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L’amore che avrebbe dovuto essere
Il libro
Sotto una magnolia secolare, Cesare trascorre le giornate immerso nei suoi pensieri. Quando una giovane famiglia irrompe nella sua routine, il passato inizia a riaffiorare. I ricordi di un amore proibito si svelano in un racconto che sfida il tempo e le convenzioni. Da qui prende il via un’avvincente narrazione tra passato e presente, in cui si snodano le vicende di Matteo, un uomo segnato da un segreto nascosto nella sua adolescenza, e Camilla, prigioniera delle ferite lasciate da una relazione disfunzionale. Entrambi cercano di liberarsi dalle ombre del passato, alla ricerca di una nuova fiducia nei sentimenti e nella possibilità di rinascita emotiva. Il romanzo è un toccante racconto sulle relazioni, sul coraggio e sulla redenzione che ci ricorda come le scelte di un istante possano echeggiare attraverso le generazioni, e come non sia mai troppo tardi per riconciliarsi con il proprio passato.
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Narciso Boccadoro – Seduttore seriale
Il libro
Figura leggendaria del folklore partenopeo, Narciso Boccadoro, al secolo Voccabella, è una macchina attoriale di professione e un impenitente seduttore per vocazione. Le donne onorate temono le vampe della sua seduzione, mentre gli uomini sposati di vedersi spuntare sul capo corna incipienti. Per evitare spiacevoli conseguenze, Boccadoro dovrà abbandonare la terra natia, Napoli, col favore delle tenebre, e approdare presso altri lidi, prima nazionali e poi esteri. Tra avvelenamenti, duelli e attentati, un prete sui generis e un cavaliere britannico dal grilletto facile, Narciso Boccadoro riuscirà a barcamenarsi sul boccascena della vita, conciliando la sua innata passione per l’arte teatrale con quella altrettanto spiccata per le donne maritate, in un crescendo di situazioni tragicomiche e rocambolesche che lo vedranno sempre indiscusso protagonista.
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Volevo essere James Bond
Zibaldone di ricordi, di aneddoti, di emozioni di un oste, Claudio Ciocca, dall’animo di fanciullo, genuino, spontaneo, artista poliedrico, amante delle donne, narciso, interprete di una vita sorprendente e irripetibile. -
Hanami la rinascita di una vita
Il libro
Una giovane donna, Elena, intraprende un viaggio in Messico dopo la morte della madre. Il viaggio, l’esperienza che più affascina l’umanità dalle sue origini, in questa narrazione diventa anche un’esperienza umana, uno strumento efficace di conoscenza e di crescita. I luoghi descritti diventano per Elena una proiezione dell’anima, lo scenario di un’avventura del cuore e della mente. Gli incontri con Kenji e Maria Sabina e la condivisione del loro amore sono spunto di riflessione per ricostruire la sua vita e ritrovare fiducia in se stessa. La conoscenza ed il sapere se da un lato favoriscono un processo di interiorizzazione ed attenzione alla complessità del nostro vivere quotidiano, ancor più producono inquietudine ed apprensione per quanto accade nel mondo. Di qui la storia di una vita vissuta intensamente e l’impegno del giornalista freelance Kenji, che attraverso la denuncia della corruzione e della violenza, trasmette valori inoppugnabili di lealtà, coraggio, libertà, giustizia ed uguaglianza e porta i protagonisti alla consapevolezza che ogni vita ha valore ed è sempre degna di esser pienamente vissuta.
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Cercate l’assassino
Il libro
Tre uomini, Mark, Stephan ed Ernest, accanto ad una giovane donna, Claudia, nei quattro giorni prima della sua morte: l’ex marito, da cui si è da poco separata, il nuovo compagno ed un medico del reparto, dove lavora come operatrice socio-sanitaria. Tutto questo in una combinazione di eventi, di comportamenti e di strane coincidenze, che fa sì che, all’improvviso, il mondo lavorativo, il suo passato sentimentale e la nuova relazione si intersechino, entrando, tuttavia, in cortocircuito. Un cortocircuito “mortale” per le stesse indagini che seguono alla sua morte e che finiranno per ignorare perfino quello che lei era: una donna che anteponeva la verità, l’amore, la passione per il lavoro e la dedizione per le figlie ad ogni altro tipo di compromesso. E così il caso viene archiviato come “suicidio”. Un “suicidio” tuttavia senza movente, complice una perizia grafologica sulla base di scritture di comparazione poco attendibili, ma che, per chi indaga, assume il valore dell’oro colato, producendo l’effetto “tabula rasa” su tutto ciò che, invece, avrebbe fatto indagare per omicidio. Un depistaggio, suo malgrado, perfettamente riuscito. Una segnalazione esatta del capo della Polizia, reiteratamente ignorata. L’onnipotenza della presunzione d’infallibilità. Ecco l’incredibile storia di Claudia Bartolozzi, morta a trentatré anni, a Macerata, nel giorno dell’anniversario del suo matrimonio, il 29 ottobre 2009, nella sua auto avvolta dalle fiamme, senza nessuno che si sia mai voluto mettere alla ricerca del suo assassino. Una storia vera raccontata con il ritmo e la suspence del thriller, ma con i toni delicati del romanzo. Una denuncia pubblica di quella ricerca della verità che non vi è mai stata e di quella “sete di giustizia” che è mancata del tutto. Ma soprattutto un invito a tutti i lettori a diventare detective, per scoprire come i fatti accaddero veramente. Tutto ciò non prima, però, che essi stessi siano messi in condizione di rispondere autonomamente alla domanda: suicidio o omicidio? È proprio questo uno degli scopi principali del libro.
Maria Letizia Clarici
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L’equilibrio indifeso
Il libro
Stazione di Firenze, venerdì pomeriggio. Roberto trattiene la porta di un treno in partenza, una ragazza corre a perdifiato, lo abbraccia, gli sussurra: “Mi hai salvato la vita”. Nasce tra i due un amore selvatico, delicato, quasi onirico. All’improvviso, però, Anna ha una crisi violenta, scompare nel nulla e Roberto apprende verità sorprendenti che non riesce a gestire. Chi è veramente Anna? E cosa resta di un amore senza la verità? Una storia di disequilibri perfetti, di errori, ripensamenti e pazzie, e di quanto amore occorre per tentare di guarirsi.
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Volevo solo tornare a casa
Il libro
ll libro è una raccolta corale coraggiosa, lucida e toccante di racconti di alcuni familiari delle vittime Covid-19 coordinati per mezzo del comitato nazionale familiari delle vittime “Covid”. Una serie di racconti che sono ben lontani dall’ “andrà tutto bene” scritto sulle lenzuola esposte durante il periodo pandemico sui balconi delle abitazioni e in ogni dove. Volevano tornare a casa, ma è stato negato loro il diritto a decidere della propria Vita gestita, in quel frangente, da persone senza anima e ubbidienti a quelle che venivano presentate come raccomandazioni emanate a mo’ di protocolli dai burocrati politici e tecnico-scientifici. Raccomandazioni funeste che hanno penalizzato i figli, le madri, i padri, i mariti, le mogli, i nonni della nostra Nazione. Chi ha agito in scienza e in coscienza ed empatia ha fatto la differenza. I dubbi che non si sia fatto di tutto per salvare chi si scopriva positivo al tampone e si trovava a doversi confrontare col SSN, sono via via diventati tormento per i familiari delle vittime Covid che hanno scritto le pagine del libro e della storia. Gli autori ci accompagnano nel periodo più buio della loro esistenza, mettendo al servizio dei lettori la scomoda testimonianza di chi ha vissuto una realtà dolorosissima e deve fare i conti con un inquietante e costante interrogativo: “Ho sbagliato a fidarmi?”.
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L’arcobaleno nelle pozzanghere
Il libro
Miriam De Falco riceve l’incarico di commissario nella sua città di origine, trasferendosi da Roma e allontanandosi dalla sua famiglia. L’omicidio di una ragazza apre la strada a squarci torbidi che metteranno a dura prova la stabilità emotiva della squadra che deve risolvere il caso, in cui spicca la determinazione degli ispettori Ferragni e Girotti e degli agenti Rondelli e Scotti. La macabra storia mostrerà scenari inaspettati, grazie a cui la protagonista intraprenderà non solo un viaggio legale contro criminali privi di scrupoli, ma anche un’esplorazione del suo mondo interiore, fatto di una villa antica, di sapore di glicine, di vecchi amici ritrovati e di un’adolescenza di cui sente ancora il richiamo. Il ritorno nei luoghi della memoria si rivelerà catartico e saprà restituire al tempo la sua giusta dimensione.
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E vissero felici e vicini. Vivere in condominio senza litigare è possibile
Il libro
La maggior parte degli italiani avrà pensato con amarezza almeno una volta nella vita che le liti condominiali sono inevitabili e che non c’è niente di più tedioso delle riunioni tra vicini. Eppure, non deve per forza essere così! Vivere in condominio non deve essere una lotta continua per avere ragione: con i giusti accorgimenti può diventare un’occasione per migliorare la nostra empatia verso gli altri e per vivere tutti più serenamente. Simona Bastari, che di condomini se ne intende, in questo manuale analizza soluzioni e ci spiega come, seguendo la semplice formula di “– Liti + Dialogo + Servizi”, si può raggiungere la felicità costruendo un rapporto pacifico con chi ci abita accanto. Conoscere diritti e doveri in ambito condominiale può inoltre aiutarci a vivere meglio e a evitare brutte sorprese. D’altronde, visto che la casa è il nostro rifugio, perché non fare il possibile per condividere gli spazi in armonia?
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Il COVID-19 E IL PANICO MORALE NELLA GESTIONE SANITARIA
Il libro
Un saggio che si propone di analizzare il concetto di panico morale relativo ai periodi di pandemia, partendo dal virus H1N1 fino a concentrarsi al recente Covid-19. Si pone l’accento sul ruolo del personale sanitario durante la pandemia di Covid-19 e la percezione che la popolazione ne ha avuto nel tempo. Si analizza il ruolo della comunicazione da parte delle istituzioni, dei mass media e dei social, che svolgono un ruolo fondamentale nella risposta della popolazione a situazioni di emergenza: in base alle parole utilizzate e alla chiarezza dei comunicati è possibile arginare, o alimentare, il fenomeno del panico morale e la diffusione di fake news da parte di singoli o gruppi di persone che non ripongono più fiducia nei governi e nelle organizzazioni sanitarie. Tra le possibili soluzioni al problema, vi è un più accurato filtraggio delle informazioni reperibili online e una chiara ed esplicita comunicazione da parte delle istituzioni stesse.
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L’ombra di Satana
Il libro
Martin è uno scrittore in crisi. Dopo aver pubblicato il suo capolavoro L’ombra di Satana, ha perso la vena ispiratrice. Sfiduciato e depresso, cerca conforto nell’alcool. Una sera al Bayard Cafè s’imbatte in un vecchio clochard che, in cambio di una bevuta, gli racconta una storia incredibile che potrebbe cambiargli la vita. Marko e Giulia, due giovani insoddisfatti del loro presente, s’incontrano per caso in un negozio di parati e tra loro è subito amore. Marko, aspirante scrittore, è alla ricerca di una sua identità, di un lavoro stabile e di un paradiso verso cui scappare; Giulia, traumatizzata da un incidente che ha segnato la sua infanzia, è incapace di affrontare paure e fragilità interiori ancora irrisolte. Sullo sfondo di una Milano notturna e tropicale, figure enigmatiche si muovono come ombre nella notte. Un romanzo lisergico e destrutturato, una storia d’amore e di yakuza che non dimenticherete facilmente.