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Andrea oltre il pantalone rosa
Il libro
“Andrea è uno dei capitoli della mia vita, il più bello, quello la cui fine non vorrei mai leggere, ma è finito”: sono queste le parole di una madre che ha perso suo figlio. Andrea Spezzacatena si è impiccato nel novembre del 2012 nella sua casa di Roma. Fiumi di inchiostro sono stati spesi per la scomparsa del ragazzo dai pantaloni rosa… Questo è il racconto doloroso, straziante, a volte delirante ma sempre attento ad ogni sfumatura, della perdita di una madre; la ricostruzione di quegli attimi; la difesa di chi non poteva più difendersi; il tentativo di comprendere e di aiutarsi; la speranza che questo possa aiutare altri.
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Il ragazzo dai pantaloni rosa
Il libro
Nel 2012, a Roma, Andrea Spezzacatena si tolse la vita dopo essere stato vittima di episodi di bullismo a scuola. Aveva 15 anni. Questo romanzo, novellizzazione della sceneggiatura scritta da Roberto Proia per l’omonimo film ispirato al libro di Teresa Manes, madre di Andrea, prodotto da Eagle Pictures e diretto da Margherita Ferri con l’attrice Claudia Pandolfi ed una canzone di Arisa, immagina la vita di Andrea prima del suo tragico epilogo: gli anni piccoli, le vacanze, l’allegria, i giochi, gli amici, la famiglia ancora unita prima della separazione dei suoi genitori, la sua passione per la musica e per il cinema. E poi, inevitabilmente, l’adolescenza, i “pantaloni rosa”, la sua sensibilità, la spietatezza dei giovani coetanei, la persecuzione dei social network, la fine della gioia. La vicenda di Andrea ha rappresentato il primo caso in Italia di bullismo e cyberbullismo che ha portato al suicidio di un minorenne.
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Non c’è giustizia. La strage di Maletto nella notte del 2 luglio 1991
Il libro
“Quando chiudo gli occhi, non ritrovo tra i miei ricordi quella bambina felice e spensierata. Al contrario, riesco solo a sentire le campane della mezzanotte suonare, la brezza di luglio sulla pelle, il mio corpo cercare disperatamente riparo e il mio respiro affannato invocare un po’ di ossigeno”.
Vincenza Sanfilippo
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Philogelos – Cuorcontento (con testo greco a fronte)
Il riso fa buon sangue: lo convalida anche la ricerca scientifica. La “gelotologia”, la neonata disciplina che studia l’utilizzazione del sorriso in funzione terapeutica, sta tentando la scalata al mondo accademico e va imponendo la “geloterapia” (o “risoterapia”); e tanti ospedali, non solo pediatrici, aprono le porte al clown dottore. Eppure non pochi filosofi e religiosi hanno voluto relegare il riso in spazi assai ristretti, se non addirittura metterlo al bando. Fortunatamente l’attrattiva della battuta di spirito è irresistibile e travolgente. Così in ogni tempo e in ogni civiltà attori, scrittori e poeti, oratori, predicatori e politici, sono ricorsi all’umorismo. Il mondo antico greco-romano non ha fatto eccezione; anzi, in quel mondo in cui tanti professionisti dell’humour, buffoni e parassiti, si procuravano da vivere elargendo battute di spirito, ci fu perfino chi volle comporne sistematiche raccolte. Il Philogelos (“L’amante del riso”, “Cuorcontento”) è l’unica raccolta di barzellette e storielle del mondo classico giunta fino a noi: ne comprende circa 265, molte delle quali abbastanza gustose. Vale la pena dargli un’occhiata, anzi varie occhiate: nessuna raccolta di barzellette va letta d’un fiato, tutta di seguito.
La traduzione presenta anche l’originale testo greco a fronte.
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Volevo solo tornare a casa
Il libro
ll libro è una raccolta corale coraggiosa, lucida e toccante di racconti di alcuni familiari delle vittime Covid-19 coordinati per mezzo del comitato nazionale familiari delle vittime “Covid”. Una serie di racconti che sono ben lontani dall’ “andrà tutto bene” scritto sulle lenzuola esposte durante il periodo pandemico sui balconi delle abitazioni e in ogni dove. Volevano tornare a casa, ma è stato negato loro il diritto a decidere della propria Vita gestita, in quel frangente, da persone senza anima e ubbidienti a quelle che venivano presentate come raccomandazioni emanate a mo’ di protocolli dai burocrati politici e tecnico-scientifici. Raccomandazioni funeste che hanno penalizzato i figli, le madri, i padri, i mariti, le mogli, i nonni della nostra Nazione. Chi ha agito in scienza e in coscienza ed empatia ha fatto la differenza. I dubbi che non si sia fatto di tutto per salvare chi si scopriva positivo al tampone e si trovava a doversi confrontare col SSN, sono via via diventati tormento per i familiari delle vittime Covid che hanno scritto le pagine del libro e della storia. Gli autori ci accompagnano nel periodo più buio della loro esistenza, mettendo al servizio dei lettori la scomoda testimonianza di chi ha vissuto una realtà dolorosissima e deve fare i conti con un inquietante e costante interrogativo: “Ho sbagliato a fidarmi?”.
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Le verità sommerse
“…Agli insulti che ho subìto in quest’aula di Tribunale, vorrei rispondere con una preghiera che sono certo sia condivisa da tutte le persone presenti qui oggi. Una preghiera che rivolgo tutti i giorni di questa mia non vita alle persone che non ci sono più, le vittime di questo maledetto incidente. Sono queste le ultime frasi di quella dichiarazione spontanea interrotta, parole che la commozione mi ha impedito di riferire pubblicamente in questi tre anni”.
Tracce di queste emozioni si ritrovano nei fuori onda di quelle poche interviste televisive rilasciate dal Comandante che ha chiesto ai cronisti di interrompere la registrazione durante i momenti di commozione, perché ritenuti intimi e personali. In questo memoriale, la storia del Comandante, la sua vita, le sue esperienze professionali, i suoi ricordi prima e dopo quella tragica notte.
Chi è l’uomo accusato di aver fatto naufragare la Concordia? Trenta anni in mare. Aneddoti, ricordi, testimonianze mai sentite prima. Tutto ciò che non è stato ancora raccontato e compreso del naufragio della Costa Concordia. -
2+2
Il libro
Non basterebbe una vita per interrogarsi, investigare, conoscere e comprendere tutte le questioni che riguardano il nostro universo. 2+2 ce ne mostra la grande vastità, accompagnando il lettore in un viaggio senza inizio e senza fine alla riscoperta del mondo che ci circonda. Lo spirito del libro non è quello di indicare la meta del viaggio, ma suscitare nel lettore la voglia di continuare a viaggiare nel dedalo infinito della conoscenza umana, alternando il piacere della ricerca a quello della scoperta. Mauro Pecchioli riesce a emozionare il lettore, facendolo addentrare in un determinato argomento senza la presunzione di appagare il suo desiderio di saperne di più, anzi, allo scopo di stimolarlo, spesso ricorrendo a quella sana ironia che riesce ad alleggerire la lettura anche degli argomenti più impegnativi.
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Crea bellezza da traumi e violenze
Il libro
Antropologia Personalistica Esistenziale, Sophia-art e Cosmo-art confluiscono in Progetto Penelope di Ombretta Ciapini e nel libro Crea bellezza da traumi e violenze, per indagare i traumi e le ferite del Femminile e permettere loro di trasformarsi nella creatività. Un viaggio tra i sentieri dell’anima, dunque, un dialogo con il proprio SÉ, affinché ogni donna possa incontrare la sua progettualità autentica, guarire dagli antichi dolori e tessere, come la regina omerica con la celebre tela, la trama e l’ordito della propria esistenza. A questo scopo, forte della sua lunga esperienza di group counseling esistenziale, Ombretta Ciapini realizza i laboratori di Progetto Penelope, percorsi di riscoperta e di crescita attraverso i quali le donne possono non soltanto integrare con arte le proprie parti, ma contribuire a realizzare il progetto di una sincera, solida e creativa sorellanza.
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’A fin ro munn. Sessanta ricette fatte col cuore
Il libro
La cucina partenopea e non solo! Un libro contenente sessanta ricette in cui si evince il connubio tra passione e originalità. Numerosi piatti, originari di diverse città d’Italia, che hanno imbandito le nostre tavole e che ancora oggi arricchiscono la nostra cucina. Più di tutto, il legame con Napoli fa da cornice alla splendida tradizione culinaria che rievoca i periodi più duri affrontati in passato, quando dal poco si riusciva a ricavarne tanto, godendo degli ingredienti più accessibili e creandone dei piatti spettacolari. Dei piatti ’a fin ro munn!
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Giallo plasma. Una storia di coraggio e speranza ai tempi del COVID
Il libro
Quando la prima ondata di COVID-19 colpisce buona parte del centro-nord Italia, due medici di Mantova, Giuseppe De Donno e Massimo Franchini, in assenza di terapie per fronteggiarlo, mettono a punto una cura utilizzando gli anticorpi delle persone guarite dal COVID. Nasce, sull’asse Mantova-Pavia, la plasmaterapia, che in poco tempo diviene il trattamento contro il COVID più utilizzato al mondo. Francesco, Diego e Pamela sono solo alcuni dei pazienti guariti grazie al plasma iperimmune. Le loro storie – fatte di disperazione, ma anche di coraggio – catapultano il lettore nel buio di quel periodo. La luce, però, c’è sempre: c’è nel lavoro del personale ospedaliero, in chi si è affidato alla medicina, nella solidarietà dimostrata, nelle amicizie nate nel reparto, nell’affetto e nella stima professionale che legano Franchini e De Donno. Il loro lavoro di ricerca è il filo conduttore di questo libro, che si muove tra numerosi episodi, noti e meno noti, fino al tragico epilogo. Massimo Franchini permette al lettore di scoprire cosa sia il plasma iperimmune e come sia andata realmente la sperimentazione in Italia e nel mondo. E si rivolge soprattutto a chi desidera ricordare il dottor De Donno attraverso il racconto delle sue qualità umane e professionali.
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Gli ostacoli del mio corpo e il coraggio del mio spirito
Il libro
L’opera è una raccolta che unisce componenti di tipo poetico, in versi sciolti, e prosa. Attraverso sentimenti come amore, desiderio, tristezza, malinconia, ma anche il ruolo della musica, l’autrice affronta nei propri versi i più diversi stati d’animo. In un componimento in prosa, invece, si sofferma sulla propria disabilità e su quanto questa possa essere giudicata non come discriminanza, ma diversità, che agli occhi può apparire bella allo stesso modo di ciò che è “normale”. Si tratta di un percorso di scrittura di liberazione e di affermazione.
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Là dove inizia l’orizzonte
“Mamma… Immagino ancora le nostre giornate: la mattina erano i tuoi passi e la tua voce a svegliarmi fino al momento in cui ti avvicinavi al letto e mi davi il bacio del buongiorno”.
Così ha inizio il volume: con una poesia che l’autore ha scritto e dedicato alla sua mamma, una mamma che non c’è più perché uccisa per mano di un uomo.
Un figlio diventato, dal giorno dell’efferato crimine, un Orfano di Femminicidio. Il diario di bordo in un incedere in mare, senza una meta definita, intrapreso perché “era la cosa giusta”.
Un viaggio non solo nel presente, ma anche – e soprattutto – nel passato, evocato attraverso un monologo intimo e travolgente. Immerso tra le onde e i ricordi, l’autore celebra la figura materna vivificata dalla potenza della parola. Riflette su tutto ciò che ha vissuto con lei negli anni trascorsi insieme e rievoca piccoli esempi di vita quotidiana che raccontano un rapporto profondo e sincero tra le loro anime.
L’obiettivo dell’autore è quello di trasmettere ai giovani lettori l’importanza dei rapporti con i propri genitori e del non arrendersi davanti alle grandi difficoltà della vita, scegliendo sempre la strada dell’Amore invece che quella della perdizione e dell’odio. Il libro non riporta nessun accenno a fatti di cronaca, è pertanto idoneo a tutti gli istituti scolastici di ogni ordine e grado, a tutte le donne vittime di violenza, ai nonni affidatari, agli psicologi e ai centri antiviolenza che possano fare proprio il messaggio di amore dell’autore.
Il libro contiene l’intervento dell’Onorevole Mara Carfagna con la sua sensibile introduzione, vicina all’autore Carmine Ammirati e al dramma che affrontano tutti gli Orfani di Femminicidio
Scheda Ammirati Carmine-Berkana-novembre2020-GrausEdizioni -
Monotremi
H. 18:45 Milano Centrale – Un treno viaggia nel cuore dell’Italia, attraverso le profondità dell’anima, per svelare la natura vera dei rapporti umani. Sistemati i bagagli, osservati i compagni di viaggio, il viaggiatore riflette – e si perde – sui sentimenti più vitali: amore, odio, amicizia, sesso, affetto. Esiste una definizione per ogni cosa? È possibile inserire tutto in una categoria? Quando furono “scoperti” gli ornitorinchi – animali con il becco che depongono uova e allattano i cuccioli – fu necessario coniare un nuovo ordine: Monotremi. Viaggiando – dopo una sosta alla carrozza ristorante, passato il buio delle gallerie – si scopre che monotremi sono anche alcuni rapporti: indefinibili eppure reali quanto necessari – H. 23:35 Napoli Centrale
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Ginny e il suo mondo
Il libro
Questo libro celebra la diversità e l’unicità come elementi fondamentali per arricchire il tessuto sociale, culturale e professionale. Attraverso storie di vita, come quella di Ginny e della sua maestra Lucia Coppola, il libro esplora come la diversità vada oltre genere, etnia e disabilità, diventando una risorsa preziosa. Con il contributo della dottoressa Brunella Balzano, si dimostra come l’empatia e il sostegno possano trasformare le sfide in opportunità, promuovendo l’inclusione e la crescita collettiva. Un invito a riconoscere la bellezza della diversità come motore di innovazione e coesione sociale.
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L’inaffondabile
Il libro
L’inabissamento del Bayesian. Una storia fatta di punti di vista, cambi di scena e opinioni contrastanti. Idee, supposizioni, percezioni e visioni di esperti si scontrano per cercare una risposta, nel tentativo di trovare una spiegazione che possa essere credibile, nella speranza di poter analizzare le questioni infime, e forse indicibili, a cui nessuno riesce a dare una soluzione. Un unico obiettivo: portare alla luce la verità nascosta negli abissi del Mediterraneo.
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Cronache di disordine
Il libro
L’autore, Antonio Bifano, raccoglie appunti di vita nella sua prima opera Cronache di disordine. Per quanto complesso e contorto il significato di “esistenza”, chi scrive riesce a trasmettere al lettore una sua personale visione di stralci di esperienza, vissuto, emozioni… dalla morte all’amore, dal disagio alla speranza, dalla malinconia alla passione, il testo trascinerà chi legge all’interno di un viaggio personale che, nonostante racchiuda l’emotività dell’autore, non è del tutto svelato… rimane sospeso, incita all’immedesimazione e alla riflessione. Un flusso di coscienza descrittivo e dettagliato da cui il lettore si sentirà, inevitabilmente, trainato.
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Le mie orecchie parlano
Il libro
Nella primavera del 2003 nasce Alessandro. Il bambino cresce in un clima amorevole e gioioso, tra mamma Maria Pia, papà Umberto e la sorella Erica, ma ben presto le parole della maestra Lucia sembrano mettere a dura prova la serenità familiare: il piccolo sembra non voltarsi quando lei lo chiama. “Ipoacusia neurosensoriale bilaterale di grado medio-grave destra e profonda a sinistra”: questa la diagnosi che sembra spazzare ogni residuo di speranza e di leggerezza. Eppure, Alessandro non si arrende e inizia la terapia con entusiasmo e partecipazione. La grinta e la determinazione che contraddistinguono il profilo del bambino caratterizzeranno anche la sua figura di adolescente, che farà tesoro degli ostacoli che si frapporranno tra lui e il suo cammino e che, in seguito a un episodio drammatico, si imbatterà in un’altra dolorosa notizia: diventerà cieco. Nonostante ciò, il protagonista riuscirà in imprese che la maggior parte dei ragazzi della sua età non riescono neanche a immaginare, quasi travalicando i confini dell’impossibile e dimostrando a tutti che “chi vuole può”. Le mie orecchie parlano non è solo un racconto autobiografico, è uno spaccato di sensazioni, paure, emozioni e rinascite, è uno squarcio di vita vera, vissuta, in cui il lettore viene immerso completamente, e grazie a cui chiunque può riconoscere la forza della vita, nonostante tutto.
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Le stanze delle donne – Le cose che ci fanno stare bene
“Le stanze delle donne. Le cose che ci fanno stare bene” è un’iniziativa che, in pochi mesi, ha raccolto tante storie, tutte diverse, tutte significative. Sono interviste che hanno spaziato tra professionalità, età, esperienze molto diverse fra loro, unico fil-rouge delle storie le tre domande poste da Focus:
1) Come stai vivendo questo tempo in modalità smart working nel ruolo di donna, professionista e/o madre?
2) Quali sono, dal tuo punto di vista, le abilità necessarie che stai maggiormente tirando fuori come donna e che sono utili, ora?
3) Quali sono le cose che ti fanno stare bene?
Con questo testo si vuole condividere con il maggior numero di lettori possibile uno spaccato del mondo professionale e privato in un periodo difficile che ci vede tutti coinvolti, ma da un punto di vista certamente molto speciale: quello delle Donne! Da loro è emersa una grande voglia di affrontare il cambiamento come nuova opportunità. -
Matilde Serao a Eleonora Duse. Lettere
Matilde Serao ed Eleonora Duse. Due amiche, due donne, ma anche due figure storiche importanti che hanno segnato entrambe, pur se in maniera diversa, lo scenario culturale e sociale di uno scorcio del primo Novecento. E Matilde Tortora, consapevole del rilievo che tali personaggi ebbero nella vicenda culturale italiana del secolo scorso, ha deciso di riportare, indagare e travasare sulla pagina scritta quest’incontro spirituale, umano, oltre che letterario. Lo ha fatto proprio tramite altre pagine vergate: la fitta corrispondenza tra le due donne, documenti significativi e testimonianza veritiera di un legame profondo che si andò instaurando nell’arco del primo ventennio del Novecento. La perizia filologica con cui la Tortora ha compiuto questa ricostruzione va di pari passo con una ricerca storica caparbia e attenta, ma sempre rispettosa e fedele. E se l’esito di tutto ciò è rappresentato dagli aspetti, per così dire, “istituzionali” delle due figure, la curiositas che ha accompagnato l’indagine è riuscita a far emergere anche il lato più autentico e privato della Serao e della Duse, messe a confronto tra loro e in relazione all’evolvere di un’epoca. Una scambio di missive, molto probabilmente solo un’esigua parte, quella rimasta, che si muove, toccando gli estremi della confessione muliebre e dell’intimità di un affetto sincero, da un parte, e quelli della lucida coscienza del momento storico vissuto e di una sua acuta critica, dall’altra. Ed è così che nelle epistole tornano numerosi ed energici interrogativi, nonché l’aurorale tema di una rinascita personale e professionale, condivisa sia dalla giornalista che dall’attrice. -
Incomprensioni
Il libro
Roberto de Tilla, presidente dell’associazione “Forum della cultura cristiana”, raccoglie tra le sue Incomprensioni, pensieri generati da situazioni vissute nella sua vita; il focus è relativo al periodo attraversato dal pianeta, con l’epidemia da Covid-19. Il suo lavoro è una raccolta di idee e parole, pensieri, alcuni dei quali esposti durante i convegni del Forum, di un uomo colto e religioso che affronta tematiche delicate con saggezza ma, al contempo, modernità, dimostrando di riuscire a seguire lo scorrere del tempo, mantenendo ben saldi gli antichi valori. È un flusso. Un flusso di espressioni del sé, relazionate al mondo, a Dio, alla società e all’economia… è una costante e continua espressione di intelligenza sostenuta da un affascinante bagaglio culturale. Citazioni di grandi opere, riferimenti biblici, articoli, film e musica contornano, infatti, tale scenario intellettuale.
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È la salute il salto di vento! Negligenze e generosità durante la pandemia
Il saggio È la salute il salto di vento! Negligenze e generosità durante la pandemia di Emidio Maria Di Loreto si sofferma sulla situazione pandemica in Italia tra marzo 2020 e aprile 2021, con l’intenzione di rendere accessibile a tutti, con un linguaggio chiaro e preciso, la scienza dei virus e dei vaccini. Legata all’intento divulgativo è la lode del sacrificio dei sanitari ma anche, e soprattutto, la denuncia degli errori compiuti nel nostro Paese durante la pandemia e le loro conseguenze, calcolabili soprattutto in vittime.
Quest’opera, frutto di un breve ma intenso periodo di scrittura durato appena due mesi, è dedicata ai suoi due amici Ezio e Bruno, scomparsi a causa della Covid.
Scheda Emidio -
L’altro piano
Filippo è un uomo di successo che vive nel senso di colpa per la perdita di sua moglie e la scomparsa di suo figlio Giacomo.
La sua vita viene improvvisamente travolta da un ricatto da parte di predoni africani, coinvolti in traffici internazionali di organi espiantati a bambini africani. Nel frattempo Filippo mette in atto un piano per fronteggiare il ricatto, aiutato da persone esperte tra le quali spicca Diana, giovane informatica in cerca di una nuova vita, che si affezionerà teneramente a Filippo. Quest’ultimo cercherà di riscattare la propria vita e il proprio passato, tra colpi di scena inaspettati e un finale che risolverà ogni dubbio.
La storia del protagonista sembra intrecciarsi misteriosamente con quella del piccolo Robin, affetto da una patologia cardiaca che lo costringe ad affrontare un trapianto di cuore.
Antonio Facchiano firma un romanzo-denuncia sull’atroce realtà del traffico clandestino di organi, sullo sfruttamento minorile di bambini africani e sulla criminalità organizzata che, attraverso manovre illecite e coinvolgimenti internazionali, riesce a ricavare immensi giri di denaro sporco.Antonio Facchiano-L’altro piano-Tracce-GrausEdizioni-Febbraio2021 -
Il ritorno di Cornelio Gallo. Il papiro di Qasr Ibrm venticinque anni dopo
Il frammento di rotolo con i versi elegiaci attribuiti a Gaio Cornelio Gallo fu rinvenuto nel 1978 a Qasr Ibrim, nell’Egitto meridionale, da una Missione Archeologica anglo-americana, patrocinata dall”Egypt Exploration Society. Il ritrovamento di quello che è legittimamente considerato quanto rimane del libro latino più antico a noi pervenuto costituisce una delle acquisizioni più importanti della Papirologia del secolo scorso. Ben presto del frammento di Qasr Ibrim si persero le tracce, nonostante l’imponente bibliografia che su di esso veniva via via prodotta: solo poche persone ebbero il privilegio di averlo tra le mani; tutti gli altri si sono basati sulle fotografie accluse all’ editio princeps. Dopo che, a venticinque anni dalla sua scoperta, il papiro è stato localizzato, recuperato, restaurato ed esposto in una teca all’interno della sala 29 del Museo Egizio del Cairo a cura del Centro di Studi Papirologici dell’Università di Lecce, oggi tutti possono ammirarlo e vederlo. Questo libro espone la vicenda del recupero del frammento ed i risultati di una nuova lettura autoptica e, al tempo stesso, riesamina alcune delle principali questioni storiche, letterarie e bibliologiche che esso pone. In un contributo finale, Paolo Radiciotti ne esamina la fenomenologia grafica.
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Tutto arriva a chi ci crede
Tutto arriva a chi ci crede è una guida spirituale, psicologica e scientifica che ci accompagna nella costante e, talvolta, estenuante ricerca di noi stessi, nella scoperta delle infinite possibilità che l’universo ci offre e nel raggiungimento della felicità da tutti disperatamente cercata, ma che, capricciosa, continua a sfuggirci. Un manuale d’istruzioni su come costruire una nuova vita tentando di comporre un puzzle i cui pezzi ci appaiono da sempre troppi e troppo confusi, cominciando col chiederci chi siamo, dove andiamo e quali siano le forze che muovono i nostri passi. Arcamone analizza in maniera lucida e arguta gli aspetti che influenzano la nostra esistenza, i fattori ambientali ed emozionali che ci condizionano e quali le barriere che noi stessi ci imponiamo, impedendoci di sentirci soddisfatti e appagati.
L’autrice spiega, attraverso un linguaggio universale, come la fisica quantistica e le neuroscienze abbiano di fatto dimostrato che l’energia vitale di cui siamo costituiti ci mette in relazione con la realtà in un rapporto di connessione e compartecipazione che non ci vede come entità a sé, ma come parte del tutto.
Per permettere all’energia di interconnettersi è necessario dar luce alle nostre zone d’ombra, conoscerci nel profondo, non lasciare che l’io interiore ci giudichi e non dar spazio ai pensieri negativi, ma più di tutto abbandonarci tra le braccia dell’amore, energia pura che muove l’universo, principio primo e ultimo alla base della felicità. La lezione che a questo breve manuale preme impartire è che la felicità non è una questione di fisica. Non è immediata, ma va coltivata. -
Socialismo tricolore
Il socialismo nazionale come partito venne realizzato all’inizio del secolo scorso
da Bissolati e Bonomi con la fondazione del Partito Socialista Riformista. L’evoluzione del socialismo venne affiancata da quella sindacale della CGL, che ebbe
in Rigola il suo principale alfiere. Negli stessi anni il socialismo nazionale realizzò una significativa esperienza nella città di Fiume. In queste vicende sia del
PSRI che dei Legionari fiumani, si è inserito il ruolo del Mussolini-giovane, che
dialogò in modo profondo con entrambi i movimenti. In una certa continuità
con Fiume, l’autore evidenzia gli aspetti sociali del regime corporativo in Italia
durante il Ventennio. Antonio Alosco ricostruisce in modo puntuale e autentico del tutto inedito – al di là delle memorie di alcuni protagonisti – la seduta
del gran Consiglio del fascismo del 24-25 luglio 1943; ricostruzione consentita
all’Autore dalla scoperta di un prezioso documento, che può assurgere a Verbale della storica riunione, in mancanza del Verbale ufficiale con appunti relativi distrutti da alcuni gerarchi (Scorza-Buffarini Guidi) dopo l’arresto di
Mussolini. In tale ambito, nell’elaborazione dell’ordine del giorno Grandi, si
è evidenziato il ruolo non certo secondario del Ministro della Giustizia De Marsico, finora ignorato. Inoltre si sono ricostruite le successive, subdole manovre
di Senise, capo della Polizia, per la riuscita del colpo di Stato, mai finora rilevate
in modo autentico. In tale contesto temporale si è ripristinato il reale valore e
la reale dimensione del fuoriuscitismo antifascista del fenomeno partigiano.
Infine un tentativo di socialismo nazionale venne ripreso in tempi recenti da
Craxi, tentativo però mal riuscito -
Vincere il big killer
I protagonisti di questo libro sono eroi ed eroine del quotidiano, chiamati a superare una prova difficilissima e rischiosissima, impastata di sofferenza fisica e morale: il cancro del polmone. E l’hanno superata, grazie ad alleati indispensabili e preziosi: la famiglia, gli amici, la fiducia nella scienza medica, per alcuni la fede religiosa. La fortuna, anche. Sono 17 e si raccontano con estrema sincerità, senza fronzoli, senza omettere le debolezze e le contraddizioni insite nella natura umana. A volte con ironia, spesso ripercorrendo la propria vita dall’inizio. Scelta narrativa, questa, non fine a se stessa: un cancro al polmone non è mai figlio del caso ed è allora importante conoscere quale storia possa averlo prodotto, in quale contesto abbia potuto annidarsi e germinare.
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Lo sguardo della verità
Il libro
In una realtà in cui la magia controlla il mondo, in viaggio fra le città di un’Italia da poco unificata, si svolge la storia intricata di Adrien, Stefano, Luisa e Rebecca. Quattro individui apparentemente comuni che nascondono vite complicate e che appartengono a fazioni opposte, nemiche per la società ma unite da un unico obiettivo. Mossi dalle loro emozioni si ritroveranno a risolvere un caso delicato e, complici di una setta segreta, si renderanno conto di essere parte del caso stesso, il fulcro del mondo, il motivo intorno a cui tutto si muove, l’unica soluzione possibile.
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E+S
Il libro
E+S è la storia di un amore impossibile, una relazione di fantasia e sogni infranti. La protagonista, vittima di traumi e ossessione affettiva si ritroverà in un vortice di emozioni e delusioni che la porteranno a compiere un gesto estremo. È un romanzo psicologico, un flusso di parole di una coscienza turbata dalla vita e dai suoi stessi pensieri intrusivi.
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Gli autunni di Terradura
Il libro
Come i frutti del lentisco maturano nella stagione invernale abbandonando il loro vitale rosso, così gli autunni di Terradura regalano a Gerardo Savino la consapevolezza della vita e la maturazione dell’essere. Sullo sfondo della Seconda guerra mondiale, percorrendo il boom economico, l’emigrazione, il terremoto dell’Irpinia, fino ad arrivare ai giorni della pandemia, la vita di Gerardo è segnata dalla presenza di Mariella Capuano, radiosa, delicata e inafferrabile come la primula di Palinuro, il cui destino sembra essere legato inevitabilmente al ruvido lentisco.
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Io vivo come te
Gino, Bruno e Alessandro sono i protagonisti di questo racconto ambientato in una Napoli misteriosa e piena di meraviglie. Da studenti fuorisede riescono a familiarizzare con la gente del posto, tanto da sentirsi parte di una grande famiglia. Molti saranno gli incontri e le scoperte che faranno e tante le scelte che affronteranno con una maturità insolita per la loro giovane età. Il primo anno, tra alti e bassi, li vedrà impegnati in tante avventure, ma un giorno un evento inatteso si insinuerà in modo irreversibile nella vita di uno di loro e la stravolgerà per sempre.Scheda Gennaro Calvano-io vivo come te-tracce-grausedizioni
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Elvira la modella di Modigliani
Montmartre con i grand-cafè, la sagoma del Moulin Rouge e le coppie che si baciano in libertà accolgono Elvira, fuggita da una vita di stenti e scandalosa che le avrebbe reso impossibile rimanere a Marsiglia. Giunta a Parigi diventerà il simbolo femminile di una stagione provocatoria, creativa e pulsante: l’avanguardia. Con i suoi occhi, “di un marrone impastato col nero, brillanti, espressivi, provocanti”, riuscirà ad imbarazzare Amedeo Modigliani, italiano eccentrico e raffinato, irrequieto, squattrinato e grande seduttore. Elvira, “pronta all’avventura, assetata di conoscere, amante della vita senza pudori, gioiosa anche nell’avversità”, diventerà la sua musa, la sua modella e la compagna, condividendo il senso più profondo di un’aspirazione libertaria. Nel marzo 1917 Modigliani vivrà una nuova primavera artistica con quadri dalle tonalità più dolci e una diversa luce che illuminerà i nudi di Jeanne, sua nuova compagna; ma il legame tra Elvira ed Amedeo non si spezzerà mai: “Impossibile lasciare la mia musa, ci cercheremo sempre”. E poco prima di morire, l’artista la ritrarrà ormai matura, ma con un’espressione infantile, in uno dei suoi nudi più casti: “Un omaggio d’amore alla sua Elvira che sfociava dal profondo dell’anima”.
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Andrea oltre il pantalone rosa
Il libro
“Andrea è uno dei capitoli della mia vita, il più bello, quello la cui fine non vorrei mai leggere, ma è finito”: sono queste le parole di una madre che ha perso suo figlio. Andrea Spezzacatena si è impiccato nel novembre del 2012 nella sua casa di Roma. Fiumi di inchiostro sono stati spesi per la scomparsa del ragazzo dai pantaloni rosa… Questo è il racconto doloroso, straziante, a volte delirante ma sempre attento ad ogni sfumatura, della perdita di una madre; la ricostruzione di quegli attimi; la difesa di chi non poteva più difendersi; il tentativo di comprendere e di aiutarsi; la speranza che questo possa aiutare altri.
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Il ragazzo dai pantaloni rosa
Il libro
Nel 2012, a Roma, Andrea Spezzacatena si tolse la vita dopo essere stato vittima di episodi di bullismo a scuola. Aveva 15 anni. Questo romanzo, novellizzazione della sceneggiatura scritta da Roberto Proia per l’omonimo film ispirato al libro di Teresa Manes, madre di Andrea, prodotto da Eagle Pictures e diretto da Margherita Ferri con l’attrice Claudia Pandolfi ed una canzone di Arisa, immagina la vita di Andrea prima del suo tragico epilogo: gli anni piccoli, le vacanze, l’allegria, i giochi, gli amici, la famiglia ancora unita prima della separazione dei suoi genitori, la sua passione per la musica e per il cinema. E poi, inevitabilmente, l’adolescenza, i “pantaloni rosa”, la sua sensibilità, la spietatezza dei giovani coetanei, la persecuzione dei social network, la fine della gioia. La vicenda di Andrea ha rappresentato il primo caso in Italia di bullismo e cyberbullismo che ha portato al suicidio di un minorenne.
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Non c’è giustizia. La strage di Maletto nella notte del 2 luglio 1991
Il libro
“Quando chiudo gli occhi, non ritrovo tra i miei ricordi quella bambina felice e spensierata. Al contrario, riesco solo a sentire le campane della mezzanotte suonare, la brezza di luglio sulla pelle, il mio corpo cercare disperatamente riparo e il mio respiro affannato invocare un po’ di ossigeno”.
Vincenza Sanfilippo
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Philogelos – Cuorcontento (con testo greco a fronte)
Il riso fa buon sangue: lo convalida anche la ricerca scientifica. La “gelotologia”, la neonata disciplina che studia l’utilizzazione del sorriso in funzione terapeutica, sta tentando la scalata al mondo accademico e va imponendo la “geloterapia” (o “risoterapia”); e tanti ospedali, non solo pediatrici, aprono le porte al clown dottore. Eppure non pochi filosofi e religiosi hanno voluto relegare il riso in spazi assai ristretti, se non addirittura metterlo al bando. Fortunatamente l’attrattiva della battuta di spirito è irresistibile e travolgente. Così in ogni tempo e in ogni civiltà attori, scrittori e poeti, oratori, predicatori e politici, sono ricorsi all’umorismo. Il mondo antico greco-romano non ha fatto eccezione; anzi, in quel mondo in cui tanti professionisti dell’humour, buffoni e parassiti, si procuravano da vivere elargendo battute di spirito, ci fu perfino chi volle comporne sistematiche raccolte. Il Philogelos (“L’amante del riso”, “Cuorcontento”) è l’unica raccolta di barzellette e storielle del mondo classico giunta fino a noi: ne comprende circa 265, molte delle quali abbastanza gustose. Vale la pena dargli un’occhiata, anzi varie occhiate: nessuna raccolta di barzellette va letta d’un fiato, tutta di seguito.
La traduzione presenta anche l’originale testo greco a fronte.
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Volevo solo tornare a casa
Il libro
ll libro è una raccolta corale coraggiosa, lucida e toccante di racconti di alcuni familiari delle vittime Covid-19 coordinati per mezzo del comitato nazionale familiari delle vittime “Covid”. Una serie di racconti che sono ben lontani dall’ “andrà tutto bene” scritto sulle lenzuola esposte durante il periodo pandemico sui balconi delle abitazioni e in ogni dove. Volevano tornare a casa, ma è stato negato loro il diritto a decidere della propria Vita gestita, in quel frangente, da persone senza anima e ubbidienti a quelle che venivano presentate come raccomandazioni emanate a mo’ di protocolli dai burocrati politici e tecnico-scientifici. Raccomandazioni funeste che hanno penalizzato i figli, le madri, i padri, i mariti, le mogli, i nonni della nostra Nazione. Chi ha agito in scienza e in coscienza ed empatia ha fatto la differenza. I dubbi che non si sia fatto di tutto per salvare chi si scopriva positivo al tampone e si trovava a doversi confrontare col SSN, sono via via diventati tormento per i familiari delle vittime Covid che hanno scritto le pagine del libro e della storia. Gli autori ci accompagnano nel periodo più buio della loro esistenza, mettendo al servizio dei lettori la scomoda testimonianza di chi ha vissuto una realtà dolorosissima e deve fare i conti con un inquietante e costante interrogativo: “Ho sbagliato a fidarmi?”.
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Le verità sommerse
“…Agli insulti che ho subìto in quest’aula di Tribunale, vorrei rispondere con una preghiera che sono certo sia condivisa da tutte le persone presenti qui oggi. Una preghiera che rivolgo tutti i giorni di questa mia non vita alle persone che non ci sono più, le vittime di questo maledetto incidente. Sono queste le ultime frasi di quella dichiarazione spontanea interrotta, parole che la commozione mi ha impedito di riferire pubblicamente in questi tre anni”.
Tracce di queste emozioni si ritrovano nei fuori onda di quelle poche interviste televisive rilasciate dal Comandante che ha chiesto ai cronisti di interrompere la registrazione durante i momenti di commozione, perché ritenuti intimi e personali. In questo memoriale, la storia del Comandante, la sua vita, le sue esperienze professionali, i suoi ricordi prima e dopo quella tragica notte.
Chi è l’uomo accusato di aver fatto naufragare la Concordia? Trenta anni in mare. Aneddoti, ricordi, testimonianze mai sentite prima. Tutto ciò che non è stato ancora raccontato e compreso del naufragio della Costa Concordia. -
2+2
Il libro
Non basterebbe una vita per interrogarsi, investigare, conoscere e comprendere tutte le questioni che riguardano il nostro universo. 2+2 ce ne mostra la grande vastità, accompagnando il lettore in un viaggio senza inizio e senza fine alla riscoperta del mondo che ci circonda. Lo spirito del libro non è quello di indicare la meta del viaggio, ma suscitare nel lettore la voglia di continuare a viaggiare nel dedalo infinito della conoscenza umana, alternando il piacere della ricerca a quello della scoperta. Mauro Pecchioli riesce a emozionare il lettore, facendolo addentrare in un determinato argomento senza la presunzione di appagare il suo desiderio di saperne di più, anzi, allo scopo di stimolarlo, spesso ricorrendo a quella sana ironia che riesce ad alleggerire la lettura anche degli argomenti più impegnativi.
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Crea bellezza da traumi e violenze
Il libro
Antropologia Personalistica Esistenziale, Sophia-art e Cosmo-art confluiscono in Progetto Penelope di Ombretta Ciapini e nel libro Crea bellezza da traumi e violenze, per indagare i traumi e le ferite del Femminile e permettere loro di trasformarsi nella creatività. Un viaggio tra i sentieri dell’anima, dunque, un dialogo con il proprio SÉ, affinché ogni donna possa incontrare la sua progettualità autentica, guarire dagli antichi dolori e tessere, come la regina omerica con la celebre tela, la trama e l’ordito della propria esistenza. A questo scopo, forte della sua lunga esperienza di group counseling esistenziale, Ombretta Ciapini realizza i laboratori di Progetto Penelope, percorsi di riscoperta e di crescita attraverso i quali le donne possono non soltanto integrare con arte le proprie parti, ma contribuire a realizzare il progetto di una sincera, solida e creativa sorellanza.
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’A fin ro munn. Sessanta ricette fatte col cuore
Il libro
La cucina partenopea e non solo! Un libro contenente sessanta ricette in cui si evince il connubio tra passione e originalità. Numerosi piatti, originari di diverse città d’Italia, che hanno imbandito le nostre tavole e che ancora oggi arricchiscono la nostra cucina. Più di tutto, il legame con Napoli fa da cornice alla splendida tradizione culinaria che rievoca i periodi più duri affrontati in passato, quando dal poco si riusciva a ricavarne tanto, godendo degli ingredienti più accessibili e creandone dei piatti spettacolari. Dei piatti ’a fin ro munn!
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Giallo plasma. Una storia di coraggio e speranza ai tempi del COVID
Il libro
Quando la prima ondata di COVID-19 colpisce buona parte del centro-nord Italia, due medici di Mantova, Giuseppe De Donno e Massimo Franchini, in assenza di terapie per fronteggiarlo, mettono a punto una cura utilizzando gli anticorpi delle persone guarite dal COVID. Nasce, sull’asse Mantova-Pavia, la plasmaterapia, che in poco tempo diviene il trattamento contro il COVID più utilizzato al mondo. Francesco, Diego e Pamela sono solo alcuni dei pazienti guariti grazie al plasma iperimmune. Le loro storie – fatte di disperazione, ma anche di coraggio – catapultano il lettore nel buio di quel periodo. La luce, però, c’è sempre: c’è nel lavoro del personale ospedaliero, in chi si è affidato alla medicina, nella solidarietà dimostrata, nelle amicizie nate nel reparto, nell’affetto e nella stima professionale che legano Franchini e De Donno. Il loro lavoro di ricerca è il filo conduttore di questo libro, che si muove tra numerosi episodi, noti e meno noti, fino al tragico epilogo. Massimo Franchini permette al lettore di scoprire cosa sia il plasma iperimmune e come sia andata realmente la sperimentazione in Italia e nel mondo. E si rivolge soprattutto a chi desidera ricordare il dottor De Donno attraverso il racconto delle sue qualità umane e professionali.
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Gli ostacoli del mio corpo e il coraggio del mio spirito
Il libro
L’opera è una raccolta che unisce componenti di tipo poetico, in versi sciolti, e prosa. Attraverso sentimenti come amore, desiderio, tristezza, malinconia, ma anche il ruolo della musica, l’autrice affronta nei propri versi i più diversi stati d’animo. In un componimento in prosa, invece, si sofferma sulla propria disabilità e su quanto questa possa essere giudicata non come discriminanza, ma diversità, che agli occhi può apparire bella allo stesso modo di ciò che è “normale”. Si tratta di un percorso di scrittura di liberazione e di affermazione.