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Il soldato abbandonato
Quando Piero ed Eleanor si incontrano, in uno dei più suggestivi luoghi di Roma, sembra che tutto sia frutto del puro caso, sembra che quel momento sia solo un piacevole anello della catena del tempo, che continuerà a scorrere inesorabilmente.
In realtà, quel tempo non si limiterà a sfiorare le loro vite, ma le attraverserà profondamente, portando i due giovani in territori inesplorati, ma al tempo stesso saldamente ancorati al loro passato. La loro storia, la loro microstoria, si intreccerà a grandi fatti di guerra, ma conserverà la purezza e la dimensione onirica di un legame adolescenziale.
Piero ed Eleanor scopriranno solo alla fine di essere stati investiti di una missione e, in modo quasi inconsapevole, la porteranno a termine con successo.
La loro storia è un viaggio nella bellezza: solo riannodando il filo del racconto si può cogliere ed ammirare la perfezione del tutto.
In questo secondo romanzo che si interroga e ci interroga sulla durata dell’amore, al di là del tempo e della distanza, l’autore continua ad indagare sulle emozioni dell’animo umano, raccontando storie in cui ognuno può ritrovare un pezzo di sé.
Scheda Giampiero Lisi-Il soldato abbandonato -
Incastri imperfetti
Incastri imperfetti è la storia di un amore, quello verso se stessi, condizione imprescindibile per una vita relazionale sana ed equilibrata.
I brevi racconti rimandano alle impronte che i sentimenti lasciano nell’animo umano, il reale protagonista della narrazione, quell’Io che pian
piano va a strutturarsi, sgretolandosi prima, ricostruendosi poi, sulle ceneri delle delusioni, delle ferite e dei sogni mancati.
Le esperienze, narrate con forte intensità emotiva, permettono al lettore di “scavare” dentro di sé, per giungere a quel processo di consapevolezza
che sembra essere l’unica chiave per un lieto fine.
Ludovica Russo, attraverso una sorta di “fenomenologia dell’amore”, accompagna il lettore nei meandri della psiche umana, tracciando profili
emotivi precisi, delineati nelle sfumature dei contorni, e offre squarci sulle tappe evolutive e sulle dinamiche interiori in cui ogni donna, almeno in
parte, si ritrova e con cui ogni essere umano, prima o poi, deve fare i conti.
Scheda Ludovica Russo-incastri imperfetti-tracce-GrausEdizioni -
Rifugio dell’anima
Le poesie intimistiche di Maria Mammola riescono ad esprimere attraverso poche ma efficaci parole un istante catartico e significativo che racchiude l’essenza delle cose. I titoli sono emblematici della vastità di
temi che l’autrice ha declinato poeticamente: dalla filosofia (Simone Weil) alla letteratura, sia nostrana (Dante Alighieri) sia straniera (Oscar Wilde), dall’attualità (Murato silenzio, dedicata alle donne vittime di violenza)
alla sua vita personale (Grecia, rivolta a sua figlia).
Personalissime e pregnanti, queste poesie stimolano in maniera delicata e raffinata sia la mente sia il cuore del lettore. La passione e la sensibilità dell’autrice si evincono immediatamente leggendo questi versi
e si impongono con tutta la forza espressiva delle parole scelte. La poesia è l’estensione illuminante della creazione, smisurata grazia interiore, è forza che si rivela in tutta la sua armonia, conservando la propria radice nella
bellezza del vero sentire, come una magia, come un dono, come preghiera, avvicinandosi a un percorso di verità assoluta.
Scheda Maria Mammola-Poesia-Grausedizioni2021 -
Un’Europa in utile
Un’Europa in utile è un libro che ci fa capire le varie ed a volte contraddittorie tematiche e problematiche comunitarie. Nella lettura si comprende, in modo netto, che esiste una Europa che ci da’ utilità, un’altra inutile da riformare, ma anche un vecchio continente con tanti segreti, misteri politici e voci di corridoio che vanno da Roma a Bruxelles passando per Lisbona e Budapest.
Quindi questo libro ci fa capire e ci fotografa una sorta di microeconomia dell’europa per poi aprire agli scenari macroeconomici e geopolitici del passato e di oggi per capire gli scenari europei di domani.Scheda Luca Filipponi e Giuseppe Catpano-Un’Europa in utile-GrausEdizioni-Coralli-2021 -
Io vivo come te
Gino, Bruno e Alessandro sono i protagonisti di questo racconto ambientato in una Napoli misteriosa e piena di meraviglie. Da studenti fuorisede riescono a familiarizzare con la gente del posto, tanto da sentirsi parte di una grande famiglia. Molti saranno gli incontri e le scoperte che faranno e tante le scelte che affronteranno con una maturità insolita per la loro giovane età. Il primo anno, tra alti e bassi, li vedrà impegnati in tante avventure, ma un giorno un evento inatteso si insinuerà in modo irreversibile nella vita di uno di loro e la stravolgerà per sempre.Scheda Gennaro Calvano-io vivo come te-tracce-grausedizioni
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Alessandro il Grande – Dalla storia al teatro
Alessandro III di Macedonia, meglio noto come Alessandro Magno, è passato alla storia per essere stato il più grande conquistatore di tutti i tempi. Di indole ambiziosa e romantica, d’aspetto nobile e d’animo inquieto, con il suo insuperabile ingegno fu capace di cambiare il volto e la storia del mondo antico in poco più di dieci anni. In questo libro, l’autore, tramite un trittico sorprendente, delinea la figura di questo grande uomo reso celebre dalle doti umane insolite che contribuirono a far fiorire leggende quando ancora era in vita. Grazie alla sapiente suddivisione del testo riusciamo a ripercorrere l’intera esistenza del re macedone: dalla profezia emanata dall’Arcangelo Gabriele alle opere d’arte, letterarie e religiose sino ad approdare al teatro, culmine originale di questo viaggio sulle tracce del più grande condottiero di tutti i tempi. Ma qual è il segreto di cotanta fama destinata a perdurare nei secoli? Quest’opera, realizzata con il supporto di straordinarie fonti storiografiche, prova a svelarci l’arcano.Scheda Alesandro Magno
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Tutta la vita da vivere
Sandèr Trieco è un uomo che, giunto ad un certo punto della sua esistenza, sente il bisogno impellente di cambiare rotta. Quella in cui si trova è una fase di transizione che lo porta a muoversi verso una nuova vita, priva dell’unione familiare e nella quale non vuole piegarsi ad un lavoro che non lo rende felice. Comincia così una sorta di peregrinazione esistenziale fatta di spostamenti continui durante i quali prenderà decisioni senza più porsi lancinanti interrogativi. Il suo incedere, a tratti inconcludente, e la sua esistenza, mai del tutto appagata seppur vissuta intensamente, lo portano a vivere in uno stato di perenne precarietà emotiva: si dibatteva tra ascensioni e improvvise ricadute, sballottato qua e là come una barca alla deriva, senza affondare, senza approdare a riva, senza perdersi in mare aperto. Il suo è un cammino disinteressato per riscoprire se stesso, attraverso antichi affetti e nuovi, fugaci incontri, conscio che, prima o poi, sarà la casualità a dare un senso alle cose e a ristabilire un equilibrio in mezzo a tutto quel caos mentale. Ma quando finalmente si sentirà pronto a partire verso una nuova vita, un evento imprevisto lo stravolgerà completamente. Tutta la vita da vivere punta i riflettori sull’imponderabilità degli eventi, sulla precarietà delle emozioni e sulle debolezze umane. L’autore, con una vena di sottesa malinconia ma al contempo con slancio vitale, accompagna il lettore nel complesso mondo dei sentimenti senza lasciargli intuire in alcun modo l’inatteso e sconvolgente finale del suo romanzo.
Scheda Francesco Paolo Tanzi-tutta la vita da vivere-tracce-2021 graus edizioni -
Un esoterico amore
Massimo, un giovane prete provinciale, fin da bambino mostra un profilo emotivo di spiccata sensibilità alla trascendenza, aperto alla dimensione mistica della vita. Nei momenti di dubbi e incertezze, l’uomo si rivolge ai suoi Maestri, entità metafisiche che lo aiutano a rivisitare la sua idea di Chiesa, lontana da ogni forma di ipocrisia. Per questo, l’uomo si ritrova ad essere inquisito da una commissione di cardinali che lo accusa di aver peccato, ma lui si difende di fronte alle idee tribali che la Chiesa afferma. Tra tutte, una figura in particolare si rivelerà singolare e determinante per il dispiegarsi degli eventi: l’Esorcista, il cardinale Gabriele, che, proprio come il protagonista, possiede facoltà empatiche e sensoriali sovrasviluppate. Uomo ammaliante, poeta, pittore, musicista, praticante di arti marziali, Massimo è una calamita per molti, e un maliardo per le donne, stregate di fronte alla sua sconfinata conoscenza e all’energia che sprigiona. Alcune donne, in particolare, fungeranno da specchio delle fragilità umane di Massimo: Mary, una conoscenza di vecchia data, Simona, la ragazza del terzo occhio, e la sua musa ispiratrice, colei per cui avrebbe sfidato chiunque, la Beatrice dantesca, che porta il nome di Sofia.
Attraverso la storia del protagonista ‒ tra un sogno dantesco e un dissidio interiore alla Petrarca ‒ Saverio Ferrara racconta la sua idea di Amore, stigmatizzando le dinamiche di una società spesso ossequiosa dell’apparenza e della forma.
Scheda Saverio Ferrara-un esoterico amore-GrausEdizioni-2021 specchi di narciso -
La stanza rossa
L’autrice costruisce le pagine di questo romanzo parola dopo parola, frase dopo frase, mediante una linearità di linguaggio ricco di sfumature, di novità di senso, di immagini, di emozioni e una tale intensità di respiro da creare suspense, avvolgere di un alone di mistero i personaggi e tenere inchiodato alla sedia il lettore che aspetta di respirare le atmosfere e i vissuti di Laura per poterne godere. Si immerge nella sua mente che non ricorda in maniera lineare, secondo un ordine prestabilito, ma lo fa passando in rassegna i suoi sentimenti, per associazioni di ricordi, così come si susseguono nei suoi pensieri.
In questo romanzo psicologico e introspettivo, l’autrice ci fa entrare con lei nelle varie stanze, vere icone letterarie, dove si riprenderà fiato allargando la prospettiva e rivoluzionandone il significato.
Il lettore catturerà il soffio dell’anima, fino ad arrivare a respirare quello sguardo nuovo sulle cose. La stanza rossa, in fondo, è un dono che Giovanna Politi ha voluto fare a se stessa e a tutti noi, suoi lettori, che in quelle stanze, metafore del tempo, scopriremo chi siamo stati e il perché del nostro andare. Nella consapevolezza che qualunque stanza è degna di essere vissuta.
Dalla nota critica di Teresa Romano -
Blasonario del Real Monte Manso di Sala
IL VOLUME NON È IN VENDITA
Le pagine che seguono narrano con dovizia di particolari la vita e le opere di Giovan Battista Manso “di Scala”, fondatore dell’omonimo Real Monte di Manso, un’istituzione notevole ideata dal Manso con l’intento di sopperire all’educazione dei giovani nobili caduti in miseria. Siamo nella Napoli a cavallo del Seicento e attorno a questa emerita figura di mecenate, letterato e filantropo ruotano molte famiglie di nobile stirpe. Lo studio composito dei due autori, Davide Shamà e Maurizio Carlo Alberto Gorra, si è avvalso di fonti testuali perlopiù di origine napoletana e fonti araldiche primarie rinvenute sul territorio partenopeo. L’intento è quello non solo di dare rilievo alla fondazione e al suo fondatore ma anche di mettere in risalto tutte le dinastie che hanno goduto o godono dei benefici del Real Monte Manso di Scala.
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Nel verso della foto
In questo nuovo esperimento di fusione delle arti 26 fotografi si ispirano ai versi di 26 poeti per scattare quelle immagini che in un modo o nell’altro provengono dalla loro sensibilità nel percepire l’intimo messaggio della poesia loro affidata. Tentativo quanto mai innovativo e animoso di realizzare un vero e proprio intreccio di suggestioni per un confronto dialettico e magicamente creativo tra gli uni e gli altri.
E così, dagli Scatti di-versi della precedente antologia del 2019, questa nuova pubblicazione, intitolata Nel verso della foto, percorre nuovamente la stessa mission. ma al contrario, con i fotografi che leggono i poeti per interpretarne visivamente le sensazioni provocate dalle loro scritture.
Per giungere insieme all’esaltante obiettivo di dare un senso compiuto al nostro vivere, navigando così tra immagini e parole.
Scheda Nel verso della foto-GrausEdizioni-2021 -
Falso d’amore
All’ombra delle Dolomiti, Daniela impara a crescere in fretta: suo padre ha abbandonato la famiglia e lei è costretta fin dall’adolescenza a lavorare per provvedere a se stessa e ai bisogni della madre e delle due sorelline.
Sul marciapiede, si trascina l’esistenza di Gennarino, l’enigmatico barbone della stazione centrale di Napoli, città in cui si barcamena, tra un lavoro impiegatizio e una desolante vita sentimentale, anche Carmine: un uomo che ha alle spalle una storia famigliare drammatica, a causa di un padre fedifrago e fannullone che ha dissipato quel poco di sicurezza economica ereditata dal suocero. La relazione con Roberta concede, per qualche tempo, un’illusione di stabilità a Carmine, ma anche questa è destinata al fallimento.
Daniela, Gennarino e Carmine – vite parallele che un imprevedibile destino si diverte ad incrociare – sono i personaggi centrali di Falso d’amore.
A corollario dei protagonisti si muove un’umanità variopinta, fatta di colleghi di ufficio e clienti di bar, ognuno con la propria storia e i propri problemi che si intrecciano, o a volte prefigurano gli eventi principali.
Pasquale Donadio firma un romanzo profondo, la cui straordinaria capacità descrittiva immerge il lettore negli squarci più reconditi dell’animo umano.