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L’esercito medianico
L’autrice si fa portavoce di storie vere e di vicende realmente accadute ai protagonisti dei tre racconti che compongono “l’esercito”. Luca, Isabel e Raul sono personaggi differenti ma accomunati dall’aver ereditato dai parenti il “dono” della medianità. In qualità di medium comunicano con entità soprannaturali aiutando gli spiriti in cui si imbattono a risolvere determinate situazioni. Sono fornite al lettore testimonianze vissute assieme a nozioni sulle pratiche paranormali e magiche.
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Sulle orme della sclerosi multipla
Maria è una giovane donna che deve convivere con il male oscuro della sclerosi multipla. L’inevitabile sensazione di impotenza che l’accompagna all’inizio del difficile percorso, ben presto, lascerà spazio alla grinta ed alla forza, che sapranno delineare i contorni di una nuova personalità, che viene fuori pian piano e che emerge con determinazione.Un racconto autobiografico singolare, ricco di interessanti informazioni medico-scientifiche e riflessioni degne di nota, che insegna che ciò che conta, nel lungo e tortuoso viaggio della vita, è coltivare la propria spiritualità. -
Il foglio bianco
Intensa, dettagliata cronaca autobiografica che non nasconde i toni dell’inchiesta e, soprattutto, si prende la responsabilità intellettuale di puntare i riflettori su episodi che, nel corso degli anni, hanno irrimediabilmente compromesso la salute fisica e psichica di un autore lucido, schietto, che parla di sé in prima persona. Tra politica, sanità, pensioni e legalità, Il foglio bianco non è solo la brutta storia di un italiano, di un lavoratore vittima di mobbing, col sudoku in tasca e tanta voglia di raccontare, ma anche la testimonianza di un cittadino consapevole che ha l’ambizione letteraria e sociale di denunciare a voce alta, a nome di un popolo, i soprusi subiti.
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L’amore ai tempi della buona scuola
Una crisi matrimoniale raccontata da un punto di vista maschile: quello del marito traditore. L’uomo, da subito, addentra il lettore nella sua vita privata coinvolgendolo emotivamente e offrendogli, di volta in volta, i suoi stati d’animo: dallo smarrimento iniziale all’angoscia, dal piacere al rimorso fino alla liberazione. In contrasto si staglia la posizione della moglie Mirta, docente precaria di storia dell’arte, ripiegata nella frustrazione e mantenuta in vita dall’incantamento dei suoi occhi. Il suo dolore è muto e straniante, in grado di prendere la parola solo con i figli e dentro brevi versi che sparpaglia per la casa come indizi.L’amore ai tempi della buona scuola è il quadro di un’epoca complicata e infelice, di cui siamo tutti complici e che soltanto la forza poetica dell’arte finalmente svelata potrà rieducare, richiamandoci tutti, come un rituale antico di magia, nella grande danza rigeneratrice della vita. -
I racconti di Amelia
Nella seconda metà del secolo scorso, la piccola Amelia si rifugia nella propria fantasia per sfuggire alla realtà di un’infanzia trascorsa in un collegio femminile cattolico, lontana da sette fratelli, un padre affettuoso ed una mamma depressa. I viaggi di Amelia, le sue compagne di giochi e due fiabeschi accompagnatori – il pesce rosso Curiosone ed il nativo americano Treccione – sono raccontati attraverso mondi meravigliosi, alcuni reali ed altri di fantasia, con la genuina immediatezza del bambino e con gli occhi innocenti di chi scopre il mondo senza comprenderlo a pieno e senza smettere di meravigliarsi e di meravigliare il lettore.
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Te voglio cunta’ ‘a vita mia (primm ca fernisce)
Commovente ritorno all’oralità tra aneddoti toccanti, tradizione popolare e memoria. Te voglio cunta’ ‘a vita mia non è propriamente cronaca: è puro gusto, quasi necessità, di registrare e raccontare fatti – storie vere – che, altrimenti, andrebbero irrimediabilmente perduti.Tra favole, poesie dialettali, folclore e preghiere, gli anziani di Pomigliano d’Arco e dintorni raccontano vissuti, versioni di fatti storici e stralci delle proprie esistenze, in una sintesi organica e marcatamente affettuosa che ricorda al lettore, ed alle generazioni a venire, che non esiste differenza tra cultura bassa e cultura alta: solo cultura. -
Camper tour
Diario di bordo di un’avventura straordinaria in giro per tre continenti: in Croazia nel 1991, in Grecia tra il 1992 ed il 1993, in Svizzera nel 1997, tra gli scenari mozzafiato della Norvegia nel 1998; dal 2000 al 2004 l’autore è in pellegrinaggio sul Camino de Santiago, poi in viaggio per buona parte del Regno Unito, subito dopo coinvolto nella toccante esperienza dei campi nazisti di Auschwitz e Birkenau, poi Italia peninsulare, Paesi Bassi e Serbia; nel 2005 tocca alla Baviera e poi – giungendo cronologicamente ad un passato più prossimo – Tunisia, Marocco, Austria e a spasso per un’ex U.R.S.S. tutta da scoprire. Poi Siria, Giordania e Israele nel 2010, Sicilia ed ancora Normandia e Bretagna.Quasi venticinque anni di viaggio, di confronto con luoghi e culture e, soprattutto, di esperienze on the road. -
D.
Sette donne, sette spaccati di vita dolorosi, veri, fin troppo attuali: il viaggio di Khadija e la bambina che porta in grembo; Vittoria e l’aborto; la depressione di Rosangela; la piccola Mariella e l’orrore degli abusi sessuali; Silvana tra la scoperta dell’amore e quella della morte; Liliana e la forza oltre la delusione.
Un libro che parla d’amore, l’amore delle donne: verso i figli, i genitori, i fratelli, la terra che le ha generate o gli uomini; ritratti vividi ed immediati come istantanee di donne che di questo sentimento non vivono o muoiono: sopravvivono.
Sette storie necessarie, dunque, ad un paese in cui di donne e d’amore si parla, certo, ma quasi mai con la gravità e lo spirito critico che la rilevanza sociale del tema imporrebbe. -
L’invisibile esiste nel visibile
Andrea è un adolescente che si è scontrato troppo in fretta con i dolori della vita: suo padre, Vittorio, è stato ucciso ed i sospetti sono ricaduti su sua madre Simona, arrestata per omicidio. L’identità dell’assassino non viene individuata neanche dopo la scarcerazione di sua madre e, ben presto, Andrea diventa preda di “strani giochi della natura” che lo spingeranno ad incontrare lo spirito di suo padre e a ritrovare la pace interiore tanto anelata.
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Di colpo il cielo
Frammenti di vita, stralci brevi ma incisivi come fotografie, storie di donne: Alexandra, Donata, Malala, Margherita, Marlene, Milena, Patty, Priscilla, Rachele e Rosa, Tatiana.
Sorti simili, vicende di donne forti con background differenti, vittime di abusi e soprusi, protagoniste di vissuti agghiaccianti quanto umani, tenuti insieme dal filo conduttore dell’Asilo Mariuccia.
Personaggi femminili, dunque, ma anche e soprattutto storie di un luogo fisico, l’Asilo Mariuccia appunto, sempre di sfondo e mai ipertrofico protagonista, raccontato brillantemente come occasione di redenzione e rinascita. -
Il Senatore, il Principe e il Minollo
Un orologio che si ferma. Quell’orologio che Sebastiano aveva avuto in regalo e che non si era più slacciato dal polso. Ma sono le lancette della sua vita ad essersi fermate, ponendolo in un tempo sospeso. Ed è in questo frangente che compie il viaggio più inaspettato della sua vita, un viaggio tra i vicoli di Napoli, accompagnato prima da Eduardo De Filippo, poi da Antonio De Curtis e infine da Massimo Troisi, tre grandi attori e registi che lo spronano alla scrittura e aprono a lui il cuore, mettendo a nudo il proprio essere.
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Quando non c’era Papa Francesco
È la storia vera della esperienza religiosa e umana del gruppo giovanile diocesano dell’Azione Cattolica di Agrigento all’inizio degli anni Settanta.Erano ragazze e ragazzi che la mattina erano immersi nell’atmosfera della contestazione giovanile con i suoi slogan, le sue parole d’ordine, le sue utopie e il pomeriggio andavano in Azione Cattolica, con i suoi schemi ed i suoi riti. Due mondi diversi.Eppure questi giovani non volevano rinunziare alla loro specificità religiosa, ma volevano testimoniare una fede viva, che si facesse carico dei problemi dell’uomo, che cercasse risposte agli interrogativi che la propria coscienza, la scuola, la società ponevano ogni giorno.Ebbero la sensazione che la nuova ac, trasformata dal nuovo statuto nazionale, animata dagli stimoli del recente Concilio e sollecitata dal nuovo Assistente, potesse rispondere alle loro attese. Si buttarono con entusiasmo nella nuova esperienza religiosa.Il loro cammino di fede venne bruscamente interrotto da un Vescovo autoritario, per molti versi miope ed astioso.Allora non c’era Papa Francesco.“Papa Francesco ha chiesto ai vescovi d’essere meno burocrati e più pastori, di stare in mezzo alla gente e avere addosso l’odore delle pecore, per testimoniare la misericordia di Dio più che la bontà degli accordi politici” (don Antonio Sciortino, Famiglia Cristiana, 31/07/2013). -
Insegnami ad amare
Una figura minacciosa foriera di notizie, di sventure e di cambiamenti, insegue costantemente Anna. Una vita che non c’è più, una che resta solo un’idea, un’altra che si trascina, esausta, lungo il sentiero della vita. Ma anche una vita può tornare, grazie ad un amore che travalica i limiti imposti dalla realtà, sanando alcune ferite ma aprendone di nuove.
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Raccontami di me
Ogni donna convive con le sue scelte, nella costante ricerca dell’equilibrio tra il peso delle responsabilità che comportano e la gioia che sanno destare.Il testo si traduce in una rivisitazione del percorso emotivo dell’autrice, dei suoi rimpianti e dei suoi errori ma, allo stesso tempo, offre uno squarcio della donna che, senza ipocrisie e con coraggio, ammette i propri limiti offrendo al lettore la capacità di mettersi a nudo su valori determinanti. -
Un sogno meraviglioso
Finalmente si riparte e ci si lascia tutto alle spalle: lavoro, stress, la quotidianità. Questo è quello che pensiamo tutti quando inizia, per noi, l’estate; riflessione che accomuna anche Pietro e i suoi amici. E per iniziare al meglio l’avventura estiva cosa c’è di meglio che scegliere la meta ad occhi chiusi e per caso? E lo stupore regna sovrano quando il dito capita su Soverato, che appartiene ad un territorio complicato. Terra a rischio idrogeologico, una terra straordinaria, condannata, così sembra, a rimanere così com’è. Eppure, dopo un’estate meravigliosa, quando si fanno i primi passi verso il silenzio dell’autunno e dell’inverno, tutto sarà travolto.
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Cicatrici
Mentre lo ammiro una leggera brezza muove i rami più sottili e le foglie di un verde scintillante, come se avesse risposto ai miei pensieri, come per dire: “Sono qui, lo sono anche per te, mi puoi guardare, dunque sei viva, hai vinto la tua battaglia!”. Sì, mio caro albero, hai ragione, lo abbiamo sconfitto, ora è l’alba… l’alba di un nuovo giorno.
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La Faitja
Alle falde del monte Faito domina incontrastata la faitja, una coltre di nebbia e semioscurità che crea una nevrosi collettiva influenzando la vita degli abitanti del paesino ribattezzato Qui-si-crepa, in cui vivono Cicatiello, che studia quel particolare fenomeno atmosferico servendosi di un cannocchiale, e il suo aiutante Centrella, innamorato della bella Schiuvatella, la tavernara Ddoje bott e il tordo Sciociolà, il barbone Scapuzza, il prete Don Lametta e alcuni ragazzi, tra cui Nunziatella, Rafiluccio e Peppe ‘a seccia, organizzati in gang locali dedite a piccole rapine.
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Amico del cuore
I ragazzi del muretto sono un’istituzione degli anni ’80/’90, quando non esistevano gli smartphone e la PlayStation, quando ancora si scendeva in piazza a giocare a pallone o al parco per divertirsi a nascondino.
I ragazzi del muretto sono quelli che si volevano bene, che si chiamavano per soprannome, quelli che ti venivano a citofonare chiedendo a tua madre il permesso di farti scendere.
I ragazzi del muretto sono gli stessi anche dopo il passar delle stagioni, e nonostante i matrimoni e i figli in arrivo, non mancano mai di rinnovarsi il bene e di rifugiarsi nei ricordi di un passato spensierato, il ricordo delle loro anime di bambini. -
Fiori di limoni – Flores de limones
“Come nel volo, vediamo gli elementi della terra
e anche quelli dell’animo del poeta.
Dalla pace di un tramonto a Vietri sul Mare
alla disperazione per la perdita di un amore,
sempre lentamente e con passione,
passando per storie passeggere,
squarci di visioni femminili, vicoli, mare e cielo.
Tutto con la stessa passione e un sottile sguardo del poeta”.
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Lacrime e sorrisi
Una favola senza tempo, una magia che si rinnova a ogni sua apparizione, un’alchimia perfetta per una protagonista del mondo dello spettacolo destinata a rimanere immortale nel cuore della gente. Grecia Colmenares, la diva delle telenovelas che ha fatto scalpore in tutto il mondo, tenendo incollati al piccolo schermo milioni di telespettatori, si racconta in modo ironico e brillante, offrendo al lettore stralci di passioni e segreti del set, ma non solo.
Attraverso una serie di episodi inediti, Grecia svela la sua eclettica personalità – legata anche al mondo del teatro e del ballo –, facendo emergere un profilo psicologico allegro, puro e leale che, grazie soprattutto alla fede, non ha perso la grinta neanche nei momenti bui che hanno tracciato il suo percorso, inevitabilmente segnato da “lacrime e sorrisi”, proprio come quello dei tanti ruoli da lei interpretati e amati che hanno segnato un’epoca. -
Ti prego, dimmi una parola buona
Non c’è discrepanza tra Nord opulento e Sud indigente, c’è un’omogeneità di fondo, che coinvolge alcuni cittadini e politici insospettabili. Essi, per interesse, per sete di guadagno, pur di ingrandire il proprio patrimonio a vista d’occhio, si astengono dal percorrere la retta via, appropriandosi con disinvoltura del denaro altrui.
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Città nel caos
Non c’è discrepanza tra Nord opulento e Sud indigente, c’è un’omogeneità di fondo, che coinvolge alcuni cittadini e politici insospettabili. Essi, per interesse, per sete di guadagno, pur di ingrandire il proprio patrimonio a vista d’occhio, si astengono dal percorrere la retta via, appropriandosi con disinvoltura del denaro altrui.
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Caxxo – Racconti di un mentalmeccanico
La vita nelle aziende, una realtà di automi, dove si vive senza certezze, nascosti dietro falsi sorrisi, costretti in un’insoddisfazione senza risoluzioni. Il Sud, terra di fuoco, dominata dalla camorra, dall’omertà che giorno dopo giorno miete sempre più vittime. Tra passato e futuro, tra sacro e profano, misteri, delitti, storie da cancellare e da ricordare. Sullo sfondo un Dio che è al di là di un altare.
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Portati dal vento
Dalla Germania a Napoli, un viaggio esoterico e magico, alla scoperta di antichi misteri. Oggi, i gemelli Paolo e Francesco, insieme a Renate, cercano i loro padri, misteriosamente scomparsi tanti anni prima, vittime dei principi e delle teorie alla base di una parte della dottrina nazista, volta a ricercare le origini arcane della razza ariana. Dal castello di Wewelsburg all’Antro della Sibilla Cumana, riusciranno a ritrovare e perdere il loro passato e il loro presente.
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Mangio solo cioccolato fondente
Concluso il percorso universitario brillantemente, Amelia si ritrova sulla soglia della vita da adulta in una situazione di precariato affettivo e lavorativo e l’unica libertà che può concedersi è quella del pensiero, che allena con continue letture e studio. Eppure una notte, una singola notte, che avrebbe voluto non fosse mai esistita, le sconvolgerà l’anima e la mente per sempre. Quel bambino non voluto, soprattutto per evitare di fare del male ai suoi affetti più cari, l’abbandonerà lentamente, e mai del tutto, pesandole sul cuore in ogni momento importante della sua vita. Eppure ci sarà un momento in cui rimpiangerà quel bambino perché sentirà il bisogno di completarsi come donna “per tracciare un percorso di vita”.
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Il rito del maiale
In Abruzzo, nelle campagne intorno al monte Maiella, così come in molte comunità contadine italiane, in inverno avviene il rito dell’uccisione del maiale. Ma per Carlo, giovane protagonista di questo racconto, “il rito del maiale” rappresenterà un vero e proprio rito di passaggio dalla giovinezza all’età adulta. Rappresentando simbolicamente due realtà opposte: quella delle comunità ancora legate a tradizioni millenarie e quella delle nuove generazioni, che sebbene con strumenti nuovi come Facebook, dimostrano di essere legate a costumi e tradizioni antiche.
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Senza pelle
Due realtà, due età, due vite che si incrociano, si sfiorano, si toccano, si incastrano senza lasciarsi più. Due anime e due pelli assetate di sesso e d’amore, di quell’ “amore fine a se stesso, l’amore totale e dedito”.
L’amore e la passione che possono essere repressi “in una pelle che non era la sua”, o apparire così totalizzanti, che una volta privi ci si sente “senza pelle”. -
Diario di giorni difficili
Un seno che non cresce, una taglia di troppo o il mancato primo bacio: dettagli irrilevanti, che possono assumere i connotati della “tragedia” nella dimensione adolescenziale. Specie se una cricca di “bullocci”, come la definisce Nives, la protagonista della storia, non perde occasione per sottolineare tali mancanze.
Nives, Flaviana e Giulia sono tre inseparabili amiche che scoprono il sapore amaro di una quotidianità a volte scomoda, fatta di amori non ricambiati e di inconsapevolezze; di battutine che segnano, lasciando spazio al senso di inadeguatezza e alla voglia di riscatto.
Il legame viscerale che le unisce, però, funge da scudo alle angherie e alle gelosie, così che un pigiama party o un regalo inaspettato possono far tornare il sole nelle loro vite.
Teresa Manes firma un romanzo introspettivo – delineando profili psicologici adolescenziali in modo attento, ma leggero – e si fa portavoce di un messaggio di serenità, dando risalto all’inesauribile valore dell’amicizia, antidoto efficace contro ogni forma di bullismo. -
Al di là delle parole
Storie comuni di sentimenti condivisi, di gioie e dolori che ci accomunano tutti. Piccoli passi nella normalità, a stretto contatto con persone tanto diverse da noi, ma che tanto ci possono dare… Perché “chiunque può insegnarci qualcosa”.
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Il tesoro di Don Scipione
Falliti i modi carbonari del 1820-’21 a Napoli, la bellissima moglie del barone don Giacomo lo convince ad abbandonare la capitale del regno borbonico, per ritornare nel loro amato Cilento, dove poter far crescere nei loro vasti possedimenti l’unico figlio, Scipione. Costui, figlio di un barone “rivoluzionario”, amorevole e comprensivo nei confronti degli umili, non potrà restare a guardare durante i moti rivoluzionari scoppiati nel 1828 per chiedere la Costituzione al re Francesco I. La vita di questa nobile famiglia ne sarà sconvolta e gli anni passeranno scanditi da fughe, morti violente, scomparse dolorose, fino a quando tutto sarà sistemato grazie al “tesoro di don Scipione”.
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Collezione di attimi
Sebbene proveniente da “una società di contadini, di contadini senza terra”, il protagonista di questo racconto era cresciuto protetto da un’invisibile cortina d’amore che lo legherà per sempre alla sua famiglia e alle sue radici. E una guida dall’alto lo spingerà a divellere le sue radici e a piantarle in una nuova città, Torino, dove, inaspettatamente, incontrerà l’amore puro.
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Le valli della luna
In un paesino come Castelpiano le elezioni del Consiglio Comunale costituiscono la possibilità, per molte famiglie, di riscattarsi. Donna Luisa, baronessa di Ripacandida, punta sul figlio Cesare con la speranza che possa risollevare le antiche sorti dei Miroballo, grazie ad una “folgorante e repentina carriera politica” e al matrimonio con la ricca Gemma Auricchio.
L’amore, però, non conosce imposizioni, né ragioni economiche, trascinandoci spesso dove mai crederemmo di poter giungere. E Cesare si troverà tra le braccia di Teresina, “la strega vesuviana”, come unico alleato il loro “messaggero d’amore”, artefice ed alleato di questo amore.
Ma trascinato dagli eventi, Cesare porterà avanti una vita che non gli appartiene, ricca di imprevisti e sorprese, di decisioni non prese e di altre subite. All’improvviso il nostro protagonista si troverà “fidanzato ad una donna che non amava, mentre lo affliggeva il pensiero di aver perso per sempre l’altra di cui era innamorato”.
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Come il bambino
Il lettore che George MacDonald delinea non ha età: è come il bambino, ingenuo e puro di cuore, il quale grande o piccolo che sia, legge e rilegge, racconta e riformula, le fiabe che, come lucciole «ora lampeggiano, ora sono spente, ma possono lampeggiare ancora. Afferrate da una mano che non le ama, diverranno brutte cose insignificanti, che non possono né lampeggiare né volare». In Come il bambino. George MacDonald scrittore crossover, oltre a riflettere sul perché gli adulti leggono libri per il pubblico giovanile, sul perché uno scrittore si rivolge ai bambini e agli adolescenti e agli adulti in maniera quasi interscambiabile, pone particolare attenzione alla posizione significativa dell’autore vittoriano nella letteratura di scavalco, crossover, che ha una lunga cross-generational history e che viene sicuramente arricchita, in senso critico, dal pensiero dello scrittore sul lettore ideale, childlike.
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Una storia delle isole
Un “rompicapo impossibile” attanaglia le isole e la loro popolazione. Ritenute da sempre un paradiso, perché lì “si era tutti uniti, con forza, perché si era un popolo in mezzo al mare”, si sono trasformate in un inferno, in uno stato di guerra perenne. Grazie al contatto intimo con la natura, Surtsey riesce a trovare una via d’uscita in quel rompicapo. Senza saperlo è un predestinato e il suo nome è stato scelto da un “uomo ricco di speranze e di ideali”; ma deve ricordare che “diventare un’isola non era un diritto divino che gli spettava, ma qualcosa che avrebbe dovuto conquistare lottando faticosamente”.
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La donna d’altri
Giorgio, disinvolto e prestante uomo d’affari milanese, ma originario del profondo Sud, vorrebbe riempire la propria vita di qualche cosa, ma deve fare i conti col suo passato di scapolo impenitente che seguita a condizionarne pensieri ed atteggiamenti. Un week-end in montagna e l’incontro con la ricca e avvenente Gisèle, giunta dalla Svizzera, gli faranno scoprire che la vita, nei momenti più intensi e fervidi in cui ci accorgiamo che c’è, che la stiamo vivendo, è fatta di dolce poesia
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Amico dell’Eterno. Iedidia
In un momento delicato della propria vita, col timore che il mondo potrebbe crollargli addosso, l’autore scopre la forza travolgente e determinante dell’Amore, che da solo può permetterci di continuare a vivere con entusiasmo, e che ci insegna a curarci poco del corpo, ma molto dello spirito. Iedidia ci svela il percorso intrapreso da Antonio Castaldo nel corso della propria esistenza e che gli ha permesso di trovare in se stesso Dio. Consapevole che solo l’Amore Universale può far sì che l’uomo sia in armonia con tutto ciò che lo circonda, l’autore mette la sua vita a servizio degli altri, riuscendo a sopravvivere a se stesso e a ritrovarsi quando si era smarrito in un percorso lungo e tortuoso.