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    Ego sum

    13,50
    Delitti macabri e spettacolari si consumano all’ombra del vulcano, nella magica isola. Per ogni omicidio si ripete il medesimo rituale fatto di sangue, strazio e sadismo. L’affascinante maresciallo Lococo e la sua squadra seguono le indagini. Si addentrano nei fatti fino a farne parte, diventano pedine del killer e, in fine, prede, le più prelibate. Il mistero si scioglierà? Il carnefice verrà incastrato? Ma… non sarà tutto come sembra.
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    Traiettoria di una stella rissosa

    13,50
    Il saggio prende spunto dalla creatività di un genio precoce, diventato emblema della moderna visibilità mediatica, al fine di riflettere sui mutamenti del costume concomitanti all’avvento, alla crescita e all’evoluzione della stella rissosa rispondente al nome di Vittorio Sgarbi. Chi scrive su di lui si trova a dover rendere conto di casi limite, di litigi e insulti, ingiurie via etere e carta stampata, ricorsi in tribunale, condanne per diffamazione e appelli a prescrizioni ininfluenti, reiterazioni d’intemperanze anche fisiche in un tourbillon collerico cui diventa necessario applicare il medesimo filtro che si applica alla disciplina del wrestling.
    Studiando la parabola di questo astro dalle molte sfaccettature non si può trascurare la singolarità che ha reso Vittorio Sgarbi il campione di un genere di grande attualità nell’ambito della nuova frontiera televisiva, acutamente denominato da Pascal Schembri: tivùmachia. La tivùmachia è una forma di comunicazione catodica che si basa sulla distruzione della comunicazione e sui tentativi di ripristino della stessa da parte di un arbitro scientemente svogliato. Il saggio di Schembri ne sviscera i meccanismi con vivace acutezza e tratteggia un ritratto che sconfina talora nell’analisi antropologica della “società dello spettacolo”.
    Marco Ongaro
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    Oltre il buio

    13,50

    La luce e l’ombra. Il giorno e la notte. Uno sguardo nell’animo e oltre l’orizzonte. Sono liriche dell’incomunicabilità che cercano una comunione di spirito, attraverso i suoni, uno sguardo, i colori.

    Una voce senza eco, le cui parole si odono tumultuose nel cuore.

    Il nulla, non come assenza o vacuità ma come un cammino sull’orlo dell’abisso, teso alla luce, alla speranza.

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    Il gran Visir

    13,50

    Cerca le sacre spoglie del tuo signore terreno,faraone del basso e dell’alto Egitto. Cercale nel luogo a te destinato in qualità di Gran Visir del faraone tuo. Da lì attraverso ciò che mai fu mio accanto a lui, mio amato sposo, troverai la strada che ti condurrà all’immenso suo tesoro situato nella settima grande granaglia …

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    Senza pelle

    13,50

    Due realtà, due età, due vite che si incrociano, si sfiorano, si toccano, si incastrano senza lasciarsi più. Due anime e due pelli assetate di sesso e d’amore, di quell’ “amore fine a se stesso, l’amore totale e dedito”.
    L’amore e la passione che possono essere repressi “in una pelle che non era la sua”, o apparire così totalizzanti, che una volta privi ci si sente “senza pelle”.

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    Portati dal vento

    13,50

    Dalla Germania a Napoli, un viaggio esoterico e magico, alla scoperta di antichi misteri. Oggi, i gemelli Paolo e Francesco, insieme a Renate, cercano i loro padri, misteriosamente scomparsi tanti anni prima, vittime dei principi e delle teorie alla base di una parte della dottrina nazista, volta a ricercare le origini arcane della razza ariana. Dal castello di Wewelsburg all’Antro della Sibilla Cumana, riusciranno a ritrovare e perdere il loro passato e il loro presente.

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    Il foglio bianco

    13,50

    Intensa, dettagliata cronaca autobiografica che non nasconde i toni dell’inchiesta e, soprattutto, si prende la responsabilità intellettuale di puntare i riflettori  su episodi che, nel corso degli anni, hanno irrimediabilmente compromesso la salute fisica e psichica di un autore lucido, schietto, che parla di sé in prima persona. Tra politica, sanità, pensioni e legalità, Il foglio bianco non è solo la brutta storia di un italiano, di un lavoratore vittima di mobbing, col sudoku in tasca e tanta voglia di raccontare, ma anche la testimonianza di un cittadino consapevole che ha l’ambizione letteraria e sociale di denunciare a voce alta, a nome di un popolo, i soprusi subiti.

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    Del comunicare e dell’informare

    13,50

    Un libro non semplice, ma allo stesso tempo didascalico. Scritto con un linguaggio tecnico e accademico. Quello compiuto dall’autore è un esercizio culturale difficile per spiegare la distinzione tra comunicazione e informazione. E, di conseguenza, quale sia la differenziazione di ruolo tra i comunicatori e i giornalisti. Il tutto è arricchito da dotte citazioni di esperti e studiosi. Nel volume è denunciata anche la vera e propria “ignoranza” di tanti amministratori pubblici e altrettanti alti dirigenti delle burocrazie pubbliche in materia, spesso impegnati nella costruzione di fantomatici ed onnicomprensivi uffici di comunicazione, peraltro non previsti dalle norme, a cui tutto è demandato nella più totale confusione. Il lavoro dell’autore serve a prendere atto anche che la legge 150 del 2000 non è riuscita a sciogliere i nodi, a chiarire gli ambiti e le competenze,a far riconoscere e valorizzare – come era nei suoi obiettivi – le professionalità che pure ci sono, e non poche, negli ambiti della Pubblica Amministrazione.

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    I brindisi che ho in mente

    13,50

    Un’interessante panoramica di approccio storico del percorso e dei significati assunti dall’uso del brindare, funge da sfondo alla raccolta di brindisi elaborati dall’autore in relazione agli aspetti cruciali dell’esistenza umana. Il testo, attraverso una serie di interessanti e famose citazioni, si traduce in un invito alla rivisitazione del “brindisi moderno” attraverso il recupero dei valori classici.

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    Manuale di genealogia

    13,50
    Snello, pratico manuale di introduzione ad una scienza di ampio respiro e di innegabile interesse culturale e sociale: la genealogia. Rivolto a chiunque desideri cimentarsi in un lavoro contemporaneamente di ricerca attiva ed a contatto diretto con tradizioni e radici, il saggio si articola in una parte strettamente trattatistica sulla storia della genealogia attraverso i secoli ed, in aggiunta, un’appendice ampia ed esemplare che più approfonditamente illustra il modus operandi del genealogista.
    Superando tecnicismi e settorialismi, un volume che promuove valori, quello della tradizione e della ricerca di sé attraverso l’altrui vissuto, essenziali e sicuramente familiari a qualsiasi lettore.
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    Il mistero della moneta sannita

    14,00

    Dedicato all’universale umano, il romanzo di Gaetano Sabatino s’invera, per autentica passione, nella terra di pietra e d’acqua gelosamente sannita. Rende onore al divenire civile dell’uomo che ha sacre: la vita, regola e desiderio; la fierezza dei padri, sete e sorgente di libertà; la dignità di un popolo consapevole delle ineludibili, forti e giuste radici dell’esserci e dell’appartenerci. Chi narra, celebra conciliate natura e cultura; predilige il sapere che offre gli occhi per vedere; ri-dona-al cuore la memoria, nel senso del ricordare, a chi non disimpara a sperare.

    Non occorre una consolidata dimestichezza con l’iconografia del Sannio della memoria archetipa per cogliere, a lampo d’occhi, la connotativa appartenenza dell’eroe che lo scultore Antonio Tommaselli ha suggestivamente intuito indomita larva guerriera, decisamente intesa alla vittoria. È mitico emblema sannita. Evoca appieno Egnazio Gellio nella verticale purezza essenzializzata del perimetro figurale, nel gesto che sigla deciso lo slancio nell’assalto di strenuo vigore energetico, cui dà sostanza l’acciaio corten, inosiddabile a sfida degli elementi. Il guerriero è sannita nell’essenzialità dello scudo e della lancia salda nella destra, nel respiro d’istinto, nell’oro delle tre ondose piume di cui è ornata la visiera ideale. È nudo nella corazza del suo coraggio; è pronto a farsi feroce drago in guerra, per poi ritrovarsi, in pace, paziente domatore di pietrose zolle, rese fertili e vinte con le quotidiane armi da lavoro e la fatica dell’erpice.

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    Maratea – Il sogno di una cosa

    14,00

    Emblema di quel Sud dove il bene comune viene vissuto come ostacolo per la realizzazione dei propri interessi personali, Maratea, il suo fascino e bellezza, sono l’oggetto delle considerazioni dell’autore che ha assistito, dagli anni ‘70 ad oggi, ai mutamenti non sempre positivi di quello che dovrebbe essere preservato come angolo di paradiso. Sorretto da un tono critico – accompagnato da una nota costante di ironia – il libro affronta nodi e problemi del territorio, mettendone in luce le grandi potenzialità.