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    Cup Cake Diares

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    Delicious Place

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    One Year One A Bike

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    The Still Life

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    Surf Odyssey

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    Heartless Marrisa Meyer

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  • Storia di un meccanico ingegnere

    Luigi Gorga, un ingegnere col sogno di diventare titolare di una grande officina meccanica, che invece si ritrova a lavorare per il sistema bancario italiano. Una vita professionale la sua, coincisa con un periodo particolare del sistema bancario del sud Italia. Dipendente dell’IMI per lungo tempo, assisterà alla fusione con l’Istituto San Paolo di Torino prima e all’acquisizione del Banco di Napoli poi. Attraverso foto, articoli di giornale, atti di convegni, biglietti personali e da visita viene ricostruita la sua storia e il suo percorso  umano, ma soprattutto professionale.

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  • MAKE – UP… per un sorriso!

    “Ciò che non vorrei mai è vivere in bianco e nero”.

  • Hi Dubai & Hi Emirates

    Hi Emirates è una serie cross-mediale composta dalla prima parte Hi Dubai e dalla seconda Hi Emirates. La serie racconta storie di donne contemporanee che si sono realizzate attraverso percorsi di vita e lavoro negli Emirati Arabi Uniti: Abu Dhabi, Dubai, Sharjah, Fujairah, Ras al Khaimah, Ajman e Umm al Quwain. La serie, ideata da Benedetta Paravia nel 2017 − anno emiratense “della generosità” − è stata successivamente realizzata, dal 2018 al 2020, per mostrare lo spirito pluralista di un paese che offre dignità e rispetto ad una popolazione variegata e multiculturale, sottolineando il ruolo della donna in un’autentica nazione islamica. L’autrice e produttrice Paravia presenta istanze di ospitalità, generosità e inclusività di un paese, quale gli E.A.U., che sta modellando la strada per una società più coesa e armoniosa, valorizzando il ruolo della donna. Paravia invita a visitare e a vivere negli E.A.U. attraverso gli occhi delle sue vincenti ed eterogenee protagoniste che guardano con ottimismo al futuro.

    Questo libro fotografico racconta la passione che ha caratterizzato il lavoro delle interviste e delle riprese.

    SCHEDA DUBAI-EMIRATES2021

  • Militi Puteolani

    La Prof.ssa Di Napoli Marina e il Cav. Uff. Borriello Salvatore hanno iniziato una ricerca storica e successivamente, con il Comune di Pozzuoli, hanno avviato il progetto “E se fosse tuo nonno”, per rendere onore a tutti i militi puteolani che hanno dato la vita per l’amata Terra. Il testo mira a far conoscere alle nuove generazioni i veri protagonisti della Storia e in questo modo rendere omaggio alle loro famiglie, affinché nulla venga dimenticato e, nel ricordo del sacrificio e della sofferenza di uomini privati della loro vita per difendere la propria Terra, non si ripetano le azioni che hanno portato al conflitto mondiale. Sono stati coinvolti in questo progetto anche gli alunni delle classi II A, D e F della scuola secondaria di primo grado “G.Diano”: i ragazzi hanno intervistato alcune famiglie di soldati puteolani e, grazie ai racconti della quotidianità della Seconda guerra mondiale, sono riusciti non solo a comprendere la sofferenza umana e vera della Guerra, ma soprattutto hanno compreso il valore della testimonianza, trascrivendo i racconti e producendo un proprio elaborato affinché nulla venga dimenticato. Gli autori firmano un lavoro di ricerca storica nella speranza che i posteri possano comprendere l’importanza della condivisione della Memoria.

    Scheda Salvatore Borriello e Marina Di Napoli

  • “Scusa si te vanto” – Concorso fotografico

    Il concorso

    Prende il via la prima edizione del concorso fotografico “Scusa si te vanto”, ideato da Gianni Cianci e Danilo Forgetta e organizzato in collaborazione con Associazione Culturale Arcobaleni e Graus Edizioni.

    Il concorso prende spunto dal libro Scusa si te vanto di Gianni Cianci e Danilo Forgetta. I loro racconti sono legati a Roccamonfina, patria di eroi contadini, alle passioni e al sorriso, a volte amaro e disilluso, dei tanti personaggi ritratti con piccole e argute pennellate. Un concorso fotografico dedicato a Roccamonfina vuole essere così l’occasione di promuovere come soggetto artistico fotografico la cittadina di Roccamonfina, la sua gente e la sua natura.

    L’iniziativa invita a raccontare, attraverso immagini, una città che può essere scoperta e riscoperta: la città di Roccamonfina e le sue frazioni, con le loro pluralità di vita e le loro bellezze. Ogni città per quanto nota offre a chi la guarda e osserva l’occasione di essere riscoperta, guardando con occhi nuovi oltre i luoghi comuni, cercando un altro punto di vista. Sguardi diversi su Roccamonfina: qual è il tuo?

    Contest fotografico

  • Cosa non sappiamo: la scuola che sarà

    Il libro

    Era meglio subire o rischiare la vita, in un luogo di cui nessuno sapeva l’esistenza.

    lI progetto di scrittura creativa nasce dall’idea di creare un’ambiente stimolante per la fantasia degli alunni in un momento di fragilità emotiva e, soprattutto, di confronto con i coetanei. lI racconto è il risultato delle loro esperienze di vita e, per quanto inizialmente potesse apparire slegato, si è perfettamente armonizzato e, nel rispetto delle diversità, ha saputo dar voce ad un’unica esigenza: L’AMICIZIA. Al di là di tutti gli stereotipi e i pregiudizi ci sono gli individui nella loro singolarità.

    Cristina Grillo

    Scheda San Cirpiano_Scuola Viva

  • Dal dentista senza dolore

    Sulla scia del fortunatissimo Il piacere di sorridere (Babook edizioni, 2003), Elio Bava mette a disposizione, ancora una volta, la sua esperienza scientifica soddisfacendo ulteriormente la curiosità dei lettori. L’autore ci invita a sorridere mostrandoci i mezzi con cui poterci riuscire, abbattendo, in primis, la barriera della paura e offrendoci un contributo innovativo sulla microinvasività applicata all’odontoiatria, vale a dire risolvere con il minor danno. Ci offre spiegazioni chiare e semplici, con un linguaggio sempre efficace.

    4,00
  • Ridatemi il mio mare

    Pensieri che scivolano sulle pagine bianche come fumetti senza personaggi, pensieri che, incastrandosi, vanno a tracciare i contorni della tragedia della Concordia all’isola del Giglio. Dall’analisi istintiva ed intuitiva della data dell’incidente, il 13 gennaio di questo anno, si passa a rubare le riflessioni di chi, su quella nave, avrebbe dovuto passare momenti lieti e spensierati, fino  a giungere alle  fantasie del capitano, al suo contare i minuti che lo separano dalla sua ballerina. Ma “l’immenso gabbiano” è li, già piegato su un fianco, non “è tutto come prima”.

    7,00
  • Dietro i nomi delle case di Capri

    Capri. Lo sfondo è la meravigliosa isola “azzurra”. Dimora avita e prediletta da Tiberio, meta preferita di star hollywoodiane e vip di ogni genere, provenienti da tutto il mondo. Eppure, l’autrice sceglie di andare oltre quest’innegabile e sfavillante bellezza esteriore. È perciò che in un tale scenario e in un’atmosfera di mito e rarefatta eleganza, lungo una galleria immaginaria, la Caprara Gallotta disegna una teoria di tele. E se la cornice è sempre questo gioiello naturalistico, gli scorci, colti con una curiosità garbata e una sistematicità tenace, oltre che originale e minimalista, sono quelli, per così dire, “privati”. Singole case, ville, nomi e storie personali o dei luoghi schizzano un ritratto inconsueto dell’isola. Dei suoi misteri, segreti, di angoli incantati e memorie perdute. Riaffiorano, seguendo un tracciato diacronico e pittorico, sensi e significati di un altro tempo, ricordi, posti, colori e suoni, in cui l’impercettibile velo che distingue sogno e realtà quasi si squarcia, sino a confondere e fondere le due dimensioni in un’ambientazione dove si mescolano favola, mito e puro splendore, luminosità.

    8,00
  • Il mio cuore squacquarea per te!!!

    Il libro è specchio di questo tempo e, in quanto tale, riflette inevitabilmente usi, tendenze ed evoluzioni del nostro tessuto sociale e comunicativo. Motivo per cui, che un testo raccolga pareri, messaggi, facezie e, perché no, anche invettive e malumori della tifoseria di una città italiana non deve assolutamente meravigliare. Che poi il libro, strumento letterario per eccellenza e veicolo tra i più antichi di comunicazione, abbandoni per una volta la sua veste più seriosa e ortodossa, per indossare i panni inediti del serbatoio vivace, divertente e stimolante di idee e pensieri dei tifosi della società calcio Napoli, questo pure è un particolare che non deve destare stupore. Del resto viviamo nell’era in cui i diversi linguaggi, le varie tecnologie e i più disparati mezzi interagiscono, dialogano e si mescolano tra loro, rivelando potenzialità, utilizzi ed esiti insospettabili. Ed è proprio un’inattesa e felice commistione, quella che s’è creata mettendo insieme un’emittente radiofonica, Radio Kiss Kiss, i suoi più fedeli ascoltatori, stimolati dall’estro di Walter De Maggio, la moderna tecnologia degli sms, la più accanita e sincera tifoseria napoletana e l’inventiva della Graus Editore, che ha deciso di radunare in una pubblicazione migliaia di messaggi arrivati in radio tramite i cellulari. È da dire, però, che una tale iniziativa, a prescindere dall’originalità, non avrebbe avuto lo stesso smalto, se fosse stata fatta in una città diversa da quella partenopea. Il tifoso napoletano, infatti, patisce le stesse agonie della sua squadra, è pronto a scarificare qualsiasi cosa per seguire quei benedetti 90 minuti di partita domenicale, sa come arrangiarsi per non venire mai meno a una tale fede, insomma porta sugli spalti tutta la passione, l’ironia, gli idealismi, la filosofia “nostrana”, proprio quella a cui è improntato ogni singolo giorno della sua vita. Ed è tutto questo che traspare dagli sms raccolti nel testo. Perciò, anche per i tifosi delle altre squadre non sarà difficile immedesimarsi nello spirito di alcune frasi, dato che cambiano i luoghi, i colori delle magliette, i nomi sugli striscioni, le cadenze dei cori, ma non certo i sentimenti e le emozioni. Quelli sono uguali dovunque. E ce n’è davvero per tutti i gusti, sempre col sarcasmo e il tono pungente, tipici del tifoso napoletano. Non hanno certo rinunciato all’occasione di dire quel che pensavano. E allora ecco sfilare, in queste pagine, un’arguta e spiritosa galleria di motti, consigli, critiche e opinioni, corredati dall’umorismo di vignette, caricature e foto, che ancora una volta confermano il grande amore dei napoletani per la propria città, la propria squadra e i propri idoli, primo fra tutti Diego Armando Maradona. Anche se un pizzico di risentita nostalgia per tempi passati e sicuramente migliori non manca.

    8,50
  • Mavaffanzelig

    Se è vero che a Napoli di situazioni comiche ne nascono ogni giorno, Gianni Simioli è uno dei pochi napoletani che può vantarsi di averne sentite e viste di tutti i colori. Dapprima come direttore artistico di radio Kiss Kiss Network, dove ha lanciato tantissimi programmi tra cui il pluripremiato “A tutti coloro” con Francesco Paolantoni, Vincenzo Salemme, Giobbe Covatta e tanti altri; poi come conduttore e autore di Telegaribaldi, trasmissione cult dedicata alla comicità napoletana, Gianni Simioli ha sempre goduto di un osservatorio molto privilegiato dal quale apprezzare l’innata capacità ironica e autoironica di chi è nato all’ombra del Vesuvio. Ecco, dunque, da dove nasce questo libro : dalla voglia di “fissare su carta” quelle battute, quelle frasi, quei contesti surreali che si sono sedimentati nella memoria come una bella canzone e ancora oggi strappano una sana e liberatoria risata. Un commento sarcastico di Simone Schettino, un tormentone di Biagio Izzo, una gag fulminante di Alessandro Siani, l’insegna strampalata di un negozio, una scritta anonima comparsa su un muro della città, una frase bislacca di un amico che non dà il tu alla grammatica. Leggere Mavaffazelig è come ritrovare quella Napoli nobilissima delle risate che tanto sta dando per tenere alto il morale di una città ancora alle prese con mille emergenze. Insomma, in questo libro c’è tanto umorismo partenopeo d’autore, ma anche tanto umorismo partenopeo “inconsapevole”. Inconsapevole ed involontario come quello della raffinata professoressa di inglese che nello spiegare ai suoi alunni che in Gran Bretagna il numero civico si antepone al nome della strada si impelagò nella traduzione di via Lucullo, 10. Ne uscì 10, Lucullo street (pronuncia letterale Ten Lucul strit). Esilarante, come tutte le altre battute di questo libro.

    9,00
  • Teoria e Prassi rivoluzionaria nel Regno di Napoli

    Dare una definizione del concetto di rivoluzione, pur rifacendosi a pensatori del calibro di de Tocqueville e Marx, passando per Lenin e Troskij, sino ad arrivare a Che Guevara, sembra un’impresa ardua sia dal punto di vista intellettuale, che culturale e politico. Eppure, Pelliccio, in questo saggio storiografico che non si esime da un’acuta e accorta analisi politica ed economica del fenomeno preso in questione, principia le sue argomentazioni proprio dalla ricerca di un assioma della rivoluzione in quanto tale. Indispensabile punto d’inizio da cui partire, innanzitutto distinguendo la dinamica rivoluzionaria da quella della ribellione e del colpo di stato, per poi tracciare le linee fondamentali entro cui tali connotati teorico-pratici, ricorrenti e identificatori, possano essere individuati nei tre principali modelli di rivoluzione del XVIII secolo: quello americano, inglese e francese. Il percorso di ricerca, però, diviene più complesso laddove lo studioso si addentra in un confronto tra l’ideologia, la prassi politica e i cambiamenti economici che hanno caratterizzato la rivoluzione francese del 1789 e quelli, invece, che hanno contraddistinto la rivoluzione napoletana del 1799. Nonostante, infatti, quest’ultima sia così vicina cronologicamente al modello francese e possa apparire a prima vista quasi una sua “filiazione”, sfugge, al contrario, a qualsiasi omologazione e accostamento totale. Difatti gli accadimenti che segnarono i moti napoletani del 1799 non sono facilmente inglobabili nell’assetto definitorio costruito riguardo agli altri sconvolgimenti storici presi in esame. Tant’è che nel caso napoletano, ad esempio, si evince che le masse non furono realmente coinvolte, i rapporti economici rimasero di stampo feudale, e non si trattò nemmeno di colpo di stato o di pura e semplice ribellione. E ciò costituisce solo la premessa delle riflessioni di Pelliccio, che prosegue con una disamina-paragone tra l’illuminismo francese e quello napoletano, quali basi ideologiche, per poi approfondire fenomeni come il sanfedismo, la massoneria, il ruolo del clero e della stampa, questo prima di giungere alle conclusioni, a una cronologia dei fatti accaduti e a una raccolta di documenti dell’epoca relativi ai principali eventi storico-politici.

    9,00
  • La rana in fondo al pozzo

    L’Intercultura è entrata a far parte della scuola dell’obbligo da alcuni anni e, precisamente, da quando la scuola italiana si è trovata a fronteggiare la presenza delle culture immigrate. La conoscenza dell’altro aiuta a prevenire l’insorgenza di fenomeni di xenofobia e di razzismo, la conoscenza delle altre culture aiuta ad arricchire la nostra, allargando gli orizzonti del sapere. Di questo compito si fa carico principalmente la scuola. Il presente volume nasce dalla verifica effettuata, nell’ambito di attività di laboratorio nella scuola dell’obbligo, dell’interesse per la lingua e la cultura cinese mostrato dagli allievi per una forma semplice ma significativa di letteratura classica come il proverbio. Il proverbio è legato alle vecchie storie aneddotiche, favolose e fantasiose dell’antica Cina, in tutta questa produzione il binomio didattica letteratura non è mai disgiunto, anche per questo esse si prestano agevolmente ad essere utilizzate dall’insegnante che voglia proporre alla classe una lettura proficua. Le storie contenute nel volume, in italiano con la traduzione in cinese a fronte, sono arricchite da illustrazioni grafiche e da note in italiano che fungono d’aiuto all’insegnante nel lavoro di presentazione dei testi. È uno stimolo alla lettura e al confronto linguistico attivo che produce un’esperienza significativa per gli allievi cinesi, ma anche per gli allievi italiani, stimolati all’attività comparativa. In assenza di allievi di nazionalità cinese sarà interessante avvicinare gli allievi italiani alla cultura di questo paese che offre innumerevoli spunti di riflessione e che sollecita, sempre più negli ultimi anni, la nostra attenzione e la nostra curiosità.

    9,80
  • Luoghi comuni. Cartoline da Napoli

    Ciro Cacciola scrive come un inviato nella sua stessa città, inesorabilmente sedotto, talora divertito, spesso indignato, con delicatezza, a suo modo. Dal mondo dei club a quello delle istituzioni, dai quartieri ricchi alle aree più degradate, dai magister elegantiae alla gioventù brutale, dai salotti culturali alle avanguardie musicali, dai percorsi dell’arte alle recenti infrastrutture, Napoli ritorna protagonista in una manciata di nuove cartoline, prive di verità assolute, di sguardi a senso unico, di arresa, condite qua e là da un pizzico di ironia, di ottimismo, di vivacità. Luoghi comuni. Cartoline da Napoli è un libro scritto a piedi, passeggiando ovunque tra la gente, nell’autobus, in metro, sugli scogli di Marechiaro, saltando da una funicolare all’altra, osservando con occhi attenti e pieni di curiosità, ascoltando le voci, i suoni, il caos cittadino. L’autore viaggia leggero nei luoghi comuni della città: Posillipo e la Stazione Centrale, via Duomo e il Moiariello, piazza Plebiscito e Pozzuoli, Ponticelli e Scampia, il Porto e Spaccanapoli, il Vomero e Piazza dei Martiri. Cercando soprattutto di vivere Napoli, più che “a Napoli”.

    9,90
  • Un amore all’improvviso

    Dietro un’immagine in bianco e nero si cela un vecchio fotografo che, come un moderno Cupido, custodisce un eterno messaggio: seguire sempre il cuore, non la ragione. Lucy non crede più nell’amore. Luca non lo cerca. Ma all’improvviso s’incontrano e s’innamorano. Ma l’Amore può essere fragile e insidioso.

    10,00
  • La lungara. Un fiume di piombo

    Jean Paul Devera, archeologo e ricercatore francese, al ritorno da Malaucene si reca a Roma dall’amico e artista Fabio Sermoneta. La scena che si presenta ai suoi occhi è sconvolgente: Fabio ferito, la casa a soqquadro, una giovane donna assassinata in bagno… Tra personaggi oscuri, sette, antichi richiami, meditazioni e lunghe passeggiate, Jean Paul ci guida alla risoluzione di un delitto che è al contempo espressivo di una società clericale e laica ormai corrotta e guidata unicamente da interessi economici.

    10,00
  • Una goccia di fuoco

    Scavarsi dentro, mettere a nudo la propria anima, vivere se stessi con le proprie fragilità è il percorso che avrebbe potuto e dovuto seguire Luca. È il percorso che, nonostante il dolore profondo, Chiara cerca di seguire, ma alcuni avvenimenti, anche se credi di averli metabolizzati, “ti segnano profondamente e lasciano inevitabilmente delle cicatrici profonde”.

    10,00
  • Alterego

    Marco, affermato scrittore, è abituato a comporre senza sosta, ad osservare i personaggi che si muovono nella sua mente come in un film. Ma il successo, trovandolo impreparato, lo ha travolto. I soldi, la notorietà, le belle donne… tutto è svanito. Rinchiusosi in se stesso, con la sola compagnia delle sigarette e dei sonniferi, trascorre giorni tutti uguali, desiderando “di mettere indietro le lancette del tempo, e agire in un altro modo”. Grazie all’aiuto di Tony e della sua assistente Madda, potrà uscire dall’angolino nel quale si era rifugiato a pugni chiusi ed aiutare persone in qualche modo sconfitte come lui, riappropriandosi della propria vita. Ma scoprirà che “in fondo, il lieto fine è solo una questione di punti di vista”.

    10,00
  • Scivolare via come il vento

    Una rapina, una pistola puntata al petto per uno scooter e la vita di Claudio, giovane napoletano con tanti sogni ancora da realizzare, sembra valere davvero poco. Tanti ricordi, tanti pensieri scorrono velocemente nella sua mente: l’agognato viaggio a New York; un nuovo lavoro alla radio; un nuovo amore; il ritorno a casa. Ma è mai partito davvero?

    10,00
  • Koala

    Nicky Napoli è un giovane scrittore, alle prese con il suo secondo romanzo. Apparentemente soddisfatto della vita che conduce, è invece un irrequieto trentenne che vive, attraverso salti temporali e ricordi, i punti salienti della sua esistenza, alla ricerca spasmodica dei propri valori e della propria natura sessuale. Da troppo tempo in conflitto con se stesso, da troppo tempo intrappolato in una storia d’amore finita male – ma non ancora chiusa per il suo cuore – gli si presenta l’opportunità per porre finalmente rimedio a un vecchio errore pagato a caro prezzo. Ma il destino vuole che ci sia dell’altro. La persona che ha aspettato per quasi due anni lo metterà al corrente di un’imprevista quanto inquietante verità. Da questo momento in avanti un incubo ricorrente lo perseguiterà. E avrà le fattezze di un innocuo, tenero, insospettabile koala dagli occhi rossi …

    10,00
  • Ciro ‘a truffa

    Ciro e Gennaro sono due amici cui la vita riserva percorsi diversi. Vivono a Napoli, città dalle mille contraddizioni, di cui essi stessi sono vittime ogni giorno. Gli episodi narrati nel libro sono il pane quotidiano della città. Ma, nonostante Napoli sia continuamente attaccata, il suo popolo riesce, grazie alla capacità d’incassare, a ripararsi dalla cattiveria. Attraverso gli occhi di Ciro, dall’animo “scugnizzo” e di Gennaro, generoso e leale, guardiamo Napoli e scopriamo i suoi mille volti.

    10,00
  • Napoletani si nasce…o quasi

    …nella mia cucina voglio ‘a cappa infiltrante e ‘o piano antiscippo! …se potete lasciatemi un lampionario o almeno un depilante per mia moglie! …Adamo disse: “me-la dai?” …Eva capì: “dai la me-la!” …la donna primitiva: “scopri il fuoco e… corri a spegnerlo!”, nacque così l? Homo Erectus! …papà mi diceva: “vide addò miette ‘e piere!”, ed io: “anche se esco con una stronza non è detto che debba calpestarla!!!”…lei: “eri un maialino e adesso sei un porco!”, lui: “anche tu eri una bella topina…” …ma chi l’ha detto c’a’ munezza è fuorilegge!? Semmai è ‘a legge che è n’a’ munnezza!!!

    10,00
  • Volevo dirti che ti amo

    Luca è un ragazzo giovane e pieno di vita. Incontra Checca appena diciassettenne e da quel giorno crescono insieme a Salerno, amandosi alla follia. Ma il loro amore si spezza. La vita divide le loro strade. Luca lascia l’Italia e si trasferisce a Miami, Checca decide di studiare a Roma. Dopo due anni, però, Luca torna in Italia per il matrimonio del suo vecchio amico Alex e si stabilisce a Milano, dove torna a pensare a Checca, anche se ad animare i suoi giorni ci sono altre donne. I due ragazzi si incontrano ancora una volta dopo tanto tempo di silenzio. Una composizione di scene piccanti, bollenti, in cui chi vince non è sempre l’amore. Una storia che segna il confine tra amore e sentimento, dove il tradimento è il compagno di sempre. Un sogno che non può finire, una storia già scritta da qualche altra parte. Tutto questo sono solo cinque semplici parole: volevo dirti che ti amo.

    10,00
  • Due Berline Nere

    “Due automobili nere percorrono l’autostrada dirette verso nord. Sono due berline di grossa cilindrata, con i vetri oscurati e dotate di targhe contraffatte”. Così inizia una lunga giornata in cui i destini di personaggi differenti si scontrano in un crescendo di vessazioni e di violenza. Un romanzo breve e dalla struttura perfettamente circolare, attraverso la quale l’autore gioca abilmente con il tema dell’esercizio dell’autorità e con la paradossale inversione dei ruoli. Uno stile narrativo ricco, compatto ed incalzante per una storia che si tinge di toni noir e non lascia presagire alcuna via d’uscita.

    10,00
  • L’amore sospeso

    Gioventù incatenata. Dall’amore, dagli ideali politici, dalla voglia di rinnovamento, da nuova musica da versare nelle vene per giungere dritta al cuore. Dalla nostalgia, l’erba del ricordo. Zara lo sa bene. Lei, che a dispetto dei suoi vent’anni, conosce il potere della stregoneria, del maledetto specchio di Vincent, delle lacrime di Giuda. Intorno a lei, i suoi coetanei scoprono quanto può far male l’amore…

    10,00
  • Per fare un uomo

    Giulia, affascinata dai racconti di suo nonno Alfonso, decide di ripercorrere insieme a lui le tappe più importanti della sua vita. Sulle orme dei luoghi della giovinezza di Alfonso, sulla scia dei ricordi, la ragazza scopre quanto la vita di uomo – per lei molto speciale, ma “comune” su un piano assoluto – faccia invece parte della Storia. Una scrittura estremamente serena mette a confronto due generazioni, separate non solo dagli anni, ma dall’efferatezza della Seconda Guerra Mondiale, e rivendica, con dolce fermezza, lo straordinario valore della memoria.

    10,00
  • Ho scelto te

    Una sera d’estate Roberta, Alessia e Martina si scatenano in discoteca. Tra sguardi rubati, sorrisi ammiccanti e risate innocenti, Roberta incontra Davide. Tra i due ragazzi si accende, da subito, una scintilla. L’esame di maturità è alle porte, Roberta s’impegna per realizzare il suo sogno di diventare una ballerina, Davide ha un’altra, ma la vita non concede nessuna pausa: si deve scegliere… senza esitazioni. La forza di una complicità esplosiva riuscirà a vincere la stabilità di un rapporto profondo? Da tante generazioni i ragazzi vanno alla ricerca dell’Amore con la A maiuscola, le modalità delle loro scelte cambiano con i tempi, ma alla base rimane sempre la voglia di dire: ho scelto te!

    10,00
  • Corrente alternata

    La corrente alternata è il metodo comunemente usato nelle case per la trasmissione dell’energia elettrica. È l’energia caratterizzata dal susseguirsi arbitrario di alti e bassi, positivo e negativo, destra e sinistra, 1 e 0. È la ruota della felicità e della sofferenza, fortuna e sfortuna, gloria e umiliazione…

    10,00
  • Piatto freddo

    Da questo momento le donne potranno avvalersi di Piatto Freddo quale prezioso alleato per “difendersi” – è ovvio che le donne non attaccano mai, ma si difendono solo – dagli amati-odiati uomini e il confine tra odio e amore è labile. La vendetta, si sa, è un piatto da gustare freddo, ma attenzione anche gli uomini potranno fruire di queste “confidenze tra donne” per imparare a riconoscere le diaboliche trame ordite – a loro discapito – dal “gentil sesso”. Il diavolo è femmina!

    10,00
  • La mia generazione dalla A alla Z

    Ogni generazione si caratterizza in un modo diverso e di regola gli adulti, che appartengono alle generazioni passate, non fanno che decretare la smodatezza dei ragazzi: “i giovani d’oggi non hanno più ideali”, “non esistono più le buone maniere” e così via … ma quando è un giovane a passare al vetriolo i suoi coetanei, e se poi questo è anche un comico di talento, il discorso cambia. Il punto di osservazione si sposta da fuori a dentro e da qui si scopre che non emerge un elemento unitario che rappresenti i ragazzi di oggi…

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  • Monotremi

    H. 18:45 Milano Centrale – Un treno viaggia nel cuore dell’Italia, attraverso le profondità dell’anima, per svelare la natura vera dei rapporti umani. Sistemati i bagagli, osservati i compagni di viaggio, il viaggiatore riflette – e si perde – sui sentimenti più vitali: amore, odio, amicizia, sesso, affetto. Esiste una definizione per ogni cosa? È possibile inserire tutto in una categoria? Quando furono “scoperti” gli ornitorinchi – animali con il becco che depongono uova e allattano i cuccioli – fu necessario coniare un nuovo ordine: Monotremi. Viaggiando – dopo una sosta alla carrozza ristorante, passato il buio delle gallerie – si scopre che monotremi sono anche alcuni rapporti: indefinibili eppure reali quanto necessari – H. 23:35 Napoli Centrale

    10,00
  • Io pedalo solo

    Il tredicenne Ronny, animato da un forte desiderio di evasione e di avventura, corre veloce sulla sua bici multiaccessoriata, lasciandosi alle spalle i problemi dei genitori e i loro continui litigi. Il percorso, cominciato come fuga da una realtà ostile – grazie all’incontro con personaggi fervidi di umanità e solidarietà – si trasforma in un viaggio iniziatico, che assume il valore di esperienza salvifica, da cui traspare una lezione morale e concreta per il lettore.

    10,00
  • Cronaca di un assurdo normale

    Un giorno qualunque il regista Stefano Calvagna, vittima di un tentato omicidio, è arrestato e tradotto in carcere. È l’inizio di un incubo attraverso il quale gli si spalancano le porte di un inferno, tanto lontano dalla propria immaginazione quanto concreto e scioccante. Stefano, in prima persona, dà voce alla sensazione di sradicamento, che è costretto a subire lontano dalla propria famiglia e dal proprio mondo…

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  • La mia vendetta è l’amore

    Giorgia e Sandro si incontrano, si conoscono e s’innamorano. Entrambi studiano Giurisprudenza  a Napoli e vengono dall’isola di Ischia. Il loro amore, come tanti, cresce di giorno in giorno, tanto che nell’aria si respira già il profumo di un imminente primavera. A volte, però, anche il più odoroso bocciolo di fior d’arancio, se sorpreso da un inaspettata gelata, può essere distrutto…

    10,00
  • Non ho mai smesso di farlo

    Nel pieno di una crisi esistenziale e svuotato da intense esperienze sentimentali, Luca scopre di avere un male incurabile. Una nuova vita avrà inizio quando gli sarà chiesto di donare il suo midollo a una ragazza gravemente malata di leucemia. Il ritorno nella sua Salerno sarà l’occasione per riconsiderare tutta la sua esistenza e per abbandonarsi ad una tormentata relazione con una donna matura e già segnata dalla vita…

    10,00
  • Mal d’amore

    Carlo, protagonista del primo racconto, uomo alla soglia della maturità, narra in prima persona la sua storia, appassionante, ironica, intelligente, amara. In poco spazio riempie il cuore non solo d’inchiostro; metafora e non, il mal d’amore è la scenografia della sua vita, e nel comprenderlo sta la tristezza dell’essere…

    10,00
  • Le guerre di Dadà

    Dada e le sue guerre. Con mano sapiente ed amore profondo per la sua terra, l’autrice ripercorre le tappe della sua infanzia. Rie-voca gli anni della sua formazione, avvenuta in un contesto di lavoro in cui s’intrecciano memorie, racconti di famiglia, aneddoti, usi e costumi della terra visitata da Goethe, Stendhal, Dumas padre, che aveva conosciuto il massimo splendore nella seconda metà del Settecento. sorprendente e straordinario come Dada bambina soffra sulla sua pelle l’ultimo conflitto mondiale, sempre pronta ad accogliere i lati positivi di ogni situazione per uscirne pi forte e vitale che mai. Questa bambina ci d dei messaggi molto attuali: la sua guerra per vivere la sua arte nell’industria di famiglia e l’opposizione del padre che non la vuole perché femmina. Come non commuoversi di fronte alla famiglia milanese della madre che la considera di razza inferiore perché terrona. Grazie al suo dialogo con Dio e alla sua positivista Dada riesce a superare tutto, tanto da essere considerata speciale, diversa, e quindi non compresa. Rinuncia al principe azzurro perché per lei l’amore conoscenza reciproca, affinità e accoglimento totale. Certamente fu un angelo a farle incontrare ad Amalfi l’Amore, l’uomo della sua vita che aveva queste capacità.
    10,00
  • Lettere di Roberto Bracco a Ruggero Ruggeri

    Queste lettere, fino a oggi rimaste inedite, furono scritte dal drammaturgo Roberto Bracco, all’epoca già famoso per le sue opere rappresentate nei maggiori teatri in Italia e all’estero, all’attore Ruggero Ruggeri, dal febbraio 1912 all’ottobre 1914, e riguardano le fasi di approccio e convincimento a che il grande interprete accetti di portare in scena il suo lavoro teatrale Il Piccolo Santo e infine, ottenuto il suo assenso, il costante intervento di Bracco durante le varie fasi d’allestimento di questa sua opera, sebbene affermi di volersene tenere in disparte. L’interesse che queste lettere suscitano è dovuto al fatto che esse disvelano per la prima volta il back-stage di un lavoro teatrale bracchiano, non solo il suo chiedere, incitare e infine persuadere Ruggeri a interpretare Il Piccolo santo, ma anche il suo intervenire con suggerimenti, proposte, indicazioni di scenografia e insistiti consigli per la scelta degli interpreti per quello che era il più difficile dei suoi testi teatrali, e per sua stessa ammissione, il suo testo “più letterario e meno teatrale”. Inoltre è qui anche pubblicata l’azione cinematografica inedita di Roberto Bracco dal titolo Il primo raggio di Sole, recentemente rinvenuta, nel prezioso autografo originale dell’autore.
    10,00
  • Un taccuino inedito di Matilde Serao

    “È un taccuino con note autografe sul progredire del suo lavoro di scrittrice e di narratrice ed è il luogo in cui ci dà lo schema degli ultimi suoi romanzi. D’altra parte proprio in questo taccuino è consegnata la testimonianza di una notevole caduta in quanto autrice di romanzi e della sua visione morale della vita”.
    10,00
  • Matilde Serao a Eleonora Duse. Lettere

    Matilde Serao ed Eleonora Duse. Due amiche, due donne, ma anche due figure storiche importanti che hanno segnato entrambe, pur se in maniera diversa, lo scenario culturale e sociale di uno scorcio del primo Novecento. E Matilde Tortora, consapevole del rilievo che tali personaggi ebbero nella vicenda culturale italiana del secolo scorso, ha deciso di riportare, indagare e travasare sulla pagina scritta quest’incontro spirituale, umano, oltre che letterario. Lo ha fatto proprio tramite altre pagine vergate: la fitta corrispondenza tra le due donne, documenti significativi e testimonianza veritiera di un legame profondo che si andò instaurando nell’arco del primo ventennio del Novecento. La perizia filologica con cui la Tortora ha compiuto questa ricostruzione va di pari passo con una ricerca storica caparbia e attenta, ma sempre rispettosa e fedele. E se l’esito di tutto ciò è rappresentato dagli aspetti, per così dire, “istituzionali” delle due figure, la curiositas che ha accompagnato l’indagine è riuscita a far emergere anche il lato più autentico e privato della Serao e della Duse, messe a confronto tra loro e in relazione all’evolvere di un’epoca. Una scambio di missive, molto probabilmente solo un’esigua parte, quella rimasta, che si muove, toccando gli estremi della confessione muliebre e dell’intimità di un affetto sincero, da un parte, e quelli della lucida coscienza del momento storico vissuto e di una sua acuta critica, dall’altra. Ed è così che nelle epistole tornano numerosi ed energici interrogativi, nonché l’aurorale tema di una rinascita personale e professionale, condivisa sia dalla giornalista che dall’attrice.
    10,00
  • Una piccola donna fra due millenni (1916-200?)

    Alle soglie dei 90 anni, più che fieramente portati, Marcella De Marchis Rossellini ripercorre, con i toni del ricordo, della favola e del diario, la sua vicenda di vita: dall’incontro con Roberto Rossellini ai rapporti con i più celebri nomi del cinema italiano e straniero, attraversando i momenti storici più significativi vissuti durante un’esistenza così lunga, ricca e soprattutto intensa. I frammenti del racconto dell’autrice scorrono come fotogrammi di un film avvincente: leggendo, è come assistere ad una sequenza di scene delle quali il lettore riesce a percepire gli odori, a vedere i colori, a carpire sinanche le sensazioni. In una forma sempre diretta, schietta, che anche nella rievocazione non accetta la facile lusinga della retorica, si susseguono le immagini della chiesetta di Palo (dove la scrittrice sposò Rossellini), i primi tempi del loro amore, i sogni e l’aspirazione di crescere in fretta, i momenti atroci e terribili della Guerra, la caduta del fascismo, il ritorno a Roma e, finalmente, l’inizio delle riprese del celeberrimo Roma, città aperta. Il confronto tra passato e presente, il rapporto moglie/marito, la folgorante carriera del regista, i figli, la morte prematura del primogenito, la fine, dopo non molto, del matrimonio, gli altri rapporti del regista, l’incontro con Anna Magnani, il matrimonio con Ingrid Bergman, i viaggi e le relazioni con il magico mondo del cinema scorrono di pari passo con la realizzazione di capolavori del neorealismo, da Paisà a La vispa Teresa, sino alla morte di Rossellini nel 1977. Ma il resoconto dell’autrice prosegue, tra aneddoti ed esperienze le più varie, sino a immaginare, con una punta di brillante ironia, il suo stesso funerale, messo in scena per finta e con l’augurio di poter “concludere la propria vita regalando a tutti un ultimo sorriso”. Come scrive Carlo Lizzani: “Molti episodi, molti personaggi raccontati in questo libro contribuiranno a tener vivo per le giovani generazioni il ricordo di una stagione artistica straordinaria. Non c’è futuro senza memoria. Grazie Marcellina. E altri novant’anni!”
    10,00
  • Morale della favola

    Una favola inversa: la principessa si ritrova cenerentola. E chi poteva raccontare una favola, se non una vera principessa? Giulia Odescalchi, “nata sotto a un cavolo reale”, si veste di ironia per raccontare una vita gravata dal peso di dover essere sempre all’altezza del passato. Con tratto a volte poetico ed evocativo, disegna i contorni di un’infanzia dolce e vivace, vissuta tra gli agi e le restrizioni di un’educazione rigida e formale; gli anni dell’adolescenza, la voglia di smettere le scarpette di cristallo per indossare più comode pantofole pelose; la maturità, la sua esperienza di donna e madre, alle prese con un marito ‘borghese’, losco e distante. Il divorzio. La triste storia del fratello Filippo ‘il principe barbone’, morto in un incidente nel 1990. Come in ogni favola che si rispetti, sono presenti fate e orchi, castelli e stalle, amori e gelosie. Ma alla fine, su tutto, vince la voglia di vivere di una donna che riesce a riappropriarsi di se stessa, anche a discapito delle convenzioni sociali. L’autrice leva il sipario sulle vicende della famiglia Odescalchi, delineando un ritratto della nobiltà molto lontano dall’immaginario collettivo.
    10,00
  • Di nobili speranze

    A oltre quindici anni dall’inizio della sua esperienza da sindaco di Aversa Lello Ferrara, nella forma del libro-intervista, offre una interpretazione di quel periodo alla luce dei fatti accaduti fino a oggi. Il punto di partenza della riflessione è Aversa, una periferia meridionale, ma sin da subito è chiaro che l’oggetto dell’analisi si estende al tempo della Campania e dell’Italia post-Tangentopoli. Il quinquennio 1993-1998, tempo dell’esperienza comunale di Ferrara, avrebbe realmente potuto attuare e soprattutto stabilizzare a livello nazionale l’auspicato processo di rinnovamento della classe dirigente e della politica, ma tale tentativo – che pure era nell’aria – fallisce. Di fatto la crisi del nostro tempo non riguarda solo una periferia meridionale, ma estende il proprio dominio negativo al Paese intero e si spinge ancora più oltre, fino a svelare la crisi della stessa democrazia. Di nobili speranze è il suo primo libro.
    10,00
  • Adattiamoci!

    Adattiamoci! non è un’autobiografia in senso proprio di Anna Mazzamauro, anche se lei stessa ne è autrice; né si può definire biografia, seppure si parli della sua vita. In realtà Adattiamoci! offre al lettore molte più sfumature delle caratteristiche e delle qualità di un’attrice, in quanto “è più facile raccontare la propria storia come se fosse una serie di memorie altrui”, nella quale si affidano “il dolore o il godimento a personaggi che li hanno già vissuti”. Attraverso tre pièce teatrali ideate dalla Mazzamauro si scoprono – e si godono – tre personaggi unici e straordinari: “Anna Magnani”, “la Silvani” e “un Pazzo”, protagonista di un racconto di Gogol, “ma con una mutazione che soltanto la mia storia ha provocato”. I buoni attori sono capaci di adattarsi ai personaggi che interpretano, ma solo pochi riescono ad adattare i personaggi alla propria vita.
    10,00
  • Piovono barattoli dal cielo

    Un album di delicati ricordi attraverso luoghi, profumi e parole tessuti in una trama che trascina con sé i frammenti della biografia di Pietra, forte e appassionata, intimamente legata alle sue origini. Figlia di una Sicilia povera e stremata, emigra in Belgio con la sua famiglia, poi in Inghilterra con il suo amore: due lunghi viaggi che la allontanano dalla sua amata isola, ma al contempo l’avvicinano a una esistenza migliore, costruita giorno dopo giorno con fatiche e rinunce, opportunità e soddisfazioni. La storia di una donna moderna, intrisa di incontri e struggenti addii, che vede il suo epilogo nel ritorno alla madre Sicilia. Le tracce della memoria, come barattoli piovuti dal cielo, danno a Pietra il coraggio di lottare senza sosta per i suoi sogni. Il racconto di una vita intensa, declinata attraverso la complessa realtà del mondo e dei suoi conflitti, da cui, come un’isola in mezzo al mare, Pietra emerge dalle acque in tutta la sua bellezza.
    10,00
  • Duecento e più anni

    A partire dal 1799, anno di nascita di Mosè, si dipana – con lucidità e a volte commozione– la storia dei Bemporad, una famiglia di ebrei giunti in Italia, forse in seguito all’editto del 1492 con cui furono espulsi dalla Spagna i sudditi che rifiutavano di convertirsi al Cristianesimo. Michelangelo, nipote di Mosè, da Pitigliano si trasferisce a Gradoli e si innamora di una ragazza di buona famiglia, ma cattolica. Un matrimonio misto a quei tempi non era visto di buon occhio, ma alla luce delle leggi razziali si dimostrerà di vitale importanza. Alla morte del padre Flaminio entra nel collegio cattolico di Santa Maria a Roma ed è costretto a convertirsi al Cristianesimo. La città eterna trasforma il ragazzo in un vero gagà, ma il prosciugamento del patrimonio dei Bemporad distrugge ogni suo sogno di gioventù e impone a Flaminio di lasciare Roma e gli studi. Si trasferisce allora a Montefiascone dove si sposa, tuttavia la morte della moglie e poco dopo della figlia neonata gli infliggono un altro duro colpo. Flaminio sente la necessità di allontanarsi da quei luoghi resi esecrabili dalla sofferenza e di ritornare nel luogo dei suoi anni più felici: Roma. L’atmosfera stimolante della capitale lo riporta alla vita e gli dona, ancora una volta, l’amore; il fascismo e la guerra, però, tarpano le ali a lui e a un’intera generazione di italiani. Dopotutto la vita è così, un continuo mutare della fortuna, eppure di padre in figlio la storia di una famiglia scorre, irrefrenabile, attraverso le difficoltà del presente verso i sogni dell’avvenire.
    10,00
  • Il riflesso di un arcobaleno sulla Colombaia: Luigi Patalano

    Una semplice “scatola di cartone” può custodire un tesoro: appunti, vecchi giornali, manoscritti, bozze di discorsi, articoli, lettere. Ed è proprio attraverso una scatola che Luigi Patalano — poeta-giornalista e politico di formazione democratico-repubblicana — preserva e tramanda alle generazioni future il proprio pensiero e i suoi valori. Facendo propria la massima del maestro Bovio, “l’utopia di oggi rappresenta la realtà di domani”, Patalano dedica la propria esistenza alla realizzazione della sua utopia ischitana, volta alla realizzazione di una società pacifica dove la cultura domina e regola l’agire umano, rendendo così Ischia simile all’isola-regno descritta da Thomas More. Ponendo a servizio di tutti il suo impegno giornalistico, culturale e politico, il Patalano,  il “venerando amico di tutti, il saggio consigliere di tutti, il gentiluomo per istinto e per tradizione di casato”, come un “arcobaleno”, ha vegliato per circa un secolo su Forio, soprattutto nei momenti più difficili, tanto da costituire una “guida speciale” per la popolazione…

    Ma oltre a questa scatola, alle generazioni future ha lasciato anche un simbolo, un monumento per la civiltà: la Torre della “Colombaia”, arroccata sulle rocce trilitiche del promontorio brunito di Zaro. Una torre bianca che con un inconfondibile stile neogotico, alla pari della Statua della Libertà, rappresenta la “fiaccola della democrazia” volta ad illuminare i popoli lungo il sentiero del rispetto comune.

    10,00
  • Teodora e Giustiniano

    Giustiniano e Teodora, una prostituta e un bifolco che per caso si trovano a reggere il più grande impero del mondo; due che non dimenticarono la tristezza della loro infanzia; due che vissero la più bella storia d’amore.

    10,00
  • Licio Gelli – Il burrattinaio d’Italia

    “…il pezzo più emotivo dell’Autore è quando non solo racconta con perizia e oggettività esemplare il percorso di vita di Licio Gelli coincidente con gli anni dei segreti e dei misteri, della strategia della tensione, delle stragi che vanno da quella della Banca Nazionale dell’Agricoltura di Milano del 1969 a quella della stazione di Bologna del 1980. L’autore sottolinea le connivenze e le condanne (ma mai il carcere) per l’ex venerabile. Le posizioni politiche ed etiche dell’Autore, evangelico professante, lo portano naturalmente ad approfondire e a scavare nelle domande all’ex venerabile ma le risposte e le lettere, gentili nella forma, riportate nel libro in fotocopia, ci presentano un Gelli ormai stanco, esaurito, che non può aderire alla richiesta di ulteriori colloqui…”.

    (dalla prefazione di Antonio Caldoro)
    10,00
  • La favol…A di Fabio Pisacane

    “Una lezione di vita. Dell’imprevedibilità e della voglia di lottare che non deve mai mancare: in ogni fascia d’età, ceto sociale e sesso”, questa è la storia di Fabio Pisacane, che non si è mai arreso e che ha fatto del sogno di giocare in serie A il faro di speranza nella tempesta.
    Fabio è oggi considerato un eroe moderno, poiché ha trasformato il dolore in energia positiva, ha tratto grandi insegnamenti dalle esperienze difficili e non ha mai deciso di soccombere, neanche in un letto di ospedale.
    Ha combattuto contro le ingiustizie di un ambiente spesso spietato, quello del calcio, stigmatizzandone le dinamiche a volte corrotte, uscendone vittorioso.
    Le umili origini, la famiglia ricca di valori, la forza di papà Andrea e le difficoltà a cui è andato incontro in quei vicoli del quartiere in cui è cresciuto lo hanno formato al punto tale da diventare un valido esempio di vita. Perché “chi è perseverante, chi va sempre sulla dritta strada evitando le ‘sirene’ di guadagni facili e immediati in nome dell’onestà e ha dei valori, chi ‘pensa’ in positivo, alla fine, vince sempre”.

    10,00
  • Parole in fila

    “La poesia la sento dentro perché sono un’artista, non un critico. E qui sento occhi di donna bella e dolce, sicuramente madre amorosa, che coglie il colore di un sogno, di un balenio di emozione, con grazia: lo sospende, lo rilegge e lo descrive, sempre con un piccolo fondo di malinconia, con un’incrinatura di tristezza, con una domanda nel cuore che resta senza una risposta.”

    10,00
  • E pure stammatina ’a luna se ne va

    Nella prima prova letteraria del giovane poeta napoletano Ciro Candiello, talento e passione vengono usate per portare alla ribalta scottanti tematiche sociali e giovanilii.
    “Nun t’arrubbà ‘o core ‘e ‘na femmena sulo pe ce pazzià…
    ‘A femmena se fa ‘e mèle
    si s’annammora, e tu nun ‘a puó fà murí.
    S’ à dda vulé bbene
    a chi te vo’ bbene!
    Ma si d’ammore tu nun ne tiene,
    nun farla cchiú suffrí,
    làssala llà ppe llà
    e cércale perdono…”
    10,00
  • Il cielo e i suoi silenzi

    “Mastico un sentore d’abisso,
    amaro di verderame,
    al soffio del maestrale…”

     Da Mi avvio alla sera

    10,00
  • Chi bleffa sa di essere un perdente

    “Dai ricordi si può scappare ma loro sanno sempre dove trovarti”
    10,00
  • A Cristina

    Poesie e prose in lingua e in vernacolo.

    10,00
  • Mondo parallelo

    …il posto
    che in qualsiasi cuore
    è dell’Amore
    non va mai lasciato
    a nessun dolore…
    10,00
  • Tuffi nell’anima

    Ci sono dei momenti in cui senti il bisogno di abbandonarti ai tuoi pensieri, di rivivere le emozioni provate per assaporarne il senso. Ci sono dei momenti in cui, ascoltando la voce dell’anima, vuoi capire come nascono i tuoi sentimenti e scoprirne le ragioni. Ci sono dei momenti in cui vuoi uscire dalla tua solitudine e raccontare agli altri le tue emozioni per condividerle. Così nascono le mie poesie … i miei tuffi nell’anima! Ed è per questo motivo che sono in ordine sparso, non hanno una sequenza logica o tematica, perché sono, appunto, momenti di malinconia, di gioia, di dolore … di vita!
    10,00
  • Amore

    “Ammore mio, senza ammore nun se pò cantà.”
    10,00
  • L’amore in breve

    Ascoltami lì dove
    corre il pensiero
    sulla linea rovente,
    lì dove la voce sale
    al confine col fuoco,
    lì dove nulla accade
    per nulla. Senza sosta
    scompare l’istante
    e vive l’impronta di vita
    nel tuo sguardo.
    Dove sei tu adesso
    sempre sarò.

    10,00
  • Non t’amo più

    In versi asciutti e melodiosi, vecchi bauli, ricordi di viaggio, le ombre e il mare, sussurrano – tra parole e silenzi – l’eco di un amore eterno, eppure passato: Non t’amo più.

                                                                                                                                                                                                             Oberto Mandia

    Le poesie contenute in questa nuova raccolta […] sono estremamente sincere e femminili […], perché operano quel lavoro di scandaglio del “non più” che ha fatto grandi le penne femminili del nostro secolo.

                                                                                                                                                                                                                                                                                                     Valeria

    10,00
  • Audlei

    Una raccolta di poesie non è mai casuale, non è l’insieme di versi a sé stanti che insieme formano un libro, riempiono un contenitore. È un sospiro che respira insieme in tutte le pagine. Audlei è sì una raccolta di poesie ma è anche il respiro, non sempre definito, di un giovane di 23 anni, che la sua percezione la mette in versi e che il suo respiro, da poco non più adolescente, lo fa prolungare per 34 poesie. Le virgole istintive, le maiuscole che sostituiscono il punto, facendo della parola un nuovo inizio, la punteggiatura mai uguale e spesso non pensata, l’amore che si insinua nella pelle, nelle chiese e nell’amore stesso, fanno delle poesie di Giovanni Alloggio un respiro che alle volte affanna, ma che per la sua non ricercata tecnica arriva al lettore nella metrica e nel suo ritmo più spontaneo.

    10,00
  • La sincronia del ballo

    Non ti muovi di passo stanco,

    ma è un misurato valzer lento,

    senza fretta.

    Non respiri d’affanno

    ma ti esalti

    di profumi e primavere.

    Nitidi,

    colori e prospettive.

    Fermi il tempo.

    È tempo di cristallo.

    È l’età dell’oro.

    10,00
  • ‘A vennégna

    Pascoli ce lo insegna: esiste in ognuno di noi un fanciullino che, finchè siamo in tenera età, si esprime mediante il nostro corpo, così che si sente un solo palpito, un solo strillare, un solo guaire. Ma dopo il sopravvento della maturità, mentre noi ingrossiamo la voce e volgiamo l’anima verso nuovi interessi, il fanciullino non cresce e continua a far sentire la sua voce ingenua e primigenia, il suo “tinnulo squillo”, suggerendoci quelle emozioni e sensazioni che solo un bimbo può vivere.

    Da Prefazione

    di Marco di Mauro

    10,00
  • Vurria

    Ho iniziato per gioco perché è con gli occhi dei bambini che amo guardare il mondo. Ed è così, per gioco, che è cominciata la mia avventura. Un viaggio avvincente che ho affrontato per dare voce a quella parte di me che ho sempre custodito gelosamente e che provo adesso a raccontare a chi ascolta. A volte bisogna alzare un po’ la voce per risvegliare animi e passioni. Desidero parlare soprattutto ai giovani, perché possano imparare che senza memoria non c’è futuro e che, in fondo, è nella semplicità delle cose che si ritrova la vera essenza della vita e la forza per renderla migliore.

    L’autrice

    10,00
  • Mater

    Mario Ascione dedica a sua madre questa intensa raccolta di poesie; raccontando il dolore della perdita, ma anche l’incondizionato amore nel rapporto tra madre e figlio, la poesia diviene catarsi, sedativo per un’anima tormentata. Versi ricchi di coinvolgenti immagini di Fede e di delicati ricordi, dipingono un ritratto immortale di una madre che è fonte di vita e pura ispirazione per il poeta.

    10,00
  • Crisalide – Il volo della vita

    Crisalide, il volo della vita, quello dovrebbe essere l’apice di vita per una farfalla. Le farfalle, secondo me, assomigliano un po’ alla vita, racchiudono in sé il simbolo della “perfezione imperfetta”. Sono bellissime con i loro colori, delicate nei movimenti e libere di volare ovunque. Spesso la superficialità delle cose nasconde però verità ben diverse. L’impegno e la forza della loro trasformazione per raggiungere il loro splendore completo di farfalla, le porta in breve tempo alla loro fine. In particolare la farfalla monarca è il più incredibile simbolo del cammino interiore e della vita, quasi magica, l’anima di un sogno reale.

    10,00
  • Dello stesso amore

    E siccome questa vita
    non dimenticherà
    di donarti dolore,
    perché neppure questa vita
    ti ama e ti avrà amata
    come io ti amo,
    con le mani calde dell’estate
    asciugherò il tempo
    delle tue piogge amare.

    10,00
  • Desiderio di metafisica

    Una terra meravigliosa, ricca e pericolosa, che, come Circe, ammalia ma fa soffrire, rendendo il poeta “prigioniero d’una triste favola che sa d’eterno”. Come sulla tela di un pittore vengono alla luce, pagina dopo pagina, “poesie d’eterno canto”.

    10,00
  • Il domatore del jolly

    Tra versi laici, eppure profondamente in contatto con il divino, tra accostamenti lessicali inediti e fortemente evocativi, Il domatore del jolly costituisce l’espressione lirica di un io che parla di sé e lo fa al femminile. Un io allo stesso tempo tormentato, compiaciuto, fragile, intriso di speranza e, soprattutto, consapevole.
    Raccolta squisitamente dinamica, che racconta con originalità l’esperienza umana di una brillante poetessa, e di una donna forte, in balia di una costante tensione ideologica e figurativa tra ciò che è umano e ciò che è divino; tra il male atavico ed il bene, quel bene che, solo, riesce a compensare le conseguenze spaventose del “negativo”.
    10,00
  • Diario d’amore

    La poesia è una barca che oscilla sulle onde della vita trovando slanci tanto più elevati e intensi quanto più i turbamenti si abbattono con forza. Diario d’amore vola sulle onde dell’inquietudine, traendo dalla poesia l’impeto d’amore per la vita nelle sue diverse manifestazioni: l’amore per una donna, per i figli, per Dio e la Natura e, non meno importante, per la poesia stessa, che trova in questa raccolta di componimenti un’espressione di rara profondità e intensità.
    10,00
  • Oltre

    La poesia è la più alta forma di inquietudine e non bisogna mai chiederle coerenza, compattezza, perché è dalla disgregazione che nasce l’unità, dal nulla il tutto, in un anelito ampio, assoluto, che avvolge e travolge, ancora una volta, corpo e anima, nei richiami segreti e misteriosi della vita, nello slancio conclamato e consapevole verso l’infinito. Alessandra Amprino queste emozioni e riflessioni le sente fortemente fremere dentro di sé e, grazie alla poesia, che si attorciglia e si libera, riesce a dare piena voce a ciò che non sempre si riesce a dire con tanta intensità e verità.
    10,00
  • Iu sacciu ‘na canzona di Valle e ddi Capone

    La Canzona di Valle e ddi Capone è una vecchia filastrocca che offre una chiave di lettura per svelare un mistero di Ariano: la città è stata un insediamento normanno,il popolo arianese parla un dialetto provenzale.
    L’autrice si pone sulla scia dei medievali trovatori provenzali per innalzare il proprio canto di rabbia e d’amore nei confronti della sua patria, vilipesa e tradita nelle sue più autentiche aspettative.

    Francesco D’Episcopo

    10,00
  • Banet & Storia di Anna

    Anna Rossi Filangieri una scrittrice, nasce a Napoli nel 1901. Rubin Sarfer, pittore, nasce a Varsavia nello stesso anno. Inquieti e geniali si aggirano per le strade di un’ Europa dilaniata da guerre e opposte ideologie, finché si incontrano. E sono nozze. Vivono a Parigi e a Bordighera, a Napoli e a Montecarlo, si esprimono artisticamente nei linguaggi scambiati come le proprie vite. Vite provate, con punti oscuri. Lui cambia nome in Rodolphe Banet per non essere deportato come ebreo; la pittura lo salva. Lei si tormenta tra gelosie e ricerca interiore, desiderio d’indipendenza e intimi ripiegamenti. Sullo sfondo si avvicendano mode e correnti culturali, rivoluzioni e tendenze avanguardistiche. E poi Capri, i ricordi di famiglia,Villa Filangieri…
    A salvare dall’oblio le loro storie e la loro arte, il nipote Carlo Rossi Filangieri, canoista noto a Napoli e nei circoli nautici per le sue traversate, promotore del libro e dell’evento.

    10,00
  • Etimologie di alcune parole napoletane, italiane e non solo…

    L’autore rivisita l’etimologia di alcune parole sia napoletane che italiane, e tratta anche di altre entrate di forza nel nostro vernacolo quotidiano come cornuto, inciucio, kamikaze; e di altre ancora che ormai fanno parte delle lingue di tutto il mondo civilizzato come okay, toilette, totem, tab. Da molte parole prende lo spunto per fare alcune considerazioni sia sulla nostra storia passata e recente, sia d’attualità. Inoltre coglie l’occasione per illustrare quanto di bello ci hanno tramandato alcune nostre tradizioni in zone archeologiche come Cuma col suo antro della Sibilla o il Lago Patria, ove si trova la tomba dell’eroe Scipione l’Africano.

    10,00