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    Le lancette spezzate

    La spensieratezza e la quotidianità della vita di un bambino di otto anni si fermano improvvisamente in una notte di maggio del 1978, quando apprende che il padre, un giornalista investigativo che lavorava al quotidiano “XX Secolo”, si è suicidato lanciandosi nelle acque del Po, a Torino. Vent’anni dopo, Giovanni Parente, divenuto ormai adulto, andrà alla ricerca dei motivi di quel terribile gesto che continua a pesare come un macigno sulla sua esistenza: leggerà gli articoli scritti dal padre negli ultimi mesi della sua vita, conoscerà colleghi, amici e confidenti del genitore che gli mostreranno, pian piano, i tasselli di un puzzle difficile da ricostruire.
    Entrerà, così, nel tunnel del più grande mistero della storia della Repubblica Italiana: il sequestro e l’omicidio del presidente della Democrazia Cristiana Aldo Moro.
    Antonio Pesca firma un romanzo storico dalle tinte gialle il cui protagonista, riportando indietro le lancette dell’orologio spezzatesi in quella notte di maggio, scoprirà alcune verità inenarrabili che cambiarono la storia politica dell’Italia.

    15,00
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    Flusso

    Nella successione dei racconti, si affollano le vicende di individui diversissimi tra loro e che a un primo sguardo sembrerebbero non avere nulla in comune: Luigi, che non ha mai finito il liceo e vive travolto da una perenne condizione umana di sconfitta e d’impotenza; Adriana, che si sente sull’orlo di un baratro che nemmeno riesce a descrivere e che cerca di destreggiarsi tra una situazione famigliare complicata e i mille dubbi sulla sua storia d’amore con un ragazzo più giovane di lei; Gianni che, rimasto su una sedia a rotelle dopo un brutto incidente, deve combattere ogni giorno per non lasciarsi andare; e ancora, Valerio, che combatte da anni con la depressione a seguito della morte della moglie, e Padre Corrado, che ormai ha perso perfino la fede, oltre che la speranza. Storie tanto diverse si intrecciano tra loro, legate indissolubilmente da una sensazione di inadeguatezza, che porta a interrogarsi sul senso profondo della vita, sul suo significato più intimo e sul desiderio costante di conoscere e conoscersi di più. Alcuni racconti hanno protagonisti comuni e, quindi, il raccordo è alquanto immediato. Tuttavia, il filo che lega tutto è sempre ben visibile perché tutti i racconti si muovono sempre intorno ad individui
    posizionati, momentaneamente o definitivamente, sul limite di una sofferenza psichica, sociale, affettiva o altra. Sono storie di perdenti, perdenti in differenti ambiti ed in vario modo, ma pur sempre unici portatori del senso profondo della vita.
    Alessandro Antonaia affronta un viaggio nell’io di ogni suo personaggio, penetrando nella sua psicologia ed esprimendo in maniera chiara, ma mai scontata, il profondo malessere che ognuno di essi vive nella sua quotidianità.
    15,00
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    La macchina anatomica

    Nel 410 il condottiero visigoto Alarico si spegne nel suo accampamento a Cosenza. Dopo aver seppellito il suo corpo, i Visigoti riprendono la marcia sotto la guida del generale Ataulfo.

    Nel giugno del 1740 l’architetto Angelo Aquilani si sveglia in una fredda cella del Maschio Angioino della Napoli di Don Raimondo di Sangro, incredulo e inconsapevole delle motivazioni che si celano dietro al suo rapimento, e terrorizzato dalla presenza del feroce coccodrillo che si aggira nelle acque del fossato.

    Sullo sfondo di una Napoli esoterica, che abbraccia diverse stirpi accomunate da un misterioso filo conduttore, Angelo scopre di avere tra le mani qualcosa di scottante, su cui il re, la Chiesa, i Templari e gli inglesi non vedono l’ora di mettere le mani.

    Lucio Sandon firma un romanzo esoterico accattivante e ricco di colpi di scena, che tengono il lettore in sospeso fino all’ultima pagina, grazie all’originalità di una penna che trasuda cultura, fantasia e mistero.

    15,00
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    Di Rabbia e d’Amuri

    Tra le colline della Sicilia, le valli di Trento, gli scorci della Napoli campana, il vento del Salento e i panorami della Calabria prende forma la storia di Salvatore, giovane siciliano che si allontana dalla sua terra per studiare in Italia settentrionale.
    I sacrifici e le rinunce del ragazzo offrono uno squarcio di quel dolore che, come l’infinito richiamo di una voce lontana, tormenta l’animo del “forestiero”, in cui la passione per la propria terra e l’amore per la donna che sembra raccogliere in sé tutta la bellezza scovata nel mondo si scontrano in maniera irreversibile.
    Antonio Manuel Marco Cascio firma un romanzo di dolore, di passione, di speranza e di nostalgia. Attraverso l’intreccio di vite che si susseguono e che si affannano a riscrivere una storia forse già scritta, aiuta ad aprire la mente e il cuore all’imprevedibilità della vita e conduce il lettore a interrogarsi sulla possibilità del libero arbitrio e sulla forza travolgente dei sentimenti.
    15,00
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    L’albero di noce

    È la storia di una bambina abbandonata, di un amore nato arrampicandosi sui rami di un albero di noci, di una fuga lontano dalla vergogna e dal biasimo, di partenze e di ritorni, di scelte, di solitudine, di rimpianto. È la storia di un inizio che si rispecchia nella sua fine. La protagonista, Rosella, attraversa la sua vita affrontando sfide e difficoltà che mettono a dura prova  la sua capacità di resistere. Tuttavia la forza e la tenacia che l’accompagnano le consentono di andare avanti,  sia pure portando con sé i resti del dolore che, quando passa, non può non lasciare traccia.
    Al centro del romanzo c’è la miseria e la grandezza di un vita che si snoda attraverso una serie di eventi lieti e, soprattutto, di circostanze amare, le quali condurranno a una saggezza che solo il tempo può regalare.
    15,00
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    Il passaggio

    La protagonista, Elisa, legge testi per una casa editrice. Per caso le capita tra le mani un breve manoscritto, Il Passaggio, in cui lo scrittore – un giovane insegnante di italiano alla prima pubblicazione – racconta di sue esperienze particolari: ha delle visioni nei pochi istanti che precedono il sonno. La lettrice si appassiona alla storia e decide di proporlo in casa editrice, in realtà ne è turbata profondamente perché anche lei ha le stesse visioni, così incontra lo scrittore per indagare sul fenomeno che li accomuna.
    Da qui, e dal fatto che continua a vedere “persone”, comincia a porsi delle domande sempre più pressanti: chi sono? da dove vengono? e, soprattutto, che cosa vogliono da lei? In preda al terrore che quelle apparizioni le provocano ma anche alla curiosità intellettuale, cerca di darsi delle risposte e, con l’aiuto del giovane scrittore, comincia a fare ricerche anche nel campo dell’astrofisica. Così, nella sua mente, si faranno strada convinzioni che inesorabilmente diventano ossessioni.

    15,00
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    Napoli: allegro, ma non troppo

    Viaggio colto e affascinante nella storia di una Napoli da cartolina che è anche la più vera, la più verace, forse perché raccontata dalle voci virtuose dei suoi abitanti. La storia della città di Napoli non può prescindere dalla canzone popolare, sinonimo di memoria storica, inesauribile fonte di aneddoti e specchio di un’intera cultura. Dalla figura del “posteggiatore” a quella  accattivante della “sciantosa”, da luoghi caratteristici scomparsi come la Torre Rossa della Lanterna a quelli ancora vivi come lo storico Gambrinus, dal malgoverno spagnolo al Fascismo, dal mitico Enrico Caruso alla vita straordinaria di Raffaele Viviani, passando in rassegna i testi – e le melodie – più significativi della tradizione partenopea.
    15,00
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    Invisibile napoletano

    nvisibile napoletano, con un particolare alone di mistero fino alla fine della storia, racconta di Marcello, medico affermato del Policlinico di Napoli, vittima “stalkerata” da un enigmatico personaggio in cerca di vendetta. Gli indizi, i misteri svelati e l’aiuto del suo fedele amico avvocato gli permetteranno di scoprire l’identità di chi lo tormenta.

    Sullo sfondo di una Napoli a tratti esoterica, affascinante, i cui vicoli e monumenti, impregnati di storia, vengono descritti in modo dettagliato, i personaggi si raccontano alla ricerca di un equilibrio all’interno delle loro vite; di quell’equilibrio che è fulcro dell’intera storia.
    Paolo di Martino, attraverso dialoghi divertenti, leggende e stralci di vita quotidiana, offre squarci identificativi di una città decisamente singolare e “sui generis”, e firma un giallo intrigante, spingendo il lettore a una riflessione profonda sui sentimenti che ognuno custodisce dentro di sé.

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    Otto ore

    La monotona vita di Daniele viene scossa dal ricevimento di una lettera anonima, accompagnata da un biglietto aereo per Londra e un invito a una misteriosa festa nel quartiere di Covent Garden.
    Il ragazzo parte con tante titubanze per la capitale inglese, scoprendo ogni ora trascorsa nella sfarzosa villa Zero Hall  un nuovo dettaglio sull’identità del mittente, avvicinandosi lentamente alla verità. Otto Ore è il racconto di una notte lunghissima, in cui Daniele si ferma a rispolverare la scatola di alcuni ricordi del passato, a toccare con la mente le cicatrici del cuore, a riscoprire la reale natura dei suoi sentimenti assopiti.
    15,00
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    Árpád ed Egri

    Árpád, l’allenatore del Bologna che “tremare il mondo fa”, ed Egri, il deus ex machina del Grande Torino.
    Due uomini, entrambi ebrei ungheresi, grandi allenatori che hanno fatto la storia calcistica italiana, accomunati anche da un’altra esperienza, tragica e disumana: la discriminazione e la de-portazione nei campi di concentramento durante la follia antisemita della Seconda Guerra Mondiale, a opera del nazismo tedesco e del fascismo italiano. Grandi carriere interrotte, egregi uomini di sport e di vita costretti ad abbandonare l’amata rete del campo di calcio per essere trascinati dietro a una rete metallica in un campo di lavoro.
    Due esperienze simili, ma distinte nel finale.
    Due storie reali romanzate, che rappresentano una delle grandi tragedie del mondo moderno da un punto di vista particolare e interessante.

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    Al di là della rete

    Al di là della rete. Attraverso la triste storia di una famiglia italiana, emigrata in Egitto in cerca di fortuna, l’autrice narra la drastica situazione italiana nel 1938, anno in cui Mussolini dichiarò guerra alla Gran Bretagna, mettendo a rischio la vita di milioni di italiani, perseguitati e deportati in campi di concentramento. La sofferenza causata dalla guerra, la violenza e gli innumerevoli soprusi subiti dai prigionieri italiani in Egitto e la ferocia e i maltrattamenti adottati dai russi nei confronti dei tedeschi sono evidenziati tramite le tragiche vicende del protagonista italiano, vissuto in Egitto e diventato in seguito membro dello spionaggio inglese. La sua forza, il suo coraggio e la sua intelligenza gli permettono di affrontare dure realtà e situazioni di estremo pericolo intrecciate con incredibili vicende d’amore, sensi di colpa e infiniti periodi di solitudine. In quegli anni di guerra, troppi innocenti hanno pagato il prezzo di appartenere semplicemente alla nazionalità “sbagliata”. Troppe vite sono state spezzate dall’odio e dal rancore di folli che, pur violando i diritti umani, non sono stati ritenuti punibili.

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    L’amore non è un madrigale

    Settimia nasce a Roma, figlia di un fratello del cardinale Domenico Jacobacci, è la sola superstite del Sacco della città da parte dei Lanzichenecchi, sopravvive allo sterminio dei suoi e alla devastazione del Palazzo in Piazza Sciarra, che si trova di fronte al Palazzo di Pompeo Colonna. La madre, donna bellissima, era stata la “donna angelo” di Pompeo Colonna, salva la bambina dal massacro. Settimia cresce fra le damigelle di Isabella d’Este e in seguito alla corte di Guidobaldo della Rovere, ad Urbino, dove Isabella si reca spesso con le sue damigelle. Durante queste visite che diventano a volte lunghe permanenze, respira l’atmosfera rinascimentale dell’ “amor cortese”, fatta di arte , poesia, filosofia. Una sera fra i musici c’è Luca Marenzio ed è subito amore. Non è possibile ottenere dai nobili tutori di Settimia il permesso per un matrimonio, Luca è considerato poco più di un menestrello, perciò Isabella manda Settimia a Parma perché si distragga e consoli, alla corte dei Farnese dove conosce Alessandro, il giovane cardinale sensibile al fascino femminile. Durante un ballo Settimia incontra di nuovo Luca Marenzio, non si sfugge al destino due volte, si lasciano promettendosi di studiare un piano per incontrarsi ancora, seguono messaggi segreti e un disegno per sottrarre Settimia alla corte. L’unico modo è simulare un matrimonio con un personaggio ben accetto a Parma. Luca convince un amico a presentarsi fingendosi un
    ricco gentiluomo veneziano. L’inganno viene messo in opera ma a questo punto Luca perde le tracce di Settimia. Chiamato dal cardinale a Roma scopre che è appena partito, la gelosia lo travolge, pensa che Settimia si sia abbandonata al suo fascino e lo abbia seguito chissà dove, ora bisogna cercarla. Da dove cominciare?

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