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Le figurine mancanti
Giustino Pesca ha tredici anni, frequenta la terza media; Roberto Bonapace ha trentadue anni, . un commissario di polizia e da poco . stato lasciato dalla moglie. Vivono entrambi nello stesso palazzo al centro di Napoli, hanno una smisurata passione per la squadra partenopea e collezionano le figurine dei calciatori. Sullo sfondo della Napoli di fine ’900, le vite dei due protagonisti si sfiorano in una quotidianità intaccata da un attentato a un professore universitario. Nel losco evento . coinvolto anche Riccardo, cugino di Giustino. Isaia Rigo . il numero 12 del Napoli, la riserva del portiere titolare. Sul campo fa apparizioni sporadiche, trova il tempo per portare avanti i suoi studi. All’università conosce Sara, una ragazza misteriosa che fugge da qualcosa o da qualcuno… Due racconti che si toccano senza saperlo, da un versante all’altro della storia con quattro diverse prospettive…
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Nella mente di un superficiale
Uno spaccato, più che reale, di vita odierna raccontato con un’ironia che non nasconde la profondità del dolore. Sono tanti i desideri, i dubbi, le sofferenze che una mente può contenere: da ciò nasce la sfida che il protagonista lancia ai lettori e mentre li pungola e li critica fa piena confessione delle sue azioni, dei suoi pensieri e chiede d’essere giudicato. Questo l’uomo, questi i fatti e ai lettori la sentenza su quanto sia vera mente superficiale.
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Il silenzio degli adolescenti
Il silenzio dei ragazzi: il filo conduttore di questi racconti, in cui si intrecciano profili emotivi singolari, unici, che trovano la forza di reagire alle ansie della vita, liberandosi dalle proprie paure. Le storie raccontate offrono spaccati di realtà quotidiane, e sottolineano il piacere e la sicurezza che trasmettono i luoghi d’origine, ma anche i limiti legati a vite di sacrifici, che diventano pesanti zavorre. Da qui nasce il desiderio di evadere, di ascoltare le voci della natura che stimola l’immaginazione. Così, ad esempio, Gianni impara a prendersi cura degli altri e quindi anche di se stesso, Mimmo assaggia il sapore della speranza attraverso il fascino della musica, Fatima incarna la nostalgia per le proprie origini e l’importanza della cultura che rende liberi, Sibilla esprime il vuoto interiore che lacera dopo una scomparsa. Tutti i personaggi sono particolari: attraverso le emozioni riescono ad andare oltre ciò che gli è concesso. Angela Procaccini racconta l’importanza del sogno, della speranza in qualcosa di nuovo che possa far dimenticare la sofferenza. Il silenzio degli adolescenti è la voce degli adolescenti attraverso le parole di Angela.
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Iris fiore delicato di vari colori. Questa sconosciuta
La voglia di esplorare il mondo, di conoscere nuove lingue e nuove persone. È questo che spinge la narratrice a viaggiare, ad esplorare e a tuffarsi in nuove conoscenze. Cornovaglia, Marocco, Turchia, Inghilterra, Germania, Stati Uniti sono soltanto alcune delle mete che la giovane protagonista visita, con la sua vivacità e la sua sete di esperienza. Fra momenti difficili e altri di puro divertimento, il lettore viene catturato e riesce ad immedesimarsi perfettamente nella narrazione e nelle avventure vissute dalla giovane. Un viaggio sia fisico che interiore, per scoprire non solo ciò che ci circonda, ma anche noi stessi.
“Finalmente l’aereo si muove… corre sulla pista, sempre più veloce… decolla… che gioia… un senso di liberazione, di pace. Mi rilasso, la mente si va sgombrando dei pensieri tristi e tormentosi”.
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Uno svizzero napoletano
“Uno svizzero napoletano” è il racconto di una storia intima, coraggiosa, sincera, semplice, appassionata. L’obiettivo del suo autore, Ciro Thierry Perrella, è chiaro: raccontare non solo i dati positivi, forse già evidenti, ma soprattutto i dolori, le difficoltà, le esperienze che lo hanno formato e i tanti incontri fondamentali che lo hanno portato ad essere l’uomo, il padre e l’imprenditore che è oggi. Dettagliando il percorso straordinario di un’azienda che ha mosso passi da gigante dal sud dell’Italia in tutto il Paese, con il marketing messo in campo, intuitivo e strategico, l’autore si sofferma doverosamente sull’altro grande protagonista del libro, suo padre Raffaele, allargando il racconto alla famiglia con tante memorie e aneddoti, talora lieti e sempre di forte impatto.
Con un pizzico di sana nostalgia e di amarcord per gli anni dell’adolescenza e per i favolosi Anni Novanta, il libro racconta per capitoli le difficoltà della pandemia da Covid-19, i progetti futuri, gli investimenti e soprattutto le passioni: il calcio, i viaggi, la musica, il valore dell’amicizia e quello della gratitudine. La forza della fede. Non potevano mancare le note storiche e sentimentali che hanno portato alla creazione di un complesso aziendale, architettonico e paesaggistico ancora oggi unico nel suo genere – la Fiera del Mobile di Riardo – costruito, in anticipo sui tempi, con una grande sensibilità per l’ambiente e la sostenibilità.
Il percorso di vita di Ciro/Thierry esprime oggi fortemente, nelle sue azioni quotidiane così come attraverso le pagine di questo libro, il concetto di “squadra” vincente che, nelle aziende contemporanee, specialmente in quelle che fanno capo ad una consolidata tradizione familiare, è di profonda importanza. E poi c’è sempre, incondizionatamente, l’amore: per la grande famiglia di origine e per i figli.
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Hi Dubai & Hi Emirates
Hi Emirates è una serie cross-mediale composta dalla prima parte Hi Dubai e dalla seconda Hi Emirates. La serie racconta storie di donne contemporanee che si sono realizzate attraverso percorsi di vita e lavoro negli Emirati Arabi Uniti: Abu Dhabi, Dubai, Sharjah, Fujairah, Ras al Khaimah, Ajman e Umm al Quwain. La serie, ideata da Benedetta Paravia nel 2017 − anno emiratense “della generosità” − è stata successivamente realizzata, dal 2018 al 2020, per mostrare lo spirito pluralista di un paese che offre dignità e rispetto ad una popolazione variegata e multiculturale, sottolineando il ruolo della donna in un’autentica nazione islamica. L’autrice e produttrice Paravia presenta istanze di ospitalità, generosità e inclusività di un paese, quale gli E.A.U., che sta modellando la strada per una società più coesa e armoniosa, valorizzando il ruolo della donna. Paravia invita a visitare e a vivere negli E.A.U. attraverso gli occhi delle sue vincenti ed eterogenee protagoniste che guardano con ottimismo al futuro.
Questo libro fotografico racconta la passione che ha caratterizzato il lavoro delle interviste e delle riprese.
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Occhi a mandorla
Occhi a mandorla è una raccolta di poesie unite da un unico filo conduttore: l’amore. Dalle parole di Pietro Chiariello, semplici ma allo stesso tempo profonde, riscopriamo l’amore per la vita, per la propria famiglia, per un grande calciatore quale Diego Armando Maradona, ma soprattutto l’amore provato per una donna, anche senza conoscerla realmente. Come afferma Cristoforo Russo nell’introduzione: “Leggere una poesia, osservare una copertina, maneggiare un testo, sentire dei suoni, percepire degli odori, digerire delle amarezze: Occhi a mandorla è tutto questo e non solo. Il Professor Pietro Chiariello con quest’ultima opera dimostra ancora di essere nel pieno della sua potenzialità espressiva”.
SCHEDA PIETRO CHIARIELLO -
È la salute il salto di vento! Negligenze e generosità durante la pandemia
Il saggio È la salute il salto di vento! Negligenze e generosità durante la pandemia di Emidio Maria Di Loreto si sofferma sulla situazione pandemica in Italia tra marzo 2020 e aprile 2021, con l’intenzione di rendere accessibile a tutti, con un linguaggio chiaro e preciso, la scienza dei virus e dei vaccini. Legata all’intento divulgativo è la lode del sacrificio dei sanitari ma anche, e soprattutto, la denuncia degli errori compiuti nel nostro Paese durante la pandemia e le loro conseguenze, calcolabili soprattutto in vittime.
Quest’opera, frutto di un breve ma intenso periodo di scrittura durato appena due mesi, è dedicata ai suoi due amici Ezio e Bruno, scomparsi a causa della Covid.
Scheda Emidio -
Gli emigranti – Dalle terre della Campania alle grandi distese del Venezuela tra il XIX ed il XX secolo
Immaginate uomini, donne, bambini in partenza per lontani lidi, stipati “nelle stive di sgangherati ed insicuri velieri, con gli occhi lucidi, la morte nel cuore, qualche tozzo di pane raffermo per sfamarsi e la speranza di far fortuna e di tornare lì dove erano nati”.
Immaginate una grande folla con il “cuore in gola”, che sventola bianchi fazzoletti per salutare i propri congiunti.
Immaginate ora i tanti racconti che coloro che salpavano per il cosiddetto “nuovo Eldorado”, inviavano ai parenti.
Tali narrazioni rappresentano, a distanza di tempo, un’importante fonte storica per conoscere tradizioni, usanze e costumi molto diversi dai nostri, come quelli riportati in un vecchio epistolario del marchese Michele Vincenzo Sabino Santomauro, bisnonno dell’autore, che, fin dal 1878, dopo il tracollo della sua impresa di costruzioni, aveva ricevuto in concessione lo sfruttamento di miniere d’oro in Venezuela.
Da tali lettere trae spunto lo scrittore per regalare al lettore narrazioni solo in parte avvolte dalla fantasia, descrizioni di stupendi paesaggi, notizie storiche legate alle contrade d’Oltremare, trascinandolo così in un viaggio lungo tutto lo Stato Bolivar.
Ed ecco il parco di Canaima nella “Gran Sabana” con i 115 tepuyes, vasti territori ricchi di pozzi petroliferi o di miniere d’oro e le rive dei fiumi Orinoco e Caronì, che attraversano la foresta fluviale amazzonica, ancor oggi selvaggia ed inesplorata, abitata da tribù di indios allo stato primordiale.
A render questi luoghi indimenticabili le leggende della Madonna del Roraima e del “cacique” Tiuna ed eventi come la lotta con l’anaconda, la ricerca del lupo dalla criniera o l’assalto dei puma ambientati nell’“Oceano verde” della giungla amazzonica, a volte silenziosa, a volte animata dal canto degli uccelli, ma in cui il pericolo e le insidie sono sempre costanti.
Maria Micelisopo
Scheda Alliegro -
Rapsodia
Un breve “racconto teatrale”, che scivola veloce come una rapsodia improvvisa ed estemporanea, è la cornice formale di una vicenda straordinaria, quasi magica. L’esistenza della protagonista, voce narrante, logorata dall’angoscia nei giorni più difficili della pandemia da Covid-19, viene stravolta dall’incontro con una donna misteriosa. Il loro dia- logo si fa occasione in cui ripensare la vita e cambiare: la disumanità del primo “mondo”, il dramma di una natura ferita e dimenticata eppure ancora accogliente. Ma anche il bisogno di lasciar emergere rimorsi, rimpianti, paure, che si trasformano in coraggio, energia, voglia di ricominciare. Un turbine di emozioni, tra sogno e realtà.
Scheda Rapsodia_web -
Muri diVersi
Il libro è una raccolta di poesie “d’occasione”, laddove l’occasione è l’occhio attento di una donna che ama correre all’alba catturando immagini, frasi, massime sparse in ogni angolo della città, per tradurle in versi.
Si pensa e si scrive anche con i piedi, immaginando che i piedi corrano veloci alla ricerca che si frappone tra la strada e quanto sta oltre, non troppo lontano.
Scritte sui muri riportate in calce dei componimenti, che l’autrice interpreta, a volte stravolge e manipola, per dare voce a temi più disparati che animano, nel bene e nel male, l’esistenza umana.
Scheda Martuscelli -
Le apparenze – Io cado con lei, signore
Il romanzo è ambientato nell’incantevole città di Napoli, in un quartiere dove la vita non risulta semplice e serena, dove qualunque genitore
spera di poter donare al proprio figlio un futuro migliore e lontano dal modus operandi di quei palazzi.
Eddy è un ragazzo intelligente e sensibile verso il prossimo, ma la sua vita piomberà nell’oscuro universo delle droghe e della malavita in seguito
alla morte del padre. L’instabilità, la paura e l’incertezza del futuro metteranno in serio pericolo Eddy, che però saprà rinascere dalle proprie
ceneri, arrivando fin dove non avrebbe mai immaginato. La vita del protagonista, infatti, si intreccerà con quella di personaggi da profili emotivi
diversi, che segneranno il suo cammino e che contribuiranno a rafforzarne la personalità.
L’autore firma un romanzo che invita a riflettere sul significato della vita, e sull’imprescindibile ruolo della dignità e dell’umiltà in un’esistenza degna di tale nome.
Scheda Salvatore Carandente Tartaglia- Le apparenze