• Ho incontrato il loro amore

    A causa di una graduale e dolorosa demenza senile, Antonio Piscini sceglie di portare con sé sua madre da Sferracavallo, una piccola frazione di Orvieto, ad Anacapri nella sua villa, luogo di comodità e, soprattutto, calore umano. Lì Antonio la sorprende a nascondere gelosamente una lettera. Quella lettera è parte di una corrispondenza che racchiude il segreto di un amore eterno, un amore che ha attraversato la storia. In questo scambio epistolare fra i suoi genitori Antonio scopre non solo la forza della sua famiglia, del padre Luigi e della madre Niva, di quell’amore più resistente di ogni contrasto, ma anche la componente tragica che investe ogni vita, e un nonno, di cui porta il nome, burbero e anaffettivo che sempre ha ostacolato la coppia. Più di ogni altra cosa, però, quelle lettere si fanno portavoce di un periodo storico: dal 1943 fino al trasferimento a Napoli del 1951. La storia di questa famiglia è la storia di un’Italia che risorge. Ed ecco che i Piscini diventano la “casa” di tutti noi!

    Scheda Piscini

    15,00
  • Senza pelle

    Due realtà, due età, due vite che si incrociano, si sfiorano, si toccano, si incastrano senza lasciarsi più. Due anime e due pelli assetate di sesso e d’amore, di quell’ “amore fine a se stesso, l’amore totale e dedito”.
    L’amore e la passione che possono essere repressi “in una pelle che non era la sua”, o apparire così totalizzanti, che una volta privi ci si sente “senza pelle”.

    13,50
  • Colori d’Africa

    Luca, un aitante commerciante di abiti etnici, attraversa l’Africa per raggiungere Laura, amica di sempre che lavora per le Nazioni Unite. Da Nairobi a Bujumbura, il Continente Nero si svela in una straordinaria gamma di sfumature, che si rispecchiano nelle vesti multicolori delle donne, rese ancora più abbaglianti dalla loro pelle di ebano. Terra di contrasti, nella quale il rosa unico dei fenicotteri cede il passo all’ocra della savana e si trasforma nel verde lussureggiante dei boschi. In Africa, però, il rosso non è solo quello aranciato dei tramonti, ma anche quello porpora del sangue, il sangue versato in tante spietate guerre per il dominio straniero o in assurde lotte fratricide. Tra incredibili peripezie, aneddoti, sciamani, mercati e mercanti; di paese in paese, di donna in donna, a bordo di improbabili mezzi di trasporto, Luca cede al fascino mitico del viaggio – distante anni luce dalla concezione nord-occidentale di partenza da un punto A per raggiungere un punto B nel minor tempo possibile – che si trasforma in una irripetibile fonte di piacere e di conoscenza, alla scoperta forse anche di se stesso.

    10,00
  • Sui docks si muore

    Un omicidio tra i container immagazzinati nel porto di Napoli fa scattare un’indagine che ben presto rivela una tela intricata di connessioni tra diversi clan malavitosi, italiani e cinesi. Il commissario Franco Argento ha il compito di sbrogliare la matassa, seguendo le poche tracce a disposizione. Sul suo cammino incontra diverse figure femminili, che conquista grazie al proprio fascino maturo, ma che in un modo o nell’altro finiscono per essere coinvolte pericolosamente nel caso scottante. Gradualmente le tracce lo conducono alla rivelazione di un traffico di droga che coinvolge trafficanti cinesi, nello specifico la persona del mastodontico Jumbo e di suo zio e boss Suun-Yi, e il clan napoletano capeggiato da Carmine Torricelli. Ma qualcosa continua a non tornare nella mente di Franco Argento, ma la sua esperienza, unita al supporto dei suoi colleghi e del magistrato Imma Boccia, gli permette infine di scoprire l’esistenza di un conflitto interno dell’organizzazione criminale cinese, proprio tra Jumbo e suo zio, che ha scatenato una faida sanguinosa.

    15,00