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Incomprensioni
Il libro
Roberto de Tilla, presidente dell’associazione “Forum della cultura cristiana”, raccoglie tra le sue Incomprensioni, pensieri generati da situazioni vissute nella sua vita; il focus è relativo al periodo attraversato dal pianeta, con l’epidemia da Covid-19. Il suo lavoro è una raccolta di idee e parole, pensieri, alcuni dei quali esposti durante i convegni del Forum, di un uomo colto e religioso che affronta tematiche delicate con saggezza ma, al contempo, modernità, dimostrando di riuscire a seguire lo scorrere del tempo, mantenendo ben saldi gli antichi valori. È un flusso. Un flusso di espressioni del sé, relazionate al mondo, a Dio, alla società e all’economia… è una costante e continua espressione di intelligenza sostenuta da un affascinante bagaglio culturale. Citazioni di grandi opere, riferimenti biblici, articoli, film e musica contornano, infatti, tale scenario intellettuale.
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Graffi e Scintille
Il libro
“Graffi” e “Scintille” sono due accadimenti che si somigliano, il primo ti lascia sulla pelle tutte le ferite inferte, dall’unghia del tempo, e il secondo è esplosione di gioia, piccole perle, a formare un diadema in bilico tra il Ricordo – che non è mai un rimpianto – e il Quotidiano – che, a una certa età, diviene stupore e ricchezza. Comunque sulla pelle resta tutta la geografia del tuo personalissimo viaggio. Il linguaggio utilizzato in questa silloge è subordinato a un intimo principio etico, come se il mondo perdesse le sue certezze e le “sopportasse”, non come sventure ma come semplici “pietre d’inciampo”.
Dalla Prefazione di Susanna Mangiavacchi
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Cronache di disordine
Il libro
L’autore, Antonio Bifano, raccoglie appunti di vita nella sua prima opera Cronache di disordine. Per quanto complesso e contorto il significato di “esistenza”, chi scrive riesce a trasmettere al lettore una sua personale visione di stralci di esperienza, vissuto, emozioni… dalla morte all’amore, dal disagio alla speranza, dalla malinconia alla passione, il testo trascinerà chi legge all’interno di un viaggio personale che, nonostante racchiuda l’emotività dell’autore, non è del tutto svelato… rimane sospeso, incita all’immedesimazione e alla riflessione. Un flusso di coscienza descrittivo e dettagliato da cui il lettore si sentirà, inevitabilmente, trainato.
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QUARANTOTTO
Il libro
Cos’è il “quarantotto” per i napoletani! Certamente non solo “’O muorto che parla” da giocare al lotto, ma rappresenta quel 1848, momento storico di profondo sconvolgimento politico che riguarderà non soltanto Napoli ma l’intera Europa. Gli avvenimenti successivi e conseguenziali porteranno al disfacimento del Regno delle due Sicilie non solo come entità politica ma anche come realtà finanziaria. I successivi anni d’Unità d’Italia fecero conoscere al Sud un fenomeno noto, fino ad allora, solo al Nord: l’emigrazione! Un “Quarantotto” fu per i marsicani il prosciugamento del lago Fucino, capace di sconvolgere l’ambiente naturale climatico. E, ancora, liberarsi dal vassallaggio con l’Eccellentissima Casa Torlonia e passare ad una democrazia terriera. I protagonisti di questo nuovo viaggio senza tempo vivranno questi momenti storici: Nicola, pronto al sacrificio per i suoi ideali di libertà, Tommaso coinvolto suo malgrado in tristi avvenimenti. E Graziella immersa nel bel mondo di paillettes e lustrini ed Elisabetta vittima di un matrimonio “bianco”.
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CAMMINARE, SEMPRE!
Il libro
L’idea formulata dall’autore in questo saggio riguarda la possibilità di costruirsi una personale visione del mondo, mettendo in movimento il corpo e la mente. Non conta solo la strada da percorrere, ma anche ciò che abbiamo lasciato alle spalle, parte irrinunciabile della nostra esistenza, lo zaino della nostra memoria. Possiamo sempre scegliere liberamente la meta negli infiniti bivi della vita? Forse no, ma possiamo rendere libera quella necessità, percorrendo stoicamente il sentiero che abbiamo dinanzi anche se non ne conosciamo la destinazione. In questo breve “manuale d’uso” ogni capitolo può essere letto in senso letterale e simbolico, perché si cammina con le gambe, ma anche con la mente, con il corpo e con lo spirito, con la volontà e il desiderio, in compagnia di un dolore o con la gioia nel cuore. L’importante è camminare, sempre!
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L’equilibrio indifeso
Il libro
Stazione di Firenze, venerdì pomeriggio. Roberto trattiene la porta di un treno in partenza, una ragazza corre a perdifiato, lo abbraccia, gli sussurra: “Mi hai salvato la vita”. Nasce tra i due un amore selvatico, delicato, quasi onirico. All’improvviso, però, Anna ha una crisi violenta, scompare nel nulla e Roberto apprende verità sorprendenti che non riesce a gestire. Chi è veramente Anna? E cosa resta di un amore senza la verità? Una storia di disequilibri perfetti, di errori, ripensamenti e pazzie, e di quanto amore occorre per tentare di guarirsi.
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Per mano dell’uomo
Il libro
Capri, 2019. Stefania, giovane e brillante imprenditrice napoletana, decide di porre fine al suo matrimonio costringendo Lorenzo, il suo amante, a eliminare suo marito, un noto farmacista dell’isola. Stanco di un rapporto divenuto oramai tossico e compromettente, Lorenzo l’asseconda in questo folle piano, ma qualcosa di inatteso scuote le coscienze delle persone coinvolte. Torna l’ispettore Marco Lombardo che si ritroverà nuovamente catapultato in una situazione complessa e ambigua, impegnato sia a riappacificarsi con il proprio passato, sia a mettere a nudo le debolezze e le malvagità dell’animo umano.
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L’amore che non accade
Il libro
Il romanzo, di chiara natura introspettiva, si dipana rispondendo a tutte le caratteristiche di un’opera di narrativa dove la riflessione interiore del protagonista prevale sullo svolgimento dei fatti, che gli presentano prove continue di maturazione da affrontare, quali il rapporto con il mondo degli adulti, il primo amore spesso non corrisposto o un cambiamento radicale quale un trasferimento. L’autrice offre squarci di mondi interiori, le cui sfide richiedono il coraggio di attraversare e superare l’irrisolto che spesso abita il cuore dell’uomo.
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Il mistero della montagna
Il libro
Agli inizi degli anni Novanta, in un piccolo paese di montagna, un bambino scompare nel nulla mentre passeggia con i genitori. Gli inquirenti cominciano a seguire il caso, non si danno una spiegazione. Mistero fitto. Dopo giorni di ricerche senza esito, il bambino non viene ritrovato. Tra i militari della stazione locale, due di loro, contravvenendo agli ordini ricevuti dai superiori, decidono di cominciare a raccogliere privatamente elementi per scoprire la verità. Dopo svariate ricerche, indagini e conversazioni raccapriccianti, i militari giungono a un’amara scoperta, una rete corrotta e malata che viene a galla svelando un male agghiacciante.
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Cercate l’assassino
Il libro
Tre uomini, Mark, Stephan ed Ernest, accanto ad una giovane donna, Claudia, nei quattro giorni prima della sua morte: l’ex marito, da cui si è da poco separata, il nuovo compagno ed un medico del reparto, dove lavora come operatrice socio-sanitaria. Tutto questo in una combinazione di eventi, di comportamenti e di strane coincidenze, che fa sì che, all’improvviso, il mondo lavorativo, il suo passato sentimentale e la nuova relazione si intersechino, entrando, tuttavia, in cortocircuito. Un cortocircuito “mortale” per le stesse indagini che seguono alla sua morte e che finiranno per ignorare perfino quello che lei era: una donna che anteponeva la verità, l’amore, la passione per il lavoro e la dedizione per le figlie ad ogni altro tipo di compromesso. E così il caso viene archiviato come “suicidio”. Un “suicidio” tuttavia senza movente, complice una perizia grafologica sulla base di scritture di comparazione poco attendibili, ma che, per chi indaga, assume il valore dell’oro colato, producendo l’effetto “tabula rasa” su tutto ciò che, invece, avrebbe fatto indagare per omicidio. Un depistaggio, suo malgrado, perfettamente riuscito. Una segnalazione esatta del capo della Polizia, reiteratamente ignorata. L’onnipotenza della presunzione d’infallibilità. Ecco l’incredibile storia di Claudia Bartolozzi, morta a trentatré anni, a Macerata, nel giorno dell’anniversario del suo matrimonio, il 29 ottobre 2009, nella sua auto avvolta dalle fiamme, senza nessuno che si sia mai voluto mettere alla ricerca del suo assassino. Una storia vera raccontata con il ritmo e la suspence del thriller, ma con i toni delicati del romanzo. Una denuncia pubblica di quella ricerca della verità che non vi è mai stata e di quella “sete di giustizia” che è mancata del tutto. Ma soprattutto un invito a tutti i lettori a diventare detective, per scoprire come i fatti accaddero veramente. Tutto ciò non prima, però, che essi stessi siano messi in condizione di rispondere autonomamente alla domanda: suicidio o omicidio? È proprio questo uno degli scopi principali del libro.
Maria Letizia Clarici
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Ricette e Ricordi di Nonno
Il libro
Come tutti i nonni, Nonno Angelo ha sempre avuto molto da raccontare e da insegnare. Nato in Italia, è emigrato in America per costruire il proprio futuro. Il suo non è stato un viaggio semplice ma lo ha affrontato con determinazione, una qualità che da sempre lo ha contraddistinto. Questo, dunque, non è un semplice libro di ricordi, bensì una vera e propria eredità di Nonno Angelo. Le ricette, da considerarsi ibride per la grande influenza culturale italoamericana, rappresentano la grande tradizione culinaria che, con grande passione, la famiglia Iovine continua a portare avanti. Non sono solo ingredienti e preparazioni, si tratta di un vero e proprio stile di vita. Lo stile di vita Mediterraneo di Angelo Iovine.
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Napoli, “Antiqua Neapolis”
Il libro
Sono stati scritti fiumi di parole su Napoli, sui suoi mille aspetti folcloristici, sulle tante leggende legate alle Chiese, ai monumenti, ai personaggi storici, sulle molteplici opere architettoniche che inaspettatamente in ogni angolo della città si incontrano, sul vario e mozzafiato panorama. Napoli, infatti, nonostante il degrado di alcune zone e la microcriminalità, affascina per la gioia di vivere e la povertà che insieme albergano un po’ ovunque, per la ricchezza inestimabile di tesori artistici e per lo spirito solidale ed estroverso tipico dell’animo napoletano, del “grande cuore di Napoli”. Innamorato della sua città d’adozione, l’autore, dopo la pubblicazione con Graus nel 2022 di “Napoli, antica Partenope”, non poteva non offrire ai lettori questa raccolta, che completa ed integra la precedente, arricchendola con la descrizione dei sette castelli, che resero Napoli una delle poche città al mondo con un ottimo sistema difensivo, dei palazzi storici, la cui maestosità e il cui splendore lasciano il visitatore senza parole, delle antiche Porte sopravvissute e dei varchi scomparsi della cinta muraria dell’antica Napoli. Una particolare attenzione lo scrittore dedica ai “Quartieri spagnoli”, scacchiera di caratteristici vicoli, che nascondono Chiese e Palazzi straordinari ed una magia sconosciuta alla maggior parte dei napoletani. La trattazione dell’opera è piacevole ed avvincente, in quanto non segue un rigido schema tematico o cronologico, ma punta sulla brevità dei capitoli ed alterna a descrizioni storiche ed architettoniche, brani che scaturiscono dalla fantasia dell’autore, dalle “curiosità” e dalle leggende, basti pensare all’impiccata della Vicaria, alle anime inquiete dell’Albergo dei Poveri, alla cella di fra’ Agostino da Miglionico, al miracolo delle albicocche di San Giovan Giuseppe della Croce nel convento di S. Lucia al Monte ed alla poco nota storia che lega l’ordine dei Templari alla villa “La Decina” ai Camaldoli.
Maria Micelisopo