• Delicious Place

    Il prezzo originale era: 400,00€.Il prezzo attuale è: 350,00€.
    • For kids
    • First published in 2014
    • Copyright by Wpbingo
  • The Still Life

    100,00
    • For kids
    • First published in 2014
    • Copyright by Wpbingo
  • Heartless Marrisa Meyer

    214,22
    • For kids
    • First published in 2014
    • Copyright by Wpbingo
  • One Year One A Bike

    Il prezzo originale era: 200,00€.Il prezzo attuale è: 180,00€.
    • For kids
    • First published in 2014
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  • Surf Odyssey

    200,00
    • For kids
    • First published in 2014
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  • Cup Cake Diares

    115,00
    • For kids
    • First published in 2014
    • Copyright by Wpbingo
  • Hi Dubai & Hi Emirates

    Hi Emirates è una serie cross-mediale composta dalla prima parte Hi Dubai e dalla seconda Hi Emirates. La serie racconta storie di donne contemporanee che si sono realizzate attraverso percorsi di vita e lavoro negli Emirati Arabi Uniti: Abu Dhabi, Dubai, Sharjah, Fujairah, Ras al Khaimah, Ajman e Umm al Quwain. La serie, ideata da Benedetta Paravia nel 2017 − anno emiratense “della generosità” − è stata successivamente realizzata, dal 2018 al 2020, per mostrare lo spirito pluralista di un paese che offre dignità e rispetto ad una popolazione variegata e multiculturale, sottolineando il ruolo della donna in un’autentica nazione islamica. L’autrice e produttrice Paravia presenta istanze di ospitalità, generosità e inclusività di un paese, quale gli E.A.U., che sta modellando la strada per una società più coesa e armoniosa, valorizzando il ruolo della donna. Paravia invita a visitare e a vivere negli E.A.U. attraverso gli occhi delle sue vincenti ed eterogenee protagoniste che guardano con ottimismo al futuro.

    Questo libro fotografico racconta la passione che ha caratterizzato il lavoro delle interviste e delle riprese.

    SCHEDA DUBAI-EMIRATES2021

  • “Scusa si te vanto” – Concorso fotografico

    Il concorso

    Prende il via la prima edizione del concorso fotografico “Scusa si te vanto”, ideato da Gianni Cianci e Danilo Forgetta e organizzato in collaborazione con Associazione Culturale Arcobaleni e Graus Edizioni.

    Il concorso prende spunto dal libro Scusa si te vanto di Gianni Cianci e Danilo Forgetta. I loro racconti sono legati a Roccamonfina, patria di eroi contadini, alle passioni e al sorriso, a volte amaro e disilluso, dei tanti personaggi ritratti con piccole e argute pennellate. Un concorso fotografico dedicato a Roccamonfina vuole essere così l’occasione di promuovere come soggetto artistico fotografico la cittadina di Roccamonfina, la sua gente e la sua natura.

    L’iniziativa invita a raccontare, attraverso immagini, una città che può essere scoperta e riscoperta: la città di Roccamonfina e le sue frazioni, con le loro pluralità di vita e le loro bellezze. Ogni città per quanto nota offre a chi la guarda e osserva l’occasione di essere riscoperta, guardando con occhi nuovi oltre i luoghi comuni, cercando un altro punto di vista. Sguardi diversi su Roccamonfina: qual è il tuo?

    Contest fotografico

  • Mavaffanzelig

    9,00

    Se è vero che a Napoli di situazioni comiche ne nascono ogni giorno, Gianni Simioli è uno dei pochi napoletani che può vantarsi di averne sentite e viste di tutti i colori. Dapprima come direttore artistico di radio Kiss Kiss Network, dove ha lanciato tantissimi programmi tra cui il pluripremiato “A tutti coloro” con Francesco Paolantoni, Vincenzo Salemme, Giobbe Covatta e tanti altri; poi come conduttore e autore di Telegaribaldi, trasmissione cult dedicata alla comicità napoletana, Gianni Simioli ha sempre goduto di un osservatorio molto privilegiato dal quale apprezzare l’innata capacità ironica e autoironica di chi è nato all’ombra del Vesuvio. Ecco, dunque, da dove nasce questo libro : dalla voglia di “fissare su carta” quelle battute, quelle frasi, quei contesti surreali che si sono sedimentati nella memoria come una bella canzone e ancora oggi strappano una sana e liberatoria risata. Un commento sarcastico di Simone Schettino, un tormentone di Biagio Izzo, una gag fulminante di Alessandro Siani, l’insegna strampalata di un negozio, una scritta anonima comparsa su un muro della città, una frase bislacca di un amico che non dà il tu alla grammatica. Leggere Mavaffazelig è come ritrovare quella Napoli nobilissima delle risate che tanto sta dando per tenere alto il morale di una città ancora alle prese con mille emergenze. Insomma, in questo libro c’è tanto umorismo partenopeo d’autore, ma anche tanto umorismo partenopeo “inconsapevole”. Inconsapevole ed involontario come quello della raffinata professoressa di inglese che nello spiegare ai suoi alunni che in Gran Bretagna il numero civico si antepone al nome della strada si impelagò nella traduzione di via Lucullo, 10. Ne uscì 10, Lucullo street (pronuncia letterale Ten Lucul strit). Esilarante, come tutte le altre battute di questo libro.

  • Un amore all’improvviso

    10,00

    Dietro un’immagine in bianco e nero si cela un vecchio fotografo che, come un moderno Cupido, custodisce un eterno messaggio: seguire sempre il cuore, non la ragione. Lucy non crede più nell’amore. Luca non lo cerca. Ma all’improvviso s’incontrano e s’innamorano. Ma l’Amore può essere fragile e insidioso.

  • La lungara. Un fiume di piombo

    10,00

    Jean Paul Devera, archeologo e ricercatore francese, al ritorno da Malaucene si reca a Roma dall’amico e artista Fabio Sermoneta. La scena che si presenta ai suoi occhi è sconvolgente: Fabio ferito, la casa a soqquadro, una giovane donna assassinata in bagno… Tra personaggi oscuri, sette, antichi richiami, meditazioni e lunghe passeggiate, Jean Paul ci guida alla risoluzione di un delitto che è al contempo espressivo di una società clericale e laica ormai corrotta e guidata unicamente da interessi economici.

  • Una goccia di fuoco

    10,00

    Scavarsi dentro, mettere a nudo la propria anima, vivere se stessi con le proprie fragilità è il percorso che avrebbe potuto e dovuto seguire Luca. È il percorso che, nonostante il dolore profondo, Chiara cerca di seguire, ma alcuni avvenimenti, anche se credi di averli metabolizzati, “ti segnano profondamente e lasciano inevitabilmente delle cicatrici profonde”.

  • Alterego

    10,00

    Marco, affermato scrittore, è abituato a comporre senza sosta, ad osservare i personaggi che si muovono nella sua mente come in un film. Ma il successo, trovandolo impreparato, lo ha travolto. I soldi, la notorietà, le belle donne… tutto è svanito. Rinchiusosi in se stesso, con la sola compagnia delle sigarette e dei sonniferi, trascorre giorni tutti uguali, desiderando “di mettere indietro le lancette del tempo, e agire in un altro modo”. Grazie all’aiuto di Tony e della sua assistente Madda, potrà uscire dall’angolino nel quale si era rifugiato a pugni chiusi ed aiutare persone in qualche modo sconfitte come lui, riappropriandosi della propria vita. Ma scoprirà che “in fondo, il lieto fine è solo una questione di punti di vista”.

  • Scivolare via come il vento

    10,00

    Una rapina, una pistola puntata al petto per uno scooter e la vita di Claudio, giovane napoletano con tanti sogni ancora da realizzare, sembra valere davvero poco. Tanti ricordi, tanti pensieri scorrono velocemente nella sua mente: l’agognato viaggio a New York; un nuovo lavoro alla radio; un nuovo amore; il ritorno a casa. Ma è mai partito davvero?

  • Koala

    10,00

    Nicky Napoli è un giovane scrittore, alle prese con il suo secondo romanzo. Apparentemente soddisfatto della vita che conduce, è invece un irrequieto trentenne che vive, attraverso salti temporali e ricordi, i punti salienti della sua esistenza, alla ricerca spasmodica dei propri valori e della propria natura sessuale. Da troppo tempo in conflitto con se stesso, da troppo tempo intrappolato in una storia d’amore finita male – ma non ancora chiusa per il suo cuore – gli si presenta l’opportunità per porre finalmente rimedio a un vecchio errore pagato a caro prezzo. Ma il destino vuole che ci sia dell’altro. La persona che ha aspettato per quasi due anni lo metterà al corrente di un’imprevista quanto inquietante verità. Da questo momento in avanti un incubo ricorrente lo perseguiterà. E avrà le fattezze di un innocuo, tenero, insospettabile koala dagli occhi rossi …

  • Ciro ‘a truffa

    10,00

    Ciro e Gennaro sono due amici cui la vita riserva percorsi diversi. Vivono a Napoli, città dalle mille contraddizioni, di cui essi stessi sono vittime ogni giorno. Gli episodi narrati nel libro sono il pane quotidiano della città. Ma, nonostante Napoli sia continuamente attaccata, il suo popolo riesce, grazie alla capacità d’incassare, a ripararsi dalla cattiveria. Attraverso gli occhi di Ciro, dall’animo “scugnizzo” e di Gennaro, generoso e leale, guardiamo Napoli e scopriamo i suoi mille volti.

  • Napoletani si nasce…o quasi

    10,00

    …nella mia cucina voglio ‘a cappa infiltrante e ‘o piano antiscippo! …se potete lasciatemi un lampionario o almeno un depilante per mia moglie! …Adamo disse: “me-la dai?” …Eva capì: “dai la me-la!” …la donna primitiva: “scopri il fuoco e… corri a spegnerlo!”, nacque così l? Homo Erectus! …papà mi diceva: “vide addò miette ‘e piere!”, ed io: “anche se esco con una stronza non è detto che debba calpestarla!!!”…lei: “eri un maialino e adesso sei un porco!”, lui: “anche tu eri una bella topina…” …ma chi l’ha detto c’a’ munezza è fuorilegge!? Semmai è ‘a legge che è n’a’ munnezza!!!

  • Volevo dirti che ti amo

    10,00

    Luca è un ragazzo giovane e pieno di vita. Incontra Checca appena diciassettenne e da quel giorno crescono insieme a Salerno, amandosi alla follia. Ma il loro amore si spezza. La vita divide le loro strade. Luca lascia l’Italia e si trasferisce a Miami, Checca decide di studiare a Roma. Dopo due anni, però, Luca torna in Italia per il matrimonio del suo vecchio amico Alex e si stabilisce a Milano, dove torna a pensare a Checca, anche se ad animare i suoi giorni ci sono altre donne. I due ragazzi si incontrano ancora una volta dopo tanto tempo di silenzio. Una composizione di scene piccanti, bollenti, in cui chi vince non è sempre l’amore. Una storia che segna il confine tra amore e sentimento, dove il tradimento è il compagno di sempre. Un sogno che non può finire, una storia già scritta da qualche altra parte. Tutto questo sono solo cinque semplici parole: volevo dirti che ti amo.

  • Due Berline Nere

    10,00

    “Due automobili nere percorrono l’autostrada dirette verso nord. Sono due berline di grossa cilindrata, con i vetri oscurati e dotate di targhe contraffatte”. Così inizia una lunga giornata in cui i destini di personaggi differenti si scontrano in un crescendo di vessazioni e di violenza. Un romanzo breve e dalla struttura perfettamente circolare, attraverso la quale l’autore gioca abilmente con il tema dell’esercizio dell’autorità e con la paradossale inversione dei ruoli. Uno stile narrativo ricco, compatto ed incalzante per una storia che si tinge di toni noir e non lascia presagire alcuna via d’uscita.

  • L’amore sospeso

    10,00

    Gioventù incatenata. Dall’amore, dagli ideali politici, dalla voglia di rinnovamento, da nuova musica da versare nelle vene per giungere dritta al cuore. Dalla nostalgia, l’erba del ricordo. Zara lo sa bene. Lei, che a dispetto dei suoi vent’anni, conosce il potere della stregoneria, del maledetto specchio di Vincent, delle lacrime di Giuda. Intorno a lei, i suoi coetanei scoprono quanto può far male l’amore…

  • Per fare un uomo

    10,00

    Giulia, affascinata dai racconti di suo nonno Alfonso, decide di ripercorrere insieme a lui le tappe più importanti della sua vita. Sulle orme dei luoghi della giovinezza di Alfonso, sulla scia dei ricordi, la ragazza scopre quanto la vita di uomo – per lei molto speciale, ma “comune” su un piano assoluto – faccia invece parte della Storia. Una scrittura estremamente serena mette a confronto due generazioni, separate non solo dagli anni, ma dall’efferatezza della Seconda Guerra Mondiale, e rivendica, con dolce fermezza, lo straordinario valore della memoria.

  • Ho scelto te

    10,00

    Una sera d’estate Roberta, Alessia e Martina si scatenano in discoteca. Tra sguardi rubati, sorrisi ammiccanti e risate innocenti, Roberta incontra Davide. Tra i due ragazzi si accende, da subito, una scintilla. L’esame di maturità è alle porte, Roberta s’impegna per realizzare il suo sogno di diventare una ballerina, Davide ha un’altra, ma la vita non concede nessuna pausa: si deve scegliere… senza esitazioni. La forza di una complicità esplosiva riuscirà a vincere la stabilità di un rapporto profondo? Da tante generazioni i ragazzi vanno alla ricerca dell’Amore con la A maiuscola, le modalità delle loro scelte cambiano con i tempi, ma alla base rimane sempre la voglia di dire: ho scelto te!

  • Corrente alternata

    10,00

    La corrente alternata è il metodo comunemente usato nelle case per la trasmissione dell’energia elettrica. È l’energia caratterizzata dal susseguirsi arbitrario di alti e bassi, positivo e negativo, destra e sinistra, 1 e 0. È la ruota della felicità e della sofferenza, fortuna e sfortuna, gloria e umiliazione…

  • Piatto freddo

    10,00

    Da questo momento le donne potranno avvalersi di Piatto Freddo quale prezioso alleato per “difendersi” – è ovvio che le donne non attaccano mai, ma si difendono solo – dagli amati-odiati uomini e il confine tra odio e amore è labile. La vendetta, si sa, è un piatto da gustare freddo, ma attenzione anche gli uomini potranno fruire di queste “confidenze tra donne” per imparare a riconoscere le diaboliche trame ordite – a loro discapito – dal “gentil sesso”. Il diavolo è femmina!

  • La mia generazione dalla A alla Z

    10,00

    Ogni generazione si caratterizza in un modo diverso e di regola gli adulti, che appartengono alle generazioni passate, non fanno che decretare la smodatezza dei ragazzi: “i giovani d’oggi non hanno più ideali”, “non esistono più le buone maniere” e così via … ma quando è un giovane a passare al vetriolo i suoi coetanei, e se poi questo è anche un comico di talento, il discorso cambia. Il punto di osservazione si sposta da fuori a dentro e da qui si scopre che non emerge un elemento unitario che rappresenti i ragazzi di oggi…

  • Monotremi

    10,00

    H. 18:45 Milano Centrale – Un treno viaggia nel cuore dell’Italia, attraverso le profondità dell’anima, per svelare la natura vera dei rapporti umani. Sistemati i bagagli, osservati i compagni di viaggio, il viaggiatore riflette – e si perde – sui sentimenti più vitali: amore, odio, amicizia, sesso, affetto. Esiste una definizione per ogni cosa? È possibile inserire tutto in una categoria? Quando furono “scoperti” gli ornitorinchi – animali con il becco che depongono uova e allattano i cuccioli – fu necessario coniare un nuovo ordine: Monotremi. Viaggiando – dopo una sosta alla carrozza ristorante, passato il buio delle gallerie – si scopre che monotremi sono anche alcuni rapporti: indefinibili eppure reali quanto necessari – H. 23:35 Napoli Centrale

  • Io pedalo solo

    10,00

    Il tredicenne Ronny, animato da un forte desiderio di evasione e di avventura, corre veloce sulla sua bici multiaccessoriata, lasciandosi alle spalle i problemi dei genitori e i loro continui litigi. Il percorso, cominciato come fuga da una realtà ostile – grazie all’incontro con personaggi fervidi di umanità e solidarietà – si trasforma in un viaggio iniziatico, che assume il valore di esperienza salvifica, da cui traspare una lezione morale e concreta per il lettore.

  • Cronaca di un assurdo normale

    10,00

    Un giorno qualunque il regista Stefano Calvagna, vittima di un tentato omicidio, è arrestato e tradotto in carcere. È l’inizio di un incubo attraverso il quale gli si spalancano le porte di un inferno, tanto lontano dalla propria immaginazione quanto concreto e scioccante. Stefano, in prima persona, dà voce alla sensazione di sradicamento, che è costretto a subire lontano dalla propria famiglia e dal proprio mondo…

  • La mia vendetta è l’amore

    10,00

    Giorgia e Sandro si incontrano, si conoscono e s’innamorano. Entrambi studiano Giurisprudenza  a Napoli e vengono dall’isola di Ischia. Il loro amore, come tanti, cresce di giorno in giorno, tanto che nell’aria si respira già il profumo di un imminente primavera. A volte, però, anche il più odoroso bocciolo di fior d’arancio, se sorpreso da un inaspettata gelata, può essere distrutto…

  • Non ho mai smesso di farlo

    10,00

    Nel pieno di una crisi esistenziale e svuotato da intense esperienze sentimentali, Luca scopre di avere un male incurabile. Una nuova vita avrà inizio quando gli sarà chiesto di donare il suo midollo a una ragazza gravemente malata di leucemia. Il ritorno nella sua Salerno sarà l’occasione per riconsiderare tutta la sua esistenza e per abbandonarsi ad una tormentata relazione con una donna matura e già segnata dalla vita…

  • Mal d’amore

    10,00

    Carlo, protagonista del primo racconto, uomo alla soglia della maturità, narra in prima persona la sua storia, appassionante, ironica, intelligente, amara. In poco spazio riempie il cuore non solo d’inchiostro; metafora e non, il mal d’amore è la scenografia della sua vita, e nel comprenderlo sta la tristezza dell’essere…

  • Che peccato, è peccato

    10,00

    Un riconosciuto autore di testi per la televisione e il teatro e un comico di caratura nazionale, firmano insieme un libro tratto dal fortunato, omonimo spettacolo, che Biagio Izzo sta portando nei teatri italiani. Il titolo si potrebbe prestare a qualche malinteso, ma … niente paura, nessuna perversione né battute oscene: le pagine di Che peccato, è peccato parlano del più e del meno … come solo Tabacchini e Izzo sanno fare. Si parla di ciò di cui ognuno vorrebbe parlare, di quel che l’uomo della strada avrebbe da dire e che non dice perché gli appare banale, sconveniente e, forse, poco intelligente. Ci pensa la penna di Tabacchini, a questo punto, a inventare un ingorgo rutilante di comicità e trasgressione da leggere attraverso la “vis comica” di Biagio Izzo. E allora si confessa l’inconfessabile, bugie diventano verità, si mente spudoratamente su dogmi assoluti … Le bugie, per esempio, sono l’espressione più alta della creatività umana: ma quando sgorgano dall’inventiva sublime di una donna, diventano capolavori irraggiungibili! Sarebbe un peccato non usarle, no? Così Che peccato, è peccato procede senza rete né schemi, in un’incursione festosa attraverso le cose della vita osservate dal punto focale di un comico e di un autore che ne sanno una più del diavolo. Cercando di mettere disordine dove c’è ordine precostituito, si dice dei peccati che si fanno e di cui ci si pente, così come di quelli di cui … è peccato pentirsi! Ci sono certi vizi, inoltre, che è davvero peccato considerare peccati. Come si può peccare di accidia, di far niente? Mangiare e far l’amore sono riprovevoli? E ancora, vogliamo parlare dell’ordinata convivenza civile e del piacere di stravolgerla? Recita Biagio Izzo: “Che peccato, è peccato, e qua non si può fare, se ogni sfizio è un vizio manca l’aria per respirare.”

  • Come tele di ragno sgualcite

    10,00

    Dominique Vivant Denon (1747-1825) e Jean François Champollion (1790-1832) viaggiando per l’Italia, rispettivamente nel 1777-1778 e nel 1825, visitarono l’Officina dei Papiri Ercolanesi all’epoca meta tradizionale degli eruditi europei. I due eruditi ricavarono da quella visita impressioni diverse, lasciandoci due testimonianze particolarmente illuminanti. Il presente opuscolo ricostruisce quelle loro due visite, molto poco note, inserendole nella storia della vicenda dei papiri della Villa dei Pisoni, più nota come Villa dei Papiri.

  • Carducciana

    10,00

    Che cosa ha da dire, di nuovo, al giorno d’oggi, la voce d’un poeta come Giosuè Carducci, espressione di quella fervida umanità che l’Ottocento riconobbe come tratto essenziale delle eterne leggi della natura?

  • Ignazio Gaudiosi Poeta mediterraneo

    10,00

    Ci troviamo di fronte ad una poesia complessa, quando leggiamo le liriche di Ignazio Gaudiosi, una poesia che si fonda, sì, sul sentimento del vivere, ma va alla continua ricerca della parola e della locuzione, che possano meglio infrangere il muro del significato. Un tormento, questo, che da sempre accompagna la sua vasta e variegata produzione poetica, che fin dagli esordi si è presentata come una costante creazione lessicale, sfrondata dalle regole più rigide, ma rispettosa delle regole fondamentali della lingua italiana. Un lavorio incessante, un limare e ritoccare, che punta alla perfezione, ma senza meticolosità, libero nel coniare termini assiomatici, onomatopeici, o semplicemente neologismi, con lo scopo precipuo di dare voce alla miriade di emozioni che si muovono nel complesso sentire lirico del poeta. Sentire difficile, certo, ché si muove insieme alla riflessione sul vissuto, al fine di dare un significato ad ogni singolo evento, a collegarlo agli altri, affinché la vita non si dipani come una serie inspiegabile di fatti, bensì come un continuo svolgersi, che ha un fine e una giustificazione. L’uso frequente della metafora, la creazione di ampie immagini, che vanno assumendo sovente i contorni dell’allegoria, l’originale utilizzo del lessico, tutto concorre ad una poetica raffinata ed intensa, e ad una lirica nuova, affascinante e scabra, decisamente suggestiva, se pure adatta ad un pubblico preparato a comprenderla.

    L’opera di Ignazio Gaudiosi è stata recensita moltissimo: di lui si sono occupati illustri critici e articoli sono apparsi su numerosissime riviste culturali. Difficile, pertanto, scegliere stralci di brani critici e recensioni, cosicché ci limiteremo a trarre dal testo di Francesco D’Episcopo  “Ignazio Gaudiosi poeta mediterraneo”alcuni passi significativi.

  • Carlo Emilio Gadda e il romanzo giallo

    10,00

    Un approccio sistematico (o asistematico) alla produzione di Carlo Emilio Gadda consente di evidenziare un atteggiamento letterario (o antiletterario) costante, che acquisterà, in diacronìa, uno spessore sempre più consapevole e rilevante: vivere la letteratura, le sue forme e funzioni, le sue difformità e disfunzioni, come un grande mercato di occasioni, da cogliere al volo, al momento, perché quello seguente è un altro tempo e potrebbe non essere baciato dal sorriso di quell’istante felice. Quest’ultimo è la creazione, che giunge imprevista, improvvisa, inattesa, inedita, certo preparata da letture e interpretazioni, da passioni e visioni, ma poi reinventata ex novo dal momento magico in cui la parola si fa scrittura. La metafora del mercato aiuta forse ad entrare nel laboratorio sperimentale di uno scrittore, che sembra fare della teoria bacthiniana del grottesco lo strumento avido e avventuroso di un approccio “diverso” alla letteratura, grazie all’abbassamento antropologico di quei materiali culturali che il teorico del Carnevale europeo invocava come sostanza ineludibile di creazione artistica alternativa.

  • Eremita a Utopia. “Il Fieno” di Ponza

    10,00

    Il libro

    Un raro esempio di prosa poetica, ispirato, e per me che so, commovente, oltre che emozionante. E non tradisce il titolo: c’è il Fieno, c’è il mito e la letteratura, in un linguaggio rapsodico ispirato da Dioniso.

    Andrea Simi

    Antonio De Luca è un socialista. Per giunta un socialista della specie più tenace: libertario, fedele nel tempo, lettore attento di Sartre e Camus, cultore appassionato del mito delle origini.

    Marco Demarco, Corriere della sera, 2023

    Scheda Antonio De Luca_Eremita a Utopia

  • Azzurro

    10,00

    Il libro

    Azzurro, il titolo di questo racconto, è un colore capace di compiere miracoli sociali da quasi un secolo, di trasformare ordinari individui, dalle più disparate estrazioni, in una vera famiglia, per novanta minuti o poco più. L’azzurro, come il mare, lambisce i cuori di una città in trepida attesa di poter esplodere nei festeggiamenti di uno scudetto oramai davvero a portata di mano. Il protagonista senza nome si fa portavoce dei sentimenti di un popolo intero, da sempre presente sui gradoni dello stadio dove, con religioso trasporto, si invoca l’apparizione di un gol. Ereditando la passione per la propria squadra dal padre per poi tramandarla al proprio figlio, regala al lettore diversi scorci di un amore pervasivo che inonda le strade cittadine travolgendo tutti, al punto da domandarsi ingenuamente come sia possibile che il calcio non sia stato ancora in grado di regalare la pace tra i popoli. Eppure, c’è un’altra faccia della medaglia capace di insozzare questo gioco, gli sfoghi di “tifosi” violenti che nulla hanno compreso dei valori dello sport. Ad ogni modo, questo non può offuscare la magia del momento: è l’ultima partita dell’anno. Nessuno è più in grado di celare i sorrisi, gli occhi lucidi, le grida di gioia. Nella città vestita a festa rimbombano fragorose esultanze e niente sembra più impossibile, ogni riscatto è conseguibile. Così il protagonista è condotto, quasi in trance, davanti alla porta della moglie che non vede da un anno. Il suo sorriso riaccende la speranza di un perdono, un altro miracolo del Napoli.

    Scheda Mena Sorrentino

  • Tutto in una notte

    12,00

    Un manipolo di vite nella Roma capitale all’alba delle nuove elezioni politiche.

    Un ex paparazzo di alto livello è costretto a ritrovare la sua vecchia identità che sembrava sotterrata per sempre. Tanti volti di donna osservati, conosciuti, vissuti. Tanti desideri di fuga. Infinite miserie umane. Un parcheggio, una notte, un unico destino… 

  • Charlotte sometimes

    12,00

    Che succede quando sei poco più di un adolescente che crede di essere una rockstar se, un giorno, ti piombano addosso una fata punk, una strega new wave e scopri che il tuo miglior amico è pazzo? Un romanzo che diventa favola rock, musica e poesia fuse a raccontare una storia d’amore e di amicizia. In una Napoli malinconica e romantica, alla metà degli anni ‘80, Sandrino, il Kid, vive con il suo migliore amico Madame George in una roulotte nel cortile di un antico palazzo. Sa di essere una superstar, quindi … ha solo bisogno di un’occasione! E le prova tutte pur di procurarsela. La magia di Charlotte sometimes inventa personaggi surreali per le schiere dell’improbabile armata che accompagna il Kid nell’impresa, fino all’incontro con la cataclismica fata Charlotte e con i leggendari Musici Volanti dai capelli tinti di rosso e blu. Ci sarebbe anche una strega che spunta qua e là, ma andiamo con ordine … Tutto ha inizio con la Compagnia dei Maghi e la messa in scena de “Il piccolo principe”, opera rock tratta dal testo di Saint-Exupery. O, forse, tutto ha inizio qualche anno prima, con un terremoto?