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I colori della vita
La vita di una donna raccontata attraverso piccoli squarci poetici. La maturità raggiunta, un amore che fa soffrire ma che insegna, mai rinnegato. L’importanza dell’amicizia e della famiglia si accompagnano a descrizioni della natura e del paesaggio costiero.
L’autrice, Lia Esposito, con le sue poesie trasmette positività e vitalità attraverso immagini semplici che fanno parte della quotidianità. -
Io ce l’ho fatta – Rinascere dopo il Bullismo
L’autrice si mette in gioco raccontando episodi della sua vita, partendo dalla più tenera infanzia arrivando fino all’età adulta. Descrive appassionatamente eventi drammatici che hanno segnato la sua esistenza, come la perdita di sua madre proprio alle porte dell’adolescenza e i diversi e numerosi episodi in cui lei stessa era vittima di bullismo.
Katia Greco firma un romanzo autobiografico che fa riflettere sui più cruenti meccanismi che la nostra sfera sociale ci costringe ad affrontare, ma allo stesso tempo si fa portavoce di un messaggio positivo di speranza, ponendo al servizio del lettore il racconto della sua “rinascita dopo il bullismo”. -
Almanacco della città
Almanacco della città: un viaggio affascinante lungo un anno attraverso la storia di Avellino. Trecentosessantasei tappe per esplorare i momenti salienti dello sviluppo del capoluogo irpino e dintorni, tra eventi importanti, personaggi chiave, luoghi meravigliosi e progresso tecnologico. L’itinerario si estende dai primi secoli dopo Cristo all’epoca contemporanea, con una concentrazione di episodi tra l’Ottocento e il primo Novecento, l’arco di tempo che ha testimoniato maggiormente la trasformazione e l’evoluzione della città; molti eventi, inoltre, sono legati al sisma che colpì tragicamente l’Irpinia nel 1980, sconvolgendo l’esistenza dei suoi abitanti in maniera indelebile. Questo almanacco, nella sua approfondita e preziosa ricostruzione dell’importante storia della città, frutto della conoscenza, dell’esperienza e dell’impegno dell’autore, è senza dubbio un’opera imprescindibile per chi ama Avellino e la sua splendida provincia.
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Like a Vision
La produzione artistica di Bruce Springsteen ed il cinema sono indissolubilmente legati da un vincolo che è contemporaneamente concettuale, stilistico e di mutua collaborazione.Il volume è una cronaca visiva di questo proficuo sodalizio attraverso le tracce dell’artista che sono contenute in pellicole cinematografiche, i motivi e le suggestioni che hanno contaminato l’immaginario dell’artista e, soprattutto, la struttura cinematografica, strettamente narrativa, della quale testi ed arrangiamenti di “The Boss” si compongono. -
Il cielo stellato sopra di me
Il cielo stellato sopra di me è un indispensabile strumento didattico per avvicinare bambini e ragazzi, tra gli 8 e i 12 anni, alla storia della filosofia. Tale approccio, per quanto semplificato, non risulta però banale. Attraverso numerosi esempi, colori ed esercizi, l’autrice conduce per mano i suoi giovani lettori alla scoperta del mondo dei più grandi filosofi di tutti i tempi.
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Il mio cuore squacquarea per te!!!
Il libro è specchio di questo tempo e, in quanto tale, riflette inevitabilmente usi, tendenze ed evoluzioni del nostro tessuto sociale e comunicativo. Motivo per cui, che un testo raccolga pareri, messaggi, facezie e, perché no, anche invettive e malumori della tifoseria di una città italiana non deve assolutamente meravigliare. Che poi il libro, strumento letterario per eccellenza e veicolo tra i più antichi di comunicazione, abbandoni per una volta la sua veste più seriosa e ortodossa, per indossare i panni inediti del serbatoio vivace, divertente e stimolante di idee e pensieri dei tifosi della società calcio Napoli, questo pure è un particolare che non deve destare stupore. Del resto viviamo nell’era in cui i diversi linguaggi, le varie tecnologie e i più disparati mezzi interagiscono, dialogano e si mescolano tra loro, rivelando potenzialità, utilizzi ed esiti insospettabili. Ed è proprio un’inattesa e felice commistione, quella che s’è creata mettendo insieme un’emittente radiofonica, Radio Kiss Kiss, i suoi più fedeli ascoltatori, stimolati dall’estro di Walter De Maggio, la moderna tecnologia degli sms, la più accanita e sincera tifoseria napoletana e l’inventiva della Graus Editore, che ha deciso di radunare in una pubblicazione migliaia di messaggi arrivati in radio tramite i cellulari. È da dire, però, che una tale iniziativa, a prescindere dall’originalità, non avrebbe avuto lo stesso smalto, se fosse stata fatta in una città diversa da quella partenopea. Il tifoso napoletano, infatti, patisce le stesse agonie della sua squadra, è pronto a scarificare qualsiasi cosa per seguire quei benedetti 90 minuti di partita domenicale, sa come arrangiarsi per non venire mai meno a una tale fede, insomma porta sugli spalti tutta la passione, l’ironia, gli idealismi, la filosofia “nostrana”, proprio quella a cui è improntato ogni singolo giorno della sua vita. Ed è tutto questo che traspare dagli sms raccolti nel testo. Perciò, anche per i tifosi delle altre squadre non sarà difficile immedesimarsi nello spirito di alcune frasi, dato che cambiano i luoghi, i colori delle magliette, i nomi sugli striscioni, le cadenze dei cori, ma non certo i sentimenti e le emozioni. Quelli sono uguali dovunque. E ce n’è davvero per tutti i gusti, sempre col sarcasmo e il tono pungente, tipici del tifoso napoletano. Non hanno certo rinunciato all’occasione di dire quel che pensavano. E allora ecco sfilare, in queste pagine, un’arguta e spiritosa galleria di motti, consigli, critiche e opinioni, corredati dall’umorismo di vignette, caricature e foto, che ancora una volta confermano il grande amore dei napoletani per la propria città, la propria squadra e i propri idoli, primo fra tutti Diego Armando Maradona. Anche se un pizzico di risentita nostalgia per tempi passati e sicuramente migliori non manca.
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Mavaffanzelig
Se è vero che a Napoli di situazioni comiche ne nascono ogni giorno, Gianni Simioli è uno dei pochi napoletani che può vantarsi di averne sentite e viste di tutti i colori. Dapprima come direttore artistico di radio Kiss Kiss Network, dove ha lanciato tantissimi programmi tra cui il pluripremiato “A tutti coloro” con Francesco Paolantoni, Vincenzo Salemme, Giobbe Covatta e tanti altri; poi come conduttore e autore di Telegaribaldi, trasmissione cult dedicata alla comicità napoletana, Gianni Simioli ha sempre goduto di un osservatorio molto privilegiato dal quale apprezzare l’innata capacità ironica e autoironica di chi è nato all’ombra del Vesuvio. Ecco, dunque, da dove nasce questo libro : dalla voglia di “fissare su carta” quelle battute, quelle frasi, quei contesti surreali che si sono sedimentati nella memoria come una bella canzone e ancora oggi strappano una sana e liberatoria risata. Un commento sarcastico di Simone Schettino, un tormentone di Biagio Izzo, una gag fulminante di Alessandro Siani, l’insegna strampalata di un negozio, una scritta anonima comparsa su un muro della città, una frase bislacca di un amico che non dà il tu alla grammatica. Leggere Mavaffazelig è come ritrovare quella Napoli nobilissima delle risate che tanto sta dando per tenere alto il morale di una città ancora alle prese con mille emergenze. Insomma, in questo libro c’è tanto umorismo partenopeo d’autore, ma anche tanto umorismo partenopeo “inconsapevole”. Inconsapevole ed involontario come quello della raffinata professoressa di inglese che nello spiegare ai suoi alunni che in Gran Bretagna il numero civico si antepone al nome della strada si impelagò nella traduzione di via Lucullo, 10. Ne uscì 10, Lucullo street (pronuncia letterale Ten Lucul strit). Esilarante, come tutte le altre battute di questo libro.
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Sulle orme della sclerosi multipla
Nel secondo volume di quest’opera autobiografica, l’autrice Maria De Giovanni racconta la sua vita dopo la pubblicazione del primo libro. Infatti, grazie anche all’affetto e alla riconoscenza del pubblico, Maria riesce a reagire di fronte alla sua malattia, la sclerosi multipla, che tuttavia continua a manifestarsi in maniera aggressiva, al punto da costringerla a cambiare terapia.
Il confronto con il suo pubblico è molto importante per Maria che, grazie ad una serie di interviste e presentazioni del suo libro, riesce a sensibilizzare un gran numero di persone ad un argomento così delicato.
“L’uragano Mary”, nonostante la sua malattia, cerca di infondere coraggio attraverso progetti che permettono ai disabili di vivere liberamente la propria vita. -
La musica di Sarri
Alvaro è ossessionato dalla voglia di non perdere mai. Al suo onnipresente confidente, “Gaeta’”, rivela sogni, aspettative e angosce di sempre. Presto scoprirà che il riscatto che cerca è legato ad altre vite, altre storie apparentemente lontane, ma che si riveleranno la chiave di volta della sua ricerca. Attraverso le parole di don Luca, nell’immaginazione di Alvaro si delineeranno in maniera sempre più dettagliata i tratti psicologici di personaggi straordinari, carichi dello spessore emotivo e del coraggio necessari a indicargli il cammino, e svelargli, così, la strada per “vincere sempre, anche quando si perde”, proprio come il suo modello di vita, Sarri.
Armando De Martino firma un romanzo dalle tinte pastello, in cui la ricerca della bellezza è il filo conduttore degli stralci di vita che riporta e che immergono il lettore in realtà dai risvolti dolorosi, a tratti commoventi: storie di sport, di immigrazione, ma non solo. Storie di speranze, di sacrifici e sogni che daranno senso al cammino del protagonista, che riuscirà finalmente ad “aprire gli occhi” sul mondo esterno, a volte alienante. E sul suo, a cui sembrano mancare le vibranti note dell’amore. -
D.
Sette donne, sette spaccati di vita dolorosi, veri, fin troppo attuali: il viaggio di Khadija e la bambina che porta in grembo; Vittoria e l’aborto; la depressione di Rosangela; la piccola Mariella e l’orrore degli abusi sessuali; Silvana tra la scoperta dell’amore e quella della morte; Liliana e la forza oltre la delusione.
Un libro che parla d’amore, l’amore delle donne: verso i figli, i genitori, i fratelli, la terra che le ha generate o gli uomini; ritratti vividi ed immediati come istantanee di donne che di questo sentimento non vivono o muoiono: sopravvivono.
Sette storie necessarie, dunque, ad un paese in cui di donne e d’amore si parla, certo, ma quasi mai con la gravità e lo spirito critico che la rilevanza sociale del tema imporrebbe. -
Profili di parole napoletane e italiane
Molte parole hanno una lunga storia alle spalle. Tanti anni fa, durante i tornei cavallereschi, le dame donavano ai loro campioni, quale segno di ammirazione, una manica del loro vestito. In francese, queste maniche si chiamarono manches honorables, cioè maniche d’onore. Dal francese il termine manche, trasferito in Italia, divenne “mancia”, che inizialmente significava proprio regalo. Poi, man mano, questo regalo è decaduto, e da un bel dono è stato declassato a una piccola ricompensa, che si dà a chi ci fa un servizio. L’autore spera che al lettore che sta dando una scorsa a questa breve presentazione, piaccia l’esempio riportato, che rappresenta un po’ il leitmotiv di questo libro, col quale ha trattato alcune parole napoletane ed italiane, spesso rivisitandone l’etimologia e riportando gli aneddoti e le curiose storielle ad esse legate.
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Colori d’Africa
Luca, un aitante commerciante di abiti etnici, attraversa l’Africa per raggiungere Laura, amica di sempre che lavora per le Nazioni Unite. Da Nairobi a Bujumbura, il Continente Nero si svela in una straordinaria gamma di sfumature, che si rispecchiano nelle vesti multicolori delle donne, rese ancora più abbaglianti dalla loro pelle di ebano. Terra di contrasti, nella quale il rosa unico dei fenicotteri cede il passo all’ocra della savana e si trasforma nel verde lussureggiante dei boschi. In Africa, però, il rosso non è solo quello aranciato dei tramonti, ma anche quello porpora del sangue, il sangue versato in tante spietate guerre per il dominio straniero o in assurde lotte fratricide. Tra incredibili peripezie, aneddoti, sciamani, mercati e mercanti; di paese in paese, di donna in donna, a bordo di improbabili mezzi di trasporto, Luca cede al fascino mitico del viaggio – distante anni luce dalla concezione nord-occidentale di partenza da un punto A per raggiungere un punto B nel minor tempo possibile – che si trasforma in una irripetibile fonte di piacere e di conoscenza, alla scoperta forse anche di se stesso.