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Voci da Pian dell’Oro
Il libro
Vivere vuol dire fare esperienze, avere il coraggio di mettersi in gioco con gli altri e seguire il ritmo della natura. Significa anche essere capaci di crescere, trovare il proprio respiro, scoprire i talenti, coltivarli e poter seminare più umanità nel mondo. Il cammino delle donne di Pian dell’Oro può rappresentare un modello. Le loro voci sono un caleidoscopio di vita.
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Eravamo liberi
Il libro
Sono gli anni della soluzione finale del problema indiano. Chumani, figlia del popolo Oglala, cresce nel sangue e nel dolore. La scoperta dell’oro nelle Black Hills è la fine della libertà per il popolo Sioux. La speranza è la fuga, in Canada, accompagnata dagli affetti della sua vita: la sua amica del cuore, Stella che Balla, suo fratello, suo figlio, il caro amico Dolce Vento, il suo sposo Cavallo che Scalcia. È una breve illusione; riportata in America, Chumani è di nuovo in fuga. Chumani e il suo popolo, pietre rotolanti in un baratro profondo come l’infinito.
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Racconti europei di fate e d’acqua
Il libro
Il libro, realizzato nell’ambito del progetto “Living in Europe: on highlands and lowlands”, è il risultato della cooperazione fra la scuola primaria di Lodi Vecchio, la scuola danese di Nysted, la scuola tedesca di Elz e le scuole olandesi di Koudum, Molkwerum, Stavoren e Workum. È una raccolta di leggende e racconti popolari, rielaborati dai bambini, che parlano di fate, d’acqua, di montagne e di profondità marine. Le illustrazioni sono state pensate e disegnate dai bambini coinvolti nel progetto. Loro stessi hanno scelto di lasciarle in bianco e nero, per consentire ai compagni più piccoli di colorarle. In questa versione italiana ogni racconto viene presentato dapprima in italiano con le illustrazioni, poi in inglese e successivamente nella lingua originale. Il progetto “Living in Europe: on highlands and lowlands” ha ottenuto:
− il primo premio al concorso europeo eLearning Awards 2006, organizzato da European Schoolnet;
− il primo premio nella categoria e-learning al concorso eContent Award 2007, organizzato dal Politecnico di Milano e da Medici Framework;
− il premio del Presidente della Repubblica al Global Junior Challenge 2007, organizzato dal Comune di Roma con il patrocinio del Presidente della Repubblica;
− il premio Poste Italiane al Global Junior Challenge 2007, organizzato dal Comune di Roma con il patrocinio del Presidente della Repubblica.
Hanno collaborato alla realizzazione del libro
Nysted Skole, Nysted (Danimarca): ins. Eva Carstensen.
Erlenbach Schule, Elz (Germania): ins. Diana Heckl.
Istituto Comprensivo “A. Gramsci“, Lodi Vecchio (Italia): ins. Francesco Zanaboni, ins. Alessandra Coppoli, ins. Maria Luisa Bosi.
School‘t Swannenêst, Molkwerum (Olanda): ins. Kitty Bruno Franse.
School De Skutslús, Stavoren (Olanda): ins. Klaske de Vries.
School It Finster, Workum (Olanda): ins. Anita Tepsta.
School it Grovestinshôf, Koudum (Olanda): ins. Tonny Fabriek.
www.europe4kids.it è il sito web del progetto
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Punto di svolta
Il libro
Francesco Serrani è di origini borghesi e insegna con passione in un liceo. Ormai prossimo ai cinquant’anni, attraverso ripetuti flashback riavvolge il nastro della sua vita, facendo riemergere alcuni episodi dei tumultuosi anni ’70, che lo hanno visto protagonista insieme ai suoi amici, e che sembrano bussare alla sua porta carichi di interrogativi che lo turbano. Ne segue, così, un’autoanalisi volta quasi a restituire identità a pensieri e sentimenti sconnessi o poco decifrabili. Dentro questa tana di indolenza egli riadatta il lavoro, gli interessi per il jazz e per la poesia, le confuse ambizioni e l’istintiva avversione verso il bilanciamento tra pulsioni e limite, avversione che contamina di ambiguità anche il rapporto con il figlio Luca e la sua compagna Sara, con la quale il non detto è pietra angolare. Gli stralci di ricordi, che si alternano alla quotidianità, sono accomunati dal fil rouge dell’amicizia con Piero, rapporto che si irrobustisce nel tempo, e dove l’iniziale diffidenza generata dalle diverse origini si tramuta in un equilibrio relazionale quasi perfetto. Alessandro Antonaia firma un romanzo che, sullo sfondo delle piazze pullulanti di vigorose passioni e di nebbiosi traguardi, delinea una moltitudine di distinti profili psicologici ricchi di affascinanti e contraddittorie sfaccettature.
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Graffi e Scintille
Il libro
“Graffi” e “Scintille” sono due accadimenti che si somigliano, il primo ti lascia sulla pelle tutte le ferite inferte, dall’unghia del tempo, e il secondo è esplosione di gioia, piccole perle, a formare un diadema in bilico tra il Ricordo – che non è mai un rimpianto – e il Quotidiano – che, a una certa età, diviene stupore e ricchezza. Comunque sulla pelle resta tutta la geografia del tuo personalissimo viaggio. Il linguaggio utilizzato in questa silloge è subordinato a un intimo principio etico, come se il mondo perdesse le sue certezze e le “sopportasse”, non come sventure ma come semplici “pietre d’inciampo”.
Dalla Prefazione di Susanna Mangiavacchi
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QUARANTOTTO
Il libro
Cos’è il “quarantotto” per i napoletani! Certamente non solo “’O muorto che parla” da giocare al lotto, ma rappresenta quel 1848, momento storico di profondo sconvolgimento politico che riguarderà non soltanto Napoli ma l’intera Europa. Gli avvenimenti successivi e conseguenziali porteranno al disfacimento del Regno delle due Sicilie non solo come entità politica ma anche come realtà finanziaria. I successivi anni d’Unità d’Italia fecero conoscere al Sud un fenomeno noto, fino ad allora, solo al Nord: l’emigrazione! Un “Quarantotto” fu per i marsicani il prosciugamento del lago Fucino, capace di sconvolgere l’ambiente naturale climatico. E, ancora, liberarsi dal vassallaggio con l’Eccellentissima Casa Torlonia e passare ad una democrazia terriera. I protagonisti di questo nuovo viaggio senza tempo vivranno questi momenti storici: Nicola, pronto al sacrificio per i suoi ideali di libertà, Tommaso coinvolto suo malgrado in tristi avvenimenti. E Graziella immersa nel bel mondo di paillettes e lustrini ed Elisabetta vittima di un matrimonio “bianco”.
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Per mano dell’uomo
Il libro
Capri, 2019. Stefania, giovane e brillante imprenditrice napoletana, decide di porre fine al suo matrimonio costringendo Lorenzo, il suo amante, a eliminare suo marito, un noto farmacista dell’isola. Stanco di un rapporto divenuto oramai tossico e compromettente, Lorenzo l’asseconda in questo folle piano, ma qualcosa di inatteso scuote le coscienze delle persone coinvolte. Torna l’ispettore Marco Lombardo che si ritroverà nuovamente catapultato in una situazione complessa e ambigua, impegnato sia a riappacificarsi con il proprio passato, sia a mettere a nudo le debolezze e le malvagità dell’animo umano.
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L’amore che non accade
Il libro
Il romanzo, di chiara natura introspettiva, si dipana rispondendo a tutte le caratteristiche di un’opera di narrativa dove la riflessione interiore del protagonista prevale sullo svolgimento dei fatti, che gli presentano prove continue di maturazione da affrontare, quali il rapporto con il mondo degli adulti, il primo amore spesso non corrisposto o un cambiamento radicale quale un trasferimento. L’autrice offre squarci di mondi interiori, le cui sfide richiedono il coraggio di attraversare e superare l’irrisolto che spesso abita il cuore dell’uomo.
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Il mistero della montagna
Il libro
Agli inizi degli anni Novanta, in un piccolo paese di montagna, un bambino scompare nel nulla mentre passeggia con i genitori. Gli inquirenti cominciano a seguire il caso, non si danno una spiegazione. Mistero fitto. Dopo giorni di ricerche senza esito, il bambino non viene ritrovato. Tra i militari della stazione locale, due di loro, contravvenendo agli ordini ricevuti dai superiori, decidono di cominciare a raccogliere privatamente elementi per scoprire la verità. Dopo svariate ricerche, indagini e conversazioni raccapriccianti, i militari giungono a un’amara scoperta, una rete corrotta e malata che viene a galla svelando un male agghiacciante.
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Ricette e Ricordi di Nonno
Il libro
Come tutti i nonni, Nonno Angelo ha sempre avuto molto da raccontare e da insegnare. Nato in Italia, è emigrato in America per costruire il proprio futuro. Il suo non è stato un viaggio semplice ma lo ha affrontato con determinazione, una qualità che da sempre lo ha contraddistinto. Questo, dunque, non è un semplice libro di ricordi, bensì una vera e propria eredità di Nonno Angelo. Le ricette, da considerarsi ibride per la grande influenza culturale italoamericana, rappresentano la grande tradizione culinaria che, con grande passione, la famiglia Iovine continua a portare avanti. Non sono solo ingredienti e preparazioni, si tratta di un vero e proprio stile di vita. Lo stile di vita Mediterraneo di Angelo Iovine.
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Napoli, “Antiqua Neapolis”
Il libro
Sono stati scritti fiumi di parole su Napoli, sui suoi mille aspetti folcloristici, sulle tante leggende legate alle Chiese, ai monumenti, ai personaggi storici, sulle molteplici opere architettoniche che inaspettatamente in ogni angolo della città si incontrano, sul vario e mozzafiato panorama. Napoli, infatti, nonostante il degrado di alcune zone e la microcriminalità, affascina per la gioia di vivere e la povertà che insieme albergano un po’ ovunque, per la ricchezza inestimabile di tesori artistici e per lo spirito solidale ed estroverso tipico dell’animo napoletano, del “grande cuore di Napoli”. Innamorato della sua città d’adozione, l’autore, dopo la pubblicazione con Graus nel 2022 di “Napoli, antica Partenope”, non poteva non offrire ai lettori questa raccolta, che completa ed integra la precedente, arricchendola con la descrizione dei sette castelli, che resero Napoli una delle poche città al mondo con un ottimo sistema difensivo, dei palazzi storici, la cui maestosità e il cui splendore lasciano il visitatore senza parole, delle antiche Porte sopravvissute e dei varchi scomparsi della cinta muraria dell’antica Napoli. Una particolare attenzione lo scrittore dedica ai “Quartieri spagnoli”, scacchiera di caratteristici vicoli, che nascondono Chiese e Palazzi straordinari ed una magia sconosciuta alla maggior parte dei napoletani. La trattazione dell’opera è piacevole ed avvincente, in quanto non segue un rigido schema tematico o cronologico, ma punta sulla brevità dei capitoli ed alterna a descrizioni storiche ed architettoniche, brani che scaturiscono dalla fantasia dell’autore, dalle “curiosità” e dalle leggende, basti pensare all’impiccata della Vicaria, alle anime inquiete dell’Albergo dei Poveri, alla cella di fra’ Agostino da Miglionico, al miracolo delle albicocche di San Giovan Giuseppe della Croce nel convento di S. Lucia al Monte ed alla poco nota storia che lega l’ordine dei Templari alla villa “La Decina” ai Camaldoli.
Maria Micelisopo
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Sulla pelle e nel cuore. Quei bravi ragazzi che uccidono
Il libro
Giulia, Chiara, Antonella, Sara, Melania, Roberta, Elena, Stefania, Maria, Fabiana. Sono nomi di donne uccise per mano di chi diceva di amarle. Sono nomi comuni, e noi conosciamo i loro volti sorridenti solo quando il loro sorriso è stato spento per sempre. Quale legame c’è tra queste donne accomunate dallo stesso tragico destino? Nelle loro esperienze di vita esiste un identico copione che rivela i segnali di una relazione malata. Storie di giovani vite spezzate che hanno riempito le pagine più buie della cronaca di questi ultimi vent’anni. Questo saggio racconta non solo la sofferenza delle donne vittime di violenza, quelle che hanno lottato invano, quelle che non ce l’hanno fatta, ma raccoglie anche il grido di chi è sopravvissuta. La paura di non farcela, le sentenze avvilenti, le battaglie quotidiane contro il silenzio, il senso di frustrazione, di ingiustizia, di vergogna, e lo sforzo per denunciare, il timore di sentirsi poi abbandonate, la fatica di ottenere giustizia e risarcimenti e, ancor più, quello di sopravvivere al trauma e di ricominciare a vivere. Una parte del testo è infatti dedicata agli strumenti che la legge offre nel contrasto alla violenza di genere. Solo nel 2023 le vittime di femminicidio sono 118. Dietro questi numeri ci sono genitori, figli fratelli, sorelle, amici. L’Italia intera che piange. La violenza sulle donne non è una faccenda privata, qualcosa che riguarda le altre donne. È necessario comprendere che la loro esperienza può riguardare chiunque. Può essere anche la nostra. Come la nostra deve essere questa battaglia. Qualunque cosa abbia a che fare con la violenza non si può e non si deve chiamare amore.