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Nella prospettiva dei tempi
Un uomo cresciuto troppo in fretta si ritrova a quindici anni solo, con una figlia da crescere e una vita tutta da inventare. Divide i suoi giorni con Massimo, amico del cuore sin dai tempi della scuola, cercando un lavoro soddisfacente e una musa ispiratrice per i suoi romanzi. Insieme a lui apre un ristorante, che presto catalizza attorno a sé un eterogeneo gruppo di amici. Tra avventure strampalate e incontri surreali, mercatini di paese, parrucchieri e Internet – con entusiasmo e ingenuità – i due amici tentano di promuovere il romanzo nato durante la nuova attività. I personaggi, monadi metafisiche sospese nella nostalgia, si muovono oscillanti in un orizzonte precario e discontinuo, alla ricerca di un adattamento, di una collocazione nella prospettiva dei tempi: dove molto si perde, ma qualcosa – come un amore – può tornare.
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Il gran Visir
Cerca le sacre spoglie del tuo signore terreno,faraone del basso e dell’alto Egitto. Cercale nel luogo a te destinato in qualità di Gran Visir del faraone tuo. Da lì attraverso ciò che mai fu mio accanto a lui, mio amato sposo, troverai la strada che ti condurrà all’immenso suo tesoro situato nella settima grande granaglia …
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Per chi suona il Calascione?
Un angolo di paradiso, ai piedi del Vesuvio e affacciato sul Golfo più famoso del mondo: Spapokkia. In questa fantastica città, doppio di una Napoli allo strenuo delle forze, gli scugnizzi – caratteristica unica, vanto e contrasto della città – stanno tristemente scomparendo. Spapokkia si è trasformata in “un paradiso abitato da diavoli”, in cui la corruzione e la violenza dilagano fin dentro le pieghe più intime della popolazione. Un gruppo di giovani ribelli – gli ultimi veri e autentici scugnizzi, capitanati dal giusto e impavido Mammoletta – si oppone allo strapotere del terribile boss Jakkett. Attraverso l’affresco dello scontro del bene e del male, tradizioni popolari e degrado, tra episodi fantastici e surreali, il romanzo dà vita a una moderna epopea degli scugnizzi, esaltandone le antiche virtù e auspicando – grazie a loro – l’agognato, quanto necessario, riscatto sociale di un intero popolo.
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La tutela delle DOP e delle IGP
Nell’epoca della globalizzazione l’Italia può risultare competitiva sul mercato esclusivamente puntando sulla qualità dei prodotti. Nasce quindi l’esigenza di proteggere le produzioni agroalimentari di eccellenza e allo stesso tempo di definirne le caratteristiche specifiche. Con cura giurisprudenziale, ma con un lessico accessibile a tutti, gli autori fanno luce sul tema – molto attuale e discusso – delle produzioni tipiche di qualità in Italia e nella Comunità Europea.
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Il trasformista
Ciro Aiello ha 50 anni, è un truffatore e sta scontando la propria pena nel carcere di Poggioreale. Tra le sbarre della cella l’uomo ripercorre, sul filo della memoria, i tipici episodi degli scugnizzi della Napoli degli anni Settanta. Quando gli si presenta l’occasione di evadere dalla prigione, però, Ciro si rende conto di non avere ancora vissuto l’esistenza che desiderava. Sarà troppo tardi o si è sempre in tempo per cambiare?
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Maratea – Il sogno di una cosa
Emblema di quel Sud dove il bene comune viene vissuto come ostacolo per la realizzazione dei propri interessi personali, Maratea, il suo fascino e bellezza, sono l’oggetto delle considerazioni dell’autore che ha assistito, dagli anni ‘70 ad oggi, ai mutamenti non sempre positivi di quello che dovrebbe essere preservato come angolo di paradiso. Sorretto da un tono critico – accompagnato da una nota costante di ironia – il libro affronta nodi e problemi del territorio, mettendone in luce le grandi potenzialità.
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Il giudice della pena
Saggio giuridico
In verità la confusione totale che accompagna l’esecuzione penale in questo momento, risolvendosi in una incertezza del diritto della pena, costituisce forse la causa principale della crisi che il nostro intero sistema giuridico sta attraversando.
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Essere internettiani
Essere internettiani è un saggio, scritto a quattro mani da due insegnanti, sulle potenzialità della Scuola italiana. Per una volta, oggetto delle ri_essioni non sono i problemi, gli errori, i limiti del sistema scolastico. Al contrario, le autrici svelano ai lettori alcune forme di eccellenza, attuate e attuabili, nella Scuola. Attraverso l’autonomia e la modularità la Scuola sta cambiando, mentre, fuori di essa, l’a_ermazione di internet continua a rivoluzionare il mondo della Comunicazione e dell’Informazione. Perché non impiegare internet per insegnare ai ragazzi nozioni previste dai programmi ministeriali? Da tale straordinaria intuizione nasce il modulo “Essere internettiani”, che in queste pagine diventa un vero e proprio metodo didattico. Avvalendosi di internet la Scuola, per una volta, appare al passo con i tempi.
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Andar per boschi
Andar per boschi è il piacere di riscoprire la bellezza della Natura, fondersi con essa, con i suoi suoni, i suoi odori, i suoi sapori. È liberare l’anima dalle false priorità che opprimono l’uomo “nel mondo dell’asfalto e del cemento”, insegnandogli ad ascoltare il sommesso anelito della Natura. È il ricongiungersi dell’Uomo con se stesso. Dell’Uomo con la Terra. Dell’Uomo con Dio. Andar per boschi incide un solco profondo nell’anima e nei sensi. È un viaggio mistico per comprendere il significato dell’esistenza, per esplorare i misteri che avvolgono il Creato. Il mistero della vita. Pensieri, riflessioni, immagini, leggende, suggestioni s’incastrano armoniosamente come tasselli di un variopinto mosaico, nel tentativo di rappresentare il più intimo volto della Natura, la più sacra essenza del nostro Spirito.
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Violetta vendicata e altri fantasmi all’opera
Racconti e riflessioni di un soprano è un libro che i cultori dell’opera lirica – ma anche coloro che cercano un approccio a tale variegato universo – aprrezzeranno sicuramente, perché restituisce voce ai personaggi del melodramma e ai compositori che li hanno resi immortali. Valeria Esposito, attraverso la sensibilità e l’esperienza di una raffinata interprete, immagina per Violetta, per Rigoletto – ma anche per Bellini, Mozart, Salieri e molti altri ancora – “un futuro immaginario per raccontarci quale sarà il destino dei singoli protagonisti alla conclusione dell’opera” (Annella Prisco Saggiomo). Pagina dopo pagina, i loro fantasmi ritornano in vita per emozionare, ancora una volta, il loro pubblico. Il libro si arricchisce, inoltre, delle preziose ed erudite riflessioni di un soprano che per portare in scena i propri personaggi preferiti, ha studiato con passione e rigore la storia delle opere e la vita dei compositori. Infine la Esposito regala al lettore una pièce teatrale nella quale “porta in scena” alcuni racconti.
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Dio al di là della Gerarchia
La rielaborazione di alcuni quaderni- diario permette la ricostruzione della storia del protagonista tracciata come un itinerario interiore costituito da una serie di tappe, che vanno dall’infanzia vissuta tra ‘vicoli, scuola e marciapiedi, ad un’adolescenza ‘atea’ e indagatrice sui grandi significati, per poi approdare alla determinante scoperta del Vangelo, agli studi seminariali e teologici condotti con animo mistico e critico insieme, all’esperienza del sacerdozio interpretato e vissuto con stile lontano da quello di ‘funzionario’ dell’azienda- chiesa, all’accettazione con tenerezza e rettitudine di un amore vissuto e sperimentato come potenziamento, e non disturbo, dello stesso slancio sacerdotale (come descrive in una immaginaria lettera al papa), alla rinuncia per coerenza evangelica e anticoncordataria, all’insegnamento della Religione nel Liceo Classico Statale del suo paese, all’allontanamento dal ministero ecclesiastico per non aver ritrattato alcune critiche da lui espresse sul Papa nell’ottobre del ’79, al lavoro come operaio in una fabbrica del Nord Italia nell’80 e al matrimonio avvenuto nel luglio dell’81 con la donna che, per amore, era stata capace di sfidare l’impossibile e che con tanto rispetto, candore e delicatezza era entrata nella sua vita.
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Lettere a mia figlia
Libro accattivante: si fa leggere con piacere. Può sembrare un testo comune di rapporto madre-figlia, invece è un romanzo articolato, variegato, pieno di verità. In una discussione “familiare” di vasto respiro s’innestano i problemi della “casa”; casa da rinnovare non solo nelle mura e negli ambienti, ma nell’intimo degli incontri e dei rapporti madre-padre-figli. «Ci ritroveremo tutti uniti con una nuova capacità di comunicare fra noi». Casa come flusso interiore della famiglia stessa, ma anche luogo dove rifugiarsi, appartarsi, isolarsi, per coltivare i propri sogni, per analizzare le proprie incertezze. Tutto ruota intorno a Tiziana, donna prima che madre, la quale scrive palpitanti lettere alla figlia come partecipazione di dubbi e conquiste, ma sempre in prospettiva di comunicazione, di gioia e crescita interiore.