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Là dove inizia l’orizzonte
“Mamma… Immagino ancora le nostre giornate: la mattina erano i tuoi passi e la tua voce a svegliarmi fino al momento in cui ti avvicinavi al letto e mi davi il bacio del buongiorno”.
Così ha inizio il volume: con una poesia che l’autore ha scritto e dedicato alla sua mamma, una mamma che non c’è più perché uccisa per mano di un uomo.
Un figlio diventato, dal giorno dell’efferato crimine, un Orfano di Femminicidio. Il diario di bordo in un incedere in mare, senza una meta definita, intrapreso perché “era la cosa giusta”.
Un viaggio non solo nel presente, ma anche – e soprattutto – nel passato, evocato attraverso un monologo intimo e travolgente. Immerso tra le onde e i ricordi, l’autore celebra la figura materna vivificata dalla potenza della parola. Riflette su tutto ciò che ha vissuto con lei negli anni trascorsi insieme e rievoca piccoli esempi di vita quotidiana che raccontano un rapporto profondo e sincero tra le loro anime.
L’obiettivo dell’autore è quello di trasmettere ai giovani lettori l’importanza dei rapporti con i propri genitori e del non arrendersi davanti alle grandi difficoltà della vita, scegliendo sempre la strada dell’Amore invece che quella della perdizione e dell’odio. Il libro non riporta nessun accenno a fatti di cronaca, è pertanto idoneo a tutti gli istituti scolastici di ogni ordine e grado, a tutte le donne vittime di violenza, ai nonni affidatari, agli psicologi e ai centri antiviolenza che possano fare proprio il messaggio di amore dell’autore.
Il libro contiene l’intervento dell’Onorevole Mara Carfagna con la sua sensibile introduzione, vicina all’autore Carmine Ammirati e al dramma che affrontano tutti gli Orfani di Femminicidio
Scheda Ammirati Carmine-Berkana-novembre2020-GrausEdizioni -
Monotremi
H. 18:45 Milano Centrale – Un treno viaggia nel cuore dell’Italia, attraverso le profondità dell’anima, per svelare la natura vera dei rapporti umani. Sistemati i bagagli, osservati i compagni di viaggio, il viaggiatore riflette – e si perde – sui sentimenti più vitali: amore, odio, amicizia, sesso, affetto. Esiste una definizione per ogni cosa? È possibile inserire tutto in una categoria? Quando furono “scoperti” gli ornitorinchi – animali con il becco che depongono uova e allattano i cuccioli – fu necessario coniare un nuovo ordine: Monotremi. Viaggiando – dopo una sosta alla carrozza ristorante, passato il buio delle gallerie – si scopre che monotremi sono anche alcuni rapporti: indefinibili eppure reali quanto necessari – H. 23:35 Napoli Centrale
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Ginny e il suo mondo
Il libro
Questo libro celebra la diversità e l’unicità come elementi fondamentali per arricchire il tessuto sociale, culturale e professionale. Attraverso storie di vita, come quella di Ginny e della sua maestra Lucia Coppola, il libro esplora come la diversità vada oltre genere, etnia e disabilità, diventando una risorsa preziosa. Con il contributo della dottoressa Brunella Balzano, si dimostra come l’empatia e il sostegno possano trasformare le sfide in opportunità, promuovendo l’inclusione e la crescita collettiva. Un invito a riconoscere la bellezza della diversità come motore di innovazione e coesione sociale.
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L’inaffondabile
Il libro
L’inabissamento del Bayesian. Una storia fatta di punti di vista, cambi di scena e opinioni contrastanti. Idee, supposizioni, percezioni e visioni di esperti si scontrano per cercare una risposta, nel tentativo di trovare una spiegazione che possa essere credibile, nella speranza di poter analizzare le questioni infime, e forse indicibili, a cui nessuno riesce a dare una soluzione. Un unico obiettivo: portare alla luce la verità nascosta negli abissi del Mediterraneo.
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Cronache di disordine
Il libro
L’autore, Antonio Bifano, raccoglie appunti di vita nella sua prima opera Cronache di disordine. Per quanto complesso e contorto il significato di “esistenza”, chi scrive riesce a trasmettere al lettore una sua personale visione di stralci di esperienza, vissuto, emozioni… dalla morte all’amore, dal disagio alla speranza, dalla malinconia alla passione, il testo trascinerà chi legge all’interno di un viaggio personale che, nonostante racchiuda l’emotività dell’autore, non è del tutto svelato… rimane sospeso, incita all’immedesimazione e alla riflessione. Un flusso di coscienza descrittivo e dettagliato da cui il lettore si sentirà, inevitabilmente, trainato.
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Le mie orecchie parlano
Il libro
Nella primavera del 2003 nasce Alessandro. Il bambino cresce in un clima amorevole e gioioso, tra mamma Maria Pia, papà Umberto e la sorella Erica, ma ben presto le parole della maestra Lucia sembrano mettere a dura prova la serenità familiare: il piccolo sembra non voltarsi quando lei lo chiama. “Ipoacusia neurosensoriale bilaterale di grado medio-grave destra e profonda a sinistra”: questa la diagnosi che sembra spazzare ogni residuo di speranza e di leggerezza. Eppure, Alessandro non si arrende e inizia la terapia con entusiasmo e partecipazione. La grinta e la determinazione che contraddistinguono il profilo del bambino caratterizzeranno anche la sua figura di adolescente, che farà tesoro degli ostacoli che si frapporranno tra lui e il suo cammino e che, in seguito a un episodio drammatico, si imbatterà in un’altra dolorosa notizia: diventerà cieco. Nonostante ciò, il protagonista riuscirà in imprese che la maggior parte dei ragazzi della sua età non riescono neanche a immaginare, quasi travalicando i confini dell’impossibile e dimostrando a tutti che “chi vuole può”. Le mie orecchie parlano non è solo un racconto autobiografico, è uno spaccato di sensazioni, paure, emozioni e rinascite, è uno squarcio di vita vera, vissuta, in cui il lettore viene immerso completamente, e grazie a cui chiunque può riconoscere la forza della vita, nonostante tutto.
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Le stanze delle donne – Le cose che ci fanno stare bene
“Le stanze delle donne. Le cose che ci fanno stare bene” è un’iniziativa che, in pochi mesi, ha raccolto tante storie, tutte diverse, tutte significative. Sono interviste che hanno spaziato tra professionalità, età, esperienze molto diverse fra loro, unico fil-rouge delle storie le tre domande poste da Focus:
1) Come stai vivendo questo tempo in modalità smart working nel ruolo di donna, professionista e/o madre?
2) Quali sono, dal tuo punto di vista, le abilità necessarie che stai maggiormente tirando fuori come donna e che sono utili, ora?
3) Quali sono le cose che ti fanno stare bene?
Con questo testo si vuole condividere con il maggior numero di lettori possibile uno spaccato del mondo professionale e privato in un periodo difficile che ci vede tutti coinvolti, ma da un punto di vista certamente molto speciale: quello delle Donne! Da loro è emersa una grande voglia di affrontare il cambiamento come nuova opportunità. -
Matilde Serao a Eleonora Duse. Lettere
Matilde Serao ed Eleonora Duse. Due amiche, due donne, ma anche due figure storiche importanti che hanno segnato entrambe, pur se in maniera diversa, lo scenario culturale e sociale di uno scorcio del primo Novecento. E Matilde Tortora, consapevole del rilievo che tali personaggi ebbero nella vicenda culturale italiana del secolo scorso, ha deciso di riportare, indagare e travasare sulla pagina scritta quest’incontro spirituale, umano, oltre che letterario. Lo ha fatto proprio tramite altre pagine vergate: la fitta corrispondenza tra le due donne, documenti significativi e testimonianza veritiera di un legame profondo che si andò instaurando nell’arco del primo ventennio del Novecento. La perizia filologica con cui la Tortora ha compiuto questa ricostruzione va di pari passo con una ricerca storica caparbia e attenta, ma sempre rispettosa e fedele. E se l’esito di tutto ciò è rappresentato dagli aspetti, per così dire, “istituzionali” delle due figure, la curiositas che ha accompagnato l’indagine è riuscita a far emergere anche il lato più autentico e privato della Serao e della Duse, messe a confronto tra loro e in relazione all’evolvere di un’epoca. Una scambio di missive, molto probabilmente solo un’esigua parte, quella rimasta, che si muove, toccando gli estremi della confessione muliebre e dell’intimità di un affetto sincero, da un parte, e quelli della lucida coscienza del momento storico vissuto e di una sua acuta critica, dall’altra. Ed è così che nelle epistole tornano numerosi ed energici interrogativi, nonché l’aurorale tema di una rinascita personale e professionale, condivisa sia dalla giornalista che dall’attrice. -
Incomprensioni
Il libro
Roberto de Tilla, presidente dell’associazione “Forum della cultura cristiana”, raccoglie tra le sue Incomprensioni, pensieri generati da situazioni vissute nella sua vita; il focus è relativo al periodo attraversato dal pianeta, con l’epidemia da Covid-19. Il suo lavoro è una raccolta di idee e parole, pensieri, alcuni dei quali esposti durante i convegni del Forum, di un uomo colto e religioso che affronta tematiche delicate con saggezza ma, al contempo, modernità, dimostrando di riuscire a seguire lo scorrere del tempo, mantenendo ben saldi gli antichi valori. È un flusso. Un flusso di espressioni del sé, relazionate al mondo, a Dio, alla società e all’economia… è una costante e continua espressione di intelligenza sostenuta da un affascinante bagaglio culturale. Citazioni di grandi opere, riferimenti biblici, articoli, film e musica contornano, infatti, tale scenario intellettuale.