• Il poeta giovane

    Il libro

    Il poeta giovane, prima di raccontare una storia, induce a porsi un importante interrogativo: chi sono gli autori di quelle grandi canzoni tramandate di generazione in generazione? Chi ha scritto, ad esempio, Maria Marì o I’ te vurria vasa’? Tale romanzo biografico fornisce una risposta ricca ed esaustiva, illuminando lo squarcio riflessivo che spinge ad indagare sui sentimenti e sui motivi che si celano dietro a parole divenute celebri. Ripercorrendo fatti reali e innestandoli su una narrazione creativa, la storia ricostruisce la vita del grande Vincenzo Russo, una vita fatta di sofferenza e ostinazione, di sacrificio e desiderio di riscatto, di dolore e, soprattutto, amore.

    Scheda Edoardo Giglio_Il poeta giovane

    15,00
  • Napoli, “Antiqua Neapolis”

    Il libro

    Sono stati scritti fiumi di parole su Napoli, sui suoi mille aspetti folcloristici, sulle tante leggende legate alle Chiese, ai monumenti, ai personaggi storici, sulle molteplici opere architettoniche che inaspettatamente in ogni angolo della città si incontrano, sul vario e mozzafiato panorama. Napoli, infatti, nonostante il degrado di alcune zone e la microcriminalità, affascina per la gioia di vivere e la povertà che insieme albergano un po’ ovunque, per la ricchezza inestimabile di tesori artistici e per lo spirito solidale ed estroverso tipico dell’animo napoletano, del “grande cuore di Napoli”. Innamorato della sua città d’adozione, l’autore, dopo la pubblicazione con Graus nel 2022 di “Napoli, antica Partenope”, non poteva non offrire ai lettori questa raccolta, che completa ed integra la precedente, arricchendola con la descrizione dei sette castelli, che resero Napoli una delle poche città al mondo con un ottimo sistema difensivo, dei palazzi storici, la cui maestosità e il cui splendore lasciano il visitatore senza parole, delle antiche Porte sopravvissute e dei varchi scomparsi della cinta muraria dell’antica Napoli. Una particolare attenzione lo scrittore dedica ai “Quartieri spagnoli”, scacchiera di caratteristici vicoli, che nascondono Chiese e Palazzi straordinari ed una magia sconosciuta alla maggior parte dei napoletani. La trattazione dell’opera è piacevole ed avvincente, in quanto non segue un rigido schema tematico o cronologico, ma punta sulla brevità dei capitoli ed alterna a descrizioni storiche ed architettoniche, brani che scaturiscono dalla fantasia dell’autore, dalle “curiosità” e dalle leggende, basti pensare all’impiccata della Vicaria, alle anime inquiete dell’Albergo dei Poveri, alla cella di fra’ Agostino da Miglionico, al miracolo delle albicocche di San Giovan Giuseppe della Croce nel convento di S. Lucia al Monte ed alla poco nota storia che lega l’ordine dei Templari alla villa “La Decina” ai Camaldoli.

    Maria Micelisopo

    Scheda Michele Alliegro 2024

    15,00
  • Un eroico scugnizzo

    Il libro

    Se dessimo fiducia e lavoro al popolo, si comporterebbe da “fuorilegge”? Disoccupazione, fame e delinquenza sono problemi che da sempre attanagliano il popolo meridionale. Ma i “guagliuni”, gli “scugnizzi”, la gente onesta subisce e al contempo affronta con le poche, ma decisive, armi a sua disposizione: bontà d’animo, senso di giustizia e sete di libertà. Sono queste che rendono Bianchino l’eroe di se stesso, capace di trovare un posto nel mondo, in una società malsana della quale rinnega soprusi e violenze.

    Scheda Felice Ianniciello

    18,00
  • Napoli, antica Partenope

    Come tasselli di diversa forma, colore e, talvolta, materiale contribuiscono a creare splendidi mosaici, così dall’intersecarsi di credenze popolari sacre e profane, di storia e tradizioni, di racconti mitologici e folcloristici, di capolavori d’arte e di bellezze paesaggistiche emerge l’immagine di una Napoli dalle mille sfaccettature. I tasselli, però, sono talmente tanti che spesso anche chi dalla nascita è vissuto nella bella città partenopea non li conosce tutti e non sa ricostruirne l’origine, la storia, l’ubicazione. Forte dell’amore che lo lega alla sua Napoli, città non d’origine ma d’adozione, l’autore ci conduce in questo intricato mosaico di tessere, alternando narrazioni brevi, ma sempre ricche di curiosità. Un siffatto susseguirsi di capitoli relativi ai più svariati argomenti fa sì che chi legge non si stanchi, né si annoi mai, anzi si appassioni sempre più alla lettura. Dalla fondazione di Napoli il 21 dicembre del 475 a C. sull’isolotto di Megaride, dove si narra vi sia la tomba della sirena Partenope, di cui lo scrittore descriverà poi l’incontro con Ulisse nella baia di Salerno, si passa, quindi, alle grandi innovazioni durante il periodo borbonico, al primato di Napoli nell’arte serica, a leggende legate alla superstizione popolare quali quelle del “munaciello”, della “bella Mbriana”, del “monacone”, dell’“anima pezzentella di Lucia”, a mestieri antichi e caratteristici quali quello del npostiglione e del suonatore di pianino, alle festività ed alle storie miracolose legate alla Chiesa di S. Maria di Piedigrotta, di San Gennaro, della Basilica di Santa Maria del Carmine Maggiore. Sullo sfondo di tali racconti, per dirla con l’autore, “compare spesso la principale caratteristica della personalità partenopea, ossia la spontaneità, presupposto della solarità che contraddistingue sempre tutto ciò che porta il marchio Napoli” e che caratterizza, in particolare, alcuni “divertenti” personaggi, quali il professore Procolo Catello Diotaiuti, il marito musicista restituito ed i venditori di taralli “nzogna e pepe” e di “broro ‘e purpo”.

    Maria Micelisopo

    Scheda Michele Alliegro

    15,00
  • Gli emigranti – Dalle terre della Campania alle grandi distese del Venezuela tra il XIX ed il XX secolo

    Immaginate uomini, donne, bambini in partenza per lontani lidi, stipati “nelle stive di sgangherati ed insicuri velieri, con gli occhi lucidi, la morte nel cuore, qualche tozzo di pane raffermo per sfamarsi e la speranza di far fortuna e di tornare lì dove erano nati”.
    Immaginate una grande folla con il “cuore in gola”, che sventola bianchi fazzoletti per salutare i propri congiunti.
    Immaginate ora i tanti racconti che coloro che salpavano per il cosiddetto “nuovo Eldorado”, inviavano ai parenti.
    Tali narrazioni rappresentano, a distanza di tempo, un’importante fonte storica per conoscere tradizioni, usanze e costumi molto diversi dai nostri, come quelli riportati in un vecchio epistolario del marchese Michele Vincenzo Sabino Santomauro, bisnonno dell’autore, che, fin dal 1878, dopo il tracollo della sua impresa di costruzioni, aveva ricevuto in concessione lo sfruttamento di miniere d’oro in Venezuela.
    Da tali lettere trae spunto lo scrittore per regalare al lettore narrazioni solo in parte avvolte dalla fantasia, descrizioni di stupendi paesaggi, notizie storiche legate alle contrade d’Oltremare, trascinandolo così in un viaggio lungo tutto lo Stato Bolivar.
    Ed ecco il parco di Canaima nella “Gran Sabana” con i 115 tepuyes, vasti territori ricchi di pozzi petroliferi o di miniere d’oro e le rive dei fiumi Orinoco e Caronì, che attraversano la foresta fluviale amazzonica, ancor oggi selvaggia ed inesplorata, abitata da tribù di indios allo stato primordiale.
    A render questi luoghi indimenticabili le leggende della Madonna del Roraima e del “cacique” Tiuna ed eventi come la lotta con l’anaconda, la ricerca del lupo dalla criniera o l’assalto dei puma ambientati nell’“Oceano verde” della giungla amazzonica, a volte silenziosa, a volte animata dal canto degli uccelli, ma in cui il pericolo e le insidie sono sempre costanti.
    Maria Micelisopo
    Scheda Alliegro

    15,00
  • Scintille – Novelle napoletane e campane tra verità ed immaginazione

    La mia vita nell’immaginario. Si potrebbe così sintetizzare questo libro in cui l’autore rivive momenti della sua esistenza che si affacciano alla mente come rapidi flash, improvvisi bagliori in una notte stellata. Sicché dalle pagine del libro sembrano balzar fuori, quasi fantasmi, ancor vivi e palpitanti, il piccolo biondo e terribile monello Grigna, il segaligno buon Licurgo con la faccia da cavallo e le guance scavate dalla magrezza, il giocherellone maestro Luigi; o ancora, la sirena Partenope, Carlo V, Giuseppe Moscati.
    Filo conduttore, che idealmente lega quasi tutti i racconti, è l’amore dello scrittore per la sua Napoli.
    L’abilità scultorea con cui sono creati i protagonisti dei diversi brani, il delicato tratto del pennello dell’artista, uniti allo stile forbito, diremmo quasi di un tempo, ed al calore umano che vibra nelle pagine, affascinano, trascinano e fanno volare la fantasia, insegnando l’amore per le cose semplici, per il quotidiano, che nel ricordo si colora sempre di sorridente nostalgia.
    Maria Micelisopo

    Scheda Michele Alliegro-Scintille-Impronte Partenopee-GrausEdizioni-2021

    15,00
  • Amedeo Maiuri e Roberto Pane: la valorizzazione della Porta Cumana di Neapolis-Campi Flegrei

    L’idea, inerente un esito di ricerca il cui Carteggio del 1943-54 ha dato lo spunto per riprendere questo intento di valorizzazione, è stata presentata nell’ambito della Conferenza del 28 Gennaio 2012 “Problemi e aspetti della cinta muraria ad occidente”, organizzata dal Professore Leonardo di Mauro, docente di Storia dell’Architettura e Restauro, e dall’Arch. Luigi Maglio, Presidente dell’Istituto Italiano dei Castelli – Sezione Campania -. A seguire, grazie alla collaborazione della Professoressa Anna Maria Frallicciardi, docente di Geografia del Turismo Culturale, e della Professoressa Lucia Amalia Scatozza, docente di Archeologia Classica, ha ottenuto riscontri positivi, partecipando al Concorso interuniversitario StartCupCampania, come da selezione per il Premio Best Practices 2013 di Confindustria-Salerno, e alla fase finale del Kublai Award 2013, stanziato dal Ministero dello Sviluppo Economico. Con lo smisurato impegno del Professore Francesco D’Episcopo, docente di Letteratura Italiana e Critica Letteraria e letterature comparate, è iniziata una graduale fase di crescita del progetto; infatti, oltre all’elaborazione del saggio “Un Progetto da riesumare e valorizzare”, gentilmente pubblicato dal Dottor Giulio Rolando sulla Rivista di alto profilo culturale “Il Cerchio”, si tenne il 13 Gennaio 2014, in occasione del ventennale della relativa Associazione Culturale, la Conferenza “La Porta Cumana: un ponte tra il Centro Storico e il mare”, a cui presero parte illustri Studiosi per evidenziare il significativo ruolo di originario accesso di Neapolis-Campi Flegrei, come Massimo Rosi e Aldo Loris Rossi, oltre il Professor D’Episcopo, e omaggiare Amedeo Maiuri e Roberto Pane, “Sostenitori” di questo intento di valorizzazione. Una crescita che il Professore ha continuato a seguire ancora, coinvolgendo il Dott. Pietro Graus, e che, visto il prezioso contributo, anche se attende le disposizioni del Comune, ha già raggiunto il suo traguardo.
    Scheda Maria Oreto Impronte partenopee-grausedizioni-novembre 2020

    15,00
  • Gli scugnizzi di Napoli – Racconti e cenni storici a cavallo di tre secoli

    Come in uno spettacolo teatrale in cui i personaggi calcano il palcoscenico, ammaliando lo spettatore con il loro interloquire, le differenze caratteriali, l’abilità nell’interpretare i ruoli, così in questo libro si succedono figure di scugnizzi dalle più svariate “sfaccettature”. Lo scugnizzo veste i panni di un muratorino o di un pescatore, di un posteggiatore o di un discolo scolaro, di un “muzzunaro” o di un “solachianiello”, di una “capera” o di un “cartunariello”, di uno “gliuommenare” o di un “cardalana”, di un garzone o di un “sapunaro”, di un “suonatore di pianino” o di uno “sciuscià”, di una friggitrice o di un pizzaiolo. La bravura dell’autore, al di là della rappresentazione quasi scultorea dei personaggi, è nell’aver saputo amalgamare storia e leggenda, fantasia e autobiografia, nell’aver indotto con delicatezza il lettore a conoscere strade, quartieri, vicoli, monumenti, antichi mestieri, vecchie usanze, feste e tradizioni di Napoli; nell’aver inquadrato i racconti nella realtà storica cui si riferiscono. E così, senza quasi che il lettore se ne accorga, si è trascinati alla corte dei Borboni, ci si “incontra” con Carlo III, Ferdinando IV, Francesco I, Ferdinando II, Francesco II, ci si ritrova al tempo delle “Quattro giornate”, si rivive il periodo della “ruota” dell’Annunziata. Ci troviamo, dunque, di fronte ad una narrazione che non soltanto coinvolge per la scorrevolezza del testo, ma trascina ed incuriosisce proprio per la ricchezza di aneddoti storici e di immagini della Napoli a cavallo tra il XVIII, XIX e il XX secolo.

    18,00
  • Giacomo Furia – Vita e carriera di un attore caratterista

    Protagonista di questa biografia è Giacomo Furia, attore caratterista, il quale, attraverso una fisionomia marcata e degli atteggiamenti eccentrici, quasi caricaturali, ha reso immortali e caratteristiche pellicole quali L’oro di Napoli, nel quale recita al fianco di Sophia Loren, La banda degli onesti, dove interpreta l’imbianchino Cardone, e Il medico dei pazzi, in cui si finge uno dei “pazzi” della Pensione Stella. L’opera, oltre a tracciare un quadro completo della sua carriera, prima teatrale e poi cinematografica, fornisce degli interessanti retroscena dei rapporti che l’attore instaurò con personalità di spicco cui fece da spalla, quali Eduardo De Filippo, che lo iniziò al teatro e ne fu quindi mentore, Peppino De Filippo e Totò, con i quali consolidò del tutto la propria carriera.

    15,00