-
S.O.S. Isola di Mina
Il libro
S. O. S. Isola di Mina è la storia fantastica di un’avventura. È il viaggio di due bambini, Giuly e Jimmy che, insieme ai loro unicorni volanti Penny e Puffy, hanno una missione fondamentale: salvare l’Isola di Mina e l’intero pianeta da una catastrofe naturale, un compito, un talento che gli è stato donato alla loro nascita, un’impresa a cui sono stati destinati. È un viaggio alla scoperta di luoghi incantati, personaggi e mondi magici; insegnamenti e conoscenza saranno all’ordine del giorno, valori di vita e norme comportamentali, un racconto sorprendente tra musica e colori, e una morale per tutti noi, un insegnamento al rispetto per il pianeta che abitiamo.
-
Il COVID-19 E IL PANICO MORALE NELLA GESTIONE SANITARIA
Il libro
Un saggio che si propone di analizzare il concetto di panico morale relativo ai periodi di pandemia, partendo dal virus H1N1 fino a concentrarsi al recente Covid-19. Si pone l’accento sul ruolo del personale sanitario durante la pandemia di Covid-19 e la percezione che la popolazione ne ha avuto nel tempo. Si analizza il ruolo della comunicazione da parte delle istituzioni, dei mass media e dei social, che svolgono un ruolo fondamentale nella risposta della popolazione a situazioni di emergenza: in base alle parole utilizzate e alla chiarezza dei comunicati è possibile arginare, o alimentare, il fenomeno del panico morale e la diffusione di fake news da parte di singoli o gruppi di persone che non ripongono più fiducia nei governi e nelle organizzazioni sanitarie. Tra le possibili soluzioni al problema, vi è un più accurato filtraggio delle informazioni reperibili online e una chiara ed esplicita comunicazione da parte delle istituzioni stesse.
-
Alla ricerca dell’amore perduto
Il libro
Nell’antico West, nella terra afosa del Messico, Juan Vergara aspira a un futuro migliore. Decide quindi di andare via dal suo paese natale povero e privo di ogni bene umano, colmo di morte e di miseria, per dimenticare i soprusi del suo passato. Juan crede in un mondo di sentimenti e valori morali, ma arrivando a Druma scopre i pregiudizi, i segreti, le ostilità, le bugie e le verità nascoste. Qui trova il mistero della sua esistenza, il peso di un padre creduto morto, ma anche la felicità che tanto desiderava e una vita che credeva impossibile. Tra incontri sinceri e crudeli ostacoli umani, Juan proverà a realizzare il suo destino e, forse, trovare l’assoluzione per la sua anima logorata da peccati mortali.
-
Ljuba. Senza scarpe
Il libro
Ljuba è un giovane nato e cresciuto nell’ex Unione Sovietica, che ha fatto parte dell’organizzazione Rainbow Family. Vive insieme a Katia, la sua compagna di origini italiane, che una sera decide di invitare a casa due suoi amici: Marco e Milena. Così, una semplice cena immergerà i commensali in dinamiche surreali: Ljuba porterà in un suo sogno i tre personaggi, permettendo loro di imbattersi nella selvaggia legge di natura in cui lui si identifica. L’autore firma un romanzo singolare, in cui la narrazione improntata sul realismo magico si presta a continui e sconvolgenti colpi di scena.
-
Garam Masala
Il libro
La raccolta lirica riproduce i pensieri intimi dell’autrice, spesso immersa nella solitudine vissuta talvolta con tranquillità e possibilità di godersi piccoli attimi quotidiani e suggestivi panorami, talvolta come mancanza, assenza, rimorso. È il dolore della perdita di qualcuno di amato, con cui si è condiviso momenti intensi di profonda connessione. È il rimpianto di un tempo perduto, che porta il pensiero ad un’infanzia ormai passata di cui si riesce a ricordare solo impressioni, attraverso odori e rumori. Si percepisce un dolore sottile, a volte sussurrato, che fa da filo conduttore a molte delle immagini, quasi oniriche, che vengono ricreate tramite un linguaggio estremamente evocativo. Ma è anche lo stupore alla vista dell’azzurro del mare, che culla i pensieri più cupi e cura l’anima. È un viaggio tra i pensieri più profondi dell’autrice, un piccolo mondo da scoprire in punta di piedi.
-
Un eroico scugnizzo
Il libro
Se dessimo fiducia e lavoro al popolo, si comporterebbe da “fuorilegge”? Disoccupazione, fame e delinquenza sono problemi che da sempre attanagliano il popolo meridionale. Ma i “guagliuni”, gli “scugnizzi”, la gente onesta subisce e al contempo affronta con le poche, ma decisive, armi a sua disposizione: bontà d’animo, senso di giustizia e sete di libertà. Sono queste che rendono Bianchino l’eroe di se stesso, capace di trovare un posto nel mondo, in una società malsana della quale rinnega soprusi e violenze.
-
Senza il cancro sarei morto
Il libro
La malattia arriva sempre nella vita delle persone in modo inaspettato, sconvolgendo i piani e senza chiedere mai il permesso. Ma chi ha detto che questo porta con sé solo delle conseguenze negative? Certo, le sfide da affrontare sono parecchie e Mirko lo sa bene. La burocrazia è tanta, i giorni di sconforto si susseguono e la malattia sembra intaccare tutto ciò che una volta faceva stare bene. E la cosa peggiore è che influisce anche sulle persone che lo circondano e che cercano in tutti i modi di aiutarlo. Eppure, è possibile ritrovare il gusto di vivere proprio grazie alla malattia. Il cancro non è solo una bestia terribile, ma è anche un’opportunità per mettere in prospettiva quelli che fino a ieri sembravano problemi insormontabili. Le ansie, le frustrazioni e le arrabbiature quotidiane perdono di intensità, mentre la malattia fa ricordare ciò che è veramente importante. Pagina dopo pagina, Mirko Giudici riesce a mettersi a nudo e a rivelare la sua parte più debole per metterla al servizio di chi, come lui, sta conducendo la lotta più dura di tutte: quella della vita, quella per la vita.
-
LIBIA DA MUSSOLINI A GHEDDAFI Narrativa storica dal 1922 al 1970
Il libro
La vita di Giorgio si svolge con lo scenario della Storia italiana e mondiale sullo sfondo. Il padre Antonio, fascista convinto, si trasferisce in Libia per perseguire il sogno coloniale italiano ed è proprio qui che lui nasce. Le speranze di una vita migliore, però, vengono ben presto stravolte dagli orrori della seconda guerra mondiale: la famiglia divisa e Giorgio, la madre e le sue due sorelle bloccati a Modica, dove si trovavano in vacanza. Solo dopo sette lunghi e difficili anni, la famiglia si riunisce in quella terra che è allo stesso tempo straniera e patria. I tumulti della sua vita non sono però conclusi, tra un incidente che lo costringe in ospedale per mesi, la scelta del sacerdozio presa e poi abbandonata, l’adolescenza e i suoi primi amori, ci rendiamo conto non solo di quanto Giorgio cambi, ma di come anche la Libia stia diventando a poco a poco un luogo sempre più inospitale verso gli italiani. L’arrivo della vita adulta, col matrimonio e la prima figlia, fa loro sopportare anche lo scoppio della guerra del 1967. Con il Colpo di Stato in Libia nel 1969, ad opera del Colonello Gheddafi, si palesa anche la consapevolezza di dover abbandonare il luogo natio con tutti i loro beni confiscati a quegli Italiani ancora residenti, cacciati, per tornare nella madrepatria italiana, un luogo in cui, però, si rendono conto di non essere considerati, subito, del tutto al pari degli altri italiani.
-
A quattro mani
Il libro
Dopo una notte di sogni agitati e a tratti profetici, un uomo si reca a un funerale incontrandovi qualcuno di cui non aveva notizie da anni. È l’inizio di un viaggio nella memoria che condurrà i lettori a varcare i cancelli arrugginiti di un liceo di periferia. A far loro da guida due estranei le cui vite stanno per intrecciarsi: l’ultrasessantenne professore Bruno Luongo e il suo alunno Luigi Caputo. Il primo, ormai prossimo alla pensione, è tormentato dal pensiero di cosa ne sarà di lui quando, dopo una vita dedicata all’insegnamento, sarà costretto a un “forzato riposo”. Il secondo, dopo un anno di vessazioni subite terminato con la bocciatura, si trova a fare i conti con i propri fantasmi e con un’onnipresente pulsione di morte in una casa vuota. Si tratta di due mondi che faticano a comprendersi ma che tanto possono dare l’uno all’altro: solo amalgamando l’esperienza dell’età e la creatività della giovinezza, infatti, diventa possibile abbracciare nuove prospettive. Il passaggio da una generazione alla successiva avviene dunque attraverso un costruttivo dialogo che, tenendo conto degli errori del passato ma anche delle sue eccellenze, porta a un presente migliore, fatto di apprendimento reciproco, e a un futuro di innovazione e di unione tra vecchio e nuovo. Simbolo di questa produttiva fusione sono quattro mani che s’intrecciano per sostenersi e scrivere insieme un altro capitolo delle rispettive esistenze. Due mani giovani e salde dotate di forza e originalità, pronte a farsi carico di ogni incombenza, e due mani segnate dalle rughe, ricche di conoscenza e di idee coltivate pazientemente nel tempo, ancora in grado di indicare alle altre la via.
-
Silenzi d’inverno
Il libro
Silenzi d’Inverno si apre nell’autunno del 1969 ad Otranto ed ha come sfondo l’autunno caldo. La protagonista, il cui nome è racchiuso in un mito greco, cerca attraverso la musica di elaborare il lutto legato alla morte della sorella e, attraverso una composizione per pianoforte scritta dal suo maestro, imparerà ad accettare le sue zone d’ombra. In un susseguirsi di silenzi diversi, fatti di parole inespresse o funzionali alla composizione musicale, i protagonisti scopriranno che non solo l’artista, ma anche lo spettatore dell’opera d’arte, riveste un ruolo dinamico, perché chi contempla concorre alla stessa creazione. Così, mentre i protagonisti si interrogano su nodi non risolti, la grande storia si svela nel Salento e nei campi che gli Alleati costruirono per accogliere i sopravvissuti ai campi di sterminio, perché per comprendere bisogna attraversare il proprio deserto, facendo memoria di tutti i tasselli che compongono le nostre vite, rappresentate da istanti sublimi e imperfetti, tutti da custodire.
-
L’Unità d’Italia a Caserta e dintorni
Il libro
Nel saggio L’Unità d’Italia a Caserta e dintorni, Ferdinando Ghidelli coglie l’altra faccia dell’Unità d’Italia: le contestazioni popolari che ebbero come obiettivo quello di ripristinare il vecchio governo borbonico, inneggiando al nome del vecchio regnante Francesco II. Da guida attenta e precisa, accompagna il lettore attraverso l’esistenza di chi ha vissuto realmente l’Unità. Dal flusso della Grande Storia, rievoca le vicende personali sia di importanti che di umili famiglie, mettendo in evidenza la netta differenza di orientamento politico tra classi abbienti e classi meno benestanti: le prime favorevoli al nuovo governo e le seconde al vecchio regime. Grazie al costante riferimento ai documenti, Ghidelli ci riporta le parole realmente espresse (come quelle dei briganti durante i loro interrogatori), consentendo al lettore di comprendere la complessità della struttura organizzativa di queste “comitive”, alcune delle quali riuscirono persino a instaurare uno stretto rapporto con i comuni, che provvedevano al loro approvvigionamento.
-
Positano
Il libro
Fu un guizzo di Alberto Moravia che fece montare nel Premio Nobel per la Letteratura, John Ernest Steinbeck Jr., una vera e propria ossessione per Positano. L’idea fissa di scoprirla, un po’ come nei romanzi di Fëdor Dostoevskij, lo spinsero a intraprendere un viaggio che lo condusse non solo alla personale rivelazione della “grande bellezza”, come la chiamerebbe oggi il Premio Oscar Paolo Sorrentino, ispirandosi al flusso di coscienza di Joyciana memoria, quanto a far sì, attraverso i suoi scritti, che di questa bellezza ne avesse consapevolezza il resto del mondo.
Giuseppe Guida, Sindaco di Positano
Ecco la Positano di Steinbeck, un paese scrutato, vissuto, raccontato, con grande attenzione per gli uomini e per quella certa atmosfera di disincanto che la facevano e la fanno un luogo unico al mondo… Lo scrittore assaporava questo luogo nella sua più vera, intima struttura, ne immagazzinava gli odori, si riempiva l’anima di quegli scorci a taglio d’angolo di via, sotto pergolati di glicini e profumi di zagare… Gironzolava per quell’interminabile saliscendi, incontrando e fermandosi con i bambini, che restavano intimiditi dalla sua statura… ma solo per poco: subito essi intuivano la sua dolcezza d’animo seguendolo, divertiti, dappertutto.
Vito Pinto, giornalista