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    Il filo di poesia

    Tanti altri sono i momenti, i luoghi, i pensieri, le emozioni che compongono Il filo di poesia, un filo che appare sottile ma è resistente e fiero, complesso e leggero, profondo e lucente.
    dall’introduzione di Enrico Inferrera

    Sono dense di luce e di malinconia, le poesie di Angela Procaccini. Sono delicatissime e avvolgenti, come seta. Angeli reduci da un qualche martirio, momenti redenti dal tempo del dolore.
    dalla prefazione di Tjuna Notarbartolo

    Angela va oltre la sua sensibilità di docente e studiosa, trovando negli scritti e nelle poesie un fuggente mondo desiderato, ricco di emozioni ma anche di sofferenza.
    dalla postfazione di Aldo Capasso

    18,00
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    35.000 piedi

    Cos’hanno in comune una nave che salpa dal porto di Reykjavik e un aereo in partenza da New York direzione Roma? Un fatto delittuoso ammantato come disgrazia naturale avviene a 35.000 piedi, le storie dei passeggeri si intrecciano in un susseguirsi di misteriosi eventi e relazioni oscure, prima, durante e dopo il volo. Depistaggi e doppi giochi si frappongono tra il vice Questore e la verità, una storia raccontata da due dei protagonisti di una vicenda che ha dell’impossibile in un crescendo di suspense e colpi di scena. Gli interessi privati, l’amore e gli affari narrati in un thriller che lascia con il fiato sospeso fino all’ultimo, inatteso accadimento.

    15,00
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    Io ce l’ho fatta – Rinascere dopo il Bullismo

    L’autrice si mette in gioco raccontando episodi della sua vita, partendo dalla più tenera infanzia arrivando fino all’età adulta. Descrive appassionatamente eventi drammatici che hanno segnato la sua esistenza, come la perdita di sua madre proprio alle porte dell’adolescenza e i diversi e numerosi episodi in cui lei stessa era vittima di bullismo.
    Katia Greco firma un romanzo autobiografico che fa riflettere sui più cruenti meccanismi che la nostra sfera sociale ci costringe ad affrontare, ma allo stesso tempo si fa portavoce di un messaggio positivo di speranza, ponendo al servizio del lettore il racconto della sua “rinascita dopo il bullismo”.

    14,00
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    Terra di nessuno

    Nato e cresciuto in una provincia di Napoli, Federico Manfredi è un adolescente caparbio e curioso. Durante una delle sue lunghe passeggiate in bicicletta, riceve una sfida immaginaria dall’antico e affascinante castello che sovrasta la sua cittadina, Oikos, che lo induce a raggiungerlo. Al ragazzo spettano, così, lunghe pedalate durante le quali s’innamora dell’incontaminata e straordinaria natura che lo circonda.
    Anni dopo, Federico è un brillante ingegnere ambientale, fino al momento in cui comprende che per migliorare il mondo non serve la retorica e non basta la tecnologia, ma bisogna partire dall’educazione ambientale rivolta soprattutto alle future generazioni. Tornato nella sua amata terra per insegnare, si ritrova in una valle completamente cambiata rispetto a quella della sua gioventù, oltremodo inquinata. Inizia così delle lezioni sull’ecologia, nel tentativo di appassionare e sensibilizzare i giovani, guidandoli verso il raggiungimento di una maggiore consapevolezza del proprio ambiente. A fare da sfondo al racconto è la relazione amorosa tra Federico e Gaia, seducente e bellissima collega, che non è altri che la metafora dell’amore profondo e disinteressato del protagonista per la natura e la Madre Terra.
    Alberto Di Buono firma un romanzo ambientale che affronta in modo schietto, concreto, talvolta ironico, talvolta avvalendosi dell’artificio della poesia e dell’arte in generale, il tema dell’inquinamento, che attanaglia la società odierna. Attraverso un linguaggio semplice ma efficace, l’autore invita il lettore a una profonda riflessione, mostrando come sia necessario percorrere una strada comune e adeguata per contrastare questo male, nella piena consapevolezza che chi inquina e rovina la natura sta solo distruggendo se stesso.

    15,00
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    Cento passi per la Consapevolezza

    Il romanzo racconta il percorso di una donna dentro la disabilità: il passaggio dalla delicata fase dello smarrimento alla crescita morale ed etica per la costruzione di una nuova identità. Un percorso tutt’altro che lineare, nel quale la protagonista, quando sembra risalire la china, ricade, si nega alla vita, all’aiuto e alle cure. Il suo nome è Zenaide. Sin da bambina deve superare la perdita dei genitori, morti in un incidente automobilistico. A quasi diciotto anni scappa dalla casa degli zii e dal paese di Rotonda, in Lucania, e giunge a Paestum, dove si inizia al mondo della prostituzione, e in seguito a Salerno, dove incontra l’amore di Sergio che la toglie dalla strada. Tuttavia, presto compaiono i sintomi di una malattia che causa atrofia progressiva della muscolatura scheletrica. Zenaide assiste al graduale cambiamento del suo corpo, tanto abusato in passato. Man mano che si amplia la vista, gli eterni ghiacciai si sciolgono dentro l’abbraccio dell’amore per Sergio, e la malattia appare a Zenaide come una montagna da scalare, sempre pi. difficile da vivere per i rischi e le emozioni da affrontare. Una montagna alla quale, tuttavia, si avvicina gradualmente con la volontà di fare ogni giorno cento passi: una scelta di responsabilità quando tutto sembrava perduto; l’opportunità di vivere con sicurezza la sua nuova vita nella disabilità.

    15,00
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    Indelebile come un tatuaggio

    Uccio è ancora un bambino quando la sua famiglia, spaventata dai rivolgimenti politici e militari del 1954, è costretta a scappare dall’Istria per trasferirsi a Napoli, dove avrebbe dovuto ricevere ospitalità presso parenti facoltosi. Da quel momento si susseguono esperienze destinate a restare impresse nel corpo e nella mente: dalle cattiverie dell’accoglienza rifiutata e del pregiudizio, subite nella stazione di Bologna, alla povertà e precarietà sperimentate nei ballatoi del condominio partenopeo. La curiosità spinge Uccio a esplorare la nuova città: dalla Chiesa delle Capuzzelle alla Basilica di Santa Chiara, dai vicoli dei Tribunali fino alla spiaggia di Coroglio. A fargli da mentore, John Smith, un ex soldato americano costretto a vivere nascosto poiché aveva disertato. Con i suoi racconti, egli lo spinge a vedere oltre le apparenze, a credere in valori autentici e a riconoscere una Napoli viva, pulsante e chiaroscurale, in cui la crudeltà della criminalità organizzata è bilanciata dall’infinita generosità della gente comune e degli ultimi, come i femminielli e le prostitute, che erano stati attivamente impegnati nella rivolta popolare antinazista delle “Quattro Giornate”. Fondamentali si rivelano anche gli incontri con Tommaso, ragazzo nero figlio della guerra, e con Anna, ex prostituta e compagna di John. Grazie a loro, Uccio riesce a fronteggiare ogni avversità, arrivando a comprendere come l’amicizia e l’amore possano cambiare un’esistenza. Di questi sentimenti, in particolare, il ragazzo coglie fin da subito la natura universale, battendosi contro chiunque voglia considerarli appannaggio di uno specifico orientamento sessuale, una razza o una religione. Ben presto, però, per Uccio l’amore da àncora di salvezza si trasforma in condanna. La traumatica rottura con Elvira, sua prima ragazza, la triste morte di John e l’ingiusta incarcerazione di Tommaso rappresentano altrettanti momenti di crisi, che lo fanno sprofondare nella disperazione. Nel pieno della crisi Uccio incontra don Gino, un prete semplice che ha dedicato la sua intera esistenza all’Altro, il cui esempio gli permette di riscoprire Dio e di riconciliarsi con il mondo.

    15,00
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    Cuorineri – Il Direttore

    Sullo sfondo di una Brindisi deturpata dal contrabbando, dallo spaccio e dalla corruzione s’intrecciano le vicende di Franco Altavilla, Luigi Narcisi e Luigi Patisso.
    Tre nomi reali, tre storie vere segnate da rapine, omicidi, reati penali da scontare in carcere per conto di una criminalità organizzata che sembra essere l’unica strada da percorrere per i tre protagonisti; il romanzo, infatti, sottolinea come diventare professionisti del malaffare (così li definisce l’autrice) sia la diretta conseguenza di un’infanzia dominata dalla povertà e dalla privazione, da genitori anaffettivi o violenze domestiche; di un’adolescenza in cui l’ossessione di arricchirsi diventa un bisogno impellente, così come la necessità di emergere nel ruolo di leader del gruppo.
    Agli occhi dei protagonisti, quindi, la vita del mafioso appare come una chiave d’accesso all’agiatezza e alla gloria a cui hanno sempre aspirato. Ben presto, però, questo stesso stile di vita ardentemente desiderato costringerà i personaggi a sacriici sempre più grandi: la salute, gli affetti, l’integrità. Sarà proprio il richiamo di quest’ultima che porterà Narcisi e Patisso alla decisione di cambiare, di cominciare a vivere all’insegna dell’onestà, di investire in istituzioni cittadine non più corrotte, sostenendo la candidatura di Anna, ex-compagna di classe di Narcisi, come sindaco di Brindisi.
    Da questo si evince il punto cruciale di tutta la narrazione, il destino della città e quello dei protagonisti sono uniti da un legame inscindibile: così come l’ambiente ha determinato le loro scelte di vita, il loro cambiamento etico contribuirà a salvare Brindisi, a liberarla dall’alone di corruzione che la sta lentamente annientando.

    15,00
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    Vietri sul Mare – La porta della Costiera

    “E alla fine, quando l’ombra della sera sembra averti ormai
    definitivamente avvolto e sopraffatto, ecco spalancarsi davanti a te
    lo scenario luminoso delle case di Vietri, coi vetri di balconi,
    finestre e verande incendiati dal riflesso dell’ultimo sole”.

     

    Così scrive Costantino Montesanto nel suo saggio, un excursus temporale spaziale sullo sviluppo della caratteristica cittadina di Vietri, porta e crocevia per la radiosa Costiera amalfitana. Una descrizione accurata che rasenta il pittorico dei paesaggi e dell’essenza dell’urbe dai tempi gloriosi degli antichi Romani ai giorni nostri.

    15,00
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    La città insensibile

    Carmine Zamprotta affronta, in maniera lucida e dettagliata, le problematiche di Napoli, rappresentata come una città “insensibile” di fronte all’ascesa al potere della criminalità organizzata e sorda ai bisogni della società. Le infiltrazioni camorristiche, presenti ormai in ogni strato e settore, sotto l’occhio accomodante di politica e istituzioni, sono un elemento di causa-effetto che scatena e crea quanto di mortale e fetido c’è e può esserci nella cittadina partenopea e in tutta Italia. Con lo stile diretto tipico di un’inchiesta giornalistica vengono analizzati avvenimenti crudi e spietati accaduti negli anni e che ancora oggi restano ben saldi nella memoria di chi li ha vissuti o di chi ne è stato spettatore. Un quadro clinico di argomenti di questi tempi scottanti, ma allo stesso tempo di estrema rilevanza per sanare le patologie che alterano la normale esistenza di una buona società.

    15,00
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    L’inganno della realtà

    Charles Wilson ha tutto quello che si potrebbe desiderare: un buon lavoro, una bella casa, una ragazza che lo ama. Ma la vita non è sempre come appare e a Charles il suo mondo perfetto comincia a stare stretto. Le certezze, precariamente costruite, iniziano a vacillare e a sgretolarsi come un castello di sabbia, granello dopo granello, fino a condurlo, in un freddissimo giorno di dicembre, a un bivio: gettarsi nelle gelide acque del lago Champlain e farla finita o scegliere la vita a ogni costo? Giunto al punto di non ritorno, l’incontro con un bizzarro clochard dà inizio a un lungo flashback in cui il protagonista racconta le vicende che lo hanno condotto alla terribile decisione: la fuga dal paese d’origine, l’arrivo a New York, l’incontro con una donna bellissima e affascinante, intrighi e misteri, gioie e delusioni, amore e sofferenza.
    Nazareno Palma ci regala un romanzo che si legge tutto d’un fiato, in cui la contrapposizione tra cuore e ragione è una lotta all’ultimo sangue e la separazione tra realtà e immaginazione è una linea sottile. All’uomo non resta che cercare di sopravvivere sforzandosi di trovare un equilibrio tra queste forze, nella consapevolezza che la felicità non è una strada in discesa, ma si costruisce passo dopo passo.

    15,00
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    L’invasore

    Il testo è la biografia di Mario Ferri, ormai conosciuto come il Falco. Per la prima volta, il pescarese racconta i retroscena di tutte le invasioni di campo con la maglietta di Superman: dalla battaglia per “Cassano in Nazionale” alla denuncia sociale “Ciro Vive”. La vita di Mario Ferri, però, viene sviscerata non solo nelle sue sfaccettature più estreme, che lo hanno portato a vivere unʼesistenza sopra le righe, attraverso la dura esperienza della prigione, i viaggi e la conoscenza di personaggi sui generis. Il testo, infatti, racconta la vita di un ragazzo semplice, cresciuto in un paesino, e legato inesorabilmente alla figura del suo dolce nonno Mario.
    Un libro avventuroso, che si legge tutto dʼun fiato, ma che fa riflettere sulla società di oggi e sulle sue dinamiche, a volte, malate, in cui – come lʼautore tende a stigmatizzare – lʼapparenza e il denaro la fanno da padroni.

    15,00
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    Storie Napoletane… e d’Abruzzo

    Una storia. Tante storie si rincorrono e si ripercorrono nel corso dei secoli – dal Settecento al Novecento − tra le pagine del testo di Aurelio Bramante. Vicende inevitabilmente legate da un filo comune, la riscoperta di un antico e scomparso borgo napoletano: il Borgo Loreto, fuori alle mura aragonesi. Protagonisti dei fatti narrati sono popolani – Giovanni Basile, Alberto De Vico, Gennaro Cacace –, gente del malaffare, re, regine, le cui vicissitudini s’intrecciano in una narrazione coinvolgente che non lascia nulla al caso, tracciando in maniera lucida e dettagliata lo sviluppo storico, economico e sociale di quegli anni: dalla nascita di una nuova camorra organizzata, la Bella Società Riformata, alla triste e ambigua morte di Ferdinando II di Borbone; dal secolo che segnò la fine di un regno e la nascita di un’unità nazionale, che non migliorò la condizione del Sud, al progresso industriale e alla realizzazione di opere gigantesche come il prosciugamento del lago del Fucino − ancora oggi una delle maggiori opere di ingegneria idraulica con Suez e Panama − al viaggio nell’Abruzzo Ulteriore Secondo, la Marsica abruzzese ai confini del regno borbonico.
    Storie Napoletane… e d’Abruzzo è un’opera storica preziosa e d’inestimabile valore, un romanzo che racconta, attraverso l’uso del dialetto e di immagini antiche, la realtà e la straripante vivacità della società napoletana, nei suoi aspetti più veritieri e intimi, regalando al lettore un viaggio nel passato alla riscoperta di ambienti, situazioni e costumi.

    18,00
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    Il rispetto

    I valori, il profilo identitario, la forma dell’organizzazione politica della nuova classe sociale subalterna, la rinascita della democrazia sofferente,la rivoluzione pacifica dal non-Stato allo Stato. Adriano Podestà ci offre un lungo saggio che analizza la società contemporanea, con particolare interesse per quella italiana ed europea, in ogni suo aspetto, spaziando dalla politica, all’economia e filosofia. Per troppi secoli si è continuato a preservare meccanismi a favore della supremazia di pochi a scapito di molti: meccanismi evolutisi nel tempo in forme sempre più contorte, come nella finanza contemporanea, supportata da sistemi politici corrotti e disfunzionali per l’economia reale. Un dominio che dà miseria a chi produce valore con il lavoro, l’impresa e il risparmio.
    L’autore, riflettendo intorno al concetto di rispetto, ne mette in luce le contraddizioni e la debolezza.

    15,00
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    Uomini

    “Uomini: eroi mitologici, protagonisti di romanzi e fumetti, personaggi indimenticabili le cui gesta si sono incrociate nel mio cammino.
    Avventurieri, geni fanfaroni o inarrivabili menti, artisti immortali, statisti, poeti, filosofi, pittori, medici, librai, avvocati, architetti.
    Li ho amati, detestati, ammirati, idealizzati, sottovalutati, desiderati, dimenticati, cercati e perduti, sedotti e abbandonati, lasciati andare, trattenuti. Vissuti. Ho appreso da loro quanto in amore si sbagli e quanto in amore s’impari. E ne ho evocato alcuni, ora, tra queste pagine, angeli caduti in volo, schegge di un grande specchio rotto, tessere di un mosaico che non sarà mai completo perché questo è il nostro percorso terreno e la nostra forza: credere e andare incontro all’infinito”.

    15,00
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    La vita privata e gli amori di un monarca illuminato

    È un romanzo storico potente nella sua concisa brevità, dove fantasia e realtà sono in perfetto equilibrio. Le immagini, le espressioni che lo suffragano sono pregne di poetica armonia, tali da sedurre illettore più esigente. Il tema è intrigante: mette in luce la vita privata e pubblica di Federico II diSvevia, svelandone gli amori e soprattutto quello più appassionante per Bianca Lancia, madre affettuosa del biondo Manfredi. Attraverso uno studio attento ed efficace l’autrice introduce il lettore alla corte di Palermo, dove i Normanni hanno lasciato segni indelebili del loro passaggio e dove Federico con la Scuola siciliana ha reso l’arte autonoma, lontana dall’ossequio alla Chiesa, e con l’Università di Napoli ha dato una nuova impronta alla cultura. Intorno al destino di questo monarca assoluto, nonché imperatore superbo, orbitano tanti altri personaggi, che con la loro bravura hanno gettato le premesse per varcare la soglia luminosa del nostro Rinascimento. Il libro è un inno alla bellezza opulenta della Sicilia e a quella abbagliante dell’Italia. Lo si legge tutto d’un fiato e quel mondo lontano diventa il nostro e Federico, così fecondo di idee, incontrollabile nell’ira, eccessivo in ogni sua manifestazione, avido di potere, magnanimo con i più deboli, con la sua vita densa coinvolge il lettore, perché realtà e immaginazione si sostengono fortemente.

    dalla prefazione di Ruggiero Cenere

    12,00
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    γνῶθι σεαυτόν – conosci te stesso

    Stefano, ultimo rampollo di un’illustre famiglia di medici, si laurea con lode in Medicina e Chirurgia d’Urgenza, proseguendo le antiche e imprescindibili tradizioni familiari. Entusiasta, intraprende la brillante carriera nella clinica paterna. Ma tutto cambia quando, durante un intervento d’emergenza, un ragazzo perde la vita. Ha inizio un forte turbamento che conduce il giovane protagonista verso una profonda crisi esistenziale che lo getta nel tunnel degli stupefacenti. Del suo declino si accorge, casualmente, suo padre Riccardo, che decide di ricoverarlo in una clinica del Canton Ticino. Stefano, poco a poco, rinasce, imparando a conoscere se stesso e a perseguire le proprie inclinazioni, desideri e passioni. Ad aiutarlo in questo percorso sono l’analista e amico, il dottor Bauer, e la giovane Emma Donati, di cui si innamora perdutamente.
    Michele Cacace firma un testo che esorta alla riflessione e allo scardinamento delle convenzioni. La predestinazione non esiste; ognuno deve trovare la sua strada e proseguire attraverso di essa, perseguendo un unico scopo: la serenità.

    15,00
  • (0)

    Una vita a metà

    Stava attento che nessuno percepisse la sua debolezza,
    anche se si era accorto che, come lui, alcuni compagni di
    stanza soffocavano il pianto nei loro cuscini.
    In alcuni giorni, per il troppo lavoro, gli faceva talmente
    male la schiena, che se non fosse stato per l’aiuto di qualche
    compagno più robusto di lui, il quale si sobbarcava parte
    del suo lavoro, sarebbe stato licenziato.
    Essere sbattuti fuori era la cosa più facile che potesse
    capitare ai giovani italiani, specialmente a quelli come lui,
    che venivano dal Sud.

    15,00
  • (0)

    Flusso

    Nella successione dei racconti, si affollano le vicende di individui diversissimi tra loro e che a un primo sguardo sembrerebbero non avere nulla in comune: Luigi, che non ha mai finito il liceo e vive travolto da una perenne condizione umana di sconfitta e d’impotenza; Adriana, che si sente sull’orlo di un baratro che nemmeno riesce a descrivere e che cerca di destreggiarsi tra una situazione famigliare complicata e i mille dubbi sulla sua storia d’amore con un ragazzo più giovane di lei; Gianni che, rimasto su una sedia a rotelle dopo un brutto incidente, deve combattere ogni giorno per non lasciarsi andare; e ancora, Valerio, che combatte da anni con la depressione a seguito della morte della moglie, e Padre Corrado, che ormai ha perso perfino la fede, oltre che la speranza. Storie tanto diverse si intrecciano tra loro, legate indissolubilmente da una sensazione di inadeguatezza, che porta a interrogarsi sul senso profondo della vita, sul suo significato più intimo e sul desiderio costante di conoscere e conoscersi di più. Alcuni racconti hanno protagonisti comuni e, quindi, il raccordo è alquanto immediato. Tuttavia, il filo che lega tutto è sempre ben visibile perché tutti i racconti si muovono sempre intorno ad individui
    posizionati, momentaneamente o definitivamente, sul limite di una sofferenza psichica, sociale, affettiva o altra. Sono storie di perdenti, perdenti in differenti ambiti ed in vario modo, ma pur sempre unici portatori del senso profondo della vita.
    Alessandro Antonaia affronta un viaggio nell’io di ogni suo personaggio, penetrando nella sua psicologia ed esprimendo in maniera chiara, ma mai scontata, il profondo malessere che ognuno di essi vive nella sua quotidianità.

    15,00
  • (0)

    Il tempo che non vola

    Max Perrino è un poeta a tutto tondo, nel senso esistenziale del termine.
    La sua poesia ruota attorno all’essere, affacciata su situazioni apparentemente semplici ma che poi si rivelano essere tessere di un mosaico che compone la dimensione umana.
    La scelta della lingua napoletana non è legata solo alle origini del poeta ma alla possibilità di adoperare un linguaggio che ha insito in sé i suoni della poesia. A cominciare dal grande Salvatore Di Giacomo, a E. A. Mario, a Ferdinando Russo, a Raffaele Viviani, fino
    all’indimenticabile Eduardo De Filippo, la poesia napoletana hadeclinato sentimenti e cultura. Perrino si inserisce con successo in questo solco. I temi della sua poesia sono molteplici, dall’amore per la donna, agli affetti di famiglia, all’ambiente, alle situazioni di vita più classiche. Momenti su cui generazioni di poeti si sono misurati ma sui quali l’autore inserisce originali visioni e spunti di modernità.

     

    dalla prefazione di Gennaro Sangiuliano

     

    12,00
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    Donne bambine, colonne e regine

    Mi auguro che tanti, attraverso le scintillanti rime di Marco, piuttosto che attraverso le mie narrazioni di viaggio, possano riscoprire il fascino seduttivo del bello della vita nelle sue espressioni più ampie, superando il greve e il cupo di una materialità spesso stringente e angosciante.

    dalla prefazione di Paola Lauretano

    12,00
  • (0)

    La mia ragazza è single

    Un ragazzo, la sua fidanzata, i suoi genitori.

    Una storia di tradimenti e di ritorni.

    Il rapporto stretto tra padre e figlio non può servire a evitare

    i problemi, ma può essere molto utile per superarli.

    Leonardo e Diego non sono soltanto padre e figlio,

    sono anche migliori amici, confidenti e insieme affrontano

    tutti gli ostacoli che la vita pone sul loro cammino.

    Ne usciranno sempre vincitori?

    12,00
  • (0)

    Il Trionfo dell’Amore

    La toccante storia d’amore senza tempo di Astin e Korin prende vita tramite le parole di Tina Marasca. Dopo i primi anni felici della loro relazione, alcune scelte sbagliate di Astin causano la fine del rapporto e una serie di conseguenze che avranno su di lui una pessima influenza, tanto da finire in carcere. Ma nonostante tutte le difficoltà incontrate, la ragazza diventa per l’uomo un pensiero fisso, finché dopo anni decide di riallacciare i rapporti con lei. Tramite una serie di messaggi, che l’autrice riporta, il lettore assiste al risentimento, alla rabbia e al rancore di Korin nei confronti di quello che considerava il suo grande amore: un dolore che, per quanto abbia reso difficili tanti anni della loro vita, non riesce a sovrastare il grande amore dei due protagonisti.

    Astin e Korin si abbandonano così alle loro emozioni, cercando di dare una seconda possibilità a quel sentimento stroncato troppo in fretta e cercando stavolta di seguire il proprio cuore e far sbocciare finalmente il loro amore.

    15,00
  • (0)

    Sulle orme della sclerosi multipla

    Nel secondo volume di quest’opera autobiografica, l’autrice Maria De Giovanni racconta la sua vita dopo la pubblicazione del primo libro. Infatti, grazie anche all’affetto e alla riconoscenza del pubblico, Maria riesce a reagire di fronte alla sua malattia, la sclerosi multipla, che tuttavia continua a manifestarsi in maniera aggressiva, al punto da costringerla a cambiare terapia.
    Il confronto con il suo pubblico è molto importante per Maria che, grazie ad una serie di interviste e presentazioni del suo libro, riesce a sensibilizzare un gran numero di persone ad un argomento così delicato.
    “L’uragano Mary”, nonostante la sua malattia, cerca di infondere coraggio attraverso progetti che permettono ai disabili di vivere liberamente la propria vita.

    10,00
  • (0)

    A partire da Lilith

    Storie di donne; storie di emarginati, forse. Una saga, la ricostruzione degli avvenimenti di uno che s’immette a rovistare nella “storia”, quella non ufficiale ma non per questo meno veritiera, e va a rileggere i documenti scartati, abrasi, nascosti, per portare alla luce un mondo strano dove di tanto in tanto affiorano gli esclusi per essere poi ricacciati nel nulla.

    15,00