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    Indian Napoli

    15,00
    Lunedì. Un incidente. Una guardia giurata muore precipitando in una scarpata con la sua auto di pattuglia. L’ispettore Romano e il suo vice ispettore Ajello, mossi dal sospetto che si tratti di una morte misteriosa, avviano le indagini. Con l’aiuto di una giornalista ficcanaso, riporteranno alla luce la fitta trama di relazioni compromettenti e di crimini che hanno come unico movente il dio denaro. Tra segreti inconfessati, scoperte dolorose e vita quotidiana, il passato torna a scuotere l’animo dei protagonisti, accompagnandoli verso la risoluzione del caso, sullo sfondo di una Napoli tribale, o meglio Indian Napoli, “la città degli indiani […] dove le tribù si affrontano lasciando i morti dove capita”.
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    L’amante di Cristo

    15,00

    L’amante di Cristo è una mescolanza di realtà e fantasia, l’intera vicenda narrata elaborata su diversi episodi realmente accaduti, svoltasi in luoghi esistenti, e i cui personaggi principali rimandano a figure verosimili, tra cui: il cardinale Hòffemberg, la piccola Ilaria, il ras politico Giuseppe Palmieri, don Luigi, sacerdote assassinato dalla camorra.
    Indiscutibilmente vera è la forza morale di monsignor Raffaele Nogaro, vescovo emerito di Caserta, difensore degli umili, degli emarginati, dei bisognosi di cibo e di cittadinanza, degli scarti d’umanità, dei privati di opportunità e diritti, delle vittime di ogni forma d’ingiustizia.
    Il romanzo è la trasposizione letteraria della vita e dell’opera di questo umile interprete e apostolo del Vangelo, il cui magistero ha sovente suscitato scandalo in quella parte della gerarchia ecclesiastica protesa a vivere l’uomo anzichè Gesù.
    Con Papa Francesco, dopo circa duemila anni, finalmente comincia ad intravedersi una Chiesa non temporale ma cristiana, non ricca ma povera, non autoreferenziale ma di frontiera! Quella Chiesa da sempre agognata da Nogaro. Quella Chiesa che ogni autentico fedele desidera, perchè fu voluta essere costruita sulle pietre dell’Amore.

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    Il muro d’ombra

    15,00
    Ho sentito il silenzio insieme a lei (il cane Bella) nel bosco di Piana Romana. Ormai grande di tre anni, quando il sole aveva cessato di dardeggiare la Piana, si usciva per strada e mi facevo trascinare da lei che, con grande forza, inarcava il collo e tirava dritto verso un luogo che solo lei aveva in mente e, dopo un bel tratto di strada, strattonandomi, cominciava a correre nel bosco alla ricerca di un mondo impresso nel suo subconscio […] Poi, stanca dell’inutile ricerca e di sentire le infinite sfumature degli odori del bosco, si accovacciava tra le foglie secche mettendo la testa tra le zampe, con le orecchie tese ad ascoltare il silenzio. Fu allora che capii che cosa tu volevi dire quando nella prima ado- lescenza mi parlavi del silenzio della campagna. Ricordo che dicevi: «Ascolta, non è vero che il silenzio è assenza di suoni e di voci, il silenzio è fatto di voci, come il tremolio dei colori, delle luci e delle ombre, del respiro della terra e degli alberi, dell’erba tenera nata dopo la pioggia». Compresi, allora, che il silenzio, l’assenza dei suoni, non esiste neppure per i sordi.
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    Colloqui con mio padre

    15,00
    Ho sentito il silenzio insieme a lei (il cane Bella) nel bosco di Piana Romana. Ormai grande di tre anni, quando il sole aveva cessato di dardeggiare la Piana, si usciva per strada e mi facevo trascinare da lei che, con grande forza, inarcava il collo e tirava dritto verso un luogo che solo lei aveva in mente e, dopo un bel tratto di strada, strattonandomi, cominciava a correre nel bosco alla ricerca di un mondo impresso nel suo subconscio […] Poi, stanca dell’inutile ricerca e di sentire le infinite sfumature degli odori del bosco, si accovacciava tra le foglie secche mettendo la testa tra le zampe, con le orecchie tese ad ascoltare il silenzio. Fu allora che capii che cosa tu volevi dire quando nella prima ado- lescenza mi parlavi del silenzio della campagna. Ricordo che dicevi: «Ascolta, non è vero che il silenzio è assenza di suoni e di voci, il silenzio è fatto di voci, come il tremolio dei colori, delle luci e delle ombre, del respiro della terra e degli alberi, dell’erba tenera nata dopo la pioggia». Compresi, allora, che il silenzio, l’assenza dei suoni, non esiste neppure per i sordi.
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    Diario proibito

    15,00
    Un giorno qualunque, un uomo qualunque torna a casa dopo il lavoro. Quando si accorge di non sentirsi bene si mette a letto e, nella valigia che porta con sé da oltre dieci anni, scopre un diario; non si tratta, però, di un taccuino qualunque, ma di un diario proibito, scritto da lui stesso tra il 1944 e il 1945.
    Un itinerario di formazione nella natia L’Aquila. Le pagine ingiallite raccontano all’uomo, ormai maturo, facce, luoghi ed episodi della propria giovinezza. Comincia un serrato dialogo tra l’innocenza, a volte un po’ crudele, di un io-bambino; la freddezza folle di un io-giovanissimo che, da ufficiale “nero”, si macchia di crimini efferati e la rassegnata consapevolezza dell’io-adulto che, approdato all’ autoconservazione, sa che “la propria pelle vale più di qualunque impulso pulito”.
    Se l’orrore non si può cancellare, si può scegliere di chiuderlo nel più remoto angolo della propria coscienza.
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    Iaia delle isole

    15,00

    In un tempo non troppo lontano della nostra Preistoria, il mondo delle isole è un mondo di colori, canti, profumi, suoni. Ma è anche un mondo di misteri, delitti, lotte per il potere tra le famiglie dominanti. È in questo mondo che vive Iaia, una ragazzina con il sogno di diventare una donna dei colori. Alla scoperta del territorio, indagando su un omicidio senza perché, Iaia, il suo amico Didi, le loro famiglie e alcuni amici intraprenderanno un viaggio che si rivelerà anche un viaggio dello spirito. Alla fine una regata, la Corsa del Cerchio, assegnerà lo scettro ai reali vincitori, premiando la forza, la libertà e la verità.

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    Nero Paradiso

    15,00

    Anni ’90, ex Jugoslavia, Guerra nei Balcani: Un gruppo di periti dell’Esercito Italiano si ritrova “ad avere un posto in prima fila all’inferno”, dopo essere stato catturato dalle tigri di Arkan. Paesino del Cilento oggi: Billy Montella, giovane imprenditore salernitano, vinto il reality “Playboy”, si ritrova all’apice del successo e della fama.

    Un moderno “Mangiafuoco” manovra i protagonisti delle due vicende che scorrono davanti agli occhi del lettore, così come nella favola di Collodi, intrecciando i fili e i loro destini. Soltanto il Commissario Senese e i membri dell’UCS – già protagonisti de Il paese nasconde – potranno tagliare i fili e sciogliere la matassa, perché c’è “un momento in ogni indagine nel quale i pezzi iniziano improvvisamente ad andare al loro posto”.

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    Il paese nasconde

    15,00

    Il commissario Antonio Senese, uomo deciso e irruente, è chiamato a Forio – uno dei sei comuni dell’isola di Ischia – per affiancare Francesco Rusciano, il frustrato e spocchioso capo della polizia locale, nelle indagini su Ottava Torre, una provinciale banda di razzisti che imperversa in paese. Il caso si presenta come una isolata baruffa tra alcuni locali bigotti e la piccola comunità di extracomunitari residenti sull’isola, ma sembrerebbe che Juan Carlos Glem, noto terrorista salvadoregno a capo di una banda criminale internazionale, si nasconda proprio a Ischia. A questa vicenda si riconduce anche la misteriosa scomparsa di una giovane ed esuberante donna, in qualche modo collegata ai Latinos di Forio. Senese chiede allora l’intervento di Marco Ranieri, il brillante capo dell’UCS: l’Unità per i Crimini Seriali. Ranieri non prende, però, sul serio il caso fino a quando non si rinviene il cadavere di Alba. La tranquilla vita invernale di Forio è stravolta dal terrore e dall’orrore, mentre si fa largo la voce che un serial killer – ribattezzato dalla stampa “il Fidanzato” – uccide donne sensuali e disponibili, accompagnando le proprie vittime con enigmatici messaggi d’amore che ruotano intorno alla ricerca sulla storia del paese condotta dal professor Carlo Antonelli. Presente e passato, come in un caleidoscopio, si combinano fornendo di volta in volta immagini diverse, espressione di un rapporto perverso. Dietro una storia lontana nel tempo si nascondono altre verità e, alla fine, nessuno è veramente chi sembra.

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    La tua e la mia guerra

    15,00

    Nell’aprile del 1941 un tenente pilota della Regia Aeronautica Militare di stanza in Eritrea viene fatto prigioniero dagli inglesi e rinchiuso in un campo di prigionia alle pendici dell’Himalaya. Per più di cinque anni dovrà restare lontano dalla giovane moglie Giulia e dal figlioletto di appena sei mesi rimasti ad Asmara e poi tornati in Italia circumnavigando l’Africa su una Nave Bianca. Da una scatola di cartone che contiene i ricordi di guerra di Giulia riemergono le lettere appassionate, ironiche, disperate e orgogliose di un uomo costretto alla privazione della libertà e ad angosciose scelte di coscienza. Ma non solo: anche i documenti e i giornali dell’epoca conservati da Giulia e i ricordi raccolti dalla sua viva voce hanno consentito all’autore di ricostruire l’intima vicenda individuale dei due sposi e di sovrapporre ad essa la tragedia collettiva di un popolo illusoe mistificatore, tradito e traditore, coraggioso e vile, generoso e opportunista in uno dei periodipiù convulsi della sua storia. Ne è scaturito un libro ricchissimo di notizie e annotazioni che aiutano a capire i fatti veri o presunti che hanno sconvolto la vita di una generazione di italiani e contribuiscono a far luce su argomenti trattati marginalmente dalla storiografia ufficiale della seconda guerra mondiale: la lunga attesa dei prigionieri di guerra italiani per riottenere la libertà e le missioni delle Navi Bianche che rimpatriarono le donne, i bambini e gli anziani rimasti bloccati in Africa dopo la sconfitta. Nell’infernale chiasso suscitato da mille voci, ognuna delle quali rivendica una sua personale verità, l’unica tangibile realtà è quella dell’indefettibile amore di due sposi che hanno sacrificato 62 mesi della loro gioventù alla brutale logica della guerra.

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    Tutto ciò che desideri è dall’altro lato della paura

    15,00

    La protagonista, Casey, una sedicenne proveniente da una famiglia benestante, si trova a vivere una situazione drammatica in seguito al tragico incidente che porterà suo fratello in coma.

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    Prossima fermata: Dante Inferno2.0

    15,00

    Dantesco viaggio marcatamente satirico nell’Inferno dell’Italia contemporanea.
    Un autore dalla prosa brillante, ricca di inflessioni dialettali, che proprio come Dante parla in prima persona, interrogando la moltitudine di personaggi che incrocia sul suo cammino. Tra giochi di parole colti e divertenti, sullo sfondo del Vesuvio, si snoda il viaggio “infernale” dell’autore attraverso la metropolitana di Napoli: un dialogo teatrale ironico ed autoironico che riprende, con assoluta originalità, la grande tradizione culturale italiana.

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    Sergio Campailla

    14,00

    Una raccolta di Romanzi, Racconti e Saggi critici con un unico  tema predominante: la Sicilia coi suoi colori e profumi irresistibili che lasciano un ricordo di loro indelebile nella memoria del cuore.