• Il veggente criminale

    Una giornalista di nome Anna si reca in una contrada di Brindisi, in Puglia, dove gira voce ci sia un ragazzo di umile famiglia con una dote speciale: vede la Madonna che lui chiama la sua “Mamma Celeste” e che gli dà dei messaggi da diffondere a tutta la popolazione. Anna vuole verificare con i propri occhi la veridicità degli avvenimenti e finisce invece per diventare una seguace di Patrizio Cosenza. Il sedicente mistico è un ragazzone che si è sempre considerato escluso dalla società, dalle tendenze sessuali poco chiare e grazie alle sue visioni e ai suoi momenti di trance, accompagnati spesso e volentieri da fuoriuscite di sangue dalle mani e dalla fronte, riesce ad attirare sempre più persone al suo seguito. Nessuno osa contraddirlo, pendono tutti dalle sue labbra nonostante alcune falle nella sua credibilità a cui però gli adepti non sembrano fare caso. I suoi compagni finiscono per essere completamente plagiati da lui al punto da farsi condizionare in ogni scelta di vita. Col tempo, però, dopo essersi ingraziato l’arcivescovo Tucci, che lo riaccredita in Vaticano dopo essere stato persino scomunicato, la vita losca e segreta di Patrizio inizia a venire a galla e sarà Anna che, sentendosi ingannata da un uomo che “mostrando il Paradiso ha tentato di trascinarla all’Inferno”, riuscirà per prima a smascherare la sua vera indole diabolica e criminale.

    SCHEDA SIMONA

    15,00
  • Piccole grandi donne

    Piccole grandi donne è l’elaborato finale di un progetto inserito nel PTOF dell’Istituto Comprensivo “Giovanni Pascoli” di Matera sulle pari opportunità e sulla violenza di genere, coordinato dalla professoressa Grazia Tantalo, e sostenuto dal Dirigente Scolastico dell’Istituto, professor Michele Ventrelli, sempre aperto a iniziative tese a sviluppare il senso di cittadinanza e civile convivenza negli studenti. Le preziose riflessioni hanno visto la luce grazie ad Antonella Fontana che, raccontando il femminicidio di sua sorella, Anna Rosa Fontana, e di tante altre donne, ha messo a nudo il suo dolore per trasformarlo in energia positiva, e per guidare gli studenti coinvolti in un percorso di crescita empatica, imprescindibile per costruire un futuro migliore, all’insegna del rispetto e dell’amore sano.

    Scheda Piccole grandi donne – Fontana – Tantalo

    15,00
  • Il diario di Lela – Storia di ordinari abusi

    Frammenti di dolore, estrapolati dal racconto di una donna, lasciano spazio a interrogativi e dubbi atroci su cui indagare. Adriano, giornalista brillante e dal fiuto per le investigazioni, si troverà a fare i conti con il diario di Lela, le cui pagine rimandano al profilo complesso di una ragazza dal vissuto emotivo devastato e intorpidito da stupri reiteratamente subiti. Sarà proprio Adriano che – entrando di soppiatto nelle squallide vite di chi si è macchiato di simili atrocità – farà luce sugli eventi tragici che hanno segnato il percorso di Lela, e che sembrano averla condotta fino alla morte. Il diario di Lela – Storia di ordinari abusi è un romanzo che dà voce a tutte le donne che hanno subìto e subiscono violenze, ma che non hanno la forza e il coraggio di raccontare. È un invito ad ascoltare il silenzio, quello rumoroso, e a comprenderlo, invece che giudicarlo.

    Scheda Weinberg

    15,00
  • Cercate l’assassino

    Il libro

    Tre uomini, Mark, Stephan ed Ernest, accanto ad una giovane donna, Claudia, nei quattro giorni prima della sua morte: l’ex marito, da cui si è da poco separata, il nuovo compagno ed un medico del reparto, dove lavora come operatrice socio-sanitaria. Tutto questo in una combinazione di eventi, di comportamenti e di strane coincidenze, che fa sì che, all’improvviso, il mondo lavorativo, il suo passato sentimentale e la nuova relazione si intersechino, entrando, tuttavia, in cortocircuito. Un cortocircuito “mortale” per le stesse indagini che seguono alla sua morte e che finiranno per ignorare perfino quello che lei era: una donna che anteponeva la verità, l’amore, la passione per il lavoro e la dedizione per le figlie ad ogni altro tipo di compromesso. E così il caso viene archiviato come “suicidio”. Un “suicidio” tuttavia senza movente, complice una perizia grafologica sulla base di scritture di comparazione poco attendibili, ma che, per chi indaga, assume il valore dell’oro colato, producendo l’effetto “tabula rasa” su tutto ciò che, invece, avrebbe fatto indagare per omicidio. Un depistaggio, suo malgrado, perfettamente riuscito. Una segnalazione esatta del capo della Polizia, reiteratamente ignorata. L’onnipotenza della presunzione d’infallibilità. Ecco l’incredibile storia di Claudia Bartolozzi, morta a trentatré anni, a Macerata, nel giorno dell’anniversario del suo matrimonio, il 29 ottobre 2009, nella sua auto avvolta dalle fiamme, senza nessuno che si sia mai voluto mettere alla ricerca del suo assassino. Una storia vera raccontata con il ritmo e la suspence del thriller, ma con i toni delicati del romanzo. Una denuncia pubblica di quella ricerca della verità che non vi è mai stata e di quella “sete di giustizia” che è mancata del tutto. Ma soprattutto un invito a tutti i lettori a diventare detective, per scoprire come i fatti accaddero veramente. Tutto ciò non prima, però, che essi stessi siano messi in condizione di rispondere autonomamente alla domanda: suicidio o omicidio? È proprio questo uno degli scopi principali del libro.

    Maria Letizia Clarici

    Scheda Caruso Frezza

    16,00