• Portati dal vento

    13,50

    Dalla Germania a Napoli, un viaggio esoterico e magico, alla scoperta di antichi misteri. Oggi, i gemelli Paolo e Francesco, insieme a Renate, cercano i loro padri, misteriosamente scomparsi tanti anni prima, vittime dei principi e delle teorie alla base di una parte della dottrina nazista, volta a ricercare le origini arcane della razza ariana. Dal castello di Wewelsburg all’Antro della Sibilla Cumana, riusciranno a ritrovare e perdere il loro passato e il loro presente.

  • Profili di donne

    15,00

    Delinea personaggi, dà vita a volti. Con una ricca tavolozza dipinge le protagoniste che si alternano, a volte i loro destini si incrociano, a volte i drammi sono simili. La forza delle parole e dei pensieri fa apparire sulla scena la passione per l’arte, la passione nella vita, la passione dell’ispirazione. Abbozza l’incontro con la realtà universale e profila l’importanza della sensualità, del dolore, dell’amore, della famiglia, della tenerezza, dell’ardimento, dell’abbandono nella creazione artistica della donna. “Dialogo irreale” ha vinto il premio internazionale Domenico Aliquò per la sezione inediti.

  • Al di là della rete

    15,00

    Al di là della rete. Attraverso la triste storia di una famiglia italiana, emigrata in Egitto in cerca di fortuna, l’autrice narra la drastica situazione italiana nel 1938, anno in cui Mussolini dichiarò guerra alla Gran Bretagna, mettendo a rischio la vita di milioni di italiani, perseguitati e deportati in campi di concentramento. La sofferenza causata dalla guerra, la violenza e gli innumerevoli soprusi subiti dai prigionieri italiani in Egitto e la ferocia e i maltrattamenti adottati dai russi nei confronti dei tedeschi sono evidenziati tramite le tragiche vicende del protagonista italiano, vissuto in Egitto e diventato in seguito membro dello spionaggio inglese. La sua forza, il suo coraggio e la sua intelligenza gli permettono di affrontare dure realtà e situazioni di estremo pericolo intrecciate con incredibili vicende d’amore, sensi di colpa e infiniti periodi di solitudine. In quegli anni di guerra, troppi innocenti hanno pagato il prezzo di appartenere semplicemente alla nazionalità “sbagliata”. Troppe vite sono state spezzate dall’odio e dal rancore di folli che, pur violando i diritti umani, non sono stati ritenuti punibili.