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    Diva Perversa

    Cos’è una diva, se non un ideale? E una donna, se non un mistero? Facendo di se stessa un ideale vivente e un mistero insoluto, Greta, l’affascinante protagonista, scrive e riscrive i limiti di un ego femminile in continua espansione. La diva del grande cinema, prima francese e poi internazionale, vive i primi anni di carriera in un edonistico e fulgido abbaglio. Cerca se stessa nell’adorazione indistinta, fa della moltitudine uno specchio, ma cercare il riflesso della propria bellezza nel caos di una folla non fa che portare alla luce una dilagante solitudine, mai davvero arginata, neanche con il matrimonio, prima felice, poi diabolico, e con la quasi totale uscita dalle scene. Sarà solo in età matura che la ancora bellissima diva, dopo anni di torpore, vivrà un inatteso risveglio sessuale, figlio di un riscatto vitalistico, che nella percezione del baratro del tempo si risolve in un eros esaltato, in bilico fra la decadenza morale e l’autoannichilimento.

    15,00
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    Il balenìo del pensiero

    Ancora una volta, siamo di fronte al diario di una donna e di una poetessa vera, sicuramente tra le più assolute e autentiche che capita di presentare, senza furbizie e simulazioni, completamente esposta alle emozioni e mutazioni di un corpo e di un’anima, particolarmente febbrili e suscettibili, e come tali chiamati a registrare le indifferenze e le ingiustizie, soprattutto, intime di un mondo, sempre più epidermico ed episodico, che sembra avere smarrito quegli elementi e sentimenti, che lo tenevano compattamente unito.

    Dalla Prefazione di Francesco D’Episcopo

    15,00
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    Il segreto delle lacrime

    “Avevo solo vent’anni, non avevo la consapevolezza che ho adesso e ho avuto paura. Oggi vorrei chiedere perdono a tutti”.

    Sembrerebbe che negli ultimi anni la Vergine Maria si sia manifestata ai propri fedeli comunicando attraverso le lacrime: è il caso della Madonnina di Civitavecchia. La statuina piangente lacrime di sangue non si trova in un luogo di culto, ma nella casa di una normale famiglia, che il pomeriggio del lontano 2 febbraio 1995, ha assistito all’evento straordinario. Sembra che il fenomeno si sia verificato altre volte, numerosi fedeli e religiosi sono accorsi nel cortile di casa Gregori, la notizia fu diffusa rapidamente dai media, dividendo l’opinione pubblica tra diffidenti e credenti. Ma cosa è successo davvero quel pomeriggio? Qual è il vero segreto che circonda la vicenda? Una responsabilità troppo grande, la paura di parlare: Il segreto delle lacrime è una confessione che mostrerà senza filtri qual è la realtà dei fatti accaduti ad Ivano e Leandra, e come il loro destino si sia incrociato, anche solo per un istante, con quello di Jessica Gregori. Venticinque anni di ansie, tormento ed ingenuità che trovano sollievo in un’intervista inedita, redatta da due croniste appassionate. È la rivelazione di un segreto, che potrebbe dare alla Chiesa la prova del suo scetticismo.

    15,00
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    MAKE – UP… per un sorriso!

    “Ciò che non vorrei mai è vivere in bianco e nero”.

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    Specchio riflesso

    Il testo si presenta come il prolungamento dell’autrice e di tutto il suo sentire. Le poesie mostrano, senza oscurità, le emozioni, le perplessità e le sensazioni che invadono il quotidiano di ogni individuo, diventando lo specchio dell’esperienza familiare, amorosa e personale. Valeria Genova firma un omaggio alla nascita, alla gratitudine e alla coscienza della vita con tutti i suoi interrogativi, offrendo al lettore preziosi squarci di vissuti interiori.

    15,00
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    Un’alba nuova

    Iris ha un pessimo rapporto con la madre, sempre pronta a cogliere l’occasione per ferirla; il rapporto con la sorella minore, Ribes, si raffredda nella continua preferenza che la madre ostenta per quest’ultima, in quanto figlia di un uomo migliore. La “figa” nonna Abby e la fidata e profonda amica Ellis rappresentano i totem positivi della vita della protagonista, che inizia un evidente percorso di crescita grazie al confronto con queste figure. In questo cammino, il ruolo chiave è quello della dottoressa Joy, la psicologa che accompagna Iris nel tentativo di superare i traumi che condizionano la sua vita e, in particolare, il suo rapporto con gli uomini. Teresa Manes firma un romanzo introspettivo che offre squarci sulla fragilità dell’anima, ma al tempo stesso si fa portavoce di un messaggio di catarsi, dimostrando che la cicatrizzazione di ferite emotive profonde è possibile quando c’è capacità di nudità emotiva.

    15,00
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    Giacomo Furia – Vita e carriera di un attore caratterista

    Protagonista di questa biografia è Giacomo Furia, attore caratterista, il quale, attraverso una fisionomia marcata e degli atteggiamenti eccentrici, quasi caricaturali, ha reso immortali e caratteristiche pellicole quali L’oro di Napoli, nel quale recita al fianco di Sophia Loren, La banda degli onesti, dove interpreta l’imbianchino Cardone, e Il medico dei pazzi, in cui si finge uno dei “pazzi” della Pensione Stella. L’opera, oltre a tracciare un quadro completo della sua carriera, prima teatrale e poi cinematografica, fornisce degli interessanti retroscena dei rapporti che l’attore instaurò con personalità di spicco cui fece da spalla, quali Eduardo De Filippo, che lo iniziò al teatro e ne fu quindi mentore, Peppino De Filippo e Totò, con i quali consolidò del tutto la propria carriera.

    15,00
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    I delitti dell’Orsa Maggiore

    Il caso irrisolto di un killer seriale e l’arrivo in città di una criminologa di successo si mescolano e preannunciano un classico poliziesco, dinamico e pronto a suscitare da subito grande curiosità nel lettore. In un breve dialogo iniziale con un personaggio, l’autrice fornisce al lettore gli strumenti necessari per muoversi all’interno di un duplice mistero da risolvere. Il lettore, che da subito veste i panni del detective, insieme ai due protagonisti tenta di sbrigliare la matassa di omicidi che ossessionano l’ispettore “Baffo”. Amélie, al suo fianco, con spiccata intelligenza e brillantezza, coglie immediatamente il carattere intrigante e ben delineato del percorso che l’assassino ha scelto per mettere in scena i suoi crimini. Stravolgendo il punto di vista adottato fino a quel momento, dà una svolta alle indagini e contemporaneamente alla sua vita e al suo misterioso passato, che vuole a tutti i costi dimenticare.

    15,00
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    Marito seriale

    Napoli. Vittorio, fotografo di mezz’età, dopo cinque matrimoni e altrettanti divorzi, crede ancora di poter trovare una donna da amare. Un giorno si ritrova con Peppino, il suo giovane e attraente apprendista fotografo, in una strana situazione a casa di un’anziana signora. Sono attratti lì con un inganno da Rosaria, giovane donna che, con il fratello Apollo, li fa arrestare con l’accusa di furto. I due amici vengono salvati da Elisabetta, terza moglie di Vittorio, diventata giudice dopo la separazione dall’uomo. Il ritorno di questa ex-moglie è seguito da quello delle altre quattro: tutti gli ex-amori di Vittorio si presentano alla porta di Donna Francesca, madre del fotografo, da cui lui è tornato a vivere. Questa situazione paradossale raggiunge il culmine massimo nel momento in cui tutti i personaggi dell’opera affollano la scena. Caos, scambi d’identità, fraintendimenti rendono ilare tutta la rappresentazione. L’autrice, Anna Novikova, riesce, con un’opera teatrale leggera e vicina alla comicità tipicamente italiana, a strappare un sorriso al lettore affrontando temi immortali e mai banali, come l’amore e i soldi, osservandoli da più punti di vista. Tutto questo in una caratteristica cornice napoletana.

    15,00
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    LEI – Mai sola

    Giulia, donna forte e amante dell’arte, ha lottato a lungo per la sua indipendenza liberandosi da un passato opprimente. Rincorrendo il lavoro dei suoi sogni, si trova faccia a faccia con un uomo, Giorgio, che mette in discussione tutte le sue convinzioni e tutto ciò che pensava di conoscere su se stessa. La gita in Costiera amalfitana, i paesaggi raccontati in tutti gli straordinari dettagli e il lungo progetto di restaurazione di un tempio giapponese, strettamente connessi alla figura di Giorgio, sono i punti cardine per la formazione di questo complesso personaggio che sa guardarsi dentro e sa farsi capire in tutte le sue sfumature. Luisa Diaco firma un romanzo introspettivo che, grazie a un lungo intreccio di ricordi, ci dipinge la figura di Giulia e quella di tutte le persone che attraverseranno il suo cammino, influenzandolo.

    18,00
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    Luci comete

    La raccolta di poesie si presenta come l’esternazione delle più profonde emozioni dell’autore riguardo a tematiche diverse. Il filo che conduce le composizioni è ricollegabile ai grandi temi introspettivi su cui l’uomo è portato a riflettere da sempre: destino, fortuna, speranza.
    Ricorrono spesso i temi e i termini legati all’universo, come ad esempio le comete, le stelle, le galassie e i buchi neri. Utilizzando immagini immediate ed efficacemente descritte, e alternando temi esistenziali con sentimenti personali, l’autore sviscera le proprie sensazioni e le comunica al lettore con un linguaggio pragmatico e chiaro, capace di rendere perfettamente il messaggio voluto.

    12,00
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    Le Ragioni del Boia

    Uno degli avvocati più illustri della città di Napoli si ritrova ai piedi del patibolo, condotto col cannale al collo, come una bestia da macello, pronto ad essere messo a morte in uno dei secolari teatri della giustizia, dalla scure del boia. Giudici, accusatori, vittime e regnanti, tutti sembrano essere nell’atto di recitare una tragedia invece che presenziare ad un processo di pena capitale. La scena teatrale non manca, Castel Capuano e Piazza Mercato sono solo due tra le più citate scenografie davanti alle quali i sanguinosi atti di governo si consumano. È una narrazione fatta di processi giudiziari che si svolgono a cavallo tra il XVIII e XIX secolo nella Napoli borbonica, e i cui protagonisti sono vittime e colpevoli, non tanto di ciò di cui vengono accusati, quanto della giustizia che processa se stessa. La giustizia qui mirabilmente dipinta è quella delle leggi soggette a interpretazione, dettata dall’arbitrio dei giudici, di una legalità fatta di concetti precettistici che sono incompatibili con la ben diversa realtà dei tribunali e del patibolo. Se i fantasmi che popolano quegli scenari di ferocia potessero parlare, reclamerebbero il coraggio difensivo mancato, l’azione individuale di uomini che hanno azzerato ogni credibilità nella giustizia, che li hanno infilati nella veste dell’infamia e mandati a morire. L’autore, con estrema abilità, riesce a condurre il lettore nei meandri della giurisdizione, mostrandone il lato umano, crudele e privo di quella logica incisa nei libri, che raramente è presente nelle aule dei tribunali.

    20,00