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La pancia pensa
Quanto ci conosciamo? E come viviamo la nostra vita? Due domande in cui prima o poi ognuno di noi si imbatte. L’errore comune è trovare le risposte solo da un punto di vista mentale, tralasciando i segnali che il nostro corpo ci invia quotidianamente. Per iniziare a conoscersi, bisogna intraprendere un percorso che parte dall’esterno, iniziando a comunicare con il proprio corpo, capirlo e interpretarlo. Ogni giorno, ogni individuo inizia la sua giornata di routine, la quale può comportare malessere psichico e fisico con il susseguirsi di settimane piatte, senza stimoli o energie. E se vi dicessi che esiste un modo per trasformarle nell’esatto opposto? Un modo che richiede un unico sforzo: imparare. Imparare a fidarsi ed affidarsi. Ad ascoltarsi e non sottovalutare le richieste del proprio corpo, al contrario, imparare a rispondere ad esse nel modo giusto. Ed è proprio in quel momento che il benessere del corpo incontra una distensione mentale ed emotiva, capace di rendere la routine e la stanchezza solo un vecchio ricordo.
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Napoli, antica Partenope
Come tasselli di diversa forma, colore e, talvolta, materiale contribuiscono a creare splendidi mosaici, così dall’intersecarsi di credenze popolari sacre e profane, di storia e tradizioni, di racconti mitologici e folcloristici, di capolavori d’arte e di bellezze paesaggistiche emerge l’immagine di una Napoli dalle mille sfaccettature. I tasselli, però, sono talmente tanti che spesso anche chi dalla nascita è vissuto nella bella città partenopea non li conosce tutti e non sa ricostruirne l’origine, la storia, l’ubicazione. Forte dell’amore che lo lega alla sua Napoli, città non d’origine ma d’adozione, l’autore ci conduce in questo intricato mosaico di tessere, alternando narrazioni brevi, ma sempre ricche di curiosità. Un siffatto susseguirsi di capitoli relativi ai più svariati argomenti fa sì che chi legge non si stanchi, né si annoi mai, anzi si appassioni sempre più alla lettura. Dalla fondazione di Napoli il 21 dicembre del 475 a C. sull’isolotto di Megaride, dove si narra vi sia la tomba della sirena Partenope, di cui lo scrittore descriverà poi l’incontro con Ulisse nella baia di Salerno, si passa, quindi, alle grandi innovazioni durante il periodo borbonico, al primato di Napoli nell’arte serica, a leggende legate alla superstizione popolare quali quelle del “munaciello”, della “bella Mbriana”, del “monacone”, dell’“anima pezzentella di Lucia”, a mestieri antichi e caratteristici quali quello del npostiglione e del suonatore di pianino, alle festività ed alle storie miracolose legate alla Chiesa di S. Maria di Piedigrotta, di San Gennaro, della Basilica di Santa Maria del Carmine Maggiore. Sullo sfondo di tali racconti, per dirla con l’autore, “compare spesso la principale caratteristica della personalità partenopea, ossia la spontaneità, presupposto della solarità che contraddistingue sempre tutto ciò che porta il marchio Napoli” e che caratterizza, in particolare, alcuni “divertenti” personaggi, quali il professore Procolo Catello Diotaiuti, il marito musicista restituito ed i venditori di taralli “nzogna e pepe” e di “broro ‘e purpo”.
Maria Micelisopo
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Psicoanalisi del sollievo
Sentire e sentirsi tra ricordi o immagini mai vissute. Scoprire e riscoprirsi nei lunghi sospiri tra una pausa e il punto e a capo. Perdere e perdersi tra i versi che danno voce a pensieri mai detti né conosciuti. Un viaggio alla scoperta di se stessi; un percorso introspettivo e coraggioso che impone sentieri interminabili e tortuosi che non lasciano spazio a scorciatoie. Strade senza uscita d’emergenza, strade senza certezza né fine. E quando pensi di essere arrivato al capolinea pronto ad abbracciare il risultato della tua lunga ricerca, è lì che ricomincia la fatica, ed ogni volta, ad ogni passo, sprofondi e rinasci. Il paradosso dell’Io nascosto tra questi versi si insinua tra le sensazioni di vuoto, libertà, morte e rinascita. Sembra nulla, ma nulla è come sembra. C’è morte nell’essere vivi e vita nell’essere morti. Una raccolta di frammenti, di contrasti, incertezze e rimorsi di un’anima tormentata da se stessa, che si spoglia e mette a nudo la sua essenza. Abbandonare o abbandonarsi: questo il primo passo alla scoperta di se stessi.
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SUGGESTIONI e VERITÀ
SUGGESTIONI e VERITÀ offre, in dieci racconti, una compiuta riflessione sulla memoria dei sensi e sul permanere del vissuto, capaci di unire in maniera armoniosa e indissolubile luoghi e tempi apparentemente lontani. Per quanto cambino i secoli e le generazioni, infatti, certi valori resistono immutati, fungendo da punto di riferimento imprescindibile per ogni essere umano. Il paesaggio in cui si muove l’uomo è quello napoletano, con le sue bellezze e la sua atemporalità, muto contraltare all’effimera vita dei singoli e dell’umanità intera. Ogni luogo non è, però, mai realmente separato dalle emozioni umane, ma di esse è sempre proiezione e completamento. Il confine tra reale e immaginario è labile e, nel regno dell’onirico, si assottiglia fino a scomparire come magistralmente sottolineato dalla preziosa illustrazione ad acquarello su carta, realizzata in copertina dall’artista internazionale Federica Rampazzo.
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L’amore violato
Marta, una giovane e diligente studentessa universitaria, dalla tranquilla vita di periferia si ritrova catapultata in un mondo a lei del tutto sconosciuto in seguito all’incontro fortuito con Fabio. Conoscerà l’amore, ma anche il lato più intraprendente di sé. Lo stesso destino, infatti, che ha favorito l’incontro tra i due sembrerà opporsi alla serenità della donna, dando vita a dubbi e interrogativi senza risposte. Gli eventi che Marta sarà costretta ad affrontare la accompagneranno in un viaggio interiore, in cui la sua determinazione si rivelerà l’elemento imprescindibile per la rinascita dopo una serie di ferite impresse nel suo cuore. L’autrice analizza le imprevedibili dinamiche dell’amore, sentimento intenso e complesso per il suo bagaglio di gioie e dolori, offrendo al lettore sorprendenti squarci dell’animo umano.
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Il silenzio dellʼUniverso
Hazel ha un dono sinistro, inspiegabile. Può viaggiare in modo incontrollato tra le dimensioni, tra realtà alternative. Tutte ugualmente vere. Tutte ugualmente false. Una condanna, una beffa ordita dallʼUniverso, che porta la protagonista del libro a svegliarsi in luoghi e tempi sempre diversi. Come nel 1996, quando la Terra ha ormai le ore contate a causa dei cambiamenti climatici e di una pioggia di asteroidi che colpirà il pianeta, annientandolo inesorabilmente. Per Hazel, invece, è soltanto lʼinizio di un altro sogno. O forse di un nuovo incubo. Nellʼassordante silenzio di un circolo vizioso destinato a ripetersi, fra visioni ndi morte e macabri personaggi sovrannaturali, lʼimminente fine del mondo diventa, così, il pretesto per la creazione di un romanzo che attraversa diversi generi letterari e che analizza le mille sfaccettature della natura umana. Fallace, disordinata, egoista, predatrice e, pur tuttavia, capace ancora di inaspettati slanci di generosità. In questo scenario apocalittico, si muove unʼumanità decadente e sbandata, proprio come lo sono i ragazzi che Hazel incontrerà lungo il suo cammino e a cui si unirà per un ultimo, disperato, viaggio on the road attraverso la peccaminosa, perversa, contraddittoria, America. Ma è davvero la fine di tutto o è semplicemente il racconto, la narrazione, di una mente malata, di una bugiarda patologica? Ai lettori il compito di scoprirlo, sfogliando le pagine di un testo insolito, spiazzante, feroce, dove ogni cosa è al contempo veritiera e ingannevole. Persino il nome della protagonista.
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Quaranta
La raccolta Quaranta è una scelta di quaranta piccole liriche riunite in occasione dei quarant’anni dell’autrice. Un punto di svolta nella vita della Donna, Mamma, Medico e artista che da sempre concilia affetti, doveri e passioni nel tentativo di restituire un segnale di cambiamento nella società. L’impegno civile e la vita privata non sono esclusi dalle liriche dalle quali traspare l’anima dell’artista che si dona al suo pubblico.
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La lettera di Ari
Era ormai quasi buio, pensavo ai re Magi che si apprestavano alla venuta di Cristo e speravo che portassero terra e pane a tutti gli uomini che, come me, non trovavano la via; speravo che almeno quella notte Dio fosse generoso e lasciasse che gli angeli vegliassero sugli uomini di cattiva volontà. Il miracolo non era più avvenuto per centinaia di anni, perché forse non lo si era meritato, o forse avveniva senza sosta e non si aveva occhi per vederlo. Ad ogni modo, pregavo che si compisse di nuovo quella sera, pregavo affinché in questo tempo di miseria gli uomini potessero ricordare. Pioveva impetuosamente e i vetri della finestra si erano decorati con striscioline di minuscoli brillanti, mentre splendevano a miriadi le luci della cittadina, ma più forti e più intense erano quelle gocce d’acqua sui vetri spogli.
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Orfani Emozionali. I Bambini senza Tempo
Nel clima di grandi cambiamenti d’epoca, la protagonista, immersa nelle riflessioni sulla vita, racconta il suo viaggio virtuale nel tempo. Durante l’avventura, Marta accumula un importante bagaglio di conoscenze, esperienze e sensazioni che porta con sé nella realtà del XXI secolo. La pandemia diventa l’occasione unica di rinascita a livello individuale e globale. L’incontro con le celebri personalità del passato (Claude Monet, Salvador Dalí, Albert Einstein, Sigmund Freud, Frida Kahlo, Walt Disney, Leonardo da Vinci e Nikola Tesla) introduce tematiche di grande attualità. Attraverso l’insegnamento degli “orfani emozionali”, dei bambini senza tempo o geni universali, emergono le prospettive nascoste, fondamentali nell’attraversare questo periodo di passaggio e abbracciare la nuova realtà che sta emergendo dalle macerie. Infine, al termine del viaggio, la protagonista desidera condividere le sue considerazioni ed elaborazioni a livello globale. Dà una nuova visione, l’alternativa sana nel tentativo di contribuire a edificare delle basi solide per un futuro migliore, partendo dalla condizione individuale.
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Baumafia – Operazione Kolosseum
Nelle fila malavitose di Catania militano Diego Palumbo, Nando Romano e Paolo Vitale. Quando Paolo perde la vita in un affare di spaccio finito male, gli altri due si danno alla fuga. Si rifugiano in Germania, presso Antonio Russo, noto mafioso siciliano emigrato a Colonia. Qui, Diego e Nando continuano i loro loschi affari, stringendo pericolose alleanze e originando nuove opposizioni interne alla Baumafia, organizzazione criminale italiana in terra tedesca. Sulle loro tracce è il commissario Emanuele Sannino che, con la collaborazione della polizia tedesca capitanata da Laura Weber – con la quale instaurerà un rapporto particolare –, mette in campo l’operazione “Kolosseum”.
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Nell’aria, stanotte
Dopo essere stata lasciata dal suo compagno, Lisa scopre di aspettare un bambino. Attanagliata dai dubbi, decide infine di tenere nascosta la sua gravidanza, finché un giorno dal nulla Conrad busserà di nuovo alla sua porta. Nell’aria, stanotte racconta la vita di una giovane donna alle prese con la maternità, un lavoro che esige la sua presenza e una relazione travagliata, velenosa. Tra il successo sul piano lavorativo e gli imprevisti risvolti familiari, gli eventi si susseguono convulsi, esortando al cambiamento, non solo di Lisa. Avviluppati in una fitta rete di dolori e conflitti, infatti, i personaggi impareranno a proprie spese che, se è vero che nessuno si salva da solo, il primo passo lo si compie necessariamente da sé.
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Storie di una ragazza qualunque
Francesca è solo una bambina quando si rende conto di vivere in un contesto familiare diverso dagli altri: un padre assente e del tutto disinteressato a sua figlia, una madre fragile e succube. Questa precoce presa di coscienza la spingerà a cercare altrove l’affetto di cui ha bisogno. Il traboccante desiderio di comprensione e di amore di una bambina alle soglie dell’adolescenza si riverserà sulle sue amiche e sui suoi nonni. Crescendo, però, il percorso di Francesca si rivela essere tutto in salita, e spesso è proprio sulle sue fragilità che le persone che incontra lungo il suo cammino faranno leva. Quella di Francesca è una vita dura, fatta di abusi e di abbandoni, di sbagli e di redenzione, una vicenda aberrante eppure verosimile. Una storia unica e al tempo stesso “qualunque” perché potrebbe essere la storia di tutti noi.