• Un assaggio di Napoli

    Un assaggio di Napoli di Aldo di Mauro contiene assaggi di Napoli nella musica, la poesia, l’arte, la storia, la cultura, la gastronomia, la medicina, la religione. Il libro oltre alle informazioni sulle eccellenze napoletane nei vari campi, contiene testi di canzoni e poesie, proverbi e modi di dire napoletani, ricette originali della cucina napoletana… tanto materiale per divertirsi pure con gli amici.
    “Un assaggio di Napoli”, dice nella prefazione Pietro Gargano, è un libro “da leggere d’un fiato solo e poi da riporre in un luogo comodo della casa, per riaprirlo e nutrire la propria speranza con qualche assaggio degli assaggi. Napoli è una città esagerata, certo, ma se impari a conoscerla davvero ogni mattino ringrazierai Iddio di averti fatto nascere sotto il vulcano”.
    12,00
  • Splendore degli abissi

    L’amicizia e il senso di lealtà vanno oltre le differenze: ne sono consapevoli Andrea, Marcello e Luigi, ragazzi coraggiosi, che non hanno timore delle diversità. Divenuti amici del giovane tritone Arhamos, dovranno aiutarlo a salvare la principessa Splendore dai tentacoli del perfido conte Chironex Fleckeri. Attraverso la loro missione elimineranno le differenze tra il popolo del mare e quello della terra, riuscendo a portare avanti un messaggio di fraternità ed uguaglianza, abbattendo i muri costruiti da discriminazioni e diversità.
    12,00
  • Le figlie della fortuna

    Il senso di appartenenza a terra, tradizione e famiglia passa per le donne: Fortuna, Concetta e Fortunata, tre generazioni di donne in circa cento anni di storia si misurano con un’oscura maledizione, con la superstizione e con l’imprevedibile corrispondenza di contingenze che è la vita. Tra esoterismo, malinteso senso dell’onore, storia e personaggi femminili quasi divini, perché insieme veicoli di valori e fragili matrone piangenti, Le figlie della Fortuna si fa portavoce di temi quali femminilità, religiosità, cultura e ritorno alla terra, progresso e radici, in una critica raffinata e “materna” di una Campania che è allo stesso tempo legata al passato ed afflitta da drammi tutti contemporanei.
    Maria Elefante ha scritto questo libro con grande senso di umiltà,  ubbidendo solo alla voce imperiosa del cuore che grida l’amore per la sua terra.  L’afflato divino dell’ispirazione, forza prepotente alla quale la scrittrice non riesce a sottrarsi – provandone dolore come gli antichi poeti invasati dal Nume – percorre anche la scrittura, caratterizzata da un pluralismo linguistico, specchio della realtà rappresentata.  Colpiscono l’udito voci e canti soavi assieme a grida ed imprecazioni laceranti, arrivano all’olfatto profumi della terra da tempo dimenticati, invano offuscati dal fetore nauseante delle discariche.
    12,00
  • Polvere di Las Tunas

    “Com’è lontana l’Europa quando sei a Las Tunas…”: di questa città inondata dalla polvere e di una Cuba inedita, Marco Martone ci offre un magistrale ritratto fatto di tanti tasselli, istantanee che l’autore ha catturato durante i vari soggiorni nell’isola caraibica. Protagonisti indiscussi del viaggio in questo remoto angolo della Terra sono le emozioni e i ricordi: sensazioni contrastanti, a volte di estraneità, altre di profonda empatia e familiarità per un mondo che in qualche modo riporta lo scrittore alla sua spensierata infanzia napoletana. Vento, polvere, strade chiassose, sconnesse, solcate da carretti trainati da cavalli o da enormi camion al cui interno decine di persone viaggiano pazienti verso il lavoro dei campi: immagini che volano tra le pagine del romanzo di Marcone con vivacità e leggerezza, catturano il lettore e lo proiettano in una realtà quasi onirica, scandita da una calda lentezza tropicale.
    12,00
  • La vita privata e gli amori di un monarca illuminato

    È un romanzo storico potente nella sua concisa brevità, dove fantasia e realtà sono in perfetto equilibrio. Le immagini, le espressioni che lo suffragano sono pregne di poetica armonia, tali da sedurre illettore più esigente. Il tema è intrigante: mette in luce la vita privata e pubblica di Federico II diSvevia, svelandone gli amori e soprattutto quello più appassionante per Bianca Lancia, madre affettuosa del biondo Manfredi. Attraverso uno studio attento ed efficace l’autrice introduce il lettore alla corte di Palermo, dove i Normanni hanno lasciato segni indelebili del loro passaggio e dove Federico con la Scuola siciliana ha reso l’arte autonoma, lontana dall’ossequio alla Chiesa, e con l’Università di Napoli ha dato una nuova impronta alla cultura. Intorno al destino di questo monarca assoluto, nonché imperatore superbo, orbitano tanti altri personaggi, che con la loro bravura hanno gettato le premesse per varcare la soglia luminosa del nostro Rinascimento. Il libro è un inno alla bellezza opulenta della Sicilia e a quella abbagliante dell’Italia. Lo si legge tutto d’un fiato e quel mondo lontano diventa il nostro e Federico, così fecondo di idee, incontrollabile nell’ira, eccessivo in ogni sua manifestazione, avido di potere, magnanimo con i più deboli, con la sua vita densa coinvolge il lettore, perché realtà e immaginazione si sostengono fortemente.

    dalla prefazione di Ruggiero Cenere

    12,00
  • Ho graffiato i muri… anche i miei

    Il libro

    Una voce del sud italiano nel grido-urlo di memorie corporee veicolate in una trasformazione salvifica. La forza e potenzialità dell’azione terapeutica ad attingere da una trasformazione della corporeità e le sue memorie, della psiche e del carattere e la loro modalità nella relazione. “Il professionista della salute è anzitutto professionista della relazione”. Un treno da prendere, una barca da navigare per una rotta e il suo ignoto, per le sicure intemperie e furie marine nell’incontro consapevole delle proprie parti. Processo alchemico per la caduta di vesti come catene a mortificare e impoverire l’esistere, per nuovi potenziali energetici, personali e terapeutici. Un campo di esperienza oltre la porta che apre nel silenzio mentale e oltre il mondo delle forme, piani di immanenza necessari all’incontro terapeutico, alla soluzione e trasformazione della malattia e del dolore. Un nudo percorso attraverso pagine che perdono il loro bianco per verità assolute come fresca rugiada limpida, toccata dalla luce di un mattino nascente.

    Scheda Isabella Angelone

    12,00
  • Le solite cose

    Una raccolta di racconti per il ritorno in libreria dell’autore del romanzo La fabbrica dei suicidi (Graus ed., 2005). Le solite cose è una partitura musicale di episodi crudi, divertenti, pensosi, struggenti, cantata da un coro di voci racchiuso in una penna che narra l’infantile disastro del mondo e la poesia di una speranza sempre pronta dietro l’angolo per ognuno che voglia vederla. Ecco, dunque, la storia del terrificante epuratore etnico Dragan Petrovic, recitata dalla voce spezzata di una delle sue vittime; l’ironia sferzante del trombettista di jazz e attore porno Arno Gaul; lo sguardo smagato e poetico dei disadattati de La città delle anime perse; il sensuale e letale enigma di Diventa vetro; gli incubi a occhi aperti di un torturatore e del suo fantasma nelle pagine de Le solite cose, il racconto che dà il titolo all’opera. E personaggi tenerissimi, scabri, situazioni grottesche al limite della follia, vapori di sogni e incubi meridiani, fantasmi di tutti i giorni e mani tese verso un domani forse migliore … Dopo l’unanime consenso della stampa (La Repubblica, Il Mattino, La Stampa, l’Unità, per citare alcuni quotidiani; la rivista letteraria Origine, per i periodici), una prova d’autore fatta di frammenti di specchi in cui si riflettono le innumerevoli sfaccettature di ciò che siamo e che significhiamo.

    13,50
  • La scriba di Alessandro

    Una scriba sfugge miracolosamente al sacrificio della propria verginità, nel tempio del dio Marduk, all’alba dell’arrivo di Alessandro a Babilonia. Colpito dall’evento, il re, sempre attento ai misteriosi disegni divini, accoglie la giovane scriba intrecciando con lei un’ambigua relazione di amicizia. In essa avranno parte anche Efestione e Clito, suoi fraterni amici, legati alla scriba da una forte passione. Il sentimento contorto e morboso che lega i quattro personaggi viene segnato da eventi luttuosi. La morte di Efestione, prima, e di Clito, poi, inducono Alessandro e la scriba a realizzare, attraverso il dolore, la consapevolezza del proprio ineluttabile destino.

    13,50
  • L’etrusco

    Attilio, professore di lettere, per la perdita del suo grande amore, precipita in un abisso di sofferenza e decide di astrarsi dalla vita quotidiana. Ma nel momento di massimo smarrimento, Pina, un’infermiera che appartiene a una famiglia poco raccomandabile, lo risucchia nella realtà con la tragedia della scomparsa di sua figlia, una piccina di soli dieci mesi. Il magistrato incaricato delle indagini sulla sparizione della bimba non è all’altezza del compito; il suo scopo principale è quello di trarre dal dramma in corso la notorietà necessaria per una candidatura alle imminenti elezioni politiche. I giorni trascorrono invano senza risultati, fin quando Ugo, un professore aretino soprannominato “Il Toscano”, sulle tracce di un popolo scomparso – quello etrusco -, non si determina ad avviare in proprio, e con l’aiuto di Attilio stesso, le operazioni per ritrovare la piccola Emanuela. Tra ostacoli e colpi di scena, i due letterati riescono a conquistare gloria e celebrità, diventando ambiti obiettivi per le forze politiche che premono per candidarli alle elezioni. Sono elezioni incerte, che si possono vincere per un pugno di voti, e i politici sono disposti a tutto pur di conquistare il potere, anche a fare patti con gruppi criminali. Attilio e Ugo non possono tenersi in disparte, e vengono sollecitati a prendere una decisione a favore di uno dei due schieramenti…

    13,50
  • Antiquo

    Il Cleòmene è un teatro più favoleggiato con narrazioni orali che descritto sui libri. Marco, un giovane architetto curioso e di talento, ne conosce la storia fin da bambino. Cinquecento anni fa, il giorno dell’inaugurazione, qualcosa di indecifrabile e forse di sinistro aveva impedito lo svolgersi dello spettacolo, uccidendo il pubblico presente in sala. Da allora il teatro era rimasto chiuso. Nel corso dei secoli, c’erano stati vari tentativi di restauro, ma chi aveva tentato di entrarvi era tornato indietro senza concludere nulla: dicevano che fosse inaccessibile. Marco cerca di venire a capo del mistero, imbattendosi nella più imprevedibile e fantastica delle storie.

    13,50
  • Favole a due voci

    Maria Orsini Natale prende il posto che fu di Alda Merini nel precedente esperimento di scrittura a quattro mani, Alda & io, di Sabatino Scia. Anche Maria, come Alda, prova a star dietro allo spiazzante favolista per spiegare le inquietudini, le intemperanze di un Collodi della favola, che fa muovere i suoi burattini con i fili sottili della irragionevole ragione, toccando le corde di quella follia buona, alla quale Erasmo da Rotterdam annetteva la sorte positiva degli artisti, creatori di un mondo a loro immagine e somiglianza. Maria riscrive Sabatino con la sua arte appropriata e aderente a un’idea intensiva di letteratura, da comunicare e costruire insieme in stretto rapporto di complicità di mente e di cuore con il lettore. Preziosa, dunque, privilegiata la sua presenza in un ordito, che, da solo, può rischiare di imbrogliarsi, con felice fantasia, nelle sue maglie più strette. Maria sbroglia la matassa di questo esilarante “cunto de li cunti” e la offre al lettore per una lavorazione, sempre artigianale, ma letterariamente più curata.

    13,50
  • I delitti dell’Arcigay

    Che ragione ha un cronista d’assalto di concentrarsi su alcuni omicidi in serie e chiamarli “I delitti dell’Arcigay”? Quale movente dietro alla morte di due extracomunitari, un preside, dell’autista di un onorevole e di altre persone che gravitano e non gravitano in ambito gay? Esiste un delitto a matrice omosessuale oppure esistono solo pregiudizi al riguardo? L’associazione presa di mira dalla stampa è in buona fede oppure è uno strumento nelle mani dei malintenzionati? Il protagonista del romanzo è uno scrittore, un alter ego non a caso sessualmente speculare all’autrice, una voce interiore che si cimenta da dilettante con l’indagine criminale, un maschio eterosessuale con aspetti a volte femminili nel carattere, un non-eroe spinto dal desiderio di raccogliere per poi narrare vicende nelle quali non entra quasi mai direttamente, ma dalle quali non riesce a starne fuori. Mentre il mistero di sangue va svelandosi, mentre il giallo arriva alla soluzione, i problemi etici incarnati dall’ambiguità dei personaggi rimangono aperti come ferite. Ferite che, tra le pieghe dell’appassionante trama, aiutano a pensare.

    13,50
  • Ma tu chi sei

    Attorno a una lettera ruota il mistero della vita e della morte dell’avvocato Marsili. La moglie Barbara decide di esplorare il mondo del marito e scopre una personalità a lei del tutto sconosciuta. Questo percorso esistenziale la porta a interrogarsi: quante volte scrutiamo nella nostra anima e di chi ci sta vicino? Ma tu chi sei è un romanzo psicologico dove emergono i difetti di una comunicazione poco attenta. Il romanzo è arricchito dagli interventi di: Maria Olmina D’Arienzo, Francesco D’Episcopo, Gennaro Ferraro e Aldo Masullo.

    13,50
  • La donna venuta dal deserto

    Saraih, sposa di Abrahim, è una donna avvenente. La bellezza è il segno più vistoso della sua persona, ma, a guardare bene i suoi occhi di stella e il suo viso, ci si rende subito conto che un fuoco le arde nel profondo dell’animo. Da quando è iniziata l’avventura del marito, non è più la stessa. Spesso viene presa da un’inquietudine che fa fatica a mascherare. Saraih ha la consapevolezza di essere di essere la moglie di un capo, portatore di un sogno, quello di costruire una Nazione per la sua gente. Quando Abrahim, per non far patire la fame al suo popolo, decide di entrare in Egitto, presenta Saraih come sua sorella, per timore di essere ucciso proprio a causa dell’avvenenza della moglie. L’eco della bellezza di Saraih arriva al Faraone Abimelek, che dà ordine di prelevarla e portarla a Palazzo. Da questo momento ha inizio una nuova vita per la donna. Resterà a Palazzo per molti anni: sarà amante, amica, anche moglie del Faraone. Nel Palazzo scoprirà l’amore e il sesso, fino a scendere negli abissi più oscuri della lussuria, in un cammino di conoscenza e perdizione. Accanto a lei, la fedele schiava Agar, a cui sarà legata da un rapporto torbido e ambiguo. Quando il sogno finirà e il Faraone restituirà Saraih al suo legittimo marito, Agar la seguirà nel deserto e avrà il suo posto nella storia, nel grande disegno previsto per il popolo di Abrahim.

    13,50
  • L’adultero di Belfast

    L’azione del romanzo, definito dalla critica un’antologia dell’amore, si svolge nella Belfast di fine millennio, dove il maturo Alan Dugger, figlio di un deputato del partito cattolico, il Sinn Fein, s’innamora perdutamente dell’ebrea americana Sandy Crowford, figlia di un avvocato del New Jersey, sostenitore dell’Ira. I due, entrambi gi sposati ad altri, scoprono casualmente di conoscere una poesia di Oswald O’Malley, poeta terrorista dell’Ira, soprannominato L’Adultero di Belfast. Innamoratosi di Susan Derrick, la giovane moglie di un ufficiale britannico, il terrorista era scomparso misteriosamente negli anni ’70. La vicenda si incentra sulle ricerche che Alan e Sandy avviano sull’uomo scomparso e sulle sue poesie ed il racconto si snoda, in due epoche diverse. Nella Belfast degli anni ’70 – l’epoca dei troubles – la storia di Oswald e Susan, nella Belfast di fine anni 90 quella di Alan e Sandy. La lotta secolare tra cattolici e protestanti fa da sfondo alla narrazione che il cui tema l’amore. Amore passionale, coniugale, materno, filiale, per la patria e per gli ideali in genere.

    13,50
  • Querce sul Mediterraneo

    Un quesito, restato insoluto per anni ed attribuito addirittura a Benedetto Croce, in merito ai rapporti tra Napoli e la Spagna, recitava all’incirca così: “La Dominazione Imperiale Spagnola, abituata per secoli a raccogliere immense ricchezze in ogni parte della terra, a Napoli, durante il lungo periodo di Viceregno (1503-1707), ha guadagnato o ha perso?”. Studi recenti affermano che, in punto strettamente economico, il bilancio risulterebbe in perdita. Eppure una impresa leggendaria, dovuta alla tecnica artigianale insigne ed alla capacità operativa degli Arsenali Napoletani, sembra riequilibrare, almeno in parte, i termini del confronto. “Querce sul Mediterraneo” coniuga la passione per la Storia con il proposito di far riemergere, in chiave di romanzo, qualità dimenticate del Sud d’Italia, in una visione, talvolta onirica, di ideale riscatto, scevra da imposizioni ideologiche e da distorsioni politiche o confessionali.

    13,50
  • Caffè corretto

    Mai avrei pensato che una donna potesse portarmi via una donna, la mia donna! Non avevo mai preso in considerazione un evento simile. Mai considerato una donna quale pericolo alla mia serenità, alla mia vita di coppia. Il tradimento è parte della natura umana, così come lo è l’amore che ci porta a vivere insieme ed a proteggerci a vicenda.

    13,50
  • Fumo di donna

    Riccardo, lasciato da Sara, insiste per quattro anni nel cercare di riconquistarla. Quattro anni di “passione” in cui il loro rapporto diventa di volta in volta gioco, complicità, abitudine, nostalgia o semplicemente sesso. Al termine di questo tormentato periodo, con o senza di lei, Riccardo si troverà di fronte a una nuova vita. Ma è giusto perseverare tanto con chi non ci ama più? è possibile capovolgere la situazione? Questi alcuni dei quesiti che il romanzo pone al lettore; la casistica è, però, a sfavore degli irriducibili.

    13,50
  • Camorra.Mafia.Brigate Rosse? L’omicidio di Simonetta Lamberti

    L’assassino di Simonetta – è probabile – leggerà queste pagine. Sarà la sua condanna insostenibile: non so immaginare condanna peggiore, davvero. D’accordo, il nostro non è più il tempo in cui i Giuda s’impiccano (essi impiccano noi), ma ugualmente ritengo che l’assassino, con questo libro stretto nelle mani, non potrà non desiderare la propria morte: anche lui sì, con tutto ciò che forma un essere umano (forse sarà privo di affettività e sentimento, ma non di memoria; la memoria, quando è sola come una lancia insanguinata e conficcata in un terreno desolato, acquista una crudeltà micidiale).

    13,50
  • La città del futuro

    Gabriele, un dirigente aziendale, assiste a un tremendo incidente d’auto e presta i primi soccorsi a due ragazzi, vittime dell’urto. Da quel momento il corso delle loro vite non è più lo stesso. In ospedale Gabriele incontra i genitori dei due giovani: “Don Carmine”, noto boss della Camorra e Giovanni, un umile lavoratore del mercato. I tre uomini, messi insieme dal Caso, prendono atto del degrado di Napoli e decidono di dedicarsi a un ambizioso progetto per invertire la rotta di una città alla deriva. Nasce così “2033 Progetto Sud”, un sogno che nel giro di 25 anni diventa realtà e trasforma la Napoli messa in ginocchio dall’emergenza rifiuti nella capitale del Mediterraneo.

    13,50
  • Perfidia lounge

    Katrine, una giovane ballerina di lap dance dal corpo perfetto e dal viso d’angelo, e Frankie, un irresistibile professionista del furto, rubano in una banca di New York 10 milioni di dollari in diamanti. I due non sono solo complici, ma anche amanti. Ma l’amore, si sa, a volte fa paura tanto che Frankie decide di scappare da solo con il “colpo” che avrebbe potuto cambiargli la vita. Qualcosa, però, va storto e gli vengono sottratte le preziose pietre. In un susseguirsi incessante di colpi di scena Frankie si dà alla ricerca dei diamanti che lo porterà fino al collo di Katrine, che nel frattempo è diventata la star più richiesta del momento. Tra di loro, però, si mette James Petrone: il boss dei boss. Lo splendore dei diamanti sarà più abbagliante dell’amore?

    13,50
  • Terapia d’amore

    Terapia d’amore è un romanzo che parla dell’amore nelle sue molteplici espressioni: l’amore verso il proprio compagno, l’amore materno, l’amore per gli altri, l’amore per la vita. Protagonisti sono uno psichiatra ed una donna tormentata da un dolore che la porta al rifiuto di comunicare con il mondo esterno. La vicenda si svolge in un Centro per anziani dove è ospite la mamma dello psichiatra, una vecchietta terribile che, per regalare un po’ di gioia e divertimento agli altri ospiti, mette a soqquadro un ambiente tranquillo e forse velato di malinconia. Aldo di Mauro, attraverso una profonda analisi psicologica, sottolinea ancora una volta l’importanza del dialogo e dell’ascolto nei rapporti umani. Ascoltare, anche solo i silenzi di chi ci è vicino, è già un atto d’amore.

    13,50
  • La perversione del male

    New York. Un feroce serial killer semina il terrore nella città. Uccide donne bianche, giovani e belle. Le sceglie accuratamente, le osserva, le segue come un predatore, fino ad attuare il suo macabro e fatale disegno. Perno della sua ossessione è Nicole Stiles, l’affascinate detective trasferitasi da Los Angeles per sfuggire ad un passato che non è in grado di dimenticare. Ragazza madre, dura, zelante nel suo lavoro, determinata ma anche piena di umanità, si addentrerà nell’intricato dedalo della psiche dell’assassino, riuscendo a tracciare, man mano, il suo perverso ed inquietante profilo. Ad affiancarla nelle indagini la criminologa ed amica Ashlee e due agenti della scientifica molto speciali: la sorella Michelle assieme alla sua compagna Janet. Ma saranno anche il suo eccezionale intuito e la sua profonda sensibilità a guidarla nell’incessante ricerca della verità, volta a smascherare il misterioso volto di quella mano iniqua e mortale. In questa affannosa e difficile ricerca della verità s’intrecciano le vite di donne meravigliose, che rappresentano differenti sfumature nell’ampio spettro cromatico della società contemporanea. Personalità dalle tinte intense che riescono a coesistere in perfetta sintonia in un mondo dove sovrasta la Perversione del male

    13,50
  • Dritto al cuore della vita

    Dritto al cuore della vita offre la possibilità di intraprendere un viaggio alla ricerca del più autentico Sé, affrontando le questioni che l’uomo si pone da sempre:la vita e la morte, la salute e la malattia, la ricchezza e la povertà, l’amore e l’odio, la serenità e l’inquietudine. Costantino Salis tratta i temi più profondi dell’essere attraverso un imponente, quanto ben calibrato, calembour di autori e citazioni che spaziano dalla Grecia antica – origine e madre dell’intero pensiero occidentale – alla cultura orientale. Occidente e Oriente per una volta, però, si corrispondono l’uno con l’altro potenziandosi, addirittura, vicendevolmente.

    13,50
  • P.Q.M. giustizia è fatta

    Caracas: i sogni di Patricia, una giovane donna con l’unica colpa di essere troppo bella e attraente, piena di aspettative per un futuro radioso, improvvisamente svaniscono, come una bolla di sapone, per mano del destino. Con prepotenza, la notte scende sulla vita della ragazza: un incubo, dal quale, svegliarsi, risulterà sempre più faticoso. Napoli diventa il macabro teatro delle vicende della sudamericana. Nel parlatorio del carcere, Patricia incontra il giudice di Sorveglianza Benito Agaleo, e in lui vede la sua ultima possibilità di salvezza. Come la donna, anche il magistrato è alla ricerca dell’occasione che gli restituisca la fede nella giustizia, da sempre inseguita nel suo lavoro. Soprusi e prostituzione, droga e violenza – però – si aggrovigliano in un vortice malavitoso che risucchia tutto e tutti, insieme alla speranza dell’esistenza della Giustizia.

    13,50
  • I passi dell’odio

    Jan, un giovane ebanista di Prezmysl (Polonia), un giorno come tanti incontra Halina. Tra i due è subito amore e dopo quattro anni si sposano, con la promessa di stare insieme per sempre. Non hanno fatto, però, i conti con il destino. Il Nazionalsocialismo, infatti, si è già imposto in Germania e l’ondata di spinte antisemite arriva fino in Polonia, tanto che Jan – in quanto ebreo – non può mantenere la licenza della propria bottega, ma al suo fianco c’è Vladimir, amico e socio da sempre. La situazione precipita: Jan e Halina, insieme al piccolo figlio, deportati ad Auschwitz, sono costretti a subire le feroci angherie dello spietato lagerführer Hermann Gut. Jan riesce a sopravvivere all’orrore della prigionia, ma giura di vendicarsi e accecato dall’odio giunge a Bergen (Norvegia).

    13,50
  • Il Signore di Corleone

    Nella Sicilia del XVII secolo, in cui vige l’uso dei matrimoni combinati, Giovanna, ragazza ribelle e dal forte temperamento, preferisce essere rinchiusa in un convento piuttosto che cedere al volere del padre, don Felipe  De La Rosa, che la vuole in sposa a un uomo che lei non ama. Nel tragitto verso il convento, la sua carrozza viene assaltata e lei, spaventata, fugge. È proprio questo evento a cambiare tutta la sua vita perché il destino le fa incontrare Placido, un giovane ciabattino fiero e coraggioso, del quale s’innamora perdutamente. Tra rapimenti, intrighi, fughe e duelli, due uomini si scontrano e con loro l’odio e l’amore. Alla fine, però, due forze opposte di pari intensità si annullano l’un l’altra e delle loro ceneri non restano che la vendetta e il pentimento.

    13,50
  • Anastasia

    I binari del treno. La scia di una nave. Le tracce di un ricordo. Una donna viaggia seguendo strade diverse: vie di ferro, d’acqua, di pensiero. L’inizio del viaggio, la spinta che muove i passi è la sua stessa fine, come percorrere un cerchio e finalmente chiuderlo. L’amore che inizia e finisce, in un punto esatto, preciso, unico. Da quel punto si parte e in quel punto si ritorna. Un viaggio nello spazio e soprattutto nel tempo, alla ricerca della risposta alla domanda più opprimente che si pone chi, amando, viene abbandonato: Perché? Il cerchio di Anastasia si chiude, lì dove arrivare è come, finalmente, partire.

    13,50
  • L’amico francese

    Alla fine degli anni Sessanta Vincenzo, un ragazzo della provincia napoletana, si appresta a frequentare l’ultimo anno di liceo. Tutto sembrerebbe procedere come sempre, ma una novità rompe la monotonia della realtà scolastica: l’arrivo di un nuovo compagno di classe, Jean-Claude, un ragazzo francese. Tra i due giovani nasce un’immediata simpatia, che col tempo si trasformerà in una profonda amicizia. Ma in fondo all’animo JeanClaude nasconde un doloroso segreto che continua a tormentarlo. Lo rivelerà solo a Vincenzo, che cercherà in ogni modo di aiutare il suo “amico francese” nella lotta contro il suo triste passato. Però non sarà solo l’amicizia a rasserenare la vita di Jean-Claude, nel suo cuore sboccerà anche l’amore per Angela, una giovane e incantevole liceale, che segnerà profondamente e definitivamente la sua giovinezza.

    13,50
  • Un angelo blu

    Dalla scrivania del suo studio medico Dante, immerso nei ricordi dei primi anni universitari, decide di raccontare la sua storia. Sullo sfondo dei moti studenteschi del ’68 in Emilia Romagna, nasce e si fortifica il rapporto d’amicizia tra Dante e Angelo, un giovane napoletano. Sulle note dei Blu Angel — il gruppo musicale di cui Angelo è il leader — e i goliardici scherzi nati dalla spensieratezza della giovane compagnia di amici, i ragazzi affrontano i primi esami universitari, le prime delusioni e le dure sfide della vita. Niente lascia presagire la tragica separazione dei due, influenzata proprio da quegli eventi sessantottini che sembravano non sfiorarli. Ormai, di quella amicizia, restano a Dante solo una foto ed il dolore.

    13,50
  • Una nuvola persa nel cielo

    A distanza di tempo il padre ha raccontato la sua storia di quel giorno d’estate. È riuscito a farci provare cosa significa nella realtà per un padre trovarsi in un autentico incubo e, nelle sue parole, la figlia si è animata; ed è tornata a vivere brevemente sulla pagina. Ora il padre ha evocato ancora la sua Prosperina dal mondo delle ombre e attraverso una serie di impressioni – prosa e poesia, sogno e memoria – ha dato nuova vita a Simonetta e, attraverso il suo dolore, ha fatto arte.

    Gore Vidal

    13,50
  • Yan Fen

    Questa è la storia vera del rapporto innocente e straordinario, nato in maniera del tutto particolare, tra un signore occidentale non più giovane, e Yan Fen, una timida ragazza orientale di vent’anni dotata di un personalissimo modo di vedere la vita, e forse di qualcos’altro di più difficile da comprendere.

    L’autore, attraverso i neri occhi a mandorla di questa ragazza cinese, pur così lontana dal suo mondo, è riuscito per la prima volta a vedere la Cina, e la vita stessa, da una prospettiva a lui completamente nuova ed insolita. E da questo straordinario rapporto è stato probabilmente lui quello che ha imparato di più.

    13,50
  • L’anello del pescatore

    Il Cardinale Filippo Sartori reca con sé un’inconfessabile pena. Papa Gregorio XVII è morto. Un lungo Conclave. Due fazioni, la conservatrice e la liberale, si affrontano attraverso maneggi e alleanze. Un nuovo pontefice, Pietro Faleri, un non papabile, nelle intenzioni di altri, facilmente manovrabile. Il giovane pontefice si troverà ad affrontare nemici e difficoltà, e, tra ombre e spiragli di luce, porterà il messaggio evangelico della Chiesa tra la gente, demolendo la torre d’avorio in cui il potere papale si è ormai arroccato. Pietro, salito al soglio pontificio col nome di Francesco I è un outsider, un missionario, è l’Uomo Nuovo.

    13,50
  • Nica e la radice del cedro

    La timidezza ci imprigiona, ci isola da inutili paure, perché spesso temiamo sentenze drastiche. Ma tra due donne, che “messe insieme aprono le porte all’infinito”, non c’è modo, né tempo, né spazio per tutto ciò. Nonna Lalla, l’anziana contadina esperta della vita, “ma quella di una generazione precedente”, accompagnerà la dolce e giovane Nica “nel profondo”. Attraverso l’amore per la natura, Nonna Lalla le insegnerà “a leggere all’interno, dentro di noi la nostra immagine”, senza finzioni e maschere.

    13,50
  • Caro Adamo

    Il lungo cammino delle donne, intrapreso all’origine della storia dell’umanità e che continua ancora oggi. Un percorso verso l’emancipazione e  i diritti che è stato più lungo e cruento durante il ‘900, il secolo che viene analizzato dall’autore attraverso i suoi racconti, portati avanti da un uomo che ama le donne e la loro forza.
    13,50
  • Melchi – Vi racconto una storia

    Un giovane scrittore vede crollare tutti i propri sogni quando perde ciò che ha cercato per tutta la vita: la sua Storia da Raccontare, la più bella di tutte le storie, l’unico racconto capace di procurare l’immortalità a chi sarà così fortunato da catturarlo. Ritornato sulla sua isola natia, incontra un eccentrico personaggio che darà una scossa alla sua esistenza disincantata: un vecchio vagabondo, apparentemente privo di passato, che, senza meta e senza scopo, erra per le strade dispensando sorrisi e regalando cianfrusaglie ai passanti. Eppure il vecchio non è benvoluto dagli isolani, e il motivo è che di notte, sotto la luce fatata dei lampioni, egli misteriosamente pare trasformarsi e ringiovanire. Malgrado la diffidenza dell’intero paese, il giovane scrittore si affeziona a lui, sperando inconsciamente che possa aiutarlo a ritrovare la sua Storia da Raccontare. Ma forse la storia che si nasconde dietro quell’uomo è ben lungi dal poter essere narrata… E così il segreto di cui è portatore peserà come un macigno sul cuore del giovane scrittore, e il mondo in cui il vecchio lo trascina rovescerà tutte le sue certezze e lo indurrà a chiedersi se ciò che vede sia la realtà o solo un sogno.
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  • Le gru di carta volano

    Una passione che sembra nata per caso, quella tra Philip e Benedetta, passione totale, travolgente, ma che sembra coinvolgere solo il corpo e non il cuore dei due giovani. Eppure una tale passione può nascere solo se suffragata da un amore intenso e assoluto. Un sentimento che riusciranno a vivere solo col tempo, fondendo le loro vite così come era accaduto già a due persone a loro tanto vicine eppure lontane. Compreso che “il dolore e la felicità sono separati da una membrana sottile”, dovranno scegliere se vivere la realtà o cercare di capire da dove tutto ha avuto inizio. Legati a loro altri personaggi vivono intensamente la loro vita in luoghi lontani e a volte misteriosi. Si incontrano, si lasciano, si ritrovano. Il segreto di questo loro comportamento sta in una culla di legno costruita da un avo.

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  • Prigionieri di noi stessi

    Romanzo introspettivo, che mette a nudo le conseguenze dolorose di certe dinamiche familiari perverse. È la storia del viaggio tortuoso verso gli angoli più bui della psiche dei personaggi. Saro è vittima degli errori della sua famiglia e diventa un uomo instabile, divorato dal senso di inadeguatezza nei confronti della vita. A un certo punto, però, troverà la forza di riscattarsi grazie all’amore di suo figlio che lo libererà dalla condizione psicologica di vinto. Livia è l’avvocato che cerca di portare giustizia e pacificazione nella complessa vicenda, ma che – a sua volta – mostra fragilità e paure.
    Entrambi troveranno, anche attraverso il difficile percorso dell’onesta presa di coscienza dei propri limiti, il coraggio di vivere.
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  • Ego sum

    Delitti macabri e spettacolari si consumano all’ombra del vulcano, nella magica isola. Per ogni omicidio si ripete il medesimo rituale fatto di sangue, strazio e sadismo. L’affascinante maresciallo Lococo e la sua squadra seguono le indagini. Si addentrano nei fatti fino a farne parte, diventano pedine del killer e, in fine, prede, le più prelibate. Il mistero si scioglierà? Il carnefice verrà incastrato? Ma… non sarà tutto come sembra.
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  • Il mistero della moneta sannita

    Dedicato all’universale umano, il romanzo di Gaetano Sabatino s’invera, per autentica passione, nella terra di pietra e d’acqua gelosamente sannita. Rende onore al divenire civile dell’uomo che ha sacre: la vita, regola e desiderio; la fierezza dei padri, sete e sorgente di libertà; la dignità di un popolo consapevole delle ineludibili, forti e giuste radici dell’esserci e dell’appartenerci. Chi narra, celebra conciliate natura e cultura; predilige il sapere che offre gli occhi per vedere; ri-dona-al cuore la memoria, nel senso del ricordare, a chi non disimpara a sperare.

    Non occorre una consolidata dimestichezza con l’iconografia del Sannio della memoria archetipa per cogliere, a lampo d’occhi, la connotativa appartenenza dell’eroe che lo scultore Antonio Tommaselli ha suggestivamente intuito indomita larva guerriera, decisamente intesa alla vittoria. È mitico emblema sannita. Evoca appieno Egnazio Gellio nella verticale purezza essenzializzata del perimetro figurale, nel gesto che sigla deciso lo slancio nell’assalto di strenuo vigore energetico, cui dà sostanza l’acciaio corten, inosiddabile a sfida degli elementi. Il guerriero è sannita nell’essenzialità dello scudo e della lancia salda nella destra, nel respiro d’istinto, nell’oro delle tre ondose piume di cui è ornata la visiera ideale. È nudo nella corazza del suo coraggio; è pronto a farsi feroce drago in guerra, per poi ritrovarsi, in pace, paziente domatore di pietrose zolle, rese fertili e vinte con le quotidiane armi da lavoro e la fatica dell’erpice.

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