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    P.N.G. Guida neomedievale per evocatori

    Il libro

    L’evocatore, protagonista della storia, evoca il Diavolo mediante l’enigmistica, parla da solo quando è sotto stress, ha una relazione con un’antica divinità sumera e possiede un famiglio, un gatto parlante che intona motivetti tratti dalla tradizione dell’avanspettacolo italiano dell’anteguerra. Le sue giornate scorrono monotone e tutte uguali: insegna tecniche di combattimento mentre affina pratiche di stregoneria atte a invocare entità demoniache. Oltrepassando il “mondo delle apparenze” e valicando la linea dell’orizzonte, riesce un giorno a incontrare il Diavolo in persona e a interrogarlo riguardo alla Verità, al Grande Complotto ai danni dell’umanità tutta, al segreto dei Cavalieri Templari…

    Scheda Marco Crivellari

    15,00
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    La casa sul mare II

    L’autore

    Francesco D’Episcopo ha svolto attività didattica e scientifica presso il Dipartimento di Filologia moderna «Salvatore Battaglia» della Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi di Napoli «Federico II», dove ha insegnato Letteratura italiana; Critica letteraria e letteratura comparata. Ha insegnato, inoltre, Letteratura italiana dell’Ottocento/Novecento all’Università del Molise. Risiede e vive a Salerno. È autore di numerosi volumi e saggi sulla Letteratura italiana, dal Rinascimento al Novecento; è curatore di testi esemplari di scrittori meridionali e di autorevoli “atti” di convegni; fa parte del comitato di direzione e redazione di riviste nazionali ed internazionali. Svolge intensa attività di collaborazione giornalistica e di promozione editoriale. Vari sono stati i riconoscimenti ufficiali alla sua opera di critico letterario, tra cui cinque Premi per la Cultura della Presidenza del Consiglio dei Ministri.

    Scheda Francesco D’Episcopo

    12,00
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    Portafortuna

    Il libro

    Roman è un celebre giocatore di basket di origine francese, Sophia è la sua responsabile di pubbliche relazioni. I due si sono conosciuti al liceo e hanno subito fatto amicizia, diventando inseparabili. Roman ha insegnato a Sophia a giocare a basket per permetterle di ottenere una borsa di studio per l’università, poiché lei ha da sempre avuto una situazione economica e familiare critica. I due amici hanno subito instaurato un legame forte, lottando contro i pregiudizi che li circondavano a causa del diverso colore della loro pelle, e hanno intanto vissuto altre relazioni senza far vacillare il legame singolare che li univa. Ma quando Roman sembra volersi davvero impegnare con una nuova ragazza, Sophia teme di perderlo e si chiede nel profondo quale sia il reale valore del loro rapporto. La lontananza da quello che potrebbe essere l’amore della sua vita è solo il preludio di una serie di eventi difficili e colpi di scena che metteranno a dura prova la vita di entrambi i protagonisti, che potranno contare solo sulle proprie forze e sulla complicità delle poche persone che sembrano essere dalla loro parte. Tania Trozzo Spensierato firma un romanzo dai colori pastello, in cui la speranza nei valori e la fiducia nell’amore puro sembrano farsi strada a fatica tra mille ostacoli, disillusioni, inganni e pregiudizi.

    Scheda Tania Spensierato

    15,00
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    Vagamente Procida. Guida inaffidabile sulle tracce dell’isola

    Il libro

    Lara è chiamata a Procida per scrivere dei suoi abitanti. Quello con l’isola si rivela un incontro fatale; sull’isola si smarrisce, poi si ritrova, se ne allontana, ma vuole tornare. Per Renzo l’isola è uno spazio mentale, un’immagine nitida che persiste solo nella sua memoria, il ricordo di una terra condannata al cambiamento. Per Vincenzo, che per tanti anni ha vissuto a Milano, tornare a Procida significa tornare in un luogo che in realtà non aveva mai abbandonato. Per Gabriele, Procida rappresenta l’inizio di una nuova vita, una zona franca dai suoi errori, in cui poter vivere da forestiero. Vagamente Procida  dipana un dedalo di storie in cui l’isola si rivela partenza e punto d’arrivo, liberazione e condanna, passato e futuro insieme.

    Scheda di Antonio Carannante

    15,00
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    Giallo plasma. Una storia di coraggio e speranza ai tempi del COVID

    Il libro

    Quando la prima ondata di COVID-19 colpisce buona parte del centro-nord Italia, due medici di Mantova, Giuseppe De Donno e Massimo Franchini, in assenza di terapie per fronteggiarlo, mettono a punto una cura utilizzando gli anticorpi delle persone guarite dal COVID. Nasce, sull’asse Mantova-Pavia, la plasmaterapia, che in poco tempo diviene il trattamento contro il COVID più utilizzato al mondo. Francesco, Diego e Pamela sono solo alcuni dei pazienti guariti grazie al plasma iperimmune. Le loro storie – fatte di disperazione, ma anche di coraggio – catapultano il lettore nel buio di quel periodo. La luce, però, c’è sempre: c’è nel lavoro del personale ospedaliero, in chi si è affidato alla medicina, nella solidarietà dimostrata, nelle amicizie nate nel reparto, nell’affetto e nella stima professionale che legano Franchini e De Donno. Il loro lavoro di ricerca è il filo conduttore di questo libro, che si muove tra numerosi episodi, noti e meno noti, fino al tragico epilogo. Massimo Franchini permette al lettore di scoprire cosa sia il plasma iperimmune e come sia andata realmente la sperimentazione in Italia e nel mondo. E si rivolge soprattutto a chi desidera ricordare il dottor De Donno attraverso il racconto delle sue qualità umane e professionali.

    Scheda Massimo Franchini

    15,00
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    “Scusa si te vanto” – Concorso fotografico

    Il concorso

    Prende il via la prima edizione del concorso fotografico “Scusa si te vanto”, ideato da Gianni Cianci e Danilo Forgetta e organizzato in collaborazione con Associazione Culturale Arcobaleni e Graus Edizioni.

    Il concorso prende spunto dal libro Scusa si te vanto di Gianni Cianci e Danilo Forgetta. I loro racconti sono legati a Roccamonfina, patria di eroi contadini, alle passioni e al sorriso, a volte amaro e disilluso, dei tanti personaggi ritratti con piccole e argute pennellate. Un concorso fotografico dedicato a Roccamonfina vuole essere così l’occasione di promuovere come soggetto artistico fotografico la cittadina di Roccamonfina, la sua gente e la sua natura.

    L’iniziativa invita a raccontare, attraverso immagini, una città che può essere scoperta e riscoperta: la città di Roccamonfina e le sue frazioni, con le loro pluralità di vita e le loro bellezze. Ogni città per quanto nota offre a chi la guarda e osserva l’occasione di essere riscoperta, guardando con occhi nuovi oltre i luoghi comuni, cercando un altro punto di vista. Sguardi diversi su Roccamonfina: qual è il tuo?

    Contest fotografico

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    Grandi a confronto, il filo invisibile delle idee

    Il libro

    Una sorta di autobiografia, diario di viaggio in continuo divenire, metafora ideale della vita, che alterna gioia e dolore, leggerezza e momenti di forte introspezione psicologica, un’opera scritta in modo originale e piacevole. L’autore, napoletano di nascita ma vissuto a lungo in Sicilia, che ha conosciuto sul campo gli effetti devastanti della stagione delle stragi di Capaci e di Palermo, immagina di incontrare personaggi storici di epoche diverse e descrive le loro “ipotetiche conversazioni”, toccando argomenti diversi e pregnanti, di grande attualità, offrendo interessanti spunti di riflessione, con uno sguardo malinconico, lucido e, pur tuttavia, aperto al futuro. Un tributo a grandi uomini che hanno fatto valere i principi etici e morali, nonostante tutto. Fino alla fine. Una lezione di coraggio e di stile che le giovani generazioni non possono e non devono dimenticare. Seguendo queste suggestioni, il lettore si ritroverà, idealmente, a dialogare con Paolo Borsellino e Giovanni Falcone, con Platone, con Marx e con altri personaggi che hanno tentato di cambiare la società e che hanno lasciato preziosi moniti a chi verrà dopo di noi. Come vogliono gli insegnamenti filosofici. Perché, come dice lʼautore: “I ricordi e gli esempi che ci avete lasciato restano vivi. La vostra dedizione, il senso di giustizia, rimarranno sempre in noi”. Un testo che, con leggerezza, tocca le corde più profonde del nostro cuore e parla di impegno civico, viatico per i tempi convulsi che stiamo vivendo.

    Scheda Agostino Russo

    15,00
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    E la Macaona disse alla Lucciola

    Il libro

    Un’antologia di racconti senza tempo per accompagnare i bambini, uomini e donne di domani, nel loro percorso di crescita. Ne derivano storie argute, malinconiche, suggestive, che giungono dalla vita reale, ricche di moniti preziosi e di spunti di riflessione. Attingendo dal folclore e dalle tradizioni montanare abruzzesi, il testo è inno poetico, omaggio al meraviglioso e variopinto circolo della Natura. Un cerchio magico che dobbiamo a tutti i costi preservare. Soprattutto, questo libro è un atto di amore nei confronti dei bambini, un filo rosso che lega idealmente nonni e nipoti. Dedicato a tutti coloro che conservano una scintilla di infanzia nei propri occhi. Il testo è impreziosito dalle illustrazioni dell’artista Simonetta Paganini.

    Scheda Emidio Di Loreto

    15,00
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    Essendo

    Il libro

    Gaetano Mirabella nasce a Salerno nel 1947. Si laurea in filosofia all’Università di Salerno e consegue la specializzazione in storia dell’arte all’Università di Urbino. Autore di testi teatrali, ha curato, tra l’altro, l’adattamento del musical “The Cats” con una originale rilettura del poema di T. S. Eliot, tradotto per la prima volta in italiano e rappresentato con successo nei più importanti teatri nazionali. Su invito del Provveditorato agli studi di Salerno e del Comune, ha scritto una pièce sulla Scuola Medica Salernitana, che è stata rappresentata alla presenza di studenti delle scuole cittadine, in occasione del primo concorso “Città di Salerno”.

    È stato autore di numerosi saggi teorici, che ha pubblicato in qualità di membro della Società Italiana per gli Studi di Estetica. Ha scritto un romanzo filosofico dal titolo “Dieci passi prima dell’eternità”. È stato un “McLuhan fellow” ed è stato collaboratore di Derrick De Kerchkove, direttore del “Mcluhan program in culture and technology” di Toronto. Nell’estate del 2007 è stato invitato in Canada, per contribuire con due articoli (“Il corpo scena” e “Lo spazio cosciente”) alla redazione di un libro sul concetto di “Punto d’essere” con altri ricercatori, poi pubblicato per le ed. cambridge scholars publishing, 2014. Ha contribuito alla stesura di un’antologia, a cura del McLuhan program, con un articolo dal titolo “Pensiero liquido e crollo della mente”. È stato collaboratore di Derrick De Kerchkove presso l’Università Federico II di Napoli. Per anni ha condotto una ricerca antropologica sulle mutazioni della coscienza contemporanea, ad opera dell’impatto con i media e le nuove tecnologie. La nuova sensibilità sembra dislocarsi fuori dal corpo fisico, in una configurazione che Mirabella definisce il “corpo-scena”, a partire dal quale il “sentire” acquisisce una eccezionale profondità e autocoscienza, per cui possiamo parlare di un “sentire pensante”.

    Scheda Diana Buonagiunto – Mirabella

    15,00
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    Una voce per Napoli e Baia Domizia (Libro + CD)

    Il libro

    Non possiamo, allora, che essere grati a loro e all’editore, che ha accolto e realizzato quanto gli autori, con originalità e singolarità solidale, si proponevano. C’è solo da sperare che operazioni culturali e multimediali, come questa, possano restituire alla Baia, che abbiamo visto nascere, l’antico splendore, in nome della valorizzazione di territori comuni, che, come di consueto, trovano in Napoli il loro principale epicentro.

    Francesco D’Episcopo

    Scheda Corsale – Baia Domizia

    15,00
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    Poesie battute a macchina

    Il libro

    La poesia, da leggere “con delicatezza”, sgorgata dalla naturalezza del respiro può diventare, allora, elegia, memoria, perfino “testamento”, prima di “indossare gli abiti della partenza”: al di là del tempo della storia umana, che “s’affanna” a farne a meno, l’amore resta il sentimento più antico e più vero, motore forte e fragile, perché l’umanità ritrovi il senso della propria esistenza. E, dunque, leggiamola questa silloge, sempre “con delicatezza”, come suggerisce la nostra autrice, perché “parla d’amore”, come fonte di vita e sorgente di sofferenza.

    Dalla Prefazione di Francesco D’Episcopo

    Scheda Anna Maria Marzullo

    15,00
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    Salerno, patria di Torquato Tasso?

    Il libro

    Scomparso il 19 ottobre 2013 all’età di 90 anni, don Vincenzo era nato a Baronissi il 5 maggio 1923, quinto di sette fratelli. Dopo la licenza liceale al Seminario diocesano, si era laureato con lode in teologia nel 1946, anno in cui aveva ricevuto l’ordinazione sacerdotale. Iniziò come viceparroco di don Guerino Grimaldi, nella parrocchia di San Pietro in Camerellis, quando era arcivescovo Demetrio Moscato. Nell’ottobre del ‘68 venne nominato Monsignore, proprio nel giorno in cui stava per celebrare la Prima Comunione di suo nipote Vincenzo. Il papa Paolo VI lo nominò Prelato Domestico di Sua Santità. Per 35 anni Mons. Pagliara è stato professore di religione al Liceo T. Tasso e per tre anni insegnante di francese alla scuola media del seminario arcivescovile. Poliglotta, ha sempre avuto una passione per lo studio delle lingue straniere, in particolare il tedesco. Direttore dell’Ufficio Catechistico Diocesano, delegato arcivescovile della Scuola Cattolica Diocesana e assistente spirituale della Fuci, guidava personalmente la formazione, con uno stile sobrio e semplice, come la sua vita, in cui pose al centro i più deboli. Negli anni 60/70 è stato parroco della chiesa di Santa Maria delle Grazie, nel centro storico, dove fondò la Pinacoteca Museo “Sala Scacco Vaccaro”, con materiale storico e artistico rinvenuto nella chiesa, nei locali attigui, in via Trotula De Ruggiero. Il suo amore per la storia e per l’arte si era così concretizzato con un museo che custodisce opere pittoriche, arredi sacri, oggetti di antiquariato, documenti storici. Tra i quadri, la splendida Madonna della Fiducia del pittore napoletano del 600 Andrea Vaccaro, un nome dato dallo stesso don Vincenzo, ed un quadro di Cristoforo Scacco, nato a Verona nel 1480, raffigurante la Madonna delle Grazie.

    Agli inizi degli anni 80 venne nominato Priore della chiesa di Santa Trofimena della Santissima Annunziata Maggiore, a cui era legatissimo. Nel 2008 ha lasciato la chiesa dell’Annunziata, a 85 anni, dando un contributo determinante alla costituzione del Comitato per il restauro della chiesa, guidato dal Cardinale Renato Raffaele Martino. Si è impegnato per le missioni e le iniziative di solidarietà, come il sostegno per chi era precipitato nel dramma dell’alcoldipendenza, con riunioni periodiche nei locali dell’Annunziata. Grande appassionato di letteratura e cultore della Divina Commedia, sapeva parlare a tutti i suoi parrocchiani, di ceti sociali e culture diversi. Oggi si direbbe “un grande comunicatore”. Per anni ha studiato ed affermato che una delle sedi della Scuola Medica Salernitana, nel 1500, era ubicata proprio di fronte la Sala Scacco Vaccaro, in Largo Scuola Medica Salernitana, nell’antico Palazzo Martuscelli. Don Vincenzo ha anche scritto un libro, “Nel paese di Margot”, in cui racconta con l’arguzia di un uomo, ma con l’entusiasmo di un ragazzo, di un suo viaggio con un amico sacerdote in Germania, che ha sempre amato per il suo animo romantico e forte. Anche la musica faceva parte dei suoi interessi. Aveva scritto degli Inni Sacri per la chiesa della Madonna delle Grazie, realizzando un disco, con il prezioso aiuto di suo fratello Armando e dei figli Nico e Vincenzo.

    Con la scomparsa di Mons. Vincenzo Pagliara, Salerno ha perso una delle sue guide spirituali, il cuore del centro storico, una persona colta e sincera, sempre in difesa dei più deboli, coraggioso nel portare avanti i suoli ideali e la sua missione.

    (da “dentro Salerno”, quotidiano online, 21 ottobre 2013)

    Scheda Vincenzo Pagliara

    10,00