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    Amore

    “Ammore mio, senza ammore nun se pò cantà.”
    10,00
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    Tuffi nell’anima

    Ci sono dei momenti in cui senti il bisogno di abbandonarti ai tuoi pensieri, di rivivere le emozioni provate per assaporarne il senso. Ci sono dei momenti in cui, ascoltando la voce dell’anima, vuoi capire come nascono i tuoi sentimenti e scoprirne le ragioni. Ci sono dei momenti in cui vuoi uscire dalla tua solitudine e raccontare agli altri le tue emozioni per condividerle. Così nascono le mie poesie … i miei tuffi nell’anima! Ed è per questo motivo che sono in ordine sparso, non hanno una sequenza logica o tematica, perché sono, appunto, momenti di malinconia, di gioia, di dolore … di vita!
    10,00
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    Mondo parallelo

    …il posto
    che in qualsiasi cuore
    è dell’Amore
    non va mai lasciato
    a nessun dolore…
    10,00
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    A Cristina

    Poesie e prose in lingua e in vernacolo.

    10,00
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    Chi bleffa sa di essere un perdente

    “Dai ricordi si può scappare ma loro sanno sempre dove trovarti”
    10,00
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    Il cielo e i suoi silenzi

    “Mastico un sentore d’abisso,
    amaro di verderame,
    al soffio del maestrale…”

     Da Mi avvio alla sera

    10,00
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    E pure stammatina ’a luna se ne va

    Nella prima prova letteraria del giovane poeta napoletano Ciro Candiello, talento e passione vengono usate per portare alla ribalta scottanti tematiche sociali e giovanilii.
    “Nun t’arrubbà ‘o core ‘e ‘na femmena sulo pe ce pazzià…
    ‘A femmena se fa ‘e mèle
    si s’annammora, e tu nun ‘a puó fà murí.
    S’ à dda vulé bbene
    a chi te vo’ bbene!
    Ma si d’ammore tu nun ne tiene,
    nun farla cchiú suffrí,
    làssala llà ppe llà
    e cércale perdono…”
    10,00
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    Parole in fila

    “La poesia la sento dentro perché sono un’artista, non un critico. E qui sento occhi di donna bella e dolce, sicuramente madre amorosa, che coglie il colore di un sogno, di un balenio di emozione, con grazia: lo sospende, lo rilegge e lo descrive, sempre con un piccolo fondo di malinconia, con un’incrinatura di tristezza, con una domanda nel cuore che resta senza una risposta.”

    10,00
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    Notti magiche

    “Prendete, maneggiate e coltivate con cura questo libro. Vi racconta dei Mondiali, ma in maniera originale, letteraria, sorprendente. D’altra parte, basta scorrere le firme per capire che questa è una “partita” speciale per davvero, dove “giocano” insieme cronaca e fantasia, realtà e immaginazione. E a prendere per mano questi autori, spiritualmente poeticamente moralmente, è Osvaldo Soriano, che avrebbe amato questo volume, impartendo la sua laica benedizione”.

    dalla prefazione di Darwin Pastorin

    15,00
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    Il Sud selvaticamente civile di Francesco D’Episcopo

    Enfant terrible: laurea in tre anni universitari in Lettere classiche, presso l’Università di Napoli, relatore Salvatore Battaglia, correlatori, caso più unico che raro, ben tre Maestri: Giancarlo Mazzacurati, Mario Santoro, Alberto Varvaro, con la votazione di 110 e lode, plauso della commissione esaminatrice e invito a pubblicare l’ampio e articolato lavoro critico sull’estetica del poeta-teologo nel primo Rinascimento italiano; auspicio, che si realizzerà con le Edizioni Scientifiche Italiane di Napoli. Borsista del Governo francese all’Università di Nizza, dove ascolterà le lezioni di Michel Butor; si perfezionerà poi in Storia dell’Arte sempre all’Università di Napoli; si abiliterà all’insegnamento di Materie letterarie, Greco e Latino; sarà docente di queste materie al Liceo Classico “Pontano” di Napoli; intanto, sarà esercitatore di Letteratura italiana all’Istituto Universitario Orientale, poi borsista all’Università di Napoli, ufficiale di complemento dell’esercito italiano, contrattista prima all’Orientale e poi, di nuovo, all’Università di Napoli. Il primo saggio, sponsorizzato da Giancarlo Mazzacurati presso l’Editore Liguori di Napoli, è stato l’avvio di una varietà di scritti, a livello nazionale e internazionale. Collaboratore della Treccani, ha partecipato a volumi collettanei di alto spessore scientifico, anche in ambito europeo.
    Maître à penser: dentro e fuori l’Università, ha letteralmente sconvolto canoni interpretativi
    scolasticamente scontati; ha riscoperto autori completamente sconosciuti o dimenticati; ha cercato disperatamente di avvicinare i compartimenti stagni della nostra cultura, rischiando
    spesso di non essere compreso o di essere frainteso. Cavaliere d’amore e d’onore, come amò definirlo Alda Merini, amico di poeti, come Mario Luzi, Maria Luisa Spaziani e altri, ha continuato la sua eroica e solitaria battaglia a favore di quel suo Sud che, paradossalmente, non sempre riconosce ed innalza ad onori i suoi figli migliori, aspettando talvolta
    che lo faccia prima il Nord.
    Migliaia i libri da lui posseduti e altrettante le pagine da lui scritte in volumi, saggi, articoli, perché è anche un valente giornalista, al quale è stato assegnato, per la specifica categoria,
    qualche premio importante. Quanto, poi, a premi e riconoscimenti, sono stati molteplici, e molti di alto prestigio insieme a personalità del mondo della cultura, come Roberto De Simone, Riccardo Muti, Vittorio Sgarbi e altri. Che dire di più? Non resta che incontrarlo e conoscerlo di persona, anche se solo in parte, in questo libro, al quale molti altri dovrebbero seguire per poter abbracciare tutto ciò che ha ideato e fatto, con l’autenticità di un uomo di avanguardia, che ha cercato di abbattere ogni steccato, ogni confine, in pieno anticipo sui tempi, spesso stupidi e ignoranti.

    15,00
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    Tutta colpa della mirra

    “Tutto cominciò quando mi resi conto di non farcela più a sopportare mio padre. Per carità, non che Lui non sia un brav’uomo, anzi, per essere ‘bravo’ lo è fin troppo: il vero problema è che mio padre non è un uomo. Di un uomo, ad esempio, non si sopportano i difetti, di mio padre, che difetti non ne ha, non sopportavo più i pregi. E che pregi! Provate a vivere tutti i vostri giorni con un essere che non sa cosa sia il peccato: roba da farlo ‘santo’ se non fosse che così mio padre verrebbe declassato. Perché mio padre, se non l’avete ancora capito, è addirittura Dio”.
    Inizia così il racconto di Gesù che, pur di lasciare un noiosissimo Paradiso, chiede al padre di scegliere lui come Messia da inviare sulla terra, come promesso agli ebrei. Il padre accetta, ma a una condizione: se la deve cavare da solo, a cominciare dalla nascita. Non figlio di imperatore o console, non a Roma o Atene, ma figlio di un falegname, in un paesino sperduto a Sud della Palestina, e pure senza una casa! E come se non bastasse, gli effetti iettatori di un regalo che gli porta uno dei re magi, un unguento che usavano per i morti: la mirra.

    Prefazione di Gino Landi

    15,00
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    Sossio Aruta – Yo soy un Pajaro

    Raccontarsi agli altri è difficile, perché farlo, in fondo, è come dare un permesso: il permesso di scoprirsi, di incuriosire e di mostrare le reali debolezze. Raccontarsi è dare spazio, è aprire la porta alla persona concreta che si è, correndo soprattutto il rischio di non essere capiti ed essere giudicati, e in particolare, per un uomo “sotto ai riflettori”, quello di deludere e tradire il personaggio televisivo che il successo e la fama hanno delineato.
    Ma proprio per questa ragione, Sossio Aruta ha sentito il desiderio e ha avuto il coraggio di svestirsi dai panni di “campione” per dimostrare e mostrare che, al di là di ogni rete gonfiata, c’è: un figlio, un padre, un fratello, un amante innamorato e tradito, un amico, un uomo deluso, ma ancora pieno di entusiasmo e fiducia nella vita.
    Attraverso la penna di Tina Marasca, emerge la storia del ragazzo nato a Castellammare di Stabia e della sua passione per il calcio, che gli ha regalato giorni di gloria e ferite; è la storia dell’uomo che, tra cadute e ricadute, nutre la sincera speranza di lasciare, con queste pagine, la traccia delle sue mille sfaccettature.

    18,00