata dalla potenza della parola. Riflette su tutto ciò che ha vissuto con lei negli anni trascorsi insieme e rievoca piccoli esempi di vita quotidiana che raccontano un rapporto profondo e sincero tra le loro anime.
L’obiettivo dell’autore è quello di trasmettere ai giovani lettori l’importanza dei rapporti con i propri genitori e del non arrendersi davanti alle grandi difficoltà della vita, scegliendo sempre la strada dell’Amore invece che quella della perdizione e dell’odio. Il libro non riporta nessun accenno a fatti di cronaca, è pertanto idoneo a tutti gli istituti scolastici di ogni ordine e grado, a tutte le donne vittime di violenza, ai nonni affidatari, agli psicologi e ai centri antiviolenza che possano fare proprio il messaggio di amore dell’autore.
Il libro contiene l’intervento dell’Onorevole Mara Carfagna con la sua sensibile introduzione, vicina all’autore Carmine Ammirati e al dramma che affrontano tutti gli Orfani di Femminicidio
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Rinasco per te
Il libro
Questa è la storia di Valentina Belvisi, una ragazza orfana di femminicidio. Dopo una vita intera di violenza fisica e psicologica, tensione, paura, minacce e controllo ossessivo da parte del padre nei confronti sia di lei che della madre, il culmine è stato l’uccisione di quest’ultima, un femminicidio. Valentina, ritrovatasi doppiamente orfana, senza più nessuna figura genitoriale su cui fare affidamento, tragica condizione di solitudine comune a tutti gli orfani di femminicidio, si sente persa, ma anche profondamente arrabbiata: il padre non lo perdonerà mai e lotterà affinché gli sia dato il massimo della pena possibile e non abbia favoritismi né riduzioni di pena. Ma Valentina è anche una donna tenace, che ritroverà la forza e il coraggio prima di tutto in se stessa, poi nella luce che riceverà dall’amore di suo marito e di suo figlio. Inizia così una nuova vita, che però non si ferma alla ritrovata gioia: è oggi diventata anche ambasciatrice di Edela, un’associazione no profit che opera su tutto il territorio nazionale a tutela degli orfani di femminicidio. Ora il suo obiettivo è quello di accogliere, seguire ed aiutare i bambini vittima di questa violenza sistematica.
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Le mie orecchie parlano
Il libro
Nella primavera del 2003 nasce Alessandro. Il bambino cresce in un clima amorevole e gioioso, tra mamma Maria Pia, papà Umberto e la sorella Erica, ma ben presto le parole della maestra Lucia sembrano mettere a dura prova la serenità familiare: il piccolo sembra non voltarsi quando lei lo chiama. “Ipoacusia neurosensoriale bilaterale di grado medio-grave destra e profonda a sinistra”: questa la diagnosi che sembra spazzare ogni residuo di speranza e di leggerezza. Eppure, Alessandro non si arrende e inizia la terapia con entusiasmo e partecipazione. La grinta e la determinazione che contraddistinguono il profilo del bambino caratterizzeranno anche la sua figura di adolescente, che farà tesoro degli ostacoli che si frapporranno tra lui e il suo cammino e che, in seguito a un episodio drammatico, si imbatterà in un’altra dolorosa notizia: diventerà cieco. Nonostante ciò, il protagonista riuscirà in imprese che la maggior parte dei ragazzi della sua età non riescono neanche a immaginare, quasi travalicando i confini dell’impossibile e dimostrando a tutti che “chi vuole può”. Le mie orecchie parlano non è solo un racconto autobiografico, è uno spaccato di sensazioni, paure, emozioni e rinascite, è uno squarcio di vita vera, vissuta, in cui il lettore viene immerso completamente, e grazie a cui chiunque può riconoscere la forza della vita, nonostante tutto.
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Andrea oltre il pantalone rosa
Il libro
“Andrea è uno dei capitoli della mia vita, il più bello, quello la cui fine non vorrei mai leggere, ma è finito”: sono queste le parole di una madre che ha perso suo figlio. Andrea Spezzacatena si è impiccato nel novembre del 2012 nella sua casa di Roma. Fiumi di inchiostro sono stati spesi per la scomparsa del ragazzo dai pantaloni rosa… Questo è il racconto doloroso, straziante, a volte delirante ma sempre attento ad ogni sfumatura, della perdita di una madre; la ricostruzione di quegli attimi; la difesa di chi non poteva più difendersi; il tentativo di comprendere e di aiutarsi; la speranza che questo possa aiutare altri.
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Il diario di Lela – Storia di ordinari abusi
Frammenti di dolore, estrapolati dal racconto di una donna, lasciano spazio a interrogativi e dubbi atroci su cui indagare. Adriano, giornalista brillante e dal fiuto per le investigazioni, si troverà a fare i conti con il diario di Lela, le cui pagine rimandano al profilo complesso di una ragazza dal vissuto emotivo devastato e intorpidito da stupri reiteratamente subiti. Sarà proprio Adriano che – entrando di soppiatto nelle squallide vite di chi si è macchiato di simili atrocità – farà luce sugli eventi tragici che hanno segnato il percorso di Lela, e che sembrano averla condotta fino alla morte. Il diario di Lela – Storia di ordinari abusi è un romanzo che dà voce a tutte le donne che hanno subìto e subiscono violenze, ma che non hanno la forza e il coraggio di raccontare. È un invito ad ascoltare il silenzio, quello rumoroso, e a comprenderlo, invece che giudicarlo.
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Piccole grandi donne
Piccole grandi donne è l’elaborato finale di un progetto inserito nel PTOF dell’Istituto Comprensivo “Giovanni Pascoli” di Matera sulle pari opportunità e sulla violenza di genere, coordinato dalla professoressa Grazia Tantalo, e sostenuto dal Dirigente Scolastico dell’Istituto, professor Michele Ventrelli, sempre aperto a iniziative tese a sviluppare il senso di cittadinanza e civile convivenza negli studenti. Le preziose riflessioni hanno visto la luce grazie ad Antonella Fontana che, raccontando il femminicidio di sua sorella, Anna Rosa Fontana, e di tante altre donne, ha messo a nudo il suo dolore per trasformarlo in energia positiva, e per guidare gli studenti coinvolti in un percorso di crescita empatica, imprescindibile per costruire un futuro migliore, all’insegna del rispetto e dell’amore sano.