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    Quaranta

    La raccolta Quaranta è una scelta di quaranta piccole liriche riunite in occasione dei quarant’anni dell’autrice. Un punto di svolta nella vita della Donna, Mamma, Medico e artista che da sempre concilia affetti, doveri e passioni nel tentativo di restituire un segnale di cambiamento nella società. L’impegno civile e la vita privata non sono esclusi dalle liriche dalle quali traspare l’anima dell’artista che si dona al suo pubblico.

    Scheda Graziella Di Grezia

    12,00
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    Psicoanalisi del sollievo

    Sentire e sentirsi tra ricordi o immagini mai vissute. Scoprire e riscoprirsi nei lunghi sospiri tra una pausa e il punto e a capo. Perdere e perdersi tra i versi che danno voce a pensieri mai detti né conosciuti. Un viaggio alla scoperta di se stessi; un percorso introspettivo e coraggioso che impone sentieri interminabili e tortuosi che non lasciano spazio a scorciatoie. Strade senza uscita d’emergenza, strade senza certezza né fine. E quando pensi di essere arrivato al capolinea pronto ad abbracciare il risultato della tua lunga ricerca, è lì che ricomincia la fatica, ed ogni volta, ad ogni passo, sprofondi e rinasci. Il paradosso dell’Io nascosto tra questi versi si insinua tra le sensazioni di vuoto, libertà, morte e rinascita. Sembra nulla, ma nulla è come sembra. C’è morte nell’essere vivi e vita nell’essere morti. Una raccolta di frammenti, di contrasti, incertezze e rimorsi di un’anima tormentata da se stessa, che si spoglia e mette a nudo la sua essenza. Abbandonare o abbandonarsi: questo il primo passo alla scoperta di se stessi.

    Scheda Perrotta

    12,00
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    Gallinelle e nodi

    Il coraggio della rinuncia all’abitudine in vista di una propria identità; l’importanza di cogliere le sfumature della vita, rifiutando visioni nette e rigide; la forza di guardare avanti superando i contrasti interiori dettati da tale scelta e la critica alla superficialità di una realtà ossequiosa verso l’apparenza: questi sono solo alcuni dei temi affrontati dall’autrice nei propri versi e nei propri testi, attenta all’analisi della “dimensione donna”. Portavoce di chi ad un certo punto della vita si sorprende a fare i conti con il proprio passato, ma allo stesso tempo risolutiva in merito alla sofferenza o le paure, a volte paralizzanti, che contraddistinguono l’età matura, attraverso queste riflessioni offre uno squarcio della donna di oggi, dei suoi rimorsi e rimpianti e della voglia di affrontarli in maniera costruttiva.

    12,50
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    La saggezza è l’ ultima illusione

    L’aforisma è una goccia distillata di saggezza, l’accensione di una luce, provvisoria e parziale, nel buio delle illusioni esistenziali.
    Poesia senza lirismo, filosofia senza sistema, dottrina senza credo, l’aforisma è un frutto maturo colto lungo il viaggio dal viandante libero e curioso del mondo.
    13,00
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    Oltre me stessa

    Enza prova, con la sua poesia, metafisicamente sospesa tra realtà e suo contrario, a scalfire il mistero che l’avvolge, lavorando soprattutto su se stessa, sull’amata natura cha la circonda, su memorie e nostalgie, su posti e personaggi particolarmente vissuti, ma sa anche bene che ogni giorno deve misurarsi con quella realtà, che non sempre la persuade, la soddisfa. Ecco perché allora ella tenta le vie dell’oltre; un oltre inquieto, indefinibile, in cui affondare le sue più intime e intense pulsioni, una via di salvezza e di sfogo, che la poesia regala a chi, come la nostra autrice, la porta dentro da sempre.

    Scheda Berardone

    13,00
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    Oltre il buio

    La luce e l’ombra. Il giorno e la notte. Uno sguardo nell’animo e oltre l’orizzonte. Sono liriche dell’incomunicabilità che cercano una comunione di spirito, attraverso i suoni, uno sguardo, i colori.

    Una voce senza eco, le cui parole si odono tumultuose nel cuore.

    Il nulla, non come assenza o vacuità ma come un cammino sull’orlo dell’abisso, teso alla luce, alla speranza.

    13,50
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    Archi di fuoco

    «… Rachele asseconda la propria natura con biologica attenzione ai fatti, alle persone, che essa suscita, colorando la sua tela poetica, aforistica e anagrammatica, delle luci e delle ombre, ma soprattutto delle luci, di una vita, che ella è sempre riuscita a vedere e a stravedere con i suoi occhi di pittrice avida e attenta».

    Dalla prefazione di Francesco D’Episcopo

    15,00
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    Fiori di limoni – Flores de limones

    “Come nel volo, vediamo gli elementi della terra
    e anche quelli dell’animo del poeta.
    Dalla pace di un tramonto a Vietri sul Mare
    alla disperazione per la perdita di un amore,
    sempre lentamente e con passione,
    passando per storie passeggere,
    squarci di visioni femminili, vicoli, mare e cielo.
    Tutto con la stessa passione e un sottile sguardo del poeta”.

    15,00
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    Anemoni d’avorio

    Anna Bartiromo regala a se stessa e agli altri una silloge intima, intensa, nella quale, con la consueta delicatezza e discrezione, che è segno di antica signorilità, si abbandona ai sensi e sentimenti del suo corpo e della sua anima.

    Dalla prefazione di Francesco D’Episcopo

    15,00
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    Specchio riflesso

    Il testo si presenta come il prolungamento dell’autrice e di tutto il suo sentire. Le poesie mostrano, senza oscurità, le emozioni, le perplessità e le sensazioni che invadono il quotidiano di ogni individuo, diventando lo specchio dell’esperienza familiare, amorosa e personale. Valeria Genova firma un omaggio alla nascita, alla gratitudine e alla coscienza della vita con tutti i suoi interrogativi, offrendo al lettore preziosi squarci di vissuti interiori.

    15,00
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    Il balenìo del pensiero

    Ancora una volta, siamo di fronte al diario di una donna e di una poetessa vera, sicuramente tra le più assolute e autentiche che capita di presentare, senza furbizie e simulazioni, completamente esposta alle emozioni e mutazioni di un corpo e di un’anima, particolarmente febbrili e suscettibili, e come tali chiamati a registrare le indifferenze e le ingiustizie, soprattutto, intime di un mondo, sempre più epidermico ed episodico, che sembra avere smarrito quegli elementi e sentimenti, che lo tenevano compattamente unito.

    Dalla Prefazione di Francesco D’Episcopo

    15,00
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    Versi immersi

    Graziella Di Grazia, rispetto al passato, al quale mi ero all’inizio fermato, ha comunque conquistato una autonomia, una energia, che mi ricordano, forse a sproposito, le parole di una donna, rimasta sola, ma più forte e tenace di prima, la quale mi confidò: “Se un giorno incontrerò il diavolo, gli farò uno sberleffo e lo sfiderò senza paura”. Ecco la nuova Di Grazia, che ci si para davanti, è una donna, una poetessa, che se saprà valorizzare con equilibrio ed armonia quanto le ribolle dentro, ci riserverà certamente molte sorprese, professionali e poetiche.Scheda Graziella Di Grezia-Versi immersi- GrausEdizioni2020 poesie

    15,00