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Portafortuna
Il libro
Roman è un celebre giocatore di basket di origine francese, Sophia è la sua responsabile di pubbliche relazioni. I due si sono conosciuti al liceo e hanno subito fatto amicizia, diventando inseparabili. Roman ha insegnato a Sophia a giocare a basket per permetterle di ottenere una borsa di studio per l’università, poiché lei ha da sempre avuto una situazione economica e familiare critica. I due amici hanno subito instaurato un legame forte, lottando contro i pregiudizi che li circondavano a causa del diverso colore della loro pelle, e hanno intanto vissuto altre relazioni senza far vacillare il legame singolare che li univa. Ma quando Roman sembra volersi davvero impegnare con una nuova ragazza, Sophia teme di perderlo e si chiede nel profondo quale sia il reale valore del loro rapporto. La lontananza da quello che potrebbe essere l’amore della sua vita è solo il preludio di una serie di eventi difficili e colpi di scena che metteranno a dura prova la vita di entrambi i protagonisti, che potranno contare solo sulle proprie forze e sulla complicità delle poche persone che sembrano essere dalla loro parte. Tania Trozzo Spensierato firma un romanzo dai colori pastello, in cui la speranza nei valori e la fiducia nell’amore puro sembrano farsi strada a fatica tra mille ostacoli, disillusioni, inganni e pregiudizi.
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La casa degli orologi
Il libro
Marco De Felice, chirurgo napoletano appassionato di musica rock, vede la sua vita sconvolta da una manipolatrice che cerca di dominarlo psicologicamente, come ha fatto con una ragazza che vive con lei in un rapporto di plagio e sottomissione. Non basta la comprensione di sua moglie Federica per liberarlo dallo stato di soggezione mentale nel quale sembra essere sprofondato, ma sarà necessario l’inaspettato intervento di un paziente particolare, che si rivelerà ben diverso da come appare. Allorché la sua vita riprende un corso normale, un evento inaspettato lo coinvolge, stimolandone oltremodo l’innata curiosità. Fondamentali, in questa vicenda, risulteranno il brigadiere Viceconte, vecchio collaboratore del padre di Marco nella Polizia di Stato, nonché la disponibilità di Luigi Autuori, che si muove con agilità nel sottobosco di azioni al limite della legalità e che è legato a De Felice da un sentimento di gratitudine. Non mancano, a complicare la vita del chirurgo, la nostalgia per Rosa, una donna che riappare dal passato, e il rapporto con una giovane collaboratrice. L’autore racconta una storia ricca di intrighi e colpi di scena, sullo sfondo della vita frenetica di una città esaltata dalla prima vittoria nel campionato di calcio, grazie al genio di Diego Armando Maradona.
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La notte dell’Annunziata. La leggenda del monte Navone
Il libro
“Quannu Annunziata veni di Luni, si fa festa a Muntrauni” recita un antico detto, in cui si racconta che, quando la festa dell’Annunziata – in cui, il 25 marzo, la Chiesa celebra l’Annunciazione della Beata Vergine Maria – cade di lunedì, sul monte Navone, nel territorio di Piazza Armerina, in provincia di Enna, si fa festa con una particolare fiera, fatta di spiriti e fantasmi. Massimo Gulino narra la storia di una famiglia che, trasferitasi nel 1910 ai piedi del monte Navone, visse strane vicende legate a miti del passato. Alessandro, Maria e i loro figli – Antonio, Anna e Carmelo – scopriranno che quel luogo nasconde antri, misteri e un’antica leggenda di cui non si può far parola…
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Lettere di guerra. Granelli di sabbia della Seconda guerra mondiale
Il libro
Il libro della professoressa Marina Di Napoli è un particolare lavoro storico-filologico, un monolite dalle molte facce poliedriche, per compattezza e per la varietà i aspetti. Il lettore non troverà la ricostruzione dei momenti salienti della Seconda guerra mondiale con i suoi eroici protagonisti, ma semplici militari, per lo più di basso grado, che, attraverso corrispondenze militari, narrano le vicende della loro vita corrente, le loro imprese, i sacrifici, le speranze, le delusioni nello scenario bellico.
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Io sono Gabriele. La gioia e la forza di vivere
Il libro
Questa è la storia di Gabriele Italia, che, in prima persona, racconta di sé e della sua disabilità. In questo libro – che corona il suo più grande sogno – Gabriele ripercorre le tappe della sua vita, mai lineare: dalle perdite che lo hanno costretto a fronteggiare il mostro della depressione, alle felici vacanze in Sicilia; dai primi lavori, alla ricerca dell’amore. Si presenta al lettore senza filtri, parlandogli con schiettezza, senza nascondere i limiti cui è costretto né le incomprensioni con il mondo. Il suo esempio positivo infonde coraggio a chi vive la disabilità nel proprio quotidiano. Con la sua sensibilità, Gabriele arriva nei cuori di tutti: dei parenti e degli amici – sempre presenti in queste pagine – ma anche degli sconosciuti che, attraverso la lettura, si affezioneranno a lui.
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Monowi. L’ultimo fiore del Nebraska
Il libro
Monowi è il nome con cui Annabel Brule battezza, nel 1902, il piccolo villaggio del Nebraska fondato insieme al marito Stanley e a una ventina di seguaci, tra i fiumi Missouri e Niobrara. Nel dialetto di una tribù degli indiani d’America, Monowi significa “fiore”. Circa cent’anni più tardi, un ex giornalista e aspirante scrittore capita in quella desolata terra a causa di un guasto alla moto su cui viaggia. L’unica che può ripararla è Elsie, un’anziana indiana irascibile e misteriosa, nonché ultima abitante del luogo. I loro dialoghi, enigmatici ma anche ironici, si susseguono rivelando la storia di Monowi, un tempo florida, poi segnata da omicidi e oscure presenze con cui solo Elsie sembra poter comunicare. Altri spiriti inseguono invece il protagonista, desideroso di saperne di più ma anche di riprendere il suo viaggio lontano da Monowi. Ammesso che Monowi glielo permetta…
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Come il mare
Il libro
“Come le onde del mare aggrediscono lo scoglio e nel tempo lo rendono sempre diverso, lasciando dei solchi visibili nella roccia dati dall’acqua, così i nostri cuori e le nostre anime non potranno mai tornare a essere come erano prima…”. La pandemia, che ci ha sorpresi e travolti nel marzo 2020, è al centro di un libro intenso e struggente. Un diario personale che diventa documento storico collettivo e che nasce dal bisogno di raccontare e di raccontarsi. Stefania Papa registra i fatti che accadono, con sincerità e trasporto, soffermandosi, in particolar modo, sugli effetti psicologici devastanti di questo evento, che ha impedito soprattutto ai bambini di socializzare e di crescere in un ambiente sano per molti mesi. Dopo le incertezze iniziali e le mille paure, il percorso di accettazione dell’autrice porta al riconoscimento di un cambio definitivo e radicale nella vita quotidiana, vissuto con tenacia, perché “ciò che permette di andare avanti quando niente va bene non è l’amore per la vita, ma il coraggio e la speranza del domani”. Tra dubbi, angosce e attese, il mare diventa allora metafora del nostro continuo Divenire. Sfidando gli ostacoli, il dolore e il tempo. Nel segno della resilienza. Un testo che ci invita a riconsiderare la nostra esistenza, cercando nuove prospettive e dando valore alle cose che davvero contano.
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Pagine di sughero
Il libro
Le pagine di sughero salvano le storie dall’oblio, dall’abisso più profondo. Le mantengono a galla, le mantengono vive. Sono gli amori, le gioie, le tristezze, le sofferenze che ci portiamo dentro. Le pagine di sughero sono in perenne viaggio con noi, sopravvivono nei nostri ricordi galleggiando insieme a noi nell’oceano sconfinato delle nostre esistenze.
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Velluto verde
Il libro
Marianna incontra per caso un vecchio amico, Valerio, che le racconta le misteriose vicende di Gambino e Gambetta, protagonisti di una storia ambientata in vico San Liborio, a Napoli. La ragazza subisce sempre più il fascino di quella che sembra una favola, al punto che sarà spinta a fare delle ricerche riguardo agli strani accadimenti narrati dall’amico, con cui si instaura una sempre più piacevole sintonia. Le strade dei due prenderanno direzioni diverse, ma, dopo qualche anno, la latente curiosità verso quella storia riaffiorerà in Marianna, che indagherà mettendosi alla ricerca della casa di Gambino, dove sembrano attenderla elementi carichi di mistero e fascino, che le permetteranno di riscrivere, insieme alla storia di Gambino e Gambetta, inaspettatamente anche la sua. Marianna Gagliardi firma un racconto carico di mistero, in cui il connubio tra la magia della storia, il fascino dei protagonisti e il folclore dei vicoli di Napoli trascina il lettore in una dimensione ricca di colpi di scena e a tratti esoterica.
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Crea bellezza da traumi e violenze
Il libro
Antropologia Personalistica Esistenziale, Sophia-art e Cosmo-art confluiscono in Progetto Penelope di Ombretta Ciapini e nel libro Crea bellezza da traumi e violenze, per indagare i traumi e le ferite del Femminile e permettere loro di trasformarsi nella creatività. Un viaggio tra i sentieri dell’anima, dunque, un dialogo con il proprio SÉ, affinché ogni donna possa incontrare la sua progettualità autentica, guarire dagli antichi dolori e tessere, come la regina omerica con la celebre tela, la trama e l’ordito della propria esistenza. A questo scopo, forte della sua lunga esperienza di group counseling esistenziale, Ombretta Ciapini realizza i laboratori di Progetto Penelope, percorsi di riscoperta e di crescita attraverso i quali le donne possono non soltanto integrare con arte le proprie parti, ma contribuire a realizzare il progetto di una sincera, solida e creativa sorellanza.
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Come papaveri tra le rotaie
Il libro
Una raccolta di racconti che affronta un viaggio nel tempo, lungo i sentieri della memoria, e che si perde nei meandri del sogno. Attraverso i ricordi e i pensieri dell’autore, il lettore esplora se stesso affrontando un percorso di vita che, dall’infanzia all’età adulta, è segnato da momenti in cui la “perdita” è protagonista ineludibile. La profondità di questa analisi psicologica si scontra con il peso del dolore e della malattia offrendo, in cambio, l’incontro con la vastità della natura, specchio della vita e di noi stessi e simbolo di rinascita. Per quanto sia dura la realtà della morte, così come i papaveri rossi tra le rotaie, fragili e spontanei, nasceremo e cresceremo sempre sulle ferite e le rovine del mondo.
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Io penso “positivo”. Diario di bordo di una pandemia
Il libro
Un viaggio surreale che ripercorre i primi momenti della pandemia. Un’esperienza emozionale vista con gli occhi di una preside, ritrovatasi all’improvviso a gestire la sua scuola in smartworking. L’autrice racconta all’interno di un diario, attraverso poesie e lettere aperte, lo scorrere delle sue giornate, gli incontri con gli alunni, le preoccupazioni, le domande, le speranze riposte in uno Stato che sembra non essere in grado di garantire un’istruzione sicura. Ma anche i fallimenti e le vittorie affrontate nell’arco di un intero anno pandemico. Con la sua caparbietà e con il supporto dei docenti, lotta per garantire un futuro migliore ai suoi alunni, anch’essi disorientati, provando a dar loro l’istruzione che meritano. Una scuola unita nella lotta contro la distanza.